Autore Topic: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?  (Letto 126531 volte)

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Offline Zoltan2

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Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« il: Marzo 09, 2011, 13:41:34 pm »
E' già da un po' che volevo aprire una discussione in merito. Sempre più ultimamente ci si chiede nel forum come dovrebbe comportarsi nella pratica un QMista nel momento in cui ha a che fare con l'altro sesso. Io penso che si tratti di un argomento importantissimo perché sebbene il nostro obbiettivo primario sia quello di combattere la morale femminista e le conseguenti leggi anti-maschili, credo che il nocciolo fondamentale della QM sia composto dal COME gli uomini dovrebbero comportarsi con l'altro sesso (e con il sesso stesso).
E' quasi inutile ricordare che se ci ritroviamo ad avere a che fare con un femminismo talmente convinto e dannoso, è anche perché noi uomini abbiamo perso sempre più la concezione del giusto atteggiamento nei confronti delle donne (leggi: zerbinismo).

C'è chi proporrebbe un ritorno a schemi "tradizionali", per far si che l'uomo riacquisti una certa importanza e conseguentemente possa raggiungere un equilibrio più sano con l'altro sesso (oltre che a un rinnovamento morale). Non so se questo basterebbe e sono comunque molto poco convinto che noi potremo vedere gli effetti di un possibile cambiamento degli schemi sociali. Dato quindi che ogni ipotesi futura ed ipotetica NON può assolutamente darci una mano nel presente, penso che sia l'ora di discutere apertamente di come migliorare la nostra situazione OGGI nel piccolo di ognuno di noi.
Quindi pongo la domanda: Un uomo risvegliato quali principi dovrebbe avere, quale dovrebbe essere la sua linea nei confronti delle donne in una situazione sociale e morale così "particolare" come la nostra?

Pongo l'attenzione sul fatto che non possedere una risposta precisa e convinta a questa domanda, non può che comportare smarrimento e assoluta manovrabilità dell'uomo da parte del sesso femminile. Voglio dire che se un uomo non ha ben chiaro quale dovrebbe essere il suo atteggiamento nei confronti delle donne in maniera esplicita (se non cerca di non diventare uno zerbino, se non ha coscienza dei ricatti femminili) allora è davvero facile che esso cada in errore, per naturale propensione, e precipiti senza rendersene conto nelle trappole femminili (zerbinismo, ricatti vari, matrimonio, tutto ciò insomma che potrebbe rovinargli la vita).
Se per esempio io non avessi avuto ben chiaro certi meccanismi e certe dinamiche, non avrei saputo cosa fare in determinate situazioni e, trovandomi perso e confuso, avrei fatto il "gioco" femminista e sarei stato manipolabile (un esempio può essere il matrimonio: se non hai una chiara visione sui rischi, potresti cadere nell'errore e farti convincere dalla tua lei che in fondo "a te non andrà male" e la disinformazione e l'incoscienza di certi fenomeni è la base portante del ricatto femminile).
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline jorek

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #1 il: Marzo 09, 2011, 13:48:43 pm »
Citazione
Un uomo risvegliato quali principi dovrebbe avere, quale dovrebbe essere la sua linea nei confronti delle donne in una situazione sociale e morale così "particolare" come la nostra?

risvegliato? siamo testimoni di geova?

Ognunodi noi devo comportarsi tranquillamente e serenamente nei confronti dell'altro sesso....mica si vuole arrivare all'omosessualità politica!  :P :lol:

Ognuno di noi dovrebbe essere solamente al corrente di alcuni "piccoli dettagli" legislativi (tipo infromarsi slla paternità, sul divorzio ecc...)..poi per il resto ordinaria amministrazione

Offline Zoltan2

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #2 il: Marzo 09, 2011, 14:03:15 pm »
Ma allora un uomo risvegliato dovrebbe tenersi lontano dalle donne finché non ne incontra una che la pensa come lui? Secondo me no, almeno non sempre.
Come detto in un mio altro post da un'altra discussione tutto ciò che noi possiamo fare è:

1) Cercare di vivere relazioni più o meno lunghe senza però mai rischiare di cadere nella trappola del matrimonio o della paternità.
2) Cercare di combattere il femminismo e denunciare i soprusi anti maschili.
3) Se siamo nostalgici di certi schemi ci si può sempre trasferire in africa o in iran.
4) Se si vuole una famiglia conviene avere un figlio con l'utero in affitto ed esserne genitore esclusivo (si fa all'estero) dopodiché si può convivere con chi si vuole senza preoccupazioni.

