Autore Topic: Bella roba il maschilismo  (Letto 38544 volte)

0 Utenti e 6 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Online fabriziopiludu

  • Pietra miliare della QM
  • *****
  • Post: 11861
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #150 il: Marzo 07, 2011, 16:58:31 pm »
In francia la concorrente di Sarkozy alla presidenza aveva promesso che, se fosse stata eletta, avrebbe assicurato una scorta maschile alle sceriffe (agenti) femmine, cosicchè potessero svolgere con profitto il loro lavoro.
Cioè: le sceriffe femmine potevano svolgere il loro lavoro di tutela dell'ordine senza paura, solo con una scorta maschile.
...Si è al delirio, al controsenso più totale? Si, direi di si. Ma ormai nulla ci può più stupire

Sono 4 FISSATE, basta leggere questo:

http://en.wikipedia.org/wiki/Police_Women_of_Broward_County

Offline beta

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 1706
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #151 il: Marzo 07, 2011, 17:07:57 pm »
Chi oggi si dichiara apertamente maschilista compie principalmente due errori:

1- non ha ben chiaro nemmeno lui cosa intende con quel termine.

2- usa un aggettivo che è ampiamente diffamato dalla società civile odierna, (terra-terra: è sputtanato. ...E quindi nuota controcorrente con un masso legato sulla schiena).

-Quindi le soluzioni sono :

1- Si renda conto di cosa vuole intendere con quel termine e lo spieghi. 

2- Chiarisca quale strategia ha in testa e quale obbiettivo può ragionevolmente raggiungere, dichiarandosi apertamente maschilista.

...E poi se ne potrà perlomeno discutere con un certo profitto e non totalmente a vuoto.

sono d'accordo con te red. non sono d'accordo sull'accogliere le persone piu "estremiste" in maniera troppo dura. se uno arriva qui ed ha posizioni simili secondo me bisogna discuterci e non attaccarlo. trovare dei punti in comune, chiaro che se poi la discussione non porta a nulla, alla fine si possono prendere le distanze. prendo per esempio il vecchio forum (dove secondo me c'era l'atteggiamento giusto). arrivavano spesso estemisti..di questi almeno la meta hanno sposato la causa come la intendiamo noi e si sono "moderati"..., c'erano quelli che vedevano fake ovunque e c'erano quelli come te che dicevano quasi ogni santo giorno "dategli tempo, la questione è complessa". ecco: se entra qui uno nuovo e dice di essere maschilista..io ci discuto..non gli dico: "mi fai schifo, qui non cè posto per te,sparisci..". il vecchio forum era prima di tutto una temenos perchè la cosa piu importante era (ed a mio avviso lo è ancora) coinvolgere gli uomini. almeno all'inizio ci vuole tolleranza.
per quanto riguarda la questione stupro: depenalizzarlo per me  sarebbe una schifezza oltre che un ingiustizia, pero le similitudini con la rapina non sono per niente campate per aria. (ricordo una discussione nel vecchio forum dove la stessa giulia (se sbaglio correggimi) trovava il paragone abbastanza azzeccato. comunque io la vedo cosi: lo stupro vero e proprio e realmente commesso (ormai bisogna specificarlo) va punito duramente. le caxxate come lo stupro visivo e molestie varie vanno depenalizzate o in alternativa vanno introdotte leggi uguali e contrarie sulle provocazioni (determinate di volta in volta dal sentire maschile).

Offline Zoltan2

  • Affezionato
  • **
  • Post: 1069
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #152 il: Marzo 07, 2011, 17:15:26 pm »
Ehi comunque quando io parlavo di depenalizzare lo stupro, non intendevo che bisogna eliminare del tutto il reato di stupro.

