Autore Topic: Il matrimonio e la monogamia. Un istituzione costruita su un falso presupposto.  (Letto 13827 volte)

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Offline Tullio

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teoricrazia praticata dall'uomo moderno pseudo-intellettuale che si preoccupa di pavoneggiarsi invece di pensare alle verità.

un uomo infantile che ha dimenticato da dove proviene e che pensa di assolutizzare un decennio di degrado morale ed ergerlo a protagonista della storia.

un uomo che vuole diventare ricco senza lavorare.
un uomo vuole tutto senza sacrificio.

un uomo contaminato dalla spazzatura televisiva spacciata per verità dai programmi per casalinghe di voghera.
un uomo a cui è stato fatto il lavaggio del cervello e che spara BALLE con purtroppo l'assoluta convinzione di dire la verità.

-la vita è società,
-la società è politica,
-la politica è numeri,
-i numeri.. la società.


ma il matrimonio ha un senso persino morale prima che politico.
e la monogamia è generalmente (se i patti dei coniugi sono instaurati sulla fedeltà e generalmente è così) il sacrificio che PRETENDE il matrimonio stesso affinchè la famiglia funzioni.

TUTTO CIO' CHE SI COSTRUISCE CON IL SACRIFICIO NELLA VITA FUNZIONA.
dal paese dei balocchi si esce asini.

un calciatore non può pretendere di giocare se non si allena duramente.
il calcio è: l'amore, il matrimonio.
l'allenamento è: il sacrificio.
col sacrificio otterrà i suoi successi.

uno studente non può pretendere di diventare un medico se non studia tantissimo e proficuamente.
la scuola è: l'amore, il matrimonio.
lo studio è: il sacrificio.
col sacrificio otterrà i suoi successi.

l'uomo che vuole fare il calciatore fumando come un turco e mangiando come un porco, lo studente che vuole fare il medico bigiando la scuola e giocando alla playstation 12 ore al giorno, SONO INFANTILI.

sono loro per prima la causa del male che vorrebbero combattere e non l'allenatore che è severo, non l'insegnante che è palloso.

allo stesso modo voi per primi siete la CAUSA di tutto ciò che avviene ed il bello è che non ve ne rendete nemmeno conto, fumate la pipa sulle convinte assurdità illogiche che sparate qui con pseudo-intelletto e ve ne compiacete.

tutto ciò è "infantile".

e l'"infantilismo" non può che provocare il peggioramento della situazione che voi vorreste "infantilmente" migliorare.

Uno puo voler diventare ricco, calciatore etc. e quindi deve sacrificarsi.

Ma perche' dovrebbe volere il matrimonio e quindi sacrificarsi per esso?

Per la prole? cioe' dare la possibilita' agli altri che verranno dopo di lui di perpetuare meccanicamente  la condizione di schiavitu' in cui si trova ?

Potrebbe anche essere che ad uno non interessi questo.

omissis

Il Profeta

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Uno puo voler diventare ricco, calciatore etc. e quindi deve sacrificarsi.

Ma perche' dovrebbe volere il matrimonio e quindi sacrificarsi per esso?

Per la prole? cioe' dare la possibilita' agli altri che verranno dopo di lui di perpetuare meccanicamente  la condizione di schiavitu' in cui si trova ?

Potrebbe anche essere che ad uno non interessi questo.

ora te lo rispiego.

quando dico:
ma il matrimonio ha un senso persino morale prima che politico[...]

intendo dire una cosa che non ha niente a che vedere con la religione.
ma niente proprio.
semmai la religione in questo caso è politica.

-politica = sopravvivenza dell'uomo.
-sopravvivenza dell'uomo = creazione degli stati.
-creazione degli stati = delimitazione di territori con le proprie risorse economiche e sociali e legislazioni varie ed eventuali programmate per sostenere la politica.
-risorse sociali = famiglie.
-famiglie = matrimoni.
-matrimonio = unione che permette a un uomo e una donna di allevare CON COMPETENZA EFFICACE la prole.
-allevamento efficace della prole = specializzazione dei mestieri ed evoluzione CULTURALE dello stato in questione.
-specializzazione = sopravvivenza dello stato.
-sopravvivenza dello stato = sopravvivenza dell'uomo di quello stato contro gli uomini degli altri stati al fine di proteggere le proprie risorse economiche e sociali.
-sopravvivenza dell'uomo di quello stato contro gli altri stati = politica.

questo è il quadro politico.
il quadro morale non ha niente a che vedere con la religione.
semmai è la religione che in maniera coincidenziale entra nel piano politico.

il quadro morale è il SACRIFICIO che permette ad uno stato di evolversi per generazioni.
costituendo (morale) protezione per figli e nipoti.


insomma non è solo questione politica, ma anche di Amoralità.

come un calciatore qualunque che non si allena e pretende di giocare assieme agli altri che si allenano.
come uno studente qualunque che non studia e pretende di fare il medico.
come un uomo infantile che vuole la moglie ubriaca e la botte piena.

se ragioni come hai scritto, il calciatore finirà prima in panchina, poi sarà spedito in tribuna ed infine andarà a fare il muratore.
lo studente finirà prima all'ultimo banco, poi sarà bocciato, magari finirà col farsi le canne fino a svenire ed infine dovrà andare da un medico :lol: per farsi curare.

l'uomo infantile invece avrà la moglie sobria e la botte vuota.

che è quello che infatti succede.

