Autore Topic: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista  (Letto 3737 volte)

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Offline renato.dg

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La prova che gli uomini sono quasi tutti femministi o cmq che viviamo in un regime culturale femminista è stata la  celebrazione del presidente della Repubblica dell'8 marzo: come un pappagallo ( però ci credeva)ha fatto il repertorio  delle solite teorie femministe: la discriminazione della donna e la parità lontana (e che tra 200-400-500 anni ci scommetto la casa e tutti i miei denari in banca diranno le stesse identiche cose perchè la parità che reclamano ha dietro solo una cosa: l'invidia, ma ne riparlerò nella sezione adatta), l'altro imbroglio del femminismo ossia la merceficazione del corpo della donna(cosa vera solo per in  piccola parte) e l'altra  solita accusa  per rinnovare la Colpa maschile : milioni e milioni di donne che hanno subito violenza.Napolitano ha detto come lo scorso anno che la donna deve essere rispettata.Perfetto, d'accordissimo, ne lui ne altri nessuno hanno mai detto che anche le donne devono rispettare gli uomini.il che vuol dire che  possono fare quello che vogliono).
Quando la maggioranza degli uomini adereriscono ad una dottrina inevitabilmente anche le istituzioni diverrano la rappresentazione di tale dottrina.Siccome gli uomini sono diventati femministi anche le istituzioni sono diventate femministe a tutti i livelli fino al Capo dello Stato.Noi Risvegliati siamo  soli, le istituzioni   la politica   e  i giornali sono tutti dalla stessa parte.
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Offline fabriziopiludu

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #1 il: Marzo 15, 2011, 01:33:48 am »
La prova che gli uomini sono quasi tutti femministi o cmq che viviamo in un regime culturale femminista è stata la  celebrazione del presidente della Repubblica dell'8 marzo: come un pappagallo ( però ci credeva)ha fatto il repertorio  delle solite teorie femministe: la discriminazione della donna e la parità lontana (e che tra 200-400-500 anni ci scommetto la casa e tutti i miei denari in banca diranno le stesse identiche cose perchè la parità che reclamano ha dietro solo una cosa: l'invidia, ma ne riparlerò nella sezione adatta), l'altro imbroglio del femminismo ossia la merceficazione del corpo della donna(cosa vera solo per in  piccola parte) e l'altra  solita accusa  per rinnovare la Colpa maschile : milioni e milioni di donne che hanno subito violenza.Napolitano ha detto come lo scorso anno che la donna deve essere rispettata.Perfetto, d'accordissimo, ne lui ne altri nessuno hanno mai detto che anche le donne devono rispettare gli uomini.il che vuol dire che  possono fare quello che vogliono).
Quando la maggioranza degli uomini adereriscono ad una dottrina inevitabilmente anche le istituzioni diverrano la rappresentazione di tale dottrina.Siccome gli uomini sono diventati femministi anche le istituzioni sono diventate femministe a tutti i livelli fino al Capo dello Stato.Noi Risvegliati siamo  soli, le istituzioni   la politica   e  i giornali sono tutti dalla stessa parte.
Non ha parlato delle vittime maschili fatte ogni anno dalle agenti del Mossad!!!

Offline 2414

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #2 il: Marzo 15, 2011, 22:12:18 pm »
Ricordiamoci che Napolitano faceva parte del PCI (partito comunista italiano) e il femminismo non è altro che una costola del comunismo... Il comunismo predicava l'uguaglianza delle classi... il femminismo l'uguaglianza dei generi...
Detto questo, molto probabilmente, se ci fosse stato un altro presidente con un altra storia politica, forse, le corse sarebbero andate allo stesso modo.

Online Massimo

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #3 il: Marzo 15, 2011, 22:18:42 pm »
Molti nemici, molto onore....ha detto qualcuno. Ma i nostri nemici sono talmente
squallidi e patetici che non è dignitoso neppure averci a che fare. I risvegliati
sono pochi ma gli eventi storici sono stati sempre compiuti da una minoranza.
Noi siamo la minoranza che cambierà le cose. Se ci crediamo veramente sarà così.

Offline 2414

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #4 il: Marzo 16, 2011, 22:23:59 pm »
Molti nemici, molto onore....ha detto qualcuno. Ma i nostri nemici sono talmente
squallidi e patetici che non è dignitoso neppure averci a che fare. I risvegliati
sono pochi ma gli eventi storici sono stati sempre compiuti da una minoranza.
Noi siamo la minoranza che cambierà le cose. Se ci crediamo veramente sarà così.

Cazzo se mi piace sto post!

Alberto86

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #5 il: Aprile 06, 2012, 01:23:45 am »
Per chi si fosse perso l'ennesima sparata del femminista della repubblica, qualche settimana fà, ha dichiarato che dopo la sua uscita di scena, vorrebbe vedere come prossimo presidente della repubblica una donna   :doh: :doh: :sick:   

I pollai tipo SNOQ staranno già preparando lo starnazzamento a tema  :feminist: :feminist:      :sick2:
« Ultima modifica: Maggio 14, 2013, 22:06:26 pm da Alberto86 »

Offline Onestà intellettuale

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Re: Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #6 il: Maggio 17, 2012, 17:30:45 pm »
Il femminismo non è altro che una costola del comunismo... Il comunismo predicava l'uguaglianza delle classi... il femminismo l'uguaglianza dei generi...

