Autore Topic: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?  (Letto 127514 volte)

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Offline Fazer

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #210 il: Marzo 12, 2011, 16:05:26 pm »
Fai pure il bambino Fazer. Dovrebbe chiamarsi questione infantile la tua, non questione maschile.

Ebbene si Giuseppe, sono un bambino giocherellone e in fondo molto buono.
E così ho deciso di riderci su invece di usarti il "trattamento Profeta".
Come vedi, la situazione degenera ad un ritmo maggiore di quello tenuto dai calafati come me.
Non ti ci mettere anche tu.
Non vuoi capire che in qualsiasi altro forum della galassia saresti stato bannato per le scempiaggini che sostieni;
Qui ti è stata data la possibilità di esporre le tue idee, rischiando grosso.
E ora, come il Profeta, cominci anche tu ad accusare di "dormire" coloro che non la pensano come te?
Anche tu, come lui, vuoi fare il fanatico con la verità in tasca? il predicatore?
Ti consiglio di cambiare registro all'istante.
Accetta le critiche e anche le frecciate, le posizioni diverse dalla tua e anche le battute.

Offline Fazer

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #211 il: Marzo 12, 2011, 16:07:29 pm »
Vabbé comunque gira che ti rigira siamo sempre allo stesso punto: il prossimo passo quale sarebbe per creare questa tanto agognata "rivoluzione"? (non sono ironico)

La mia sfera di cristallo mi dice che il prossimo passo, se va bene, sarà la chiusura della discussione o il suo spostamento nel cestino.
Ma potrebbero anche partire le purghe, vista l'aria che tira...
Si è esagerato.
Mettiamoci al riparo.

Offline Giuseppe83

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #212 il: Marzo 12, 2011, 16:18:05 pm »
Bisogna fr montare la rabbia.
Quindi vanno bene i siti informativi che dicano TUTTA la verità in modo chiaro, senza astruserie. Un'ingiustizia esposta in modo semplice in una slide con relative cause. Poi avanti per chi non vuole approfondire ma passare all'ingiustizia successiva, giù per chi vuole.
Va bene anche il passaparola con gli amici. Prenderli da parte e discuterci a 4 occhi. Vedrai che molti, sotto sotto, non ne possono più.
Essenziale è dire sempre la VERITA' e la verita è che il potere criminale femminile è l'attraenza e questo non è regolato (mentre lo è quello maschile). Da qui nasce tutto lo squilibrio e quindi le ingiustizie per gli uomini.
Essenziale è indicare il fine: ogni uomo ha una femmina del suo livello su cui esercita un potere-dovere volto alla correzione, con conseguente potere di aggredire chi prova a toccargliela (non desiderare la donna d'altri), il tutto nell'ambito di un rapporto indissolubile.
Essenziale è fare questo discorso ai beta, cioè a coloro che rischiano l'inzerbinamento. Costoro o passano dalla parte dei ribelli o finiscono schiavi (così come lo sarà sempre più il nostro genere fino alla rivoluzione) se non hanno alternative, per compensare sempre più la loro betaggine.
La rivolta deve provenire da questi, mica daglia alfa che ci sguazzano nello stato di natura/annarchia/individualismo. Sono i beta che danno origine allo stato di società o civiltà che dir si voglia.
Soprattutto, smetterla di sognare e accettare la realtà (violenza=attraenza): o si vietano entrambe, come io vorrei (ma per farlo bisogna prima rivoluzionare lo stato costituito); o si liberano entrambe, il che porterebbe alla rivoluzione e poi all'equilibrio da me agognato (perchè lo jus corrigendi è il quantitativo minimo di violenza necessario a fronteggiare il potere di attrazione femminile, di cui ella fa un uso malefico perchè è impunita).
Queste idee devono cominciare a CIRCOLARE. Avere il coraggio di farle circolare.
Ti basta come manifesto?

