Autore Topic: a matrix in scena il delirio femminista  (Letto 11825 volte)

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Offline Ethans

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Re: a matrix in scena il delirio femminista
« Risposta #45 il: Febbraio 27, 2011, 15:50:50 pm »
ma non sarà che tutto questo indignarsi sia semplicemente insicurezza e fragilità  femminile?anche fosse non ci sarebbe nulla di male, io adoro la fragilità femminile e la contraddizione che ci caratterizza, mi piacerebbe però farla vedere per quella che è, senza doversi sentire  fuori luogo se non la si camuffa  di falsa e faziosa indignazione rabbiosa contro qualcuno!

e dopo  anni di autocoscienza femminile, il risultato finale è stato di dire sempre  un vostra colpa per  ogni conflitto interiore. ma  forse questa potrebbe essere l'occasione di analizzare il tutto in modo completamente diverso e rivoluzionario...anche se può far male! dopotutto il prezzo per una reale ed onesta libertà è il peso della responsabilità propria e delle proprie libere scelte...altrimenti almeno io, sento ancora il peso delle catene incoerenti delle nuove moraliste piazzaiole e illiberali!

Interessante, molto interessante...

 ;)

Offline ilmarmocchio

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Re: a matrix in scena il delirio femminista
« Risposta #46 il: Febbraio 27, 2011, 17:28:10 pm »
il punto cardinale è questo. ma non solo. matrix ha dato l'opportunità ad antonio ricci, creatore della donna oggetto di dar par per focaccia a repubblica, ora vestita di bianco verginale in difesa della mercificazione del corpo femminile, ma che invece ha sempre mercificato fino ad un attimo prima del tormentone bunga bunga.

a parte questo botta e risposta tra intellettuali o artisti di sinistra,
tutte le donne  che si ritengono indignate per le scelte di altre femmine liberate, mi devono spiegare come faccia un rocco siffredi un uomo dunque, a mettersi nudo, a "vendere" il suo corpo, la sua sessualità, la sua virilità , la sua immagine in ogni modo possibile, ed essere coerente con se stesso e le sue scelte, e senza perdere un briciolo di dignità.
ci sarà anche meno richiesta del corpo maschile, ma quando c'è il dubbio che siano più bravi delle donne anche lì...ahimè si percepisce eccome! visto che nessun uomo sente il dovere di difenderlo né si sente indignato.

ma non sarà che tutto questo indignarsi sia semplicemente insicurezza e fragilità  femminile?anche fosse non ci sarebbe nulla di male, io adoro la fragilità femminile e la contraddizione che ci caratterizza, mi piacerebbe però farla vedere per quella che è, senza doversi sentire  fuori luogo se non la si camuffa  di falsa e faziosa indignazione rabbiosa contro qualcuno!

e dopo  anni di autocoscienza femminile, il risultato finale è stato di dire sempre  un vostra colpa per  ogni conflitto interiore. ma  forse questa potrebbe essere l'occasione di analizzare il tutto in modo completamente diverso e rivoluzionario...anche se può far male! dopotutto il prezzo per una reale ed onesta libertà è il peso della responsabilità propria e delle proprie libere scelte...altrimenti almeno io, sento ancora il peso delle catene incoerenti delle nuove moraliste piazzaiole e illiberali!

Quoto anch'io. La dignita' della donna non passa attraverso il degrado dell'uomo.
E' questo che non va. Siffredi si vendeva per colpa delle donne ? No
Ruby si vende per colpa degli uomini ? No