Bastian contrario :
Citazione di: ilmarmocchio - Ieri alle 17:36:29
Il discorso sullo stupro parte ovviamente da una definizione chiara dello stupro.
Un conto è l'atto violento e consumato, un conto sono le molestie, un conto sono le battutine e un altro ancora sono le molestie percepite .
Bisogna tornare all'oggettività dei reati che il calderone attuale ha soppresso a tutto vantaggio della discrezionalità dei giudici che possono così sbizzarirsi.
???
il reato è oggettivo!
Art. 609-bis - Violenza sessuale.
Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.
ci sono due fattispecie aggiunte, l'abuso di inferiorità e la sostituzione di persona (che mi appare piuttosto marginale come ipotesi)
tutte le tre ipotesi sono oggettivamente descritte.
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R :A parte il fatto che non è definito con certezza cosa è un rapporto sessuale, ma , cosa più importante, le sentenze sono poi molto variegate ( es quella citata sugli sguardi insistenti ). Intanto il tipo ha dovuto andare in Tribunale, mettere un avvocato, incazzarsi, perdere tempo e soldi : non male per alcuni sguardi.
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Bastian Contrario
Citazione
va anche, a mio avviso, introdotto il lapalissiano principio che la provocazione oltre un certo limite è , per l'appunto , una provocazione e come tale deve essere trattata
non so cosa intendi per provocazione, se intendi avere la gonna corta o le tette grosse, sicuramente NON è provocazione.
si tratterebbe di casi limite, ma nel nostro ordinamento vi è una attenuante generica di provocazione.
ripeto però, cosa sarebbe per te la provocazione? che è scollata? che è una bella ragazza?
l'idea della provocazione è il corrispettivo dello stupro visivo.
Ma lui mi guarda, ma lei mi provoca.. ma smettetela;)
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R : la provocazione è una azione atta a causarne un'altra. Se una donna si mette una gonna inguinale, non può poi lamentarsi di essre guardata..
Se una donna si apparta volontariamente con un uomo e , una volta iniziato un rapporto sessuale , vuole interromperlo, non può pensare di aver provocato e quindi non può esistere che poi vada a lamentare una violenza sessuale.
basterebbe che i giudici , invece di parlare in latino , facessero domande pertinenti , del tipo :
" signorina, se le danno fastidio gli sguardi, percheè mette tette e culo in gran vista "
" fa troppo caldo , pur essendo in gennaio ? "
E via discorrendo.
Io voglio sapere se il mio comportamento rispetta la legge, prima di commettere un fatto, non dopo, quando devo affidarmi all'interpretazione , spesso assai discutibile ed ideologica, di un giudice.
Mi tocca nadare in Tribunale, spendere tempo e soldi, arrabiarmi.
Non è lesivo della mia liberta' ?