Offline Giulia

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #213 il: Marzo 12, 2011, 16:37:37 pm »
PROFETA: Giulia non si era espressa sulla violenza. Poi ha fatto finta di non capire. La società libertina si sta appunto piegando su sè stessa proprio per gli omicidi-suicidi destinati ad aumentare (oltre che per la scarsa filiazione). Aumentano perchè la violenza, troppo a lungo ritenuta, esplode tutta d'un colpo, cara Giulia. E' la risposta ad anni di soprusi. Meglio darle uno schiaffetto alla prima mancanza di rispetto che massacrare lei e te e tutta la famiglia dopo anni di sopportazioni. Non credi? In verità sono le società vere (cioè non libertine) che si stanno espandendo. Come puoi negarlo, Giulia. E vi consiglio di riampiangere sempre il Duce: al di là delle falsificazioni storiche (imposte proprio dalla legge Scelba) con lui saremmo stati molto meglio che con l'invasore angloamericano che sparge la sua feccia in giro per il mondo.    
tu parli di soprusi che possono indurre appunto ad una reazione di violenza incondizionata.
non ritengo gli umani  esseri perfetti,  non ritengo né la donna  né l'uomo  capaci di gestire un potere superiore rispetto all'altro/a, affinché  non diventi appunto un sopruso contro uno dei due.
non è lo "schiaffetto", in sé, è stabilire   il motivo dello schiaffo se sarà  sempre giusto e mai un abuso, altrimenti  si sposta solo  dall'altra parte il problema dei soprusi.

difendere e la propria volontà, il proprio desiderio di indipendenza, non  è un atto violento, né un sopruso.
la lotta  contro il "nemico" combatte con le stesse armi - il denunciare la violenza invisibile che subisce l'uomo da parte della donna- non può essere scalfita da nessuna accusa né contraddetta da nessuna posizione.
- la donna chiede libertà... bene.
- l'uomo chiede esattamente la stessa cosa: libertà!
come lo condanni? come lo accusi di essere violento? mostro? egoista?
è impossibile.
l'altro discorso sulla e società vere - non libertine -  i casi di stragi  familiari non sono dovute ad una smisurata libertà ma perché  questa libertà non è  distribuita nello stesso modo, e soprattutto non è nello stesso modo difesa dagli stessi interessati.
è la violenza del prigioniero, dello schiavo che suscita comprensione e empatia ,  non quella del  tiranno!  
oggi nessuno oserebbe dire che gheddai ha ragione e i ribelli torto.
oggi la comprensione  non è per gheddafi che distribuisce "schiaffetti" per mantenere ordine, rigore e disciplina. eppure ogni forma di violenza ha  lo stesso effetto.
ma uno è compreso, l'altro  condannato. e ci vorrebbero secoli per cambiare questo modo di sentire.

questo di gheddafi è anche un esempio sulle cosiddette società "vere" non libertine, che durano... certo, ma hanno il brutto vizio di  fallire...e  ogni volta  con un sacco di danni.

è impossibile anche parlare bene del duce e del fascismo.  un progetto può anche fallire ed essere criticato- ma sono stati proprio la maggioranza, (magari fedeli servitori di un attimo prima) a bastonarlo una volta a terra il dittatore. appena è stato possibile invertire i ruoli lo si è fatto senza pietà!
metaforicamente il femminismo sta a "bastonando " il patriarcato appena è caduto . e vuole rovesciare i ruoli, commettendo un incoerenza nei suoi principi  di base.
il punto è che il tiranno - che sia maschio o femmina - deve esser inaccettabile.  
e la libertà è un bene solo se è responsabile e condivisa. altrimenti chi sta sotto sta male sempre.