Nella pratica il "vivere relazioni" si traduce in che cosa?
Seguendo la linea logica più semplice, significa uniformarsi alla massa di persone e comportarsi come un qualsiasi uomo: corteggiare ragazze, farsi delle storie, innamorarsi, etc...

Non dico che non vada bene ma bisogna dire altro.

Il vivere relazioni comprende alcune cose che sono:

- Atteggiamento e corteggiamento
- Gli obbiettivi del nostro rapporto
- Quanto si è disposti a sacrificare i propri ideali per non andare a casa con un due di picche
- Ciò che si è disposti a fare per conquistare l'altra

Partiamo con l'atteggiamento che riguarda tutti i tipi di relazione che si vorrà andare a instaurare. Spesso gli uomini partono svantaggiati, poiché sono i primi che cercano di andare incontro alle donne. Non dico che sia sbagliato, però atteggiamenti come "provarci con tutte e insistere fino alla morte" sia semplicemente un modo per segnarsi una croce sopra.
A mio parere, un QMista dovrebbe avere un atteggiamento distaccato, quasi disinteressato, nei confronti delle possibili "prede" ( :P ). Non importa che voi siate un dongiovanni o l'ultima ruota (anche perché tutto ciò è anche molto soggettivo): dovete resistere dal cadere in comportamenti di corteggiamento espliciti. Comportarsi in questa maniera ha degli indubbi vantaggi.
Tutto questo serve per dare il messaggio giusto all'altro sesso: "io non sono dipendente dalla tua attrazione fisica al punto da crollarti ai piedi come invece fanno molti altri". E a parte questo, tale atteggiamento che potremmo definire quasi di "superiorità" vi serve per farvi apparire molto forti caratterialmente e anche di un valore più alto: è chiaro che se un uomo si mostra come interessato ma pur sempre distaccato, significhi che non solo esso ha una forte autostima ma che può anche "permetterselo". In parole povere: comportarsi da distaccati dà l'idea che siate persone dal carattere forte e dalla solida autostima e che l'esperienza non vi abbia mai impedito di comportarvi così (perché chiaramente se foste stati uomini senza forte autostima ciò significherebbe che non avete forte successo con le donne, ovvero che non siete molto appetibili. L'atteggiamento e l'idea che si da di sé è importantissima perché lancia il segnale che voi siete "diversi" e "superiori" alla massa di zerbini.
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Offline Warlordmaniac

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #3 il: Marzo 09, 2011, 14:08:43 pm »
risvegliato? siamo testimoni di geova?

Ognunodi noi devo comportarsi tranquillamente e serenamente nei confronti dell'altro sesso....mica si vuole arrivare all'omosessualità politica!  :P :lol:

Ognuno di noi dovrebbe essere solamente al corrente di alcuni "piccoli dettagli" legislativi (tipo infromarsi slla paternità, sul divorzio ecc...)..poi per il resto ordinaria amministrazione

Praticamente curi un melanoma con la cremina per i brufoli.