Offline Giulia

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Quelle sono le regole del "contratto" e l'adulterio maschile non le infrange.

però, in un contesto ove si puniscono ancora le adultere e il patriarcato è il modello, infrange quelle del figlio illegittimo.

Offline Vargan

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Dal patriarcato alla mammocrazia
ovvero dal dominio (falso) del padre a quello effettivo e formalizzato della donna.

Come detto in precedenza la figura materna era una mera allevatrice dei figli.
Anche se cio` non e` del tutto vero essendo la donna anche colei che gestiva, almeno all`interno delle mura domestiche, gli "affari" di famiglia.
Il padre era colui che con la forza lavoro o i suoi possedimenti portava il patrimonio e quindi le risorse.

Alla societa` cosi configurata. Spettava ai due soggetti in questione (uomo e donna) la continuazione dell`arco temporale della civilta`.
E degli interessi legittimi o illegittimi della classe dominante.

Agli uomini si chiedeva il lavoro e la fedelta` per mandare avanti gli affari di "stato".
Alla donna il compito di gestire la famiglia, e di amministrarne i possedimenti in vece o per voce del marito.

Ne consegue che alla donna fosse impartito il compito della fedelta` e della buona gestione.
Dell`educazione e della buona creanza, per se e per i figli.
Che dovenvano crescere nell`interesse dello stato e della stabilita` sociale e continuazione del benessere dei potenti e della classe socialmente elevata.

All`uomo era richiesto il compito di lavorare per il bene personale e comune.
Di prendere rischi e fatiche, di acollarsi gli oneri delle armi e delle servitu` della classe abbiente.
In cambio gli si rendeva onore formale, e si ricambiava con stima e valore.

Lo si soddisfava sul piano personale, ma non su quello materiale.

In parole povere, schiavo anche lui come la donna di una societa` imperniata sul lavoro e sullo sfruttamento di colui che lavora e subiva, che obbediva e taceva.
In cambio gli si dava come frutto della sua mansuetudine la certezza di una prole sua.

Un bel misero bottino.

Con l`industrializzazione e l`avvento del femminismo, l`uomo continuo a subire lo stesso medesimo trattamento.
Ma perse anche l`onore ed il valore.
E sopratutto perse la certezza di una prole sua, e di essere il detentore del patrimonio.

Cornuto e mazziato
"Alla Superema Corte della Purezza di Genere: io sottoscritto nato uomo contro la mia volontà, chiedo che siano perdonate tutte le azioni da me commesse come uomo, perchè ho agito sotto l'influenza delle condizioni create dalla cultura patriarchica".

Offline creso

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Ma siamo sicuri che le società in cui si riproduce solo la minoranza dei maschi siano quelle più maschili? La vedo diversamente...
Cioè non mi sembra maschile una società animale in cui prevale la lotta per la conquista delle femmine.. mi sembrano in questo senso più maschili le società collaborative come quella del lupo (monogamico) in cui c'è organizzazione.. ma forse dobbiamo intendersi sul concetto di maschile..
« Ultima modifica: Marzo 20, 2011, 22:53:07 pm da creso »

Offline ilmarmocchio

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http://www.heliosconsulting.it/index.php?option=com_content&view=article&id=84:contratto-e-negozio-giuridico&catid=18:approfondimenti&Itemid=78

Qui c'è una disamina della differenza tra negozio giuridico ( tra cui il matrimonio ) e i contratti.
Basta per rendersi conto del casino assoluto che regna nella giurisprudenza italiana.
Infatti, il matrimonio è un negozio giuridico.
Un contratto è un negozio giuridico.
Ma il negozio giuridico è un concetto giurisprudenziale tedesco che non è citato nel codice civile.
Quindi, il matrimonio non è un contratto : è un negozio giuridico, il quale a sua volta è un concetto alieno a l codice civile.
Chiaro, no ? :doh: :doh: :doh:

Offline ilmarmocchio

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Voi che servite donna e fanciulli
ricordatevi sempre di Giuseppe
Egli servì donna sempre triste e dolente
e custodi' Gesu' Cristo nella sua infanzia
a piedi trottava, col fardello sul bastone
in molti luoghi e' raffigurato cosi'
accanto a un muletto, per far loro piacere
e non fu mai festa per lui in questo mondo


 Eugene dechamp ( circa 1400 )

Offline Animus

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Ma siamo sicuri che le società in cui si riproduce solo la minoranza dei maschi siano quelle più maschili? La vedo diversamente...