Offline Giuseppe83

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #214 il: Marzo 12, 2011, 17:49:38 pm »
Ecco, il tuo intervento è conciliabile col mio. Tu hai di fatto quotato buona parte del mio discorso, come io ho quotato e quoto buona parte del tuo.
Ma la maggioranza delle donne non vuole mettere in discussione il proprio potere (e posso anche comprenderle) che oggi è IL potere (perchè l'unico utilizzabile). E allora si arriva al punto di rottura in modo incontrollato. Io voglio una rottura collettiva organizzata e quindi controllata.
Lo scopo l'ho indicato: restaurazione d'imperio del diritto di famiglia ante 1975. A tal proposito ti ricordo che si aveva il potere di correzione, ma c'era anche il delitto di abuso dei mezzi di correzione nei casi in cui la violenza fosse stata esercitata contro la moglie senza fondato motivo oppure in modo eccessivo rispetto al motivo.
L'alternativa sarebbe punire la commissione mediante attrazione di tutti quei reati che oggi sono puniti se commessi mediante violenza. Ma come si fa a far emergere delitti commessi mediante un mezzo così invisibile? Come dimostrerei la di lei colpevolezza? Ecco perchè i nostri antenati tagliavano la testa al toro e dicevano: lui sotto lo Stato, lei sotto di lui - ma il rispetto di lei sarà garantito dallo Stato.
Inoltre era prevista l'indissolubilità del vincolo, con conseguente maxisconto di pena in caso di aggressione da parte dell'uomo della moglie cornificatrice e dell'amante: ciò ancora una volta per annullare il maggior potere d'attrazione di cui ella dispone.
In quel modo, lui e lei collaboravano, non avevano diffidenze reciproche, potevano lasciarsi andare (punto su cui si è molto discusso in apetura di thread).
Quanto alle società, esse sono tanto più potenti quanto più forti sono i legami fra i consociati. E la cellula di ogni società è e non può non essere la famiglia (tralascio qui gli altri elementi di coesione sociale). Ma io non posso essere socio di uno che vuole prendersi la donna che spetta a me e quella che spetta ai miei amici. Nè posso essere socio di una che vuole essere l'assoluto nella coppia. Ti pare forte una società del genere?
Quanto alla caduta del Duce, che era molto amato dal popolo, io ci vedo molto lo zampino dell'invasore angloamericano. E sulla qualità degli uomini che subito lo abbandonarono una volta vista l'invasione, che cosa puoi dire? Infinitamente meglio quelli che seguirono le sue idee (socializzanti) fino alla prigionia o alla morte. Non credi?

Offline Zoltan2

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #215 il: Marzo 12, 2011, 18:06:49 pm »
Diritto di famiglia ante 1975: se ci deve essere matrimonio, se ci deve essere famiglia, essa non può che basarsi su un sistema del genere.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Il Profeta

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #216 il: Marzo 12, 2011, 18:10:34 pm »
complimenti a giuseppe con un solo distinguo: lascia perdere il fascismo ed il politichese spicciolo, perchè ormai non ci interessa affatto e rischi di farti strumentalizzare che già di strumentalizzazioni con ciò che dici ne hai a iosa.

non vedi che i tuoi fratelli, nel tuo forum non capiscono?
è proprio da disperazione.

ad ogni modo giulia, guarda che tu ci giri troppo intorno e io non sono ne giuseppe ne i cavalier serventi.

dovete tornà ai fornelli.
dovete stare a casa.
dovete badare a prolificare.
dovete badare all'educazione dei figli.

e non dovete guardare nessun altro al di fuori del compagno che NESSUNO vi ha obbligato a scegliere.

tutti i capricci post-scelta saranno puniti come si puniscono i bambini viziati che fanno i capricci: a letto senza cena.

è inutile fare troppo giri di parole astratte: questo è un mondo che funziona ne capisco lo stupore nel constatare una cosa semplicissima, perchè sempre ha funzionato e come altrove funziona: questa è la natura delle femmine.

tutto il resto è aria fritta che vi piaccia o no.

