Il comandante del 185° Reggimento, dove ero io, a Livorno era un certo colonnello Antonino, un tipo in gamba. Quando montavo di piantone al Comando dormivo sulla branda con la porta di ingresso al Comando di Reggimento chiusa a chiave, come era previsto del resto.
Altra cosa è quando si montava di guarda all'ingresso della caserma e si era di turno.
In ogni caso io conosco la postura che si tiene operativa e quella del puntamento. In fase operativa si porta il fucile come i tizi della foto. In fase di puntamento si mette il calco del fucile a contatto con la spalla destra, la mano destra sempre all'impugnatura con l'inidice teso, non sopra il grilletto, e la sinistra sempre sul copricanna per tenere fermo il fucile.
Poi c'era la posizione nelle marce con fucile a tracolla e mano destra che lo regge sotto il copricanna.
Per il trasporto fuori dalle marce ripeto che non ho mai sentito parlare di nessuna regola. Si poteva portare il fucile pure appoggiato sulla spalla tipo "fagotto".