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La bufala dell'8 Marzo
Fazer:
--- Citazione da: Giubizza - Marzo 10, 2011, 14:23:06 pm ---E c'è pure chi fa gli auguri alle donne in questo forum...
--- Termina citazione ---
--- Citazione da: Massimo - Marzo 10, 2011, 14:36:00 pm ---Io sono FIERISSIMO di non essermi associato a chi ha fatto gli auguri alle donne
di questo forum, anzi sono FIERISSIMO di avere anche ironizzato sulla cosa
(Tu quoque, Animus, patri isti fori?) (anche tu Wyborowa?). Ma vedo che i buoni
esempi non sono (necessariamente) seguiti.
--- Termina citazione ---
:doh:
--- Citazione da: Zoltan2 - Marzo 10, 2011, 14:39:18 pm ---Sono schifato.
--- Termina citazione ---
Io sono disgustato...
--- Citazione da: LesPaul - Marzo 10, 2011, 14:46:06 pm ---Ma...... non lo sapevate?????????
E' da mo' che questa cosa è arcinota per noi! C'era l'apposita discussione sul vecchio forum!
--- Termina citazione ---
Lo sa persino la ruota di scorta della mia macchina...
E allora?
COSMOS1:
--- Citazione da: LesPaul - Marzo 10, 2011, 14:46:06 pm ---Ma...... non lo sapevate?????????
E' da mo' che questa cosa è arcinota per noi! C'era l'apposita discussione sul vecchio forum!
--- Termina citazione ---
repetita juvant
l'ho messo qui in documenti, così non si perde
altro doc interessante
--- Citazione ---http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=37664
Care le mie mimose
di Gabriele Adinolfi - 08/03/2011
Non so cosa abbiate da festeggiare.
Neppure è più il caso di disquisire sulle ragioni storiche che hanno originato questa festa o sulla piega che ha preso negli anni. Né serve più di tanto discutere della condizione femminile di oggi.
Non so cosa ci sia da festeggiare perché non ci sono più i presupposti che originarono quelle rivendicazioni. Le donne volevano gli stessi diritti degli uomini; oppure volevano essere uguali agli uomini; o ancora volevano dimostrare di essere più brave degli uomini.
Qualunque cosa si pensi in merito, oggi non ha più senso, perché non ci sono più gli uomini.
La società eunucoide e matrigna ha insegnato a dis-educarli. Niente più sogni, niente più avventure, niente più libertà, niente più orgoglio. Imperano codici comportamentali e obblighi di ogni natura. Fin da bambini si è colpevolizzati per tutto ciò che rimanda alla virilità.
Fin da bambini si è rincitrulliti da valori sociali e culturali che assicurano la continuazione dello stato fetale fino alla sua sublimazione finale nella castrazione: spirituale, comportamentale, culturale, esistenziale, legale.
E la donna? E la sua mimosa?
La donna-amazzone che voleva distruggere gli schemi della famiglia invece, senza nemeno acorgersene, ha cessato di essere amante per diventare la mamma-moglie di stalloncini dalle voci bianche che si susseguono al suo fianco, indifferenziati l'uno dall'altro, impegnati nella recitazione della commedia di coppia e che puntualmente la deludono.
La donna-amazzone ha smarrito se stessa; la sua maternità così presente nel suo essere, si scioglieva un tempo, vinta e avvinta dall'amante-fanciullo davanti al quale ella si scopriva disarmata fino ad arrendersi - o forse ad illudere e ad illudersi di essersi arresa – fino ad abbandonarsi, persa, e dunque, finalmente e felicemente ritrovata.
Era vinta e avvinta dal maschio? Non dal maschio in quanto tale, no davvero, che non c'è gara e la femmina con esso vincerà sempre: ma da quel maschio che non vuol mettere la testa a posto. Da quel maschio che è sempre disposto a perdere tutto, a rischiare se stesso, a ridere dei drammi e a sorridere delle tragedie ma che, al contempo, ha la presenza di spirito, la forza, la lucidità di occuparsi degli altri – dunque anche di lei – mentre percorre strade niente affatto rassicuranti. In una parola da un uomo.
Ma oggi il maschio è stato castrato spiritualmente in culla e la mascolinità è un fattore meccanico, un simulacro.
Oggi il maschio non è più il fanciullo che l'avrebbe fatta impazzire bensì quel bambolotto arrendevole e senza carattere con cui giocava da piccola quando imitava la mamma.
Oggi la donna è dunque perduta. Cerca l'uomo ma non lo trova; e non trovandolo non ritrova se stessa perché tutto è speculare e la separazione dal cosmo, la frammentazione, l'isolamento, la non reciprocità, la non complementarità, la disarmonia, la chiusura ad ogni alchimia, provocano infelicità.
Non so proprio cosa ci sia da festeggiare mie care mimose. Siete perdute: cercate disperatamente l'uomo ma non lo riuscite a trovare. E più provate, come surrogato, ad educarvene uno addomesticato che risponda a quello che pensate di pretendere da lui, più nel vederlo mansueto e ammaestrato, ansioso e nevrotico, lo schifate e ve ne allontanate.
Non so cosa abbiate da festeggiare mie care mimose, Diogene rispetto a voi ebbe maggiori possibilità.
Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it
--- Termina citazione ---
jorek:
guarda la che bell'articolo scritto dal camerata adinolfi.....
Stealth:
--- Citazione da: COSMOS1 - Marzo 10, 2011, 16:28:36 pm ---repetita juvant
--- Termina citazione ---
Appunto.
TheDarkSider:
--- Citazione da: Massimo - Marzo 10, 2011, 14:36:00 pm ---Io sono FIERISSIMO di non essermi associato a chi ha fatto gli auguri alle donne
di questo forum, anzi sono FIERISSIMO di avere anche ironizzato sulla cosa
(Tu quoque, Animus, patri isti fori?) (anche tu Wyborowa?). Ma vedo che i buoni
esempi non sono (necessariamente) seguiti.
--- Termina citazione ---
Quoto, assurdo e demenziale fare gli auguri alle donne su questo forum proprio per la giornata internazionale del femminismo.
Se gli auguri sono stati fatti con intento goliardico ok, altrimenti è roba da voltastomaco.
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