Ovviamente però bisogna introdurre un sistema in cui venga specificato cosa è stupro e cosa no e imporre l'onere della prova. Stessa pena per i calunniatori.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline ilmarmocchio

  • WikiQM
  • Pietra miliare della QM
  • ***
  • Post: 10666
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #153 il: Marzo 07, 2011, 17:36:29 pm »
sono d'accordo con te red. non sono d'accordo sull'accogliere le persone piu "estremiste" in maniera troppo dura. se uno arriva qui ed ha posizioni simili secondo me bisogna discuterci e non attaccarlo. trovare dei punti in comune, chiaro che se poi la discussione non porta a nulla, alla fine si possono prendere le distanze. prendo per esempio il vecchio forum (dove secondo me c'era l'atteggiamento giusto). arrivavano spesso estemisti..di questi almeno la meta hanno sposato la causa come la intendiamo noi e si sono "moderati"..., c'erano quelli che vedevano fake ovunque e c'erano quelli come te che dicevano quasi ogni santo giorno "dategli tempo, la questione è complessa". ecco: se entra qui uno nuovo e dice di essere maschilista..io ci discuto..non gli dico: "mi fai schifo, qui non cè posto per te,sparisci..". il vecchio forum era prima di tutto una temenos perchè la cosa piu importante era (ed a mio avviso lo è ancora) coinvolgere gli uomini. almeno all'inizio ci vuole tolleranza.
per quanto riguarda la questione stupro: depenalizzarlo per me  sarebbe una schifezza oltre che un ingiustizia, pero le similitudini con la rapina non sono per niente campate per aria. (ricordo una discussione nel vecchio forum dove la stessa giulia (se sbaglio correggimi) trovava il paragone abbastanza azzeccato. comunque io la vedo cosi: lo stupro vero e proprio e realmente commesso (ormai bisogna specificarlo) va punito duramente. le caxxate come lo stupro visivo e molestie varie vanno depenalizzate o in alternativa vanno introdotte leggi uguali e contrarie sulle provocazioni (determinate di volta in volta dal sentire maschile).

Ottimo intervento che quoto al 100%.
Dobbiamo essere inclusivi il più possibile. Molti ci scoprono perchè c'è un malessere diffuso e magari storie personali difficili.
Il discorso sullo stupro parte ovviamente da una definizione chiara dello stupro.
Un conto è l'atto violento e consumato, un conto sono le molestie, un conto sono le battutine e un altro ancora sono le molestie percepite . Bisogna tornare all'oggettività dei reati che il calderone attuale ha soppresso a tutto vantaggio della discrezionalità dei giudici che possono così sbizzarirsi.
va anche, a mio avviso, introdotto il lapalissiano principio che la provocazione oltre un certo limite è , per l'appunto , una provocazione e come tale deve  essere trattata

Offline pilgrim31

  • Utente
  • *
  • Post: 25
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #154 il: Marzo 07, 2011, 17:37:13 pm »
Citazione di: Red- - Oggi alle 14:06:36
In francia la concorrente di Sarkozy alla presidenza aveva promesso che, se fosse stata eletta, avrebbe assicurato una scorta maschile alle sceriffe (agenti) femmine, cosicchè potessero svolgere con profitto il loro lavoro.
Cioè: le sceriffe femmine potevano svolgere il loro lavoro di tutela dell'ordine senza paura, solo con una scorta maschile.
...Si è al delirio, al controsenso più totale? Si, direi di si. Ma ormai nulla ci può più stupire


sembra una barzelletta.  di quelle che fanno sbellicare dalle risate

Online fabriziopiludu

  • Pietra miliare della QM
  • *****
  • Post: 11861
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #155 il: Marzo 07, 2011, 17:48:47 pm »
Ripeto: nei Paesi Arabi - come Egitto, Iran... - lo stupro è punito con l'IMPICCAGIONE.
Mentre le componenti della Polizia Femminile di Teheran sono considerate valorose.

Online fabriziopiludu

  • Pietra miliare della QM
  • *****
  • Post: 11861
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #156 il: Marzo 07, 2011, 23:58:43 pm »


Vere, o recitate, sono scene che urtano.