Mi trovi discorde su tutta la linea.

Primo: il comunismo è classista, il femminismo (come tutti i sessismi) è interclassista. Pertanto, il femminismo è per natura (=intrinsecamente, a prescindere dalle intenzioni dei singoli femministi) anticomunista, reazionario e borghese.

Secondo: il comunismo non predica l'uguaglianza delle classi (anzi, non predica e basta), piuttosto si pone come obiettivo politico il superamento della società divisa in classi e l'instaurazione della società senza classi né frontiere.

Terzo: il femminismo non propone l'uguaglianza dei generi; semplicemente, vorrebbe dare a un genere tutti gli onori e tutti i privilegi e all'altro tutti gli oneri e tutte le responsabilità.

Offline ilmarmocchio

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Re:Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #7 il: Febbraio 04, 2014, 20:23:18 pm »

Nasce a Napoli da Giovanni, avvocato liberale, poeta e saggista, originario di Gallo di Comiziano (Napoli), e da Carolina Bobbio, figlia di professionisti napoletani di origine piemontese.[2] Dal 1938 al 1941 studia al Liceo Classico Umberto I di Napoli, dove frequenta quarta e quinta ginnasio per poi saltare alla seconda liceo (erano gli anni della guerra). Nel dicembre del 1941 si trasferisce con la sua famiglia a Padova e lì si diploma presso il liceo Tito Livio.[3] Nel 1942 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli. Durante gli anni dell'università, fa parte del GUF, il gruppo universitario fascista, collaborando con il settimanale IX maggio dove tiene una rubrica di critica teatrale. In questo periodo si forma tuttavia il gruppo di amici storico di Napolitano che, seppur militando ufficialmente nel fascismo, guarda alle prospettive dell'antifascismo. Napolitano dirà più avanti: «Il GUF era in effetti un vero e proprio vivaio di energie intellettuali antifasciste, mascherato e fino a un certo punto tollerato».[4] Il giovane Napolitano, appassionato di letteratura e teatro (un interesse coltivato tra i banchi del liceo Umberto di Napoli, con amici come Francesco Rosi, Giuseppe Patroni Griffi, Antonio Ghirelli, Raffaele La Capria, Luigi Compagnone), debutta anche come attore in un paio di piccole parti nella compagnia del GUF al Teatro degli Illusi presso Palazzo Nobili.

Nel 1944 entra in contatto con il gruppo di comunisti napoletani - come Mario Palermo - e italo-tunisini - come Maurizio Valenzi - che prepararono l'arrivo a Napoli di Palmiro Togliatti. Nel 1945 Napolitano aderisce al Partito Comunista Italiano, di cui è segretario federale a Napoli e Caserta.

Due anni dopo, nel 1947, si laurea in Giurisprudenza con una tesi di economia politica dal titolo: Il mancato sviluppo industriale del Mezzogiorno dopo l'unità e la legge speciale per Napoli del 1904.

Eletto deputato nel 1953 (e successivamente sempre rieletto, tranne che nella IV legislatura, nella circoscrizione di Napoli, fino al 1996), diviene responsabile della commissione meridionale del Comitato centrale del PCI, di cui era diventato membro a partire dall'VIII congresso (1956), grazie all'appoggio che Palmiro Togliatti aveva dato in quel periodo a lui e ad altri giovani nell'ottica della creazione di una nuova e più eterogenea dirigenza centrale.

In quell'anno, tra l'ottobre e il novembre, si consuma da parte dell'URSS la repressione dei moti ungheresi, che la dirigenza del PCI condannerà come controrivoluzionari (l'Unità arriva persino a definire gli operai insorti "teppisti" e "spregevoli provocatori"). Nel momento stesso degli eventi, egli stesso elogia l'intervento sovietico dichiarando: «L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo».[5]


impagabile  :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2: :rofl2:

Online Duca

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Re:Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #8 il: Febbraio 04, 2014, 21:02:31 pm »
Nel momento stesso degli eventi, egli stesso elogia l'intervento sovietico dichiarando: «L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo».
Ma secondo me c'è un fondo di verità, nel senso che l'equilibrio del terrore dopo Jalta che piaccia o no ha dato all'Europa - e in parte anche al mondo - un periodo di pace, dopo l'89 sono infatti cominciati i casini in ogni dove.
Questo non per difendere l'inquilino del Quirinale, ché - come recita un gioco di società in voga - se mi trovassi in auto con lui...  :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re:Napolitano celebra l'8 marzo col solito repertorio femminista
« Risposta #9 il: Febbraio 04, 2014, 22:45:27 pm »
quella che fa più ridere è quella sul Guf :
fascista e antifascista nello stesso tempo.
L'arci italiano :D