Si vede che la vedi male... ^_^
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline creso

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ho spiegato meglio cosa intendo Animus

Offline ilmarmocchio

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Una sensazione che non mi ha mai abbandonato leggendo la Bibbia, è stata quella dello sbiadimento progressivo del maschile dal vecchio testamento  al nuovo.
Non mi esprimo su S. Giuseppe perchè poi dovrei bannarmi da solo

Offline Animus

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ho spiegato meglio cosa intendo Animus

Per quel che ricordo, anche perchè non è passato molto tempo che ho letto L' abbraccio dell'imperatore (http://www.libreriauniversitaria.it/abbraccio-imperatore-famiglia-paternita-mondo/libro/9788860731418), nel lupo non si accoppiano mica tutti, il maschio e la femmina alfa, e al massimo quelli di grado appena inferiore.
Quindi è vero che sono monogami, ma in un branco le coppie che lo riproducono sono pochissime, se non una soltanto.
 
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Offline Animus

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Voi che servite donna e fanciulli
ricordatevi sempre di Giuseppe
Egli servì donna sempre triste e dolente
e custodi' Gesu' Cristo nella sua infanzia
a piedi trottava, col fardello sul bastone
in molti luoghi e' raffigurato cosi'
accanto a un muletto, per far loro piacere
e non fu mai festa per lui in questo mondo


 Eugene dechamp ( circa 1400 )

Questo mi era piaciuto e merita di rimanere nella memoria.
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Offline Tullio

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ora te lo rispiego.

quando dico:
intendo dire una cosa che non ha niente a che vedere con la religione.
ma niente proprio.
semmai la religione in questo caso è politica.

-politica = sopravvivenza dell'uomo.
-sopravvivenza dell'uomo = creazione degli stati.
-creazione degli stati = delimitazione di territori con le proprie risorse economiche e sociali e legislazioni varie ed eventuali programmate per sostenere la politica.
-risorse sociali = famiglie.
-famiglie = matrimoni.
-matrimonio = unione che permette a un uomo e una donna di allevare CON COMPETENZA EFFICACE la prole.
-allevamento efficace della prole = specializzazione dei mestieri ed evoluzione CULTURALE dello stato in questione.
-specializzazione = sopravvivenza dello stato.
-sopravvivenza dello stato = sopravvivenza dell'uomo di quello stato contro gli uomini degli altri stati al fine di proteggere le proprie risorse economiche e sociali.
-sopravvivenza dell'uomo di quello stato contro gli altri stati = politica.

questo è il quadro politico.
il quadro morale non ha niente a che vedere con la religione.
semmai è la religione che in maniera coincidenziale entra nel piano politico.

il quadro morale è il SACRIFICIO che permette ad uno stato di evolversi per generazioni.
costituendo (morale) protezione per figli e nipoti.


insomma non è solo questione politica, ma anche di Amoralità.

come un calciatore qualunque che non si allena e pretende di giocare assieme agli altri che si allenano.
come uno studente qualunque che non studia e pretende di fare il medico.
come un uomo infantile che vuole la moglie ubriaca e la botte piena.

se ragioni come hai scritto, il calciatore finirà prima in panchina, poi sarà spedito in tribuna ed infine andarà a fare il muratore.
lo studente finirà prima all'ultimo banco, poi sarà bocciato, magari finirà col farsi le canne fino a svenire ed infine dovrà andare da un medico :lol: per farsi curare.

l'uomo infantile invece avrà la moglie sobria e la botte vuota.

che è quello che infatti succede.

Forse non hai capito cio che ho detto.

uno prima di accettare di sacrificarsi per qualcosa deve decidere di volerlo fare.

Vale per il calciatore, il professionista ed anche per il matrimonio.

Oggi come oggi non vedo motivi per cui uno dovrebbe sacrificarsi per il matrimonio.

In passato forse aveva un senso per un uomo farlo, il fatto e' che motivi politici e morali sono un po astratti per motivare una persona.

Le cose sono state messe in modo tale che il matrimonio e' un atto masochistico.

C'e' il sacrificio ma non si vede il ritorno se non in funzione di qualcun altro, sia la societa' la prole la moglie.

Ma il ritorno per se stessi, dal punto di vista maschile, non c'e'.

Se uno decide di voler fare il calciatore come qualunque altra cosa, sa che per avere successo deve sacrificarsi e puo accettare di farlo in virtu di un premio finale che potra raggiungere per compensare il sacrificio pagato.

Nel matrimonio sto premio e' latitante.



omissis

Il Profeta

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si tullio giusto.
ora è così.

però non mi hai capito tu.. il matrimonio è un dovere politico della società.

se non si riporta il matrimonio al centro della società, garantendo il premio di cui tu giustamente parli..

beh ti lascio intuire secondo quanto ti ho scritto sopra cosa accadrà.

Offline Animus

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ma forse dobbiamo intendersi sul concetto di maschile..



maschio a dx (4 tonnellate) - femmina a sx (500 kg).

Mi pare che esista una correlazione tra dimorfismo sessuale, nella fattispecie dimensione corporea e indice di maschilità (il rapporto evidenziato), ovvero laddove il rapporto è vicino all'unità, le dimensioni dei due sessi sono vicine, laddove il rapporto è alto, pochi maschi per tutte le femmine, anche il dimorfismo è maggiore (maschi molto più grandi delle femmine).
Il che conferma la mia tesi.

Ti risulta Vargan?
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)