Offline Bastian Contrario

  • Utente
  • *
  • Post: 74
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #157 il: Marzo 08, 2011, 06:29:06 am »
comunque io la vedo cosi: lo stupro vero e proprio e realmente commesso (ormai bisogna specificarlo) va punito duramente. le caxxate come lo stupro visivo e molestie varie vanno depenalizzate o in alternativa vanno introdotte leggi uguali e contrarie sulle provocazioni (determinate di volta in volta dal sentire maschile).

perchè possano essere depenalizzate bisogna che siano penalmente rilevanti.
lo stupro visivo non esiste (nel nostro ordinamento, forse in nessuno) se non nella fantasia di alcune farneticanti.

per molestie non so cosa intendi. mi sembra che alcune molestie possano essere molto gravi e sia un bene che siano perseguite.
anche molestie leggere non sono giusitificate, la punizione deve essere proporzionata, non esclusa.



Vere, o recitate, sono scene che urtano.

che problema hai?
ma cosa ti urta?

Il discorso sullo stupro parte ovviamente da una definizione chiara dello stupro.
Un conto è l'atto violento e consumato, un conto sono le molestie, un conto sono le battutine e un altro ancora sono le molestie percepite .
Bisogna tornare all'oggettività dei reati che il calderone attuale ha soppresso a tutto vantaggio della discrezionalità dei giudici che possono così sbizzarirsi.

???
il reato è oggettivo!

Art. 609-bis - Violenza sessuale.
Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

ci sono due fattispecie aggiunte, l'abuso di inferiorità e la sostituzione di persona (che mi appare piuttosto marginale come ipotesi)

tutte le tre ipotesi sono oggettivamente descritte.

Citazione
va anche, a mio avviso, introdotto il lapalissiano principio che la provocazione oltre un certo limite è , per l'appunto , una provocazione e come tale deve  essere trattata

non so cosa intendi per provocazione, se intendi avere la gonna corta o le tette grosse, sicuramente NON è provocazione.
si tratterebbe di casi limite, ma nel nostro ordinamento vi è una attenuante generica di provocazione.
ripeto però, cosa sarebbe per te la provocazione? che è scollata? che è una bella ragazza?

l'idea della provocazione è il corrispettivo dello stupro visivo.
Ma lui mi guarda, ma lei mi provoca.. ma smettetela;)


Offline Utente Cacellato

  • Affezionato
  • **
  • Post: 585
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #158 il: Marzo 08, 2011, 07:39:51 am »
mi sembra assurdo discutere delle conseguenze della depenalizzazione della violenza sessuale.
intendiamo criminalizzare lo stupro (e quindi reprimerlo) in quanto è contrario ad un nostro sentimento di giustizia e di rispetto della libertà personale, o in quanto la potenziale stuprata "ce la da quando vogliamo", e magari spazza per terra e lava i piatti?

che poi si possa definire stupro il comportamento di una donna che non te la da quando vuoi... trovo l'idea talmente estrema da essere disarmante. non riesco proprio ad immaginare come tu possa essere riuscito a paragonare questi due comportamenti.

qualcuno prima di me ha detto che queste "sparate" allontanano le persone... qualcuno come me si è appellato al senso di gustizia.

non solo io mi chiedo quale senso di giustizia possa avere chi approva questa idea:
che la protezione che la società offre dallo stupro è concessa dagli uomini alle donne, le quali la devono ricambiare concedendo quello stesso che non le può essere estorto ma è dovuto.

mi chiedo cosa questa posizione abbia a che vedere con la/le questione/i maschile/i.
veramente qualcuno considera la criminalizzazione dello stupro una questione che lo riguarda in quanto uomo?




Dire che concordo su tutto quanto hai scritto è dire poco!!! Lo trovo SACROSANTO!


Qui però vorrei porre una domanda:


lo stupro visivo non esiste (nel nostro ordinamento, forse in nessuno) se non nella fantasia di alcune farneticanti.