Offline Giulia

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #217 il: Marzo 12, 2011, 18:29:07 pm »
il punto è giuseppe che, chiunque eserciti un potere, se ti schiaccia (anche  oggi che siamo così sensibilizzati alle varie ingiustizie), è cmq difficile "punire"sempre tale abuso. esempio: lui sotto lo stato.
 vedi morti bianche, e non mi dire che è invisibile o difficile da documentare,  ma lo stato e le sue responsabilità sono di fatto inesistenti.

altro punto: quello che spesso si evita di analizzare è che un uomo e una donna non decidono di stare insieme per far figli o per fare un lavoro per la patria, è un atto naturale.
 la razza umana ha modellato sulla propria natura e volontà delle regole che vanno a favore di ciò che siamo, non ci vanno contro.

un qualsiasi regime che controlli i rapporti uomo-donna,  non tiene cmq conto che possono essere anche gli stessi sentimenti a volte a renderci vulnerabili se uno dei due è più  legato all'altro/a.
per tanto, l'uomo che è più legato alla moglie ,  non sarà in grado di colpire la sua "prepotenza."
e la donna più legata al marito,  si prenderà più schiaffi di quelli necessari non denunciando l'abuso o il ricatto della forza.
qualsiasi sistema duro e severo - non considera mai i più deboli -  quelli veri, non i lupi vestiti da pecore.
oggi è vero, sono soprattutto i finti deboli  ad accaparrarsi ogni azione sociale,  sia i regimi severi che le società liberate permettono ai farabutti di averla sempre vinta. nel primo caso però devi sottostare, nel secondo no, sei in un paese libero, se sei debole puoi cercare di diventare forte, e puoi denunciarlo fino a creare una cultura.
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Offline Giulia

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #218 il: Marzo 12, 2011, 18:39:38 pm »
ad ogni modo giulia, guarda che tu ci giri troppo intorno e io non sono ne giuseppe ne i cavalier serventi.
no, non ci giro intorno, dico quello che penso, se non sei d'accordo con me amen. mica dobbiamo essere d'accordo per forza! diciamo cose diverse punto!
Citazione
dovete tornà  ai fornelli.
ma a fare che scusami sono le sei e mezza!!

Citazione
dovete stare a casa.
dovete badare a prolificare.
dovete badare all'educazione dei figli.
e non dovete guardare nessun altro al di fuori del compagno che NESSUNO vi ha obbligato a scegliere.
tutti i capricci post-scelta saranno puniti come si puniscono i bambini viziati che fanno i capricci: a letto senza cena.
è inutile fare troppo giri di parole astratte: questo è un mondo che funziona ne capisco lo stupore nel constatare una cosa semplicissima, perchè sempre ha funzionato e come altrove funziona: questa è la natura delle femmine.
tutto il resto è aria fritta che vi piaccia o no.
ahhh ... ma queste sono inutili provocazioni a che serve?!
ma cosa cavolo ti do corda pure io! :doh:
vabbé ... ossequi.

Offline Rita

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #219 il: Marzo 12, 2011, 18:40:15 pm »
dovete tornà ai fornelli.
dovete stare a casa.
dovete badare a prolificare.
dovete badare all'educazione dei figli.


prima dovete distruggere tutta la tecnologia creata,
altrimenti, con le condizioni di vita attuali, tutto il giorno a casa ci si annoia. Conseguenze? Boh.. bisognerebbe analizzarle con un minimo di calma. Innanzitutto con il trend di vita odierno la moglie a casa con 2/3 figli e il marito al lavoro, costringerebbe il marito a trasformarsi in un asino da soma, probabilmente in uno schiavo che lavora dall'alba alla sera per mantenere a casa la moglie e i bambini.

Se n'era già parlato sulla simbiosi femminismo/consumismo.

Nasce e si sviluppa nel dopoguerra, proprio negli anni d'oro (1950/1960). Le mogli cominciano a lavorare fuori casa anche per pagare le rate del frigorifero, dell'automobile, della lavatrice, e poi del televisore e via discorrendo.

Il punto è che cambiando l'ambiente, cambiano anche le esigenze e le leggi. Gli stessi immigrati che provengono da quel tipo di società, cominciano a cambiare modi e abitudini. Molte donne marocchine e musulmane che vivono qui in Italia lavorano fuori casa,fanno le pulizie o lavorano come badanti.

