Autore Topic: Yara: altro pretesto per la misandria  (Letto 13356 volte)

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Offline Animus

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #30 il: Marzo 01, 2011, 18:52:52 pm »
Raga, anche qui troveranno uno

La cosa da notare, secondo me la più importante, è che il termine uomo, abissato in altri casi (ai quali si sostituisce persona anche quando è/sono solo uomini), qui invece, pur non sapendo chi è stato e non avendo nessuna idea sul sesso (chiunque puo' dare una pugnalata alle spalle) trova sempre la sua legittimità...il primo piano, il suo bel posticino al Sole.
Caccia all'uomo, si cerca l'uomo, etc, etc.
 :sick:



Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline ilvaccaro

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #31 il: Marzo 01, 2011, 19:46:25 pm »
La cosa da notare, secondo me la più importante, è che il termine uomo, abissato in altri casi (ai quali si sostituisce persona anche quando è/sono solo uomini), qui invece, pur non sapendo chi è stato e non avendo nessuna idea sul sesso (chiunque puo' dare una pugnalata alle spalle) trova sempre la sua legittimità...il primo piano, il suo bel posticino al Sole.
Caccia all'uomo, si cerca l'uomo, etc, etc.
 :sick:


E cosa ti aspetti?
Ormai dovunque c'è una donna morta si cerca subito un uomo a cui attribuire il delitto, poi se proprio non si trova allora ci si ricorda dell'altro 50% delle possibili responsabili, vale a dire le donne.

Mentre se il morto ammazzato è un uomo ecco che si cerca subito un'altro uomo, POI SOLO POI se proprio non si trova nessuno, ecco che ci si ricorda delle donne.

Quante volte l'abbiamo visto?...

Fin troppe.

Io personalmente credo che senza violenza sessuale in un delitto di questo tipo il responsabile vada per forza cercato tra le donne rivali-conoscenti della vittima.

Uccidere a coltellate presuppone odio o rabbia non mi pare plausibile l'ipotesi di un maniaco che perde il controllo in seguito ad una tentata violenza sessuale, ed uccide la vittima a coltellate.

Inverosimile.

Che cerchino tra le sue amiche e conoscenti, magari puo' essere stata una ragazza grassa, brutta, e invidiosa del suo successo in paese visto che Yara era stimata, apprezzata, e benvoluta da tutti....Forse troppo benvoluta e stimata per non suscitare invidie e gelosie.


Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Giuseppe83

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #32 il: Marzo 01, 2011, 19:52:04 pm »
Infatti. Non tengono conto che fra le ragazze, specie a quell'età, è la guerra.
Poi avete letto dei commenti anti Yara presenti sul suo sito? Tipo "Sarah e Yara due bimbeminchia in meno"? Saranno stati scritti da ragazzini o ragazzine?

Offline Rita

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #33 il: Marzo 01, 2011, 21:44:04 pm »
io prima far tutta sta caciara aspetterei...tra le altre cose dall'autopsia non sono emersi segni di violenza sessuale..quindi il discorso "orco" viene un pò meno e tutto ciò che è stato detto sono solo un pò di chiacchiere al vento...aspettiamo aspettiamo...

siamo già alla santità.

http://www.giornalettismo.com/archives/115834/libero-yara-come-santa-maria-goretti/