Fissa una donna in treno, condannato per molestie
Un viaggio in treno, qualche sguardo ammiccante, forse anche sul seno della donna. Pena: dieci giorni di reclusione


http://www3.varesenews.it/lombardia/articolo.php?id=96661

Questo come lo commentiamo? Qui non si tratta solod i fantasia delle farneticanti, bensì di un'interpretazione di qualche legge che, evidentemente, si presta a tale interpretazione.
Ok non è stupro per la carità... ma 10 gg di reclusione per aver guardato mi paiono a dir poco eccessivi come pena. Voglio essere libero di guardare la donna che mi pare, come mi pare. Lei si mette la minigonna? Benissimo libera di farlo e libero io di guardarle le gambe e, se riesco, qualcosa in più (bada bene: questo non significa mettermi in ginocchio e intruffolare la mia testa fra i suoi arti... significa solo guardare).
Questo perché se si fanno delle scelte, occorre accettarne le conseguenze. Perché, se non viene rispettata quest'ultima postilla, occorre parlare di una categoria di cittadini cui è concesso tutto ciò che desidera e richiede e una seconda cui viene proibito, a proposito dello stesso argomento, tutto. In barba all'art. 3 della Costituzione.
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline Zoltan2

  • Affezionato
  • **
  • Post: 1069
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #159 il: Marzo 08, 2011, 07:51:49 am »
(bada bene: questo non significa mettermi in ginocchio e intrufolare la mia testa fra i suoi arti... significa solo guardare).

A me pare che ci sia sempre una tale evanescenza di significati... questo è stupro, quell'altro non lo è: ma la differenza è sempre una mera interpretazione. Se guardi una donna nella scollatura non è stupro, ma se allunghi il collo per vedere un po' meglio già potrebbe essere stupro... ma dai... bisogna mettere delle regole ferree altrimenti diventa una giungla di interpretazioni a comodo come lo è adesso. O si definisce bene cosa si può fare e cosa no, oppure possiamo anche togliere il reato di stupro e assimilarlo a quello di aggressione personale (che è ben più generale).
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline tuxedo

  • Affezionato
  • **
  • Post: 211
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #160 il: Marzo 08, 2011, 08:05:18 am »
uhm ho letto la notizia.

donna di 55 anni, uomo di 30...

c'e` uno 0,0002% di probabilita` che la donna abbia denunciato l'uomo
per punirlo di non averci provato? Sapete, il bispensiero femminile...

Ossia... tu mi guardi la "balconata", ti piace... mi divori con gli occhi,
so che hai piu` sangue sotto che sopra, magari anche tu per me
non sei proprio male... non provi neanche a dirmi una parola?

Vuoi solo memorizzare tutto per andarti a scaricare da solo pensando a me?

Troppo comodo! Ti denuncio, cosi` impari.

C'e`, secondo voi, questo 0,0002%? O la psiche femminile non arriva a tanto?
Nil admirari

Offline Utente Cacellato

  • Affezionato
  • **
  • Post: 585
  • Sesso: Maschio
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #161 il: Marzo 08, 2011, 08:15:43 am »
Semplice la risposta inq uesti casi: è stupro perché LEI ha sentito così.
E' molestia perché LEI ha sentito così.

Si fanno le leggi e le si interpretano A SECONDA DEL SENTIRE FEMMINILE.

Che cosa sia uno stupro lo sappiamo tutti: è violenza contro la persona e come tale va punita con pene anche molto severe (la mia posizione la sapete: del tutto contrario alla depenalizzazione).

Quello che lo stupro non è pure lo sappiamo.

Che sia la donna a stabilire i confini tra il lecito e l'illecito è inaccettabile. Questa è la Questione Maschile, non il discutere sulla depenalizzazione dello stupro. Quello è solo un autogol ed è una tra le proposte più spaventose che abbia mai letto.
Mai contraddire una femmina: riuscirà tranquillamente a farlo da sola in 5 minuti!
La donna che costa di meno è quella che paghi
E' la donna che porta la vita... ma è l'uomo che la finanzia!!!
"I fatti mi hanno dato talmente ragione che quasi me ne vergogno!" (Indro Montanelli)

Offline Bastian Contrario

  • Utente
  • *
  • Post: 74
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #162 il: Marzo 08, 2011, 09:07:13 am »
Dire che concordo su tutto quanto hai scritto è dire poco!!! Lo trovo SACROSANTO!
Questo come lo commentiamo? Qui non si tratta solod i fantasia delle farneticanti, bensì di un'interpretazione di qualche legge che, evidentemente, si presta a tale interpretazione.

apparentemente è stato condannato per molestie, una contravvenzione.