Poi volevo chiederti una cosa,  in merito a quanto hai detto sulla regolamentazione della prostituzione  e sulla reintroduzione delle case chiuse (su cui credo tutti siano d'accordo, sia chi vuole fare un passo indietro, sia chi vuol fare un passo avanti). Perchè pensi sia necessaria anche una campagna per convincere gli uomini a frequentarle? Cioè... dovrebbe  servire per tamponare il potere del ricatto sessuale oppure dev'essere una tendenzai di "moda"? Se si arriverà al momento in cui verranno reintrodotte (che personalmente auspico) secondo te rimarranno deserte fino a che non prenderà piede la  tednenza?
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Il Profeta

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #220 il: Marzo 12, 2011, 18:49:56 pm »
il punto è giuseppe che, chiunque eserciti un potere, se ti schiaccia (anche  oggi che siamo così sensibilizzati alle varie ingiustizie), è cmq difficile "punire"sempre tale abuso. esempio: lui sotto lo stato.
 vedi morti bianche, e non mi dire che è invisibile o difficile da documentare,  ma lo stato e le sue responsabilità sono di fatto inesistenti.

altro punto: quello che spesso si evita di analizzare è che un uomo e una donna non decidono di stare insieme per far figli o per fare un lavoro per la patria, è un atto naturale.
 la razza umana ha modellato sulla propria natura e volontà delle regole che vanno a favore di ciò che siamo, non ci vanno contro.

un qualsiasi regime che controlli i rapporti uomo-donna,  non tiene cmq conto che possono essere anche gli stessi sentimenti a volte a renderci vulnerabili se uno dei due è più  legato all'altro/a.
per tanto, l'uomo che è più legato alla moglie ,  non sarà in grado di colpire la sua "prepotenza."
e la donna più legata al marito,  si prenderà più schiaffi di quelli necessari non denunciando l'abuso o il ricatto della forza.
qualsiasi sistema duro e severo - non considera mai i più deboli -  quelli veri, non i lupi vestiti da pecore.
oggi è vero, sono soprattutto i finti deboli  ad accaparrarsi ogni azione sociale,  sia i regimi severi che le società liberate permettono ai farabutti di averla sempre vinta. nel primo caso però devi sottostare, nel secondo no, sei in un paese libero, se sei debole puoi cercare di diventare forte, e puoi denunciarlo fino a creare una cultura.
ma tu non ti preoccupare di fare analisi sociologiche che non ti competono, nessuna femmina se ne preoccupava un trentennio prima.
lascia perdere il tempo per pensare alle pippe mentali da femmina: c'è solo il tempo di agire.

vedi come è semplice?
vi assicuro che nella vostra natura "sentire" il polso di chi comanda vi lascia serene e vi rende indipendenti nel vostro ruolo naturale.

Offline Rita

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #221 il: Marzo 12, 2011, 18:54:51 pm »
nessuna femmina se ne preoccupava un trentennio prima.

 :P 'nzomma.. se davvero nessuna femmina si fosse preoccupata fino a trent'anni fa  delle analisi sociologiche non saremmo a questo punto.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Il Profeta

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #222 il: Marzo 12, 2011, 18:56:55 pm »
Poi volevo chiederti una cosa,  in merito a quanto hai detto sulla regolamentazione della prostituzione  e sulla reintroduzione delle case chiuse (su cui credo tutti siano d'accordo, sia chi vuole fare un passo indietro, sia chi vuol fare un passo avanti). Perchè pensi sia necessaria anche una campagna per convincere gli uomini a frequentarle? Cioè... dovrebbe  servire per tamponare il potere del ricatto sessuale oppure dev'essere una tendenzai di "moda"? Se si arriverà al momento in cui verranno reintrodotte (che personalmente auspico) secondo te rimarranno deserte fino a che non prenderà piede la  tednenza?
l'avevo scritto: voi femmine sculettate in televisione come se fosse normale.
NON è una cosa normale.
è una ASSURDITA' NORMALIZZATA.

andare in massa a puttane (scusa i termini, ma questo è) è un'ASSURDITA'.
se deve davvero funzionare deve essere normalizzata anch'essa.

