Scusate il ritardo con il quale partecipo a questa discussione, vorrei fare solo qualche appunto.
È successo un macello in questo periodo in cui sono stato lontano dal forum.
Molti nuovi iscritti, alla maggior parte dei quali va il mio benvenuto, e moltissime discussioni interessanti, che hanno permesso di mettere in chiaro, se ancora ce ne fosse bisogno, che in questo forum non vige il pensiero unico. Soprattutto, la maggioranza del forum, si è dimostrata preferire la diplomazia tra i sessi, piuttosto che l’autoritarismo di uno sull’altro.
Ecco perché avrei voluto che LesPaul rimanesse con noi. Non c’era nessuna possibilità, in realtà, che potesse veramente "sporcarsi", finché avrebbe saputo prendere le distanze da ciò che non condivideva, come del resto ha sempre fatto. Non aveva nessun bisogno di andarsene per difendere la dignità delle sue convinzioni. Ansi, credo di non aver mai compreso questa filosofia della secessione dell’aventino, che alla fine premia sempre chi resta.
Per il resto, su questa storia, almeno fino a un certo punto, la penso come Zoltan.
Questo forum non è un organo ufficiale di qualche movimento. Quindi penso sia giusto che ognuno possa esprimere le proprie idee (e anche le cialtronate) nei limiti del rispetto reciproco, come del resto, qui, i responsabbili hanno sempre detto.
Ho sempre fatto più attenzione alla sostanza che alla forma, quando mi accorgevo che il mio interlocutore poteva insegnarmi davvero qualcosa. Purtroppo, non è il caso di questo Profeta, giacché le sue non sono idee così originali. Eppure vengono spacciate per chissà quali intuizioni che dovrebbero illuminare le nostre menti.
Oltre un certo punto, poi, la forma diventa sostanza. Per esempio: non mangio a bocca aperta, perché so che potrei dare fastidio. Oppure: parlo rispettosamente per non dare fastidio. È questo rispetto degli altri che trasforma la forma in sostanza. Non mi sembra che Il Profeta si ponga troppo questi problemi. Sembra che per lui valgano solo le sue regole, i suoi sentimenti. Non mi sembra molto civile.