http://www.italiasalute.it/10285/Testosterone-l'ormone-della-discordia.htmlTestosterone, l'ormone della discordia
Tesi contrapposte per due ricerche sull'ormone maschile per eccellenzaSecondo l'ultima ricerca pubblicata sull'argomento, il testosterone influirebbe in maniera significativa – e negativa – sulla capacità empatica degli uomini. Ad affermarlo è uno studio condotto in collaborazione fra le Università di Cambridge e di Utrecht pubblicato sulle pagine della prestigiosa Proceedings of the National Academy of Sciences.
Secondo i test effettuati dai ricercatori anglo-olandesi, infatti, le donne che mostravano un'esposizione al testosterone nel grembo materno più elevata della media – il segno tangibile è dato dalla maggior lunghezza del dito anulare rispetto al medio – avevano anche più difficoltà ad entrare in relazione con gli altri e a condividerne le emozioni. Secondo Simon Baron-Cohen, coordinatore dello studio, “piccoli difetti ormonali possono avere effetti di vasta portata sull'empatia".
Del tutto opposta la tesi sostenuta da un gruppo di ricercatori svizzeri dell'Università di Zurigo, secondo i quali l'ormone potrebbe al contrario stimolare comportamenti positivi come la gentilezza, la lealtà e la predisposizione alla socialità.
Il professor Christoph Eisenegger, che ha coordinato la ricerca pubblicata sulla rivista Nature, ha spiegato i dettagli dello studio condotto dalla sua équipe: “abbiamo condotto un esperimento, avente come partecipanti delle donne che dovevano condurre un gioco di società consistente in scambi e baratti. Ad alcune donne è stata somministrata una pillola contenente testosterone, mentre ad altre è stato dato un banale placebo”.
Gli scienziati hanno mischiato un po' le carte, nascondendo la composizione delle pillole ad alcune e comunicando ad altre di aver ingerito il testosterone, quando in realtà non era vero.
I risultati hanno rafforzato la convinzione iniziale dei medici: “chi aveva assunto una pillola al testosterone (ma non lo sapeva) si comportava in maniera più corretta, aveva meno conflitti e più interazioni sociali. Chi invece credeva di aver preso del testosterone (anche se non era vero), invece, si comportava in maniera aggressiva e meno corretta”.
La tesi dei ricercatori è che l'alone di negatività che avvolge il testosterone basta a spiegare lo scatenarsi di comportamenti scorretti e aggressivi, anche se in realtà l'effetto dell'ormone è del tutto opposto.
Il professor Eisenegger conclude puntando il dito contro studi precedenti che hanno fatto riferimento a basi di appoggio errate: “che il testosterone causi solo aggressività o egoismo negli umani è solo un mito, che è stato completamente sfatato. Si tratta di preconcetti non validi, causati da studi su questo ormone condotti su topi o primati non umani”.