Autore Topic: Cosa resta del padre?  (Letto 4951 volte)

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Offline Animus

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #15 il: Marzo 19, 2011, 19:03:55 pm »
..io sono qui perche' lunedi, se tutto fila liscio, comunico a mio ,\marito la separazione..e parlando di lui, mi e' stato segnalato questo sito, un posto dove avrei potuto capire lui attraverso voi..quelli come lui..cioe' in divorzio o separati. capire come ragionate...
Tutto qui!

Sarà difficile che tu riesca a capire tuo marito ... per come ragiono io, giusto per fare un esempio.
Io a mia moglie non le ho mai "alzato le mani", e immagino nemmeno la maggioranza di quelli che scrivono su questo forum.

Gli stronzi son stronzi e basta, non si puo' fare di tutta un erba un fascio solo perché sono maschi o femmine.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Offline betta.70

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #16 il: Marzo 19, 2011, 19:15:08 pm »
 :)

Offline ilmarmocchio

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #17 il: Marzo 19, 2011, 19:16:31 pm »

eee.. la giustizia non e' di questo mondo, tuttavia le societa' moderne e di diritto si sono dotate di un sistema giudiziario, il nostro con ben tre o piu' possibilita' di giudizio (tra corsi e ricorsi)

Possono sbagliare,e' vero, ma l'errore se lo si rileva va corertto sempre in sede giudiziaria, non a cazzotti!
E se vuoi avere delle idee e proporle agli altri devi avere dei dati oggettivi..non solo le tue semplici pulsioni o incazzature p[ersonali.

..io sono qui perche' lunedi, se tutto fila liscio, comunico a mio ,\marito la separazione..e parlando di lui, mi e' stato segnalato questo sito, un posto dove avrei potuto capire lui attraverso voi..quelli come lui..cioe' in divorzio o separati. capire come ragionate...
Tutto qui!

la giustizia italiana sbaglia un pò troppo spesso. I dati oggettivi sono nel sito: ne trovi quanto vuoi.
Che la giustizia faccia schifo lo dimostra anche tutto il rumore che sta facendo la riforma che il governo sta portando avasnti.
Lo dimostra anche il 156esimo posto che Doin Business 2009 assegna alla giustizia italiana.
Certo che non si usano i cazzotti. Ma non si usano neanche i ricatti , le false accuse, ecc.
Dopo, a forza di tirar la coda al cane, succede anche che il cane morde.
Ci sono legioni di padri separati che sono ridotti alla caritas.
Tutto ciò deve finire

Offline ilmarmocchio

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #18 il: Marzo 19, 2011, 19:18:36 pm »
Sarà difficile che tu riesca a capire tuo marito ... per come ragiono io, giusto per fare un esempio.
Io a mia moglie non le ho mai "alzato le mani", e immagino nemmeno la maggioranza di quelli che scrivono su questo forum.

Gli stronzi son stronzi e basta, non si puo' fare di tutta un erba un fascio solo perché sono maschi o femmine.





Infatti. Ne su mia moglie, ne su mia figlia, ecc.
Però devo anche dire che a me le cose vanno bene.
Ma se fossi rovinato, sarei così olimpico ? :hmm:

Offline Animus

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #19 il: Marzo 19, 2011, 19:27:26 pm »




Infatti. Ne su mia moglie, ne su mia figlia, ecc.
Però devo anche dire che a me le cose vanno bene.
Ma se fossi rovinato, sarei così olimpico ? :hmm:

Pero' a me pare che la separazione sia la causa di quel comportamento e non il contrario...
Inutile negarlo marmocchio, così come ci sono donne che ti rendono la vita impossibile, lo stesso dicasi per gli uomini.
Io non commetto l'errore di criticare le une, idealizzando gli altri.
E una cosa che dovrebbero fare tutti.

Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Online Cassiodoro

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #20 il: Marzo 19, 2011, 20:01:57 pm »
Citazione da: betta.70
...io sono qui perche' lunedi, se tutto fila liscio, comunico a mio ,\marito la separazione..e parlando di lui, mi e' stato segnalato questo sito, un posto dove avrei potuto capire lui attraverso voi..quelli come lui..cioe' in divorzio o separati. capire come ragionate......

Betta, innanzitutto dovresti conoscere te stessa, ed il perchè hai scelto lui. Vorrei suggerirti di leggere "Pinocchio Eroe Anticristiano", un libro scritto a Sergio Martella, psicologo e psicoterapeuta.
Egli scrive:
«Le statistiche sulle violenze denunciate dalle donne presso le associazioni di autodifesa mostrano sorprendentemente che il soggetto percentualmente più pericoloso (87,4%) per la donna è di gran lunga il marito, l'amico o il convivente: le uniche persone che una donna può scegliere "liberamente" nella vita[1]! Vale allora la considerazione (nell'articolo citato non ne viene colta l'evidenza) che la violenza che una donna subisce nella vita è pari e proporzionale alla violenza subita nel rapporto primario famigliare; la componente sado-masochista che connota i rapporti attuali è purtroppo funzione di scarico della tensione di legame che si forma nella cattiva simbiosi formativa nel rapporto materno.
Quel che è peggio è che le donne non sembrano in grado di far fronte a questa realtà con sufficiente consapevolezza. È più facile proiettare nel rapporto con l'uomo, in quanto ma-rito (rito materno), l'infelicità esistenziale e la disperazione che in loro è divenuta strutturale. » Per me è decisamente impressionante, credi, come, in esse, ti si possa riconoscere.

Tuo marito non sarà certamente una perla. Anzi, il fatto che abbia sposato te non depone certamente a suo favore. Per te è specularmente vero che se lo hai sposato è proprio perché ti stava a misura.


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Offline ilmarmocchio

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #21 il: Marzo 19, 2011, 20:03:46 pm »
Pero' a me pare che la separazione sia la causa di quel comportamento e non il contrario...
Inutile negarlo marmocchio, così come ci sono donne che ti rendono la vita impossibile, lo stesso dicasi per gli uomini.
Io non commetto l'errore di criticare le une, idealizzando gli altri.
E una cosa che dovrebbero fare tutti.



Certo. Infatti ho detto a Betta che non giudico la sua vicenda oerchè non la conosco, ed è pacifico che ci sono gli alcoolizzati e anche i violenti.
Il problema è che la legislazione attuale, alla fin fine protegge proprio quelli che non dovrebbe :
donne speculatrici e uomini irresponsabili, es tossici ( alcool, droghe varie, ecc )
Sarebbe già molto arrivare a una etica legale della responsabilità.
proprio perchè penso che abbiamo tutti le medesime miserie umane, variate per grado e tipo, sarebbe utile che le norme della civile convivenza si basassero non su basi etico/pedagogiche di dubbia trasparenza, ma su una "pietosa" oggettività umana

Offline ilmarmocchio

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #22 il: Marzo 19, 2011, 20:09:14 pm »
Cassiodoro :  Le statistiche sulle violenze denunciate dalle donne presso le associazioni di autodifesa mostrano sorprendentemente che il soggetto percentualmente più pericoloso (87,4%) per la donna è di gran lunga il marito, l'amico o il convivente: le uniche persone che una donna può scegliere "liberamente" nella vita[1]!


Denotano anche una singolare incapacità di discernimento, che mi fa venire in mente l'articolo delle ricercatrici sulla presunta localizzazione cerebrale dell' antimaschilismo


http://www.metromaschile.it/forum/libri-links-e-articoli/spiegati-i-meccanismi-del-pensiero-maschilista/

Online Cassiodoro

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Re: Cosa resta del padre?
« Risposta #23 il: Marzo 19, 2011, 20:43:19 pm »
Dato che oggi, 19 marzo festa del Papà, ci sono molte donne che ci leggono, metto in evidenza questo piccolo scritto:


Il padre sotto il letto


di Enna Biombek

Quando ero piccola un padre era per me come la luce nel frigorifero. Ogni casa ne aveva uno, ma nessuno sapeva realmente cosa facevano sia l'uno che l'altro, dopo che la porta era stata chiusa.
Mio padre usciva di casa ogni mattina e ogni sera, quando tornava, sembrava felice di rivederci. Lui solo era capace di aprire il vasetto dei sottaceti, quando gli altri non riuscivano. Era l'unico che non aveva paura di andare in cantina da solo. Si tagliava facendosi la barba, ma nessuno gli dava il bacino o si impressionava per questo. Quando pioveva, ovviamente, era lui che andava a prendere la macchina e la portava davanti all'ingresso. Se qualcuno era ammalato, lui usciva a comperare le medicine. Metteva le trappole per i topi, potava le rose in modo che ci si potesse affacciare alla porta d'ingresso senza rischiare di pungersi. Quando mi regalarono la mia prima bicicletta, pedalò per chilometri accanto a me, finchè non fui in grado di cavarmela da sola. Avevo paura di tutti gli altri padri, ma non del mio. Una volta gli preparai il tèи. Era solo acqua zuccherata, ma lui era seduto su una seggiolina e lo sorbiva dicendo che era squisito.
Ogni volta che giocavo con le bambole, la bambola mamma aveva un sacco di cose da fare. Non sapevo invece che cosa far fare alla bambola papà, così gli facevo dire: "Bene, adesso esco e vado a lavorare", poi la buttavo sotto il letto.
Quando avevo nove anni, un mattino mio padre non si alzò per andare a lavorare. Andò all'ospedale e morì il giorno dopo. Allora andai in camera mia e cercai la bambola papà sotto il letto. La trovai, la spolverai e la posai sul mio letto.
Mio padre non fece mai nulla. Non immaginavo che la sua scomparsa mi avrebbe fatto tanto male.

Ancora oggi non so perchè.
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