come le nostre nonne tendenzialmente si RIFIUTAVANO di puttaniare per GIUSTO orgoglio e ruolo, così io mi RIFIUTEREI di pagare un rapporto sessuale per GIUSTO orgoglio e ruolo.
dunque ci vorrebbe un lavaggio del cervello anche in quel caso, così come lo hanno fatto a voi.

per il resto, vi preoccupate troppo di pensare tu e la tua collega che non capisce un esempio semplice: non si deve portare il maestro anni '50 nella classe di bulletti per vedere l'effetto che fa: bisogna semmai riportare il bulletto nel 2011 in una classe anni '50.

eppoi 30 anni fa non sono 10 secoli fa.

bisogna solo tornare a pochi decenni fa SOCIALMENTE e non tecnologicamente.

esseri umani eravamo prima ed esseri umani siamo ora: l'unica cosa che sono cambiate sono le regole, ma il gioco è tale e quale a quello che è sempre stato eh.

Il Profeta

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #223 il: Marzo 12, 2011, 19:04:40 pm »
:P 'nzomma.. se davvero nessuna femmina si fosse preoccupata fino a trent'anni fa  delle analisi sociologiche non saremmo a questo punto.
mabauahuahuhaubauahuha
hauhauhuahuahu
ma quando devo ridere?
hahahahahahha

guardate che il potere che vi è stato dato, vi è stato gentilmente elargito da un pugno di UOMINI CAPITALISTI.
hahahahha ma ancora a questo punto siete?
ahhahahahha

voi femmine non decidete niente: si è messo in crisi il sistema, perchè un sistema depresso AUMENTA LA PROPENSIONE AL CONSUMO ED IL CONSUMO, il cosiddetto shopping depressivo, E' FEMMINA.

in più vuoi mettere fare il bunga-bunga con modelle persino minorenne, ma istruite al sesso come cicciolina?
le ciccioline non si potevano guardà ed erano un pugno di mosche.

ora c'è una catena di produzione sempre aperta che sforna carne fresca e tope porche per i potenti.

ahhahahaha mi hai fatto ridere rita ahahahhaha.
voi femmine non vi siete emancipate toglietevelo dalla testa: sieta al giogo totale degli uomini cosiddetti alfa, siete ricattabili in ambito lavorativo, siete totalmente in balia dei pochi forti mentre calpestate la moltitudine di deboli.

niente di più e non si può più sopportarlo perchè la società è dei MOLTI non dei pochi.

Offline Rita

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #224 il: Marzo 12, 2011, 19:10:00 pm »
come le nostre nonne tendenzialmente si RIFIUTAVANO di puttaniare per GIUSTO orgoglio e ruolo, così io mi RIFIUTEREI di pagare un rapporto sessuale per GIUSTO orgoglio e ruolo.
dunque ci vorrebbe un lavaggio del cervello anche in quel caso, così come lo hanno fatto a voi.


beh la prostituzione esiste comunque anche se non legalizzata. Quindi ci sono uomini che non si rifiutano adesso di avere un rapporto sessuale a pagamento. Si discute casomai dell'estrema colpevolizzazione dei paganti e non di quelle che si fanno pagare. Non capisco perchè in una situazione di regolamentazione dovrebbe scattare l'orgoglio.

Citazione
per il resto, vi preoccupate troppo di pensare tu e la tua collega che non capisce un esempio semplice: non si deve portare il maestro anni '50 nella classe di bulletti per vedere l'effetto che fa: bisogna semmai riportare il bulletto nel 2011 in una classe anni '50.

eppoi 30 anni fa non sono 10 secoli fa.

bisogna solo tornare a pochi decenni fa SOCIALMENTE e non tecnologicamente.

esseri umani eravamo prima ed esseri umani siamo ora: l'unica cosa che sono cambiate sono le regole, ma il gioco è tale e quale a quello che è sempre stato eh.

va beh, quando il prototipo della macchina del tempo è pronto chiamami, ci facciamo un giro.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli