PROFETA: Giulia non si era espressa sulla violenza. Poi ha fatto finta di non capire. La società libertina si sta appunto piegando su sè stessa proprio per gli omicidi-suicidi destinati ad aumentare (oltre che per la scarsa filiazione). Aumentano perchè la violenza, troppo a lungo ritenuta, esplode tutta d'un colpo, cara Giulia. E' la risposta ad anni di soprusi. Meglio darle uno schiaffetto alla prima mancanza di rispetto che massacrare lei e te e tutta la famiglia dopo anni di sopportazioni. Non credi? In verità sono le società vere (cioè non libertine) che si stanno espandendo. Come puoi negarlo, Giulia. E vi consiglio di riampiangere sempre il Duce: al di là delle falsificazioni storiche (imposte proprio dalla legge Scelba) con lui saremmo stati molto meglio che con l'invasore angloamericano che sparge la sua feccia in giro per il mondo.
tu parli di soprusi che possono indurre appunto ad una reazione di violenza incondizionata.
non ritengo gli umani esseri perfetti, non ritengo né la donna né l'uomo capaci di gestire un potere superiore rispetto all'altro/a, affinché non diventi appunto un sopruso contro uno dei due.
non è lo "
schiaffetto", in sé, è stabilire il motivo dello schiaffo se sarà sempre giusto e mai un abuso, altrimenti si sposta solo dall'altra parte il problema dei soprusi.
difendere e la propria volontà, il proprio desiderio di indipendenza, non è un atto violento, né un sopruso.
la lotta contro il "nemico" combatte con le stesse armi - il denunciare la violenza invisibile che subisce l'uomo da parte della donna- non può essere scalfita da nessuna accusa né contraddetta da nessuna posizione.
- la donna chiede libertà... bene.
- l'uomo chiede esattamente la stessa cosa: libertà!
come lo condanni? come lo accusi di essere violento? mostro? egoista?
è impossibile.
l'altro discorso sulla e società
vere - non libertine - i casi di stragi familiari non sono dovute ad una smisurata libertà ma perché questa libertà non è distribuita nello stesso modo, e soprattutto non è nello stesso modo difesa dagli stessi interessati.
è la violenza del prigioniero, dello schiavo che suscita comprensione e empatia , non quella del tiranno!
oggi nessuno oserebbe dire che gheddai ha ragione e i ribelli torto.
oggi la comprensione non è per gheddafi che distribuisce
"schiaffetti" per mantenere ordine, rigore e disciplina. eppure ogni forma di violenza ha lo stesso effetto.
ma uno è compreso, l'altro condannato. e ci vorrebbero secoli per cambiare questo modo di sentire.
questo di gheddafi è anche un esempio sulle cosiddette società "vere" non libertine, che durano... certo, ma hanno il brutto vizio di fallire...e ogni volta con un sacco di danni.
è impossibile anche parlare bene del duce e del fascismo. un progetto può anche fallire ed essere criticato- ma sono stati proprio la maggioranza, (magari fedeli servitori di un attimo prima) a bastonarlo una volta a terra il dittatore. appena è stato possibile invertire i ruoli lo si è fatto senza pietà!
metaforicamente il femminismo sta a "bastonando " il patriarcato appena è caduto . e vuole rovesciare i ruoli, commettendo un incoerenza nei suoi principi di base.
il punto è che il tiranno - che sia maschio o femmina - deve esser inaccettabile.
e la libertà è un bene solo se è responsabile e condivisa. altrimenti chi sta sotto sta male sempre.