Yara non è la protagonista di una storia di orrore. È il suo assassino che sprofonda nell’orrore. Lei invece è la protagonista eroica di una luminosa storia di dignità. La sua è – perché non dirlo – una testimonianza di santità scritta col sangue del martirio. Forse non la capiremo perché adesso il circo dei media darà il via alle solite polemiche sulle indagini, sugli inquirenti e alimenterà mediocri scontri mediatici. Il fango ci impedirà di vedere la cosa più importante e preziosa: la purezza di questa fanciulla e il suo eroismo. La cultura dominante non sa fare i conti con la purezza. Né con la santità. Non le conosce. Una parola enorme, la santità, da maneggiare con cura, ma anche giusta. E abbagliante, gloriosa. In queste ore di strazio infatti con Yara viene in mente un altro nome, un altro volto. Del resto avevano la stessa età, 12-13 anni. Ed è la stessa vicenda. La storia di Yara Gambirasio è accaduta cento anni dopo quella di Maria Goretti, ma non ci sono grandi differenze. Anche Yara – se saranno confermate le ipotesi degli inquirenti – è stata selvaggiamente uccisa con un coltello per essersi opposta a un tentativo di stupro. Maria Goretti è stata canonizzata nel 1950 da Pio XII, ma anche lei era una ragazzina normale come Yara e si è trovata in un’analoga trappola infernale. Certo, i tempi sono cambiati e anche i luoghi sono diversi. Mentre Maria viveva nella miseria delle paludi pontine dei primi anni del Novecento, Yara è nata e cresciuta nella moderna e civile Lombardia di oggi.

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Animus

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #34 il: Marzo 01, 2011, 21:51:00 pm »
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline jorek

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #35 il: Marzo 01, 2011, 21:55:50 pm »
siamo già alla santità.

http://www.giornalettismo.com/archives/115834/libero-yara-come-santa-maria-goretti/



Yara non è la protagonista di una storia di orrore. È il suo assassino che sprofonda nell’orrore. Lei invece è la protagonista eroica di una luminosa storia di dignità. La sua è – perché non dirlo – una testimonianza di santità scritta col sangue del martirio. Forse non la capiremo perché adesso il circo dei media darà il via alle solite polemiche sulle indagini, sugli inquirenti e alimenterà mediocri scontri mediatici. Il fango ci impedirà di vedere la cosa più importante e preziosa: la purezza di questa fanciulla e il suo eroismo. La cultura dominante non sa fare i conti con la purezza. Né con la santità. Non le conosce. Una parola enorme, la santità, da maneggiare con cura, ma anche giusta. E abbagliante, gloriosa. In queste ore di strazio infatti con Yara viene in mente un altro nome, un altro volto. Del resto avevano la stessa età, 12-13 anni. Ed è la stessa vicenda. La storia di Yara Gambirasio è accaduta cento anni dopo quella di Maria Goretti, ma non ci sono grandi differenze. Anche Yara – se saranno confermate le ipotesi degli inquirenti – è stata selvaggiamente uccisa con un coltello per essersi opposta a un tentativo di stupro. Maria Goretti è stata canonizzata nel 1950 da Pio XII, ma anche lei era una ragazzina normale come Yara e si è trovata in un’analoga trappola infernale. Certo, i tempi sono cambiati e anche i luoghi sono diversi. Mentre Maria viveva nella miseria delle paludi pontine dei primi anni del Novecento, Yara è nata e cresciuta nella moderna e civile Lombardia di oggi.




qualcuno ha sicuramente più fretta di me  :ohmy:

Online Jason

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #36 il: Marzo 01, 2011, 22:29:28 pm »
E cosa ti aspetti?
Ormai dovunque c'è una donna morta si cerca subito un uomo a cui attribuire il delitto, poi se proprio non si trova allora ci si ricorda dell'altro 50% delle possibili responsabili, vale a dire le donne.

Mentre se il morto ammazzato è un uomo ecco che si cerca subito un'altro uomo, POI SOLO POI se proprio non si trova nessuno, ecco che ci si ricorda delle donne.

Quante volte l'abbiamo visto?...

Fin troppe.

Io personalmente credo che senza violenza sessuale in un delitto di questo tipo il responsabile vada per forza cercato tra le donne rivali-conoscenti della vittima.

Uccidere a coltellate presuppone odio o rabbia non mi pare plausibile l'ipotesi di un maniaco che perde il controllo in seguito ad una tentata violenza sessuale, ed uccide la vittima a coltellate.

Inverosimile.

Che cerchino tra le sue amiche e conoscenti, magari puo' essere stata una ragazza grassa, brutta, e invidiosa del suo successo in paese visto che Yara era stimata, apprezzata, e benvoluta da tutti....Forse troppo benvoluta e stimata per non suscitare invidie e gelosie.




Anche perchè è stato appena accertato che lei NON è stata stuprata...

http://www.notizieoggi.net/1021093/yara-gambirasio-non-e-stata-violentata-lo-conferma-lautopsia/

Opto anche io ipotesi invidia e gelosia...
Famiglia benvoluta, ragazzina benvoluta, giovane promessa nella sua palestra, vogliosa di vivere...
Tutti elementi per scatenare le invidie di un bel pò di gente.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline jorek

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #37 il: Marzo 01, 2011, 22:36:43 pm »
si anche secondo me c'è di mezzo un semiricatto finito male o u na cosa del genere...comunque a proposito della santificazione....ma come si fa come si fa.... :muro:

Offline Red-

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #38 il: Marzo 01, 2011, 23:51:44 pm »
Infatti. Non tengono conto che fra le ragazze, specie a quell'età, è la guerra.
Poi avete letto dei commenti anti Yara presenti sul suo sito? Tipo "Sarah e Yara due bimbeminchia in meno"? Saranno stati scritti da ragazzini o ragazzine?
Non saprei, ma sicuramente da imbecilli.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Giulia

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #39 il: Marzo 02, 2011, 11:55:41 am »
mah, cmq prima di yara è stato pestato a morte un ragazzo. ora mi chiedo perché casi cosi drammatici hanno un interesse quasi maniacale dai media e altri no? sarah e yara sono due episodi di cronaca nera inquietanti e dolrosi, certo e tutto il mio rispetto per le povere famiglie. ma perché son trattati diversamente da altri che a mala pena sono accennati?

Offline JAROD72

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #40 il: Marzo 02, 2011, 12:15:45 pm »


Yara, si cerca il Dna sotto le unghie. Ed è mistero sulla sim card del telefonino
Mercoledí 02.03.2011 08:00



http://affaritaliani.libero.it/cronache/yara_dna_simcard020311.html


Lo conosceva e si è fidata, e non più di una dozzina di persone corrisponde a quel profilo. Ha subito un assalto e forse ha dovuto cedere. Ma si è difesa prima di morire. E lottando, forse, Yara Gambirasio ha portato via con sé dal campo di Chignolo d´Isola un pezzetto del suo assassino. Ed è proprio quello che nell'autopsia i medici legali hanno cercato. Soprattutto sotto le unghie della piccola.  Dal corpo della 13enne i medici stanno cercando di prelevare qualsiasi traccia utile, soprattutto di Dna che non appartiene alla ragazza. E non si cerca solo sul corpo ma sui vestiti, i fuseaux, il giubbetto che aveva ancora addosso, la biancheria intima. Ma non solo. I biologi stanno analizzando anche le tracce di polline presenti sugli abiti della giovane per verificare se quelle presenti siano uguali o differenti a quelle trovate nel campo in cui la 13enne è stata rinvenuta.

Gli investigatori non cercano un maniaco. Ma una persona del giro di Yara, uno un po´ più adulto o un padre, uno che non avrebbe saputo gestire un rifiuto ma riconoscibile dalla ragazzina, o rintracciabile da quel cellulare smontato e portato via. E non si esclude neanche che ad uccidere la ragazza possa essere stata una donna. Lo affermano anche i medici legali: " Non possiamo escludere nulla: Yara potrebbe essere uccisa a coltellate o strangolata, da un uomo o una donna, per ora è molto difficile stabilire se sia stata soffocata".

Quanto alle indiscrezioni che emergono sui primi risultati dell'autopsia ribatte, punto su punto, "a verita' giornalistiche che non hanno ancora certezze scientifiche". Non si sbilancia sulle cause della morte della giovane promessa della ginnastica ritmica. "Da uomo di medicina uso prudenza e ancora non parlerei di coltellate. Ci sono alcuni segni piu' evidenti sul corpo della 13enne, ma bisogna ricordare che e' in avanzato stato di decomposizione".

IL DNA- E c´è un altro tampone sul cui esito polizia e carabinieri puntano parecchio: quello effettuato sotto le unghie della piccola vittima, nella convinzione che abbia lottato col suo carnefice. Lo direbbero i tagli e i graffi trovati su quel che rimaneva di Yara. Più dei sei notati al buio nel campo di Chignolo d´Isola: probabile una breve lotta, più che possibile che sia stata colpita con un´arma da taglio ma non certo - bisogna rintracciare eventuali scalfitture non recenti sulle ossa, faccenda da microscopio che richiede giorni - tanto che la morte per soffocamento non è stata esclusa.

MORTE DURATA POCHISSIMO- L´agonia della ragazzina sarebbe durata pochissimo: è convinzione degli investigatori che Yara sia morta ai bordi del campo dove è stata ritrovata e gettata in quel campo quasi subito, in un orario (tra le 19 e le 20 del 26 novembre) compatibile col quarto d´ora di macchina che separa Brembate da Chignolo, con la discoteca "Sabbie Mobili" ancora chiusa e gli operai dei capannoni già usciti. Forse: gli inquirenti sono tornati in via Bedeschi per chiedere ai dipendenti di quelle ditte se a qualcuno fosse tornato in mente un particolare di quella sera. Altri torneranno dentro al campo, di nuovo recintato dai carabinieri: bisognerà prelevare altro terriccio e compararlo con quello rilevato sul corpo di Yara, per comparare definitivamente.

ASCOLTATI PIU' DI 60MILA TESTIMONI- Più difficile, mentre nuovi e vecchi testimoni vengono ascoltati in questura, sarà cavare qualcosa dalle celle telefoniche. I numeri agganciati da quelle di Brembate, Mapello e Chignolo, dalle 18.45 del 26 novembre a due giorni dopo, sono 60mila. Da scremare a mano. Potrebbero volerci quattro mesi. 

PRELIEVO DEL DNA SU 10 PERSONE - Chi siano questi dieci, sospetti o sospettabili, non si sa. Abitano tutti in zona tra Brembate Sopra e Chignolo d'Isola, in quella zona che viene definita Isola Bergamasca. E secondo ulteriori indiscrezioni sarebbero uomini macchiati da precedenti penali per aggressione e violenza sessuale. Se sul corpo di Yara sono state trovate tracce biologiche estranee alla ragazza e se sulle persone in questione gravano sospetti concreti, allora potremmo anche essere ad un passo decisivo per questo giallo bergamasco.

NESSUN SEGNO DI VIOLENZA SESSUALE - Il dubbio principale viene però dai primi risultati della stessa autopsia: sul corpo della ragazzina di Brembate Sopra scomparsa il 26 novembre non ci sono assolutamente segni evidenti di violenza sessuale. Il corpo, infatti, è vestito e portava gli abiti che Yara aveva indosso quella maledetta sera in cui uscì dalla palestra il 26 novembre, pantacollant, un bomber nero, le All Star col pelo dentro, i guantini coi brillantini in tasca assieme all'iPod ritrovato, insomma gli accessori della sua vita di tredicenne. Una deduzione che derivava dal fatto che la ragazza avesse ancora indosso vestiti e biancheria. Questo fa pensare che il rapitore abbia ucciso Yara prima di riuscire a usarle violenza, forse a causa di una sua reazione. Non si sa invece se sul corpo siano state tracce biologiche dell'omicida, cosa che sarebbero di importanza fondamentale per le indagini. Eventuali elementi che potrebbero far risalire al Dna dell'assassino potrebbero essere messi a confronto con quelli di alcuni pregiudicati per reati di tipo sessuale che vivono nei dintorni. Nei prossimi giorni proseguiranno altri accertamenti, riscontri, analisi e confronti.


Yara, il paese la ricorda
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IPOTESI SOFFOCAMENTO - C'è anche il soffocamento tra le ipotesi al vaglio dei medici legali. Secondo indiscrezioni, al momento pero' non confermate, l'esatta causa della morte (che è uno dei quesiti principali cui devono rispondere gli anatomopatologi) non è stata ancora definitivamente accertata. Le lesioni riscontrate già nell'immediatezza del ritrovamento, compatibili con delle coltellate, sono quattro sulla schiena, che non sono state la causa del decesso, e una più profonda al collo. Ma da una serie di altri segni non si potrebbe escludere nemmeno l'ipotesi del soffocamento. Per avere un quadro certo ci vorranno comunque alcuni giorni, dato che le risultanze dei prelievi effettuati sui resti non saranno disponibili e contestualizzabili in breve tempo. Dagli esami, però, una cosa sembra certa: la ragazzina si difese disperatamente.

SI E' DIFESA - Sul corpo di Yara ci sarebbero «più ferite» d'arma da taglio, in particolare sulla braccia e sui polsi, segni questi ultimi di un disperato tentativo di difendersi prima di essere uccisa. L'autopsia svolta sul corpo della tredicenne di Brembate, secondo quanto si apprende, confermerebbe le prime ipotesi degli investigatori. L'esame autoptico avrebbe infatti stabilito che oltre alle ferite individuate nel corso del primo esame del cadavere - almeno 6: una sul collo, una sul polso e quattro sulla schiena - ce ne sarebbero altre, in particolare su polsi e braccia. Tutte compatibili con un'arma da taglio

ESAMI DI LABORATORIO - Ci vorrà invece qualche giorno per avere l'esito delle analisi di laboratorio eseguite da un genetista e da un tossicologo. E' molto probabile che Cristina Cattaneo, la nota antropologa forense che la Procura ha scelto come proprio consulente, si sia avvalsa anche della collaborazione di esperti di scienze naturali per valutare gli effetti sul cadavere degli agenti atmosferici e ambientali.

IL CORPO E' SEMPRE STATO LI'? - Il principale quesito a cui i periti anatomopatologi dovranno rispondere nei prossimi giorni è se il cadavere di Yara si sia decomposto nel luogo in cui è stato casualmente trovato. Un particolare fondamentale per capire se la 13enne sia stata abbandonata nelle immediatezze dell'omicidio o in un secondo momento. L'esame principale che serve ad accertare la dinamica della morte è quello dell'analisi dell'humus, ovvero del terreno, sul quale i resti poggiavano nel luogo in cui sono stati trovati, un campo incolto, fangoso, esposto alle intemperie, lo scenario ritenuto più complesso tra tutti quelli possibili dagli esperti che si occupano dell'analisi dei resti umani.

I TAGLI SUL COLLO E SULLA SCHIENA -  Gli altri particolari da precisare con attenzione riguardano anche le lesioni riscontrate in più punti sul corpo di Yara, una all'altezza del collo, quattro sulla schiena, almeno una sul petto, che però sono difficilmente inquadrabili in parte per l'avanzato stato di decomposizione e in parte per una parziale scarnificazione dovuta anche all'intervento di animali. Gli esperti dovranno non soltanto confermare che si è trattato di coltellate, ma stabilirne la forza, il punto di impatto, l'altezza da cui sono stati portati i colpi e se sono stati inferti da un destro o da un mancino e soprattutto se siano stati la causa della morte o meno.


Ritrovato il corpo di Yara - Olycom
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LE INDAGINI - E così, mentre gli inquirenti attendono i risultati scientifici completi, compreso ovviamente il possibile isolamento di tracce organiche come saliva, capelli o tracce di pelle, le indagini classiche si concentrano inevitabilmente sulla zona di ritrovamento, un'area agricola prospiciente a una strada asfaltata ai cui lati si trovano diversi capannoni industriali. Sin da sabato, gli investigatori hanno acquisito le immagini dell'impianto di videosorveglianza dell'azienda proprietaria del terreno in cui è stato fatto il ritrovamento, la Rosa&C Srl. Le telecamere, trattandosi di un impianto pensato in funzione anti-intrusione, sono ovviamente puntate lungo il perimetro dell'impianto industriale e non verso l'esterno, ma una, secondo quanto si è appreso, quella che guarda il cancello carraio, proietta il suo sguardo proprio sulla strada.


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LE TELECAMERE DELLA ZONA - La speranza degli investigatori è che possa aver ripreso qualche auto o qualche movimento sospetto ma per accertare questo è necessario risalire a immagini molto vecchie che comunque, secondo indiscrezioni, sarebbero disponibili. La zona dal venerdì alla domenica sera è frequentata da moltissimi giovani che la utilizzano per appartarsi in coppia o per drogarsi, ed è meta di centinaia di clienti di una nota discoteca della zona che lì parcheggiano prima di andare a ballare. Gli inquirenti, che si sono trincerati in un riserbo totale, non possono però escludere che chi ha ucciso Yara l'abbia abbandonata in quel luogo semplicemente perchè, frequentandolo, lo conosceva


Ritrovato il corpo di Yara - Olycom
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SE VERAMENTE FOSSE stata una donna, le teorie dei vari saccenti di turno televisivi, cadrebbero come è già successo per il caso SCAZZI.

Dato che codesti signori e signore, non sono abituati all'umiltà, elaborerebbero altre teorie del tutto surreali come le precedenti.

Se poi veramente l'omicida è una donna, allora l'opinione pubblica si spaccherà, le femministe grideranno allo scandalo, dicendo, alcune di loro che si tratterà della solita misogenia degli uomini, altre diranno che bisogna capire le motivazioni che hanno spinto la ragazza, o donna a commettere tale scempio. Insomma un'altra guerra dei sessi. Così la piccola yara si ritroverà a non avere giustizia neppura da defunta.

Non dimentichiamo anche, che se l'omicida, uomo o donna che sia, verrà trovato, nasceranno le solite guerre anche tra periti come nel caso SCAZZI, le quali porteranno più disagi tra la famiglia che niente altro. Si potrebbe  arrivare a empatizzare con l' omicida e non con la vittima, come nel caso di Avetrana, basta vedere i sostenitori di sabrina.



Daniel Busetti: trovato morto in un torrente, era fuggito dopo un incidente
pubblicato: martedì 01 marzo 2011 da Daniele Particelli


http://www.crimeblog.it/post/6338/daniel-busetti-trovato-morto-in-un-torrente-era-fuggito-dopo-un-incidente


Si è conclusa nel peggiore dei modi la vicenda di Daniel Busetti, il 20enne scomparso dieci giorni fa a Martinengo, in provincia di Bergamo, dopo esser rimasto coinvolto in un incidente stradale.

Il suo corpo è stato ritrovato oggi nel torrente Chiusella da un pescatore. Le autorità, subito giunte sul posto, hanno identificato il giovane, che era stato visto per l’ultima volta una settimana fa.

Daniel, ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, sabato 19 febbraio, poco dopo le 21, aveva provocato un incidente stradale, schiantandosi con la sua auto contro una Saab.

Lui ne era uscito illeso, ma vedere gli amici feriti - nessuno in modo grave - l’aveva mandato nel panico e spinto a fuggire.




NON DIMENTICHAIMO questo giovane ragazzo morto  il cui caso è molto meno mediatico dei due precedenti.

 

 



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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #41 il: Marzo 02, 2011, 15:49:21 pm »
http://www.newnotizie.it/2011/03/02/yara-medico-assassino-potrebbe-essere-donna/

Yara, medico legale: L’assassino potrebbe essere anche una donna

«I tempi della medicina non sono quelli del giornalismo».

E' con queste parole che uno dei medici legali che si stanno occupando dell'omicidio di Yara Gambirasio predica calma, rispondendo ai microfoni di Tgcom.

Il giallo di Brembate, iniziato lo scorso 26 novembre con la scomparsa della tredicenne dal paesino bergamasco, ha avuto un tragico epilogo novanta giorni dopo: il corpo senza vita della giovane appassionata di ginnastica ritmica è stato ritrovato a Chignolo d'Isola, un paesino distante circa dieci chilometri da Brembate di Sopra.

Da più di quarantotto ore, un'equipe di medici legali e di anatomopatologi stanno analizzando il cadavere della vittima nell'intento di poter ricavare quei dati utili a ricostruire la triste fine di Yara.

Bisognerà innanzitutto capire la causa della morte. Negli ultimi giorni, diverse ipotesi sono state avanzate: se in un primo tempo si è parlato di ferite al collo, schiena e polso, che avevano fatto pensare a una morte per accoltellamento, adesso nulla è escluso a tal punto che si vocifera anche la possibilità di una morte per strangolamento.

Il medico legale, a tal proposito, si è espresso così: «Yara potrebbe essere stata uccisa a coltellate o strangolata, per ora è molto difficile stabilire se sia stata soffocata. Da uomo di medicina uso prudenza e ancora non parlerei di coltellate. Ci sono alcuni segni più evidenti sul corpo della 13enne, ma bisogna ricordare che è in avanzato stato di decomposizione. Il nostro sarà un lavoro lungo che passerà dall'analisi dei tessuti, dove sono presenti, a quello sulle ossa. Ancora adesso non si può dire in che modo è morta Yara».

Le porte che le parole del medico lasciano aperte sono molte. Ciò vale anche sull'identità dell'assassino. Se ieri, con la diffusione della notizia circa il prelevamento del dna su circa dieci possibili sospetti, aveva fatto pensare a un avvicinamento verso la soluzione del giallo, le parole di chi sta analizzando il cadavere di Yara invitano alla cautela al punto che non sarebbe ancora possibile dire se a uccidere sia stato un uomo o una donna: «Per adesso non possiamo dire se l'omicida sia maschio o femmina. Per farlo, bisogna prima ricostruire le modalità dell'omicidio, studiare ogni dettaglio, capire l'arma usata per poi pensare di stabilire con quale violenza sia stata colpita e quindi, ipotizzare, se a farlo sia stato un uomo o una donna».

S. O.
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #42 il: Marzo 08, 2011, 17:33:21 pm »
Yara, controlli sul dna di 40 persone
L'assassino potrebbe essere donna

Articolo qui:
http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_08/yara-confronti-dna-assassino-donna_0f043f28-4973-11e0-8210-720c80ef41f5.shtml
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline JAROD72

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #43 il: Marzo 08, 2011, 20:21:24 pm »
Se fosse veramente una donna come al tg 5 hanno detto stasera, le solite teorie dei noti  "esperti " della mente del predatore sessuale e del giovane omicida, verrebbero a cadere e si dimostrerebbero prive di fondamento, come quelle di avetrana.

Offline Fazer

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Re: Yara: altro pretesto per la misandria
« Risposta #44 il: Marzo 10, 2011, 22:08:01 pm »
http://www.corriere.it/cronache/11_marzo_10/yara-colpita-due-armi-diverse_8328939a-4b49-11e0-9e9a-b429a0ac9415.shtml

Yara colpita da due armi diverse
A provocare le lesioni sul corpo della ragazza sarebbero state una lama e un altro corpo contundente
sul cadavere ritrovate tracce di dna maschile e femminile
Yara colpita da due armi diverse

A provocare le lesioni sul corpo della ragazza sarebbero state una lama e un altro corpo contundente


MILANO - Yara Gambirasio, la ragazza scomparsa il 26 novembre scorso a Brembate (Bergamo) e ritrovata assassinata il 26 febbraio, in un campo alla periferia di Chignolo d'Isola, è stata colpita con due armi diverse. La notizia, che emerge dall'assoluto riserbo degli inquirenti, è stata confermata oggi da fonti investigative. Secondo quanto si è appreso, a provocare le lesioni sul corpo di Yara sarebbero state una lama e un altro corpo contundente.

TRACCE DNA - Dopo la conferma del ritrovamento di una traccia genetica sul corpo di Yara Gambirasio, corrispondente a un profilo maschile, è emerso successivamente il particolare, non confermato ma nemmeno smentito dagli inquirenti, dell'isolamento di un secondo Dna, questa volta femminile. E secondo indiscrezioni gli investigatori starebbero per avviare le prime comparazioni sui profili genetici acquisiti nel corso delle lunghe indagini. Ma su questa parte delle investigazioni, ovviamente, il riserbo è assoluto.