Citazione
Ok non è stupro per la carità... ma 10 gg di reclusione per aver guardato mi paiono a dir poco eccessivi come pena. Voglio essere libero di guardare la donna che mi pare, come mi pare. Lei si mette la minigonna? Benissimo libera di farlo e libero io di guardarle le gambe e, se riesco, qualcosa in più (bada bene: questo non significa mettermi in ginocchio e intruffolare la mia testa fra i suoi arti... significa solo guardare).
Questo perché se si fanno delle scelte, occorre accettarne le conseguenze. Perché, se non viene rispettata quest'ultima postilla, occorre parlare di una categoria di cittadini cui è concesso tutto ciò che desidera e richiede e una seconda cui viene proibito, a proposito dello stesso argomento, tutto. In barba all'art. 3 della Costituzione.

lasciando perdere considerazioni sul fatto che tizio possa mettersi o meno in ginocchio allo scopo di osservare le mutandine di caia...
cerco di risponderti per punti...

1. come hai rilevato anche tu non si tratta di violenza sessuale. lo stupro visivo resta farneticazione. se un uomo è condannato per rapina ai danni di una donna, non è "stupro economico" ;)

2. tieni presente che si tratta di una decisione e non di una norma. sarebbe interessante sapere il destino di questo caso in appello ed eventualmente in cassazione. la portata di questa notizia è estremamente limitata. si tratterebbe comunque di un giudice che ha preso una cattiva decisione, comunque non generalizzabile.

3. io non mi fido di quello che dicono i giornalisti. troppe volte ho letto cazzate tipo: "non è stupro se lei porta i jeans" "non è stupro se lei non è vergine" "non è maltrattamento se lei cucina male" o cazzate del genere. non so quindi se lui ha solo guardato, come il giudice ha motivato la condanna... insomma... senza leggere la sentenza io più di un provvisorio biasimo su "quanto sembra emergere dall'articolo" non mi sento di dare.

Che sia la donna a stabilire i confini tra il lecito e l'illecito è inaccettabile. Questa è la Questione Maschile

non concordo affatto.
sicuramente c'è una pressione molto forte da parte di farneticanti pseudo femministe affincè le cose appaiano o divengano cosi.
un tema ricorrente è quello per cui cosa sia lo stupro lo deve dire la vittima.
il che ovviamente è una idiozia, cosa è stupro lo deve dire il giudice.

[per assurdo, Giuseppe si proclama vittima di stupro quando una donna non gliela molla! a rigore della logica femminista, lui è vittima del reato di cui lui può definire i confini]

il punto è che sono farneticazioni a cui dobbiamo opporci. dobbiamo cioè impedire che divengano reali.
che sia la donna (o l'uomo, pensa se fosse beppe a decidere) il confine tra lecito e illecito è inaccettabile.
ma non è cosi. c'è ancora un giudice e ci sono ancora dei processi.

ripeto comunque, che esistono posizioni femministe estremamente preoccupanti al riguardo...
posizioni che in virtù dell'intoccabilità del femminismo nessuno pubblicamente denuncia e critica...
sono ancora, però, posizioni ed idee che meritano, comunque, tutta la riprovazione possibile.

Offline Rita

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2819
  • Sesso: Femmina
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #163 il: Marzo 08, 2011, 09:16:11 am »
il reato è oggettivo!