Offline jorek

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #4 il: Marzo 09, 2011, 14:10:34 pm »
Praticamente curi un melanoma con la cremina per i brufoli.

no sinceramente combatto un gioco di prestigio svelando il trucco...tutto qui

Online Massimo

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #5 il: Marzo 09, 2011, 14:19:46 pm »
NON BISOGNA PORSI IL PROBLEMA, ZOLTAN. Essere quello che si è, dire quello che
si pensa (senza stare troppo a pensare a quello che si dice). Non desiderare di
piacere A TUTTI I COSTI. Non cercare di compiacere la bellona di turno. Non
ronzarle attorno. Non correrle dietro quando se ne va. Contestare le idee di una
donna quando NON LE SI CONDIVIDE e soprattutto NON AVERE PAURA DI FARLO.
E ricorda bene (e incidilo se necessario su una targa di bronzo): L'UOMO CHE STA
MEGLIO CON LE DONNE E' QUELLO CHE VIVREBBE BENISSIMO ANCHE SENZA. Provare per credere: l'indipendenza crea il carattere e il carattere è quello che fa
ottenere le vittorie. E ricorda il principio enunciato da Pericle e ripreso da Platone:
"Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio". Il coraggio appunto di sfidare l'impopolarità (anche femminile, anzi, soprattutto femminile), di
rischiare di rimanere single e di restarci anche a lungo e di contestare il dilagante
femminismo pensiero. Accettiamo tutto ciò? Bene, siamo dei maschi RISVEGLIATI!  

Offline Warlordmaniac

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #6 il: Marzo 09, 2011, 14:23:14 pm »
Zoltan, praticamente stai proponendo un distacco emotivo valido dal punto di vista seduttivo.
Il problema per me, è che "la nostra situazione OGGI nel piccolo di ognuno di noi" segue delle regole, cambiare la società ne segue altre.
Infatti seduzione e QM sono molto diverse e non riesco a vederle come alleate.

Offline jorek

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #7 il: Marzo 09, 2011, 14:29:22 pm »
NON BISOGNA PORSI IL PROBLEMA, ZOLTAN. Essere quello che si è, dire quello che
si pensa (senza stare troppo a pensare a quello che si dice). Non desiderare di
piacere A TUTTI I COSTI. Non cercare di compiacere la bellona di turno. Non
ronzarle attorno. Non correrle dietro quando se ne va. Contestare le idee di una
donna quando NON LE SI CONDIVIDE e soprattutto NON AVERE PAURA DI FARLO.
E ricorda bene (e incidilo se necessario su una targa di bronzo): L'UOMO CHE STA
MEGLIO CON LE DONNE E' QUELLO CHE VIVREBBE BENISSIMO ANCHE SENZA. Provare per credere: l'indipendenza crea il carattere e il carattere è quello che fa
ottenere le vittorie. E ricorda il principio enunciato da Pericle e ripreso da Platone:
"Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio". Il coraggio appunto di sfidare l'impopolarità (anche femminile, anzi, soprattutto femminile), di
rischiare di rimanere single e di restarci anche a lungo e di contestare il dilagante
femminismo pensiero. Accettiamo tutto ciò? Bene, siamo dei maschi RISVEGLIATI! 

massimo...il mondo è tuo :ok: :drinks:

Online Massimo

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #8 il: Marzo 09, 2011, 14:31:52 pm »
Lo so, Jorek,lo so.

Offline Zoltan2

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #9 il: Marzo 09, 2011, 14:45:07 pm »
Parliamo invece degli obbiettivi. Secondo me esistono quattro diversi tipi di relazione che possiamo instaurare con una donna e tutte e quattro hanno caratteristiche ben diverse:

a) La storia di una notte
b) La storiella di qualche settimana o le scopamiche
c) La storia standard
d) La storia-progetto

Per i primi due tipi di relazione l'obbiettivo è lo stesso e il target è praticamente identico: il puro sesso. La differenza più interessante sta invece fra le ultime due (c, d) poiché rappresentano due tipi di relazione quasi uguale nella pratica ma ben differente per l'uomo.
Quella che io chiamo la storia standard è la storia che si ha con una donna che può durare anche anni ma si basa sostanzialmente su un bisogno reciproco sesso/affetto/amore e in cui l'uomo ha fin dall'inizio la chiara intenzione di mantenere il rapporto a un certo livello e non ha idea di come e se farlo evolvere.
Per storia progetto invece intendo una storia amorosa impliciti obbiettivi più "impegnativi": convivenza, figli, matrimonio.
La differenza fra queste due categorie è che mentre con la prima si parte da uno scambio di amore e affetto e poi forse si arriva a livelli superiori, nella seconda questa intenzione è chiara per entrambi fin da subito. Chiaramente, l'obbiettivo che noi abbiamo da una relazione è personale ma vi è ovviamente qualcosa che il QMista dovrebbe preferire.

In tal caso, mentre non vi sono problemi quando si ha a che fare con relazioni molto blande e poco coinvolgenti sentimentalmente, i problemi arrivano quando ci si ritrova con qualcosa di più "serio". Gli errori che si possono commettere sono due:

- Partire con l'intenzione di una storia progetto (di solito per le persone di una certa età) il cui scopo è chiaramente la dipendenza economica della donna dall'uomo = assolutamente da evitare.
- Partire con una storia seria senza avere ben chiaro quello che si vuole.

L'errore infatti più grave che gli uomini commettono è quello di mettersi, fidanzarsi, con una signorina e poi "guardare come il rapporto si evolve". Niente di sbagliato... ma quando al giorno d'oggi è così facile rovinarsi la vita con matrimonio e convivenza varia, non sapere quello che si fa può comportare dei problemi gravi.
Mio padre dice sempre e giustamente che "si parte per gioco e poi si finisce rovinati". Ed è vero, se non si hanno le idee chiare.
Quindi, nel caso non stiate cercando soltanto storie di poche notti ma nemmeno qualcosa che possa sfociare inaspettatamente in situazioni in cui lei vi pone la domanda "se mi ami mi sposi" allora dovrete avere ben chiaro quello che avete in mente e soprattutto ciò che VOLETE.

Io ho una teoria molto cinica in materia.

Per prima cosa, buona parte del lavoro sta nello scegliere una ragazza "alla vostra portata", una che sostanzialmente non sia sempre così interessata a ciò che potete dargli come uomo che trascura i vostri bisogni. Non voglio dilungarmi anche perché in questo l'esperienza è tutto, quindi mi soffermo a raccomandarmi una sola frase: In quando QMisti, imparate a non scegliervi una ragazza che dovete sempre rincorrere, e fate in modo che sia soprattutto lei a voler rincorrere voi.

Comunque passiamo oltre. Sappiamo bene che spesso si predicano tante belle cose ma poi nella pratica tutti commettiamo errori, nel caso delle relazioni... beh diventiamo tutti un po' troppo zerbini, un po' troppo dipendenti.
Credo che la soluzione sia semplice anche se difficile da applicare.
Adesso... noi sappiamo bene come vanno le cose quando si parla di relazioni di fidanzati: ci si conosce, ci si piace, si sta insieme. I primi tempi sono tutto amore e felicità, dopodiché dopo poco spuntano i problemi. Credo che, in base alla mia esperienza, vi sia un momento in cui il rapporto passa da "novità" a "piattezza".
Il primo periodo solitamente è contrassegnato da uno spirito di intesa e amore dove il sesso fa da padrone. In quanto fase "sessuale" voi state vivendo il momento migliore della relazione. Con il tempo, la situazione peggiorerà e piano piano l'interesse sessuale della lei di turno su di voi scemerà e vi ritroverete in un limbo: troppo legati per staccarvi, troppo insoddisfatti per esserne felici.
Ora... non credo che vi siano schemi temporali prestabiliti, ma penso che vi siano degli "indicatori" che vi facciano capire quando una relazione diventa inaccettabile.
Diciamo che in media, una relazione inizia a diventare sconveniente per un uomo quando si percepisce che la donna non sente più il bisogno di ascoltare i vostri bisogni. Certo, la QM non è solo sesso, ma dalla mia esperienza risulta che quando la donna inizia a non curarsi più di certe cose significa che vi sta considerando "di meno" e perciò in lei l'interesse verso di voi è scemato.

La soluzione è ovviamente una sola: Da bravi QMisti dovete cercare di lasciare la barca prima che affondi.

Sono certo che molti faranno fatica a capire il senso di quello che dico, ma fidatevi: non solo è il miglior modo che l'uomo ha per assicurarsi contro tutta quella serie di atteggiamenti intra-relazione di male basching, ma è anche lo stesso ragionamento che le donne fanno ogni volta.
Come discorso è molto molto cinico ma sostanzialmente recita: "mai impelagarsi in una relazione stagnante in cui lei non vi tratti al meglio e in cui inizino a manifestarsi comportamenti di insopportabilità". Il motivo di tali scelte è semplice: Il passaggio dalla relazione "novità" a quella "stabile" non solo comporta un appiattimento della vita sessuale per conseguente perdita di "voglia" della donna (che naturalmente si stancherà prima di voi) ma perché segna anche l'addentrarsi verso una relazione che è diretta inevitabilmente verso qualcosa di più serio, e per voi più "pericoloso".
Capite no? Il problema fondamentale è che noi uomini ci mettiamo con una donna, quest'ultima ci rende felici sotto tutti i punti di vista per il primo periodo, poi però lei inizia a cambiare (perché è anche vero che nel 90% dei casi sono le donne a STANCARSI prima della fase passionale di noi) ma noi pur diventando insoddisfatti rimaniamo incastrati in una situazione in cui siamo dipendenti sentimentalmente dalla lei di turno. Ovviamente questa situazione di limbo è l'anticamera dell'errore più grande che si può fare: il matrimonio.

Come unica soluzione possibile a questa situazione, credo che noi uomini dovremmo imparare a sfruttare (sì è brutta come parola ma è proprio così) l'onda passionale iniziale, in cui noi traiamo il MEGLIO dalla donna, ed evitare in tempo la fase sentimentale, in cui la donna ha già attecchito nel nostro subconscio e si prepara a gestire la relazione fino a un possibile matrimonio o convivenza (che avrebbero ben poco da offrirci nella pratica).

Sostanzialmente si prende il meglio (la fase passionale iniziale, l'intesa iniziale) e si evita il peggio (momento in cui lei non vi tratta più così bene ma voi siete troppo dipendenti fisicamente e mentalmente per staccarvi).
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
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Online Massimo

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #10 il: Marzo 09, 2011, 15:01:09 pm »
Sai cosa disse una volta Napoleone, caro Zoltan? Disse: "On engage, puis on s'en
voit". Cioè "ci si impegna, poi si vede". Come si evolve la situazione. Se in bene o
se in male. Non avere regole fisse, se non questa. Devi essere pronto a gettarti
nella storia se la storia si evolve nella direzione a te favorevole e pronto a levare
le tende e a tagliare la corda se il gioco non vale la candela. Impara da Napoleone
e come disse Gesù Cristo: "va e fa anche tu lo stesso"!

Offline Warlordmaniac

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #11 il: Marzo 09, 2011, 15:58:03 pm »

In quando QMisti, imparate a non scegliervi una ragazza che dovete sempre rincorrere, e fate in modo che sia soprattutto lei a voler rincorrere voi.

dalla mia esperienza risulta che quando la donna inizia a non curarsi più di certe cose significa che vi sta considerando "di meno" e perciò in lei l'interesse verso di voi è scemato.
La soluzione è ovviamente una sola: Da bravi QMisti dovete cercare di lasciare la barca prima che affondi.

Come unica soluzione possibile a questa situazione, credo che noi uomini dovremmo imparare a sfruttare (sì è brutta come parola ma è proprio così) l'onda passionale iniziale, in cui noi traiamo il MEGLIO dalla donna, ed evitare in tempo la fase sentimentale, in cui la donna ha già attecchito nel nostro subconscio e si prepara a gestire la relazione fino a un possibile matrimonio o convivenza (che avrebbero ben poco da offrirci nella pratica).

Sostanzialmente si prende il meglio (la fase passionale iniziale, l'intesa iniziale) e si evita il peggio (momento in cui lei non vi tratta più così bene ma voi siete troppo dipendenti fisicamente e mentalmente per staccarvi).

Sulla carta può essere come dici tu. Ma poi uno si può innamorare di una che non gli salta addosso, oppure può amare e si può affezionare a una donna che non si offre sessualmente con la stessa frequenza che in passato. Costoro dovrebbero andare sempre contro il proprio cuore?

Offline Zoltan2

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #12 il: Marzo 09, 2011, 15:59:09 pm »
Parliamo di conquista: Cosa siete disposti a fare pur di non andare a casa con un due di picche?

La risposta potrebbe essere davvero molto diversa in base a chi risponde. Alcuni miei amici, zerbini nati, potrebbero dirvi: TUTTO.
Ovviamente noi QMisti rifiutiamo tale visione, perché ci pone nella situazione come dicevo prima di "sudditanza" in cui mettiamo su un piedistallo la donna. Mi sembra abbastanza chiaro che bisogni praticare il distacco emotivo anche nella fase seduttiva, non solo per dare il messaggio di indipendenza che tanto ci sta a cuore, ma anche per apparire (in parole povere) più "in gamba".

Purtroppo noi uomini siamo tanto bravi a parole, ma poi quando ci capita siamo sempre pronti a pendere dalle labbra di una donna. Io credo che gli uomini vicini alla QM possano compiere due errori:

a) Essere troppo zerbini = la banale conseguenza di troppa dipendenza, assolutamente da evitare
b) Apparire troppo estremisti

Il rimedio al primo errore è semplice: smettetela di rincorrere la figa! Il secondo è uno degli errori peggiori che si possa fare, anche se non peggiore del primo. Consiste nel voler raggiungere l'altro estremo, ovvero dichiararsi QMisti convinti con tutti e fare in modo da allontanare le persone da voi.
Secondo me un bravo QMista deve anche capire che non ha senso mettersi a discutere di certe cose con una donna, figuriamoci se ne incontra una femminista poi! Noi non siamo molto ben considerati là fuori, ammettiamolo. Sia da uomini che da donne. Quindi, dato che in ogni caso noi siamo a tutti gli effetti bisognosi di relazioni umane e sopratutto sessuali, non è saggio discutere delle faccende della QM con chi:

- Non capirebbe una cippa
- Vi darebbe del misogino
- Vi manderebbe a casa con un due di picche e una TREMENDA insoddisfazione

Nota bene: NON sto dicendo di abdicare i tuoi principi sulla QM. Sto semplicemente dicendo che è molto più intelligente se certi discorsi si facciano SOLO fra uomini, se possibile.

Vi sto dicendo, in pratica, di:

- Evitare come la peste le donne più femministe...
- ...MAI TRADIRE I PROPRI IDEALI...
- Ma cercare allo stesso tempo di non discutere mai apertamente di certi argomenti a meno che non siate costretti o che non siano gli altri a chiedervelo. In poche parole, non atteggiatevi da profeti della QM con le persone sbagliate. Vi garantirebbe solo rogne.

Che nella pratica si traduce in (alcuni esempi):

- Parlate di QM quando vi capita ma non cercate l'argomento con una donna: dopotutto, voi non avete bisogno della sua approvazione, giusto?  ;)
- Discutete di QM con gli uomini soprattutto: parlarne a loro ha un possibile effetto positivo, il risveglio.
- Se vi interpellano specificatamente, esponete le vostre idee. E siate onesti fino in fondo: non dovete vendere i vostri ideali.

Questo serve a:

- Evitare che iniziate ad odiare di essere risvegliati: se vi comportate da profeti ingenui, presto vi sentirete una mosca bianca e ciò che troverete come risposta da certe persone sono soltanto problemi senza un'utilità pratica.
- Far capire che voi non avete bisogno di approvazione e che ritenete giuste le vostre tesi tanto da non doverne nemmeno discutere.

Sicuramente vi starete dicendo che fare in questo modo si sminuisce il senso di indipendenza emotiva.
Lasciatemi dire che a me non frega nulla di convertire una donna in più o in meno, ne mi interessa dover avere conferma di quello che ritengo giusto. Il vostro obbiettivo è riuscire nell'impresa di prendere dalle vostre esperienze personali il meglio, e mettere di mezzo ideologie varie potrebbe "esporvi" pur senza darvi alcuna speranza che gli altri vi capiscano.
Sto dicendo semplicemente che una persona con del buon senso capisce che, mentre da un lato il comportamento e le intenzioni che uno deve avere sono sempre ben chiare e mai devono essere tradite, è comunque saggio non intraprendere di propria volontà una "campagna di sensibilizzazione" con chi potrebbe crearsi dei problemi.
Poi, se vi capita una femminista a tiro e se la va a cercare... DIVERTITEVI A UMILIARLA!

Ma ricordatevi anche che siete portatori di idee che spesso la massa non capisce, quindi imparate anche ad essere un po' furbi.
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Offline Zoltan2

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #13 il: Marzo 09, 2011, 16:01:15 pm »
Sulla carta può essere come dici tu. Ma poi uno si può innamorare di una che non gli salta addosso, oppure può amare e si può affezionare a una donna che non si offre sessualmente con la stessa frequenza che in passato. Costoro dovrebbero andare sempre contro il proprio cuore?

Risposta semplice: Sì.

Diciamo che è una questione di carattere, disciplina, opportunismo. Non credo che sia per tutti, ma è già importante sapere quello che si dovrebbe fare. Poi farlo o meno spetta a ognuno di noi, e solo l'esperienza ci può dare le convinzioni per riuscire a farlo.

Il distacco emotivo è PROPRIO QUESTO.
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Offline Fazer

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Re: Come dovremmo vivere il rapporto con l'altro sesso?
« Risposta #14 il: Marzo 09, 2011, 16:12:15 pm »
Ognuno di noi dovrebbe essere solamente al corrente di alcuni "piccoli dettagli" legislativi (tipo infromarsi slla paternità, sul divorzio ecc...)

Quoto, "l'altro sesso" non esiste, esistono troppe circostanze diverse per poter scrivere il "manuale del prefetto risvegliato"
Dovremmo limitarci a ciò che riguarda le normative in vigore e fornire un vademecum delle trappole da evitare.

Zoltan, praticamente stai proponendo un distacco emotivo valido dal punto di vista seduttivo.

Si, entriamo nel campo delle tecniche di seduzione/scelta del "bersaglio"/tattiche di sganciamento.

Sostanzialmente si prende il meglio (la fase passionale iniziale, l'intesa iniziale) e si evita il peggio (momento in cui lei non vi tratta più così bene ma voi siete troppo dipendenti fisicamente e mentalmente per staccarvi).

Facile a dirsi Zoltan, ma così come rifiuto le soluzioni preconfezionate del Profeta, rifiuto anche un "approccio" del genere.
Troppo cinico e calcolatore.
Siamo esseri umani, abbiamo di fronte un essere umano:
Come possiamo pensare a "quando lei non vi tratta più bene"?
Se diamo questo per scontato, tanto vale mandarle affanculo da subito.
Che tanto, prima o poi si stuferanno e cominceranno a trattarci male.
No, ho ancora la speranza che esista un essere umano di sesso femminile che non sia così abbietto.


Sai cosa disse una volta Napoleone, caro Zoltan? Disse: "On engage, puis on s'en
voit". Cioè "ci si impegna, poi si vede". Come si evolve la situazione. Se in bene o
se in male. Non avere regole fisse, se non questa. Devi essere pronto a gettarti
nella storia se la storia si evolve nella direzione a te favorevole e pronto a levare
le tende e a tagliare la corda se il gioco non vale la candela.

Mi sento per questa volta di quotare il buon Massimo...  :)