Art. 609-bis - Violenza sessuale.
Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

ci sono due fattispecie aggiunte, l'abuso di inferiorità e la sostituzione di persona (che mi appare piuttosto marginale come ipotesi)


guarda sono d'accordo sul fatto che occorre oggettivizzare lo stupro e riportarlo al suo significato.
Il punto è che la legge sulla violenza sessuale del 1996 l'ha soggettivizzato fino agli estremi lasciando alla libera interpretazione giuridica. Non è una legge "oggettiva" ma "soggettiva".
Ed è un problema che si pongono anche avvocati e giuristi.
http://www.diritto.it/materiali/civile/ruggiero.html

Questa noterella non vuole entrare nel merito di quanto recentemente deciso dalla Suprema Corte di Cassazione, Sezione Terza Penale con sentenza n. 6010/2002 ma intende solo porre degli interrogativi di fondo circa il, molto spesso irrisolto, problema del rapporto tra la norma di legge  e la sua interpretazione.

Si premette, qualora mai ce ne fosse bisogno, che chi scrive considera la violenza sessuale, nel pur di per se deviante elenco di gravità dei reati, uno dei delitti più aberranti e ritiene che nei rapporti interpersonali anche la semplice stretta di mano debba essere consensualmente voluta ed accettata.

Censurato, quindi, di per sé l’utilizzo della mano propria sulla persona altrui non consenziente ( o consenziente in modo ritenuto non valido dalla legge) ci si chiede come l’unico organo prensile di cui disponiamo ( se vogliamo escludere i contorsionisti ed alcuni velisti assai abili con i piedi ) possa eseguire un’ atto sessuale ai sensi di legge.  E qui già ci si addentrerebbe in un autentico ginepraio qualora si volesse definire lo scopo sessuale di un atto in senso lato. Ci si limiti solo a dire che ormai è comune sentire che sessuale sia l’atto non tanto e non solo che riguardi i genitali quanto l’appagamento sessuale di chi lo compie ( da qui i comportamenti aberranti o devianti quali il feticismo, la podofilia ed altri che non necessariamente hanno una liason con la genitalità ).

Partendo da questo punto, quasi, fermo si può provare ad immedesimarsi nel giudice che deve oggettivare una sensazione che, per definizione, è soggettiva. Ci spieghiamo. Numerose sentenze hanno già statuito che la nozione di atti sessuali prevista dall’ art. 609 bis c.p. non comprende solo gli atti che involgono la sfera genitale ma anche quelli che che riguardano zone del corpo note, secondo la scienza medica, psicologica, antropologico-sociologica, come erogene. Inoltre tali zone sono definite come quelle note come stimolanti l'istinto sessuale, sicchè detti atti, quando commessi su persona non consenziente o infraquattordicenne, ledono il bene protetto, cioè la libertà sessuale del soggetto passivo (Cass. pen., Sez.III, 21/01/2000, n.400, Cass. pen., Sez.III, 04/12/1998 n. 1137, Cass. pen., Sez.III, 27/04/1998, n.6651 ).

Rassicurati dal fatto che la erogenità di una parte del corpo possa essere individuata con metodi scientifici notiamo, forse errando,  che non risulterebbe ben chiaro se la stimolazione sessuale proveniente da dette zone valga per la vittima del reato o per l’autore di esso o per entrambi. Nella mano è assai sviluppato il senso del tatto per cui si potrebbe optare per la capacità di trasmettere sensazioni, in senso lato, sessuali a chi con essa abusa. Ma ciò non basta. La mano deve essere posta su una zona erogena altrui affinché si compia l’atto sessuale. E ora, ci pare, cominci a vacillare la costruzione che fin qui abbiamo edificato. Orfana di una definizione legislativa di atto sessuale ( giustamente, si può dire, per mantenere aperte le più impensate varianti dell’ atto) la giurisprudenza deve però fare i conti con la realtà quotidiana e non sempre la scienza la aiuta per cui è tentata, per necessità, a fornire decaloghi di comportamenti definibili come atti sessuali ( la già citata sentenza  Cass. pen., Sez.III, 04/12/1998 n. 1137, ad esempio, definisce atti sessuali i toccamenti delle mammelle, delle cosce e il bacio a labbra chiuse ).

Tenendo conto di tale elenco e, peraltro di ben più marcati comportamenti lesivi dell’ altrui dignità sessuale avvenuti in un momento anteriore, nella sentenza in commento, è stata qualificata come violenza sessuale l’atto di libidine su una parte, si noti del corpo femminile – e non maschile - ( la coscia della dipendente sulla quale si è concentrata l’azione palpeggiatrice dell’imputato) ,  definita  come inequivocamente rientrante nella gamma della c.d. appetibilità sessuale. Ora si noti che il palpamento, definito subdolo dalla Suprema Corte, era avvenuto di fronte ad una paziente  del medico stomatologo imputato e che la reazione della parte offesa era stata la dichiarazione di essere già felicemente fidanzata ( debole difesa attesa la posizione di dipendente dell’imputato e il conseguente stato di soggezione ).

Si è prima affermato che ci si vuole  astenere da giudizi in merito alla sentenza in sé ma che si desidera porre degli interrogativi di fondo.

Attenendoci a questo principio ci si pone il quesito se, effettivamente, la casistica in materia di violenza sessuale ( reato si ripete odioso ma anche gravemente infamante nei confronti di chi ne subisce la condanna) possa essere lasciata sic et sempliciter al   giudizio di un apparato giudiziario che, immotivatamente, ritiene erogena una zona del corpo umano anziché un’altra. Ora che, con un passo avanti in civiltà, la violenza sessuale non viene più considerato un reato contro la pubblica morale ma  contro la persona anche i metodi di giudizio dovrebbero seguire questo percorso. Si ravvisa un afflato di moralismo, infatti, nella definizione che la Suprema Corte dà della coscia, e si rimarca ancora, esclusivamente femminile come inequivocabilmente appetibile sessualmente. Le Corti si trovano nella scomoda situazione di individuare elementi oggettivi in un campo in cui la soggettività è padrona ( intendiamo la appetibilità sessuale di una parte del corpo umano nonché la soddisfazione sessuale che deriva a un soggetto dal contatto con essa  ) e non agiscono neppure secondo un principio statistico del genere dell’ id quod plerumque accidit,   ma secondo classificazioni lasciate alla moralità di chi giudica o, il che è peggio, alla moralità che chi giudica pensi essere quella inequivoca della società in cui si trova a vivere, operare e decidere). Ciò che interessa in questa sede è porre in evidenza questa discrasia tra la ( dichiarata e supposta )oggettività dell’ atto sessuale violento e la soggettività (quasi) inevitabile di chi deve decidere sulla natura dell’atto. Secondo il nostro modesto punto di vista un grande obiettivo di natura giuridica sarà raggiunto quando i cosiddetti operatori del diritto riusciranno a ragionare in termini a-morali nel momento in cui  devono trattare temi che coinvolgono  la sessualità umana. In caso contrario si rischia di confondere la oggettivazione della parte erogena del corpo ( la coscia anziché la spalla o il ginocchio)  con la obiettività del giudizio.

Enrico Ruggiero, avvocato in Savona

L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

  • Veterano
  • ***
  • Post: 2819
  • Sesso: Femmina
Re: Bella roba il maschilismo
« Risposta #164 il: Marzo 08, 2011, 09:34:02 am »
cioè, non so se mi sono spiegata bene.
La legge del 15 febbraio 1996 ha unificato i due reati precedenti: quello di violenza carnale e di atti di libidine unificandoli sotto la voce "violenza sessuale".
In altri ordinamenti non è così. Se consideri che la legge del 1996 è stata promulgata sotto una forte spinta ideologica, si capisce come sia venuto fuori un po' un "pastrocchio" in cui quella parolina "atti sessuali" puo' comprendere di tutto e di più.

Per esempio mi capita sovente di leggere scandalizzatissimi commenti di intellettuali (o pseudo intellettuali) che aborrono l'ultimo comma dell'art. 609

Citazione
Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi.


con la giustificazione che lo stupro è stupro e non ci puo' essere stupro di "minore gravità".

dimostrando che c'è molta confusione sul tema
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli