Autore Topic: Una buona ragione per non ammazzarla  (Letto 26422 volte)

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Offline COSMOS1

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Una buona ragione per non ammazzarla
« il: Marzo 28, 2011, 22:28:35 pm »
[Attenzione: questa è una discussione seria, non una provocazione]

Nella discussione sull'uxoricidio di Terni diversi utenti hanno precisato che lui ha fatto male ad ammazzare lei. Dopo averci pensato su qualche giorno, vengo a domandarvi: perchè?

Quell'uomo aveva davanti due alternative:

Alternativa 1: (quella che mi par di capire la maggiornaza avrebbe suggerito) vai fuori di casa, a dormire sotto i ponti, ti prendi un avvocato e ti fai spolpare pian piano per tutta la vita

Alternativa 2: la ammazzi. Possibili evoluzionioni:
2A: la sciogli nell'acido e mica detto che la trovino e ti arrestino. Sarebbe mica il primo delitto impunito.
2B: ti beccano, ma ti fai passare per pazzo. Qualche anno in un ospedale psichiatrico, poi torni nella tua casa con i tuoi figli e riprendi la tua vita
2C ti beccano, ma riesci a farti dare un po' di attenuanti. 8-10 anni, poi sei fuori per buona condotta, torni a casa tua e ti rifai una vita
2D: mal che vada, comunque con la buona condotta prima o poi di galera si esce, si torna a casa e si fa come ai punti precedenti

Ora, scusatemi, ma seriamente, quale motivo aveva quel marito di Terni, quali motivi hanno tutti i mariti a cui la moglie rovina la vita per sempre, per non ammazzarla?


[a scanso di equivoci: sappiamo tutti la differenza tra affermazioni e domande. Io non affermo che le mogli che vogliono separarsi vanno ammazzate, io domando per quale ragione non le si dovrebbe ammazzare! Chi non sa la differenza tra domanda e affermazione non merita considerazione.]
« Ultima modifica: Maggio 05, 2013, 15:40:45 pm da COSMOS1 »
Dio cè
MA NON SEI TU
Rilassati

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #1 il: Marzo 28, 2011, 22:52:53 pm »
Cosmos, non so se hai letto i miei post in proposito, ma sicuramente, fossi sposato e nelle condizioni di quel poveraccio, non sceglierei la numero 1.
Ma il caso di Terni non è isolato; le cronache parlano astutamente di gelosia.
Ti faccio la cronostoria di come i media hanno presentato la vicenda.

- Notizia dell'ultim'ora lo stesso giorno del fattaccio: marito uccide moglie per futili motivi; litigio scaturito dal fatto che lui voleva comprarsi l'auto nuova e lei non era d'accordo.

- Il giorno dopo: il marito di Terni ha ucciso per gelosia (e poteva mancare come motivazione??)

- La sera del giorno dopo e alcune testate la mattina di due giorni dopo: lei si voleva separare ed allontanare di casa il marito.

Online Massimo

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #2 il: Marzo 28, 2011, 23:40:13 pm »
La tua domanda COSMOS è simile alla domanda seguente:
Preferisci un'agonia lenta ed umiliante con una vita oramai rovinata avendo solo
una pseudovita da vivere oppure una morte rapida e dignitosa con la possibilità
di non morire affatto e di rifarti una vita degna dopo un certo periodo di tempo?
Ciascuno si dia una risposta da solo!

Offline tuxedo

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #3 il: Marzo 29, 2011, 10:57:52 am »

fatti non foste a viver come bruti
ma per seguire virtute e canoscenza


la tua domanda e` un non sequitur. Vuole essere una domanda
ma rimane una provocazione.

Perche' non contempla una terza via.

A mio giudizio, comunque, andrebbe abolito il concetto di mantenimento.

Se due si separano uno dei due non ce la fa a mantenersi si rivolge all'inps [o simile]
e si fa dare una pensione sociale. In questo modo il costo delle separazioni
e` spalmato su tutti i contribuenti.
Nil admirari

Offline Brutale

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #4 il: Marzo 29, 2011, 11:19:45 am »
Citazione
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguire virtute e canoscenza


la tua domanda e` un non sequitur. Vuole essere una domanda
ma rimane una provocazione.

Perche' non contempla una terza via.

A mio giudizio, comunque, andrebbe abolito il concetto di mantenimento.

Se due si separano uno dei due non ce la fa a mantenersi si rivolge all'inps [o simile]
e si fa dare una pensione sociale. In questo modo il costo delle separazioni
e` spalmato su tutti i contribuenti.


ma non esiste proprio... cioè secondo voi io, da contribuente, dovrei pagare per rimediare agli errori degli altri  :doh:

allora a questo punto meglio ammazzarle... è più conveniente per tutti.

Offline ilmarmocchio

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #5 il: Marzo 29, 2011, 11:42:09 am »
[Attenzione: questa è una discussione seria, non una provocazione]

Nella discussione sull'uxoricidio di Terni diversi utenti hanno precisato che lui ha fatto male ad ammazzare lei. Dopo averci pensato su qualche giorno, vengo a domandarvi: perchè?

Quell'uomo aveva davanti due alternative:

Alternativa 1: (quella che mi par di capire la maggiornaza avrebbe suggerito) vai fuori di casa, a dormire sotto i ponti, ti prendi un avvocato e ti fai spolpare pian piano per tutta la vita

Alternativa 2: la ammazzi. Possibili evoluzionioni:
2A: la sciogli nell'acido e mica detto che la trovino e ti arrestino. Sarebbe mica il primo delitto ipunito.
2B: ti beccano, ma ti fai passare per pazzo. Qualche anno in un ospedale psichiatrico, poi torni nella tua casa con i tuoi figli e riprendi la tua vita
2C ti beccano, ma riesci a farti dare un po' di attenuanti. 8-10 anni, poi sei fuori per buona condotta, torni a casa tua e ti rifai una vita
2D: mal che vada, comunque con la buona condotta prima o poi di galera si esce, si torna a casa e si fa come ai punti precedenti

Ora, scusatemi, ma seriamente, quale motivo aveva quel marito di Terni, quali motivi hanno tutti i mariti a cui la moglie rovina la vita per sempre, per non ammazzarla?


[a scanso di equivoci: sappiamo tutti la differenza tra affermazioni e domande. Io non affermo che le mogli che vogliono separarsi vanno ammazzate, io domando per quale ragione non le si dovrebbe ammazzare! Chi non sa la differenza tra domanda e affermazione non merita considerazione.]

la domanda è interessante : in fondo si tratta di scegliere il danno minore.
naturalmente, i moralisti mi attaccherebbero dicendo che faccio apologia di reato, e in verità, in un forum " progressista , laico e modernista, ciò è avvenuto  :lol:

Offline ilmarmocchio

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #6 il: Marzo 29, 2011, 11:46:30 am »
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguire virtute e canoscenza


la tua domanda e` un non sequitur. Vuole essere una domanda
ma rimane una provocazione.

Perche' non contempla una terza via.

A mio giudizio, comunque, andrebbe abolito il concetto di mantenimento.

Se due si separano uno dei due non ce la fa a mantenersi si rivolge all'inps [o simile]
e si fa dare una pensione sociale. In questo modo il costo delle separazioni
e` spalmato su tutti i contribuenti.



In Italia la tassazione è già a livelli insopportobabili. Troppi a mangiare e pochi a lavorare.
Io ho una ricetta semplice :
reintrodurre il concetto di responsabilità.
Innanzi tutto, rendere il matrimonio un contratto.
Quindi, tu che hai stipulato il contratto matrimoniale, vuoi romperlo senza giusta causa , ovvero senza responsabilità oggettive della controparte ?
Bene , il contratto è rescisso, ma, chi rompe, paga.
Ho idea che i divorzi calerebbero.
Stop con alimenti, mantenimenti e dementi

Offline tuxedo

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #7 il: Marzo 29, 2011, 11:53:25 am »
ma non esiste proprio... cioè secondo voi io, da contribuente, dovrei pagare per rimediare agli errori degli altri  :doh:

allora a questo punto meglio ammazzarle... è più conveniente per tutti.

ma questo e` quello che accade anche adesso, non nelle separazioni ma nella sanita`.

Mario Rossi si sposa Giuditta Bianchi.
Giuditta Bianchi ha una malattia cronica che la porta molto tempo in ospedale con cure
lunghe e costose.

Non e` che la sopprimiamo. E neppure Mario Rossi deve andare sotto a un ponte
perche' ha avuto la malasorte di sposare una moglie debole di salute e paga di tasca
sua.

Tutti i contribuenti (anche quelli scapoli o sposati a donne sanissime) contribuiscono
alla famiglia Rossi, per curare la signora.

Lo stato sociale esiste per questo... e comunque non ho detto che tutte le donne
vanno all'inps a chiedere il mantenimento, sarebbe una cosa "burocratica".

Una va all'inps con il suo 730, e l'inps (senza guardare lo stipendio del marito), le assegna
un assegno, che potrebbe anche essere simbolico. Se non lavora l'inps le da` un mantenimento
a tempo finche' non trova un lavoro... ma a quel punto e` una cosa amministrativa
non piu` legata al tribunale. Una faccenda che riguarda l'ex ed un ente a noi estraneo.

Eventualmente, l'inps, puo` poi fare una "rivalsa" sull'ex marito... ma in base al suo reddito.
Cioe`... magari puo` accadere anche che l'inps dia alla moglie 500 al mese e chieda al
marito 300. Oppure il contrario, magari da` alla moglie 300, ma al marito chiede 500
in base a certi parametri, ecc... ma non ci sono piu` avvocati, sono solo tabelle
e formule da applicare.

Togliere dalle aule giudiziare il mantenimento secondo me porterebbe ad una drastica riduzione
del conflitto. Rimarrebbe la casa da dividere, ma pazienza.

===

Un'altra diea che mi era venuta in mente era rendere obbligatoria l'assicurazione
per gli sposini.

Ossia Mario e Giuditta si sposano e fanno l'rc matrimoniale. Versano un tot al mese
per tutta la vita. Se si separano l'assicurazione paga la moglie in base al numero
di anni versati (naturalmente poi l'assicurazione controlla se poi due si separano
sul serio o fanno per finta per intascare il mantenimento... ma queste sono cose
che le assicurazioni fanno sempre).

In questo modo, anche, due si separano senza patemi d'animo e senza il problema
di andare sotto i ponti.
Nil admirari

Offline Zoltan2

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #8 il: Marzo 29, 2011, 12:26:52 pm »
Scusate ma a me tutte queste soluzioni che parlano di imps e assicurazioni fanno ridere (o piangere?).

Noi siamo qui per combattere il matrimonio come strumento-trappola per accaparrarsi vantaggi arbitrari.

Mi rende triste nel vedere che anziché dire semplicemente (come fa marmocchio): "reintroduciamo il concetto di responsabilità ed eliminiamo tutti questi assurdi privilegi, una volta finita una storia d'amore tutti per la propria strada"; ci mettiamo invece a discutere su chi far gravare il peso delle mogli-sanguisughe.

Addirittura volete che non più i mariti, ma tutta la società, si prenda carico di queste donne che non vedono l'ora di accasarsi? Perché io dovrei pagare anche per le mogli degli altri?!?!?

Ah introducete una legge del genere e poi vediamo quanti matrimoni vanno oltre i 2 mesi...  :doh: rendereste il matrimonio la bazza più grande del secolo: sposati, divorzia e poi ti mantiene lo stato!!

Cioè anziché far passare la patata bollente dalle mani dei mariti a quelle di tutti noi (ANCORA PEGGIO!!!), possiamo per piacere risolvere una volta per tutte questo "problema" a valle?

E' semplicissimo: basta rendere sconveniente il divorzio e fare in modo da abolire tutti questi oramai inutili privilegi.

Di sto passo introduciamo una legge dove si dice che a ogni donna in quanto donna spetta un mantenimento statale e siamo a cavallo.  :doh:


Devo dire che sono un po' scioccato.  :cry:
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline beta

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #9 il: Marzo 29, 2011, 12:36:17 pm »
Scusate ma a me tutte queste soluzioni che parlano di imps e assicurazioni fanno ridere (o piangere?).

Noi siamo qui per combattere il matrimonio come strumento-trappola per accaparrarsi vantaggi arbitrari.

Mi rende triste nel vedere che anziché dire semplicemente (come fa marmocchio): "reintroduciamo il concetto di responsabilità ed eliminiamo tutti questi assurdi privilegi, una volta finita una storia d'amore tutti per la propria strada"; ci mettiamo invece a discutere su chi far gravare il peso delle mogli-sanguisughe.

Addirittura volete che non più i mariti, ma tutta la società, si prenda carico di queste donne che non vedono l'ora di accasarsi? Perché io dovrei pagare anche per le mogli degli altri?!?!?

Ah introducete una legge del genere e poi vediamo quanti matrimoni vanno oltre i 2 mesi...  :doh:

Cioè anziché far passare la patata bollente dalle mani dei mariti a quelle di tutti noi (ANCORA PEGGIO!!!), possiamo per piacere risolvere una volta per tutte questo "problema" a valle?

E' semplicissimo: basta rendere sconveniente il divorzio e fare in modo da abolire tutti questi oramai inutili privilegi.

Di sto passo introduciamo una legge dove si dice che a ogni donna in quanto donna spetta un mantenimento statale e siamo a cavallo.  :doh:


Devo dire che sono un po' scioccato.  :cry:
quoto.
e aggiungo che siamo un filino ot

Offline Brutale

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #10 il: Marzo 29, 2011, 12:37:35 pm »
ma questo e` quello che accade anche adesso, non nelle separazioni ma nella sanita`.

Mario Rossi si sposa Giuditta Bianchi.
Giuditta Bianchi ha una malattia cronica che la porta molto tempo in ospedale con cure
lunghe e costose.

Non e` che la sopprimiamo. E neppure Mario Rossi deve andare sotto a un ponte
perche' ha avuto la malasorte di sposare una moglie debole di salute e paga di tasca
sua.

Tutti i contribuenti (anche quelli scapoli o sposati a donne sanissime) contribuiscono
alla famiglia Rossi, per curare la signora.

Lo stato sociale esiste per questo... e comunque non ho detto che tutte le donne
vanno all'inps a chiedere il mantenimento, sarebbe una cosa "burocratica".

Una va all'inps con il suo 730, e l'inps (senza guardare lo stipendio del marito), le assegna
un assegno, che potrebbe anche essere simbolico. Se non lavora l'inps le da` un mantenimento
a tempo finche' non trova un lavoro... ma a quel punto e` una cosa amministrativa
non piu` legata al tribunale. Una faccenda che riguarda l'ex ed un ente a noi estraneo.

Eventualmente, l'inps, puo` poi fare una "rivalsa" sull'ex marito... ma in base al suo reddito.
Cioe`... magari puo` accadere anche che l'inps dia alla moglie 500 al mese e chieda al
marito 300. Oppure il contrario, magari da` alla moglie 300, ma al marito chiede 500
in base a certi parametri, ecc... ma non ci sono piu` avvocati, sono solo tabelle
e formule da applicare.

Togliere dalle aule giudiziare il mantenimento secondo me porterebbe ad una drastica riduzione
del conflitto. Rimarrebbe la casa da dividere, ma pazienza.

===

Un'altra diea che mi era venuta in mente era rendere obbligatoria l'assicurazione
per gli sposini.

Ossia Mario e Giuditta si sposano e fanno l'rc matrimoniale. Versano un tot al mese
per tutta la vita. Se si separano l'assicurazione paga la moglie in base al numero
di anni versati (naturalmente poi l'assicurazione controlla se poi due si separano
sul serio o fanno per finta per intascare il mantenimento... ma queste sono cose
che le assicurazioni fanno sempre).

In questo modo, anche, due si separano senza patemi d'animo e senza il problema
di andare sotto i ponti.

il matrimonio è una scelta autonoma della quale TU e TUA moglie ve ne assumete diritti, doveri e resposabilità. se dopo commettete degli errori e decidete di divorziare gli unici che devono porvi rimedio siete voi due, se va male ne pagate le conseguenze; nessuno vi ha obbligato a sposarvi.

il paragone con la sanità e le malattie francamente lo trovo assurdo... matrimonio e malattia sono due avvenimenti della vita che vengono determinati da fattori completamente diversi: il primo è facoltativo, l'altro ti capita tra capo e collo senza che nessuno abbia colpe... sono due cose imparagonabili

Online Cassiodoro

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #11 il: Marzo 29, 2011, 12:55:19 pm »
Citazione da: pecope
.....Se si separano l'assicurazione paga la moglie...
E perchè non deve pagare al marito? Ma quando la smetti di occuparti delle donne e pensare agli uomini????
Che le donne cominicino o continuino ad accuparsi di loro stesse e ricercare l'autonomia economica in primis.
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline Giulia

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #12 il: Marzo 29, 2011, 13:01:58 pm »
ma non esiste proprio... cioè secondo voi io, da contribuente, dovrei pagare per rimediare agli errori degli altri  :doh:

allora a questo punto meglio ammazzarle... è più conveniente per tutti.
gli assassini in carcere  chi li mantiene secondo te?
mica vorrai la pena capitale anche per loro pur di non mantenerli.
secondo me ha fatto male. l'idea di uccidere qualcuno che mi ha rovinato la vita ancora non mi ha inquinato...
chissà in futuro...

Offline Animus

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #13 il: Marzo 29, 2011, 13:15:19 pm »

Un'altra diea che mi era venuta in mente era rendere obbligatoria l'assicurazione
per gli sposini.


E' come assicurare una centrale nucleare, anzi, ancora peggio...dato che nessuna assicurazione mira alla propria bancarotta.
http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg13313/?topicseen#msg13313

Se queste sono le proposte, annamo bene...  :doh:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline Zoltan2

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Re: Una buona ragione per non ammazzarla
« Risposta #14 il: Marzo 29, 2011, 13:40:38 pm »
Faccio notare come alcune risposte di questo thread confermino quando da me detto:

L'unica regressione che abbiamo sempre avuto è quella di essere costantemente, seppur non coscientemente, attenti all'implicito consenso femminile.
Noi, che dovremmo essere uomini sganciati emotivamente e senza "pippe mentali" molto più della massa di zerbini là fuori, ci facciamo enormi problemi solo nel discutere di certe teorie e relative soluzioni poiché - siamo sinceri - nel nostro subconscio sappiamo che la morale femminile NON vorrebbe che noi le pensassimo e quindi ne discutessimo.
E' un tarlo che hai nella testa, un pensiero automatico che scaturisce dalla tua mente senza che tu possa controllarlo appena avverti che stai pensando qualcosa di "proibito", qualcosa che nessuna donna potrebbe accettare e quindi ripugnante: tale livello di consenso si ottiene solo con l'indottrinamento o il lavaggio del cervello. Le reazioni, spesso anche un po' irrazionali, di molti utenti verso certe teorie e certi argomenti mi ha fatto capire, una volta per tutte, di quanto una qualsiasi "questione maschile" è tanto valida quanto lo sarebbe combattere contro i mulini a vento.
Io penso che in questo forum vi siano presenti individui svegli e aperti mentalmente, molto più della media, eppure è stato possibile osservare comportamenti che mi hanno fatto sorgere enormi dubbi sulla possibilità che un qualsiasi movimento maschile possa avere un minimo di successo. Ho veramente sentito troppe volte parlare di "immagine del forum agli occhi delle femministe" per poter ignorare tale fenomeno.
Questo è l'enorme limite di tutta questa baracca che chiamate "questione maschile": mentre le femministe non si sono mai fatte dei problemi ideologici, proprio per naturale propensione e caratteristica del loro sesso (quello femminile appunto), noi uomini ci scanniamo a vicenda e urliamo al "misogino" al primo uomo che propone soluzioni un po' più radicali che vadano troppo contro a ciò che è ritenuto (oggi) "moralmente giusto" o per lo meno "moralmente accettabile".
Ammettiamo una volta per tutte che siamo tutti noi corrotti implicitamente dalla nostra maledetta natura maschile, che ci spinge costantemente alla ricerca del consenso di quella femminile, che invece, per l'appunto, può contare su una posizione "moralmente" privilegiata. Quella stessa natura maschile, stupida ed autolesionistica, che impone al nostro cervello e al nostro corpo pensieri e impulsi di pietà, protezione, soccorso, consenso verso una donna soltanto perché donna e quindi sesso naturale che noi, in quanto uomini, dobbiamo proteggere e a cui dobbiamo correre in contro sempre e comunque.
Fintanto che gli uomini avranno questa implicita dipendenza dal consenso femminile, sotto tutte le forme, trovo difficile il raggiungimento di qualsiasi obbiettivo serio. Un tempo le cose andavano "bene" perché comunque le donne avevano bisogno degli uomini. Ora che non è più così sarà sempre peggio. Questo forum è un trionfo eguagliato solo dal suo monumentale disastro. E la morale di tutta questa epopea all'interno della QM è: finché gli uomini rimarranno tali ben poco potrà essere fatto per migliorarne sostanzialmente la loro condizione.
Trovo che l'errore di fondo non sia in nulla se non in noi stessi: è per questo che ho sempre sostenuto che la QM è una questione individuale di crescita personale, di miglioramento morale. Lavorare sulla morale, sulla mentalità, potrebbe forse produrre qualche risultato. Peccato però che mentre noi (o qualunque altro movimento pro-maschile) discutiamo e ci auto-moderiamo, quasi spaventati e disorientati, a causa della nostra corrotta natura maschile, là fuori le madri femministe pretendono senza freni morali dai mariti e indottrinano i figli per portare tutti noi verso un futuro femminista e anti-maschile come mai se ne sono visti nella storia del genere umano.

Vedere come sia difficile trovare un uomo che non muoia dalla voglia di conservare, coscientemente o incoscientemente, i privilegi femminili e tutti quei favori impliciti dovuti al sesso femminile mi fa sempre più pensare che la mia tesi non sia solo esatta in parte, ma lo sia completamente.

Se in una società il 100% delle donne sono favorevoli ai privilegi femminili (come per esempio i privilegi divorziali), e -diciamo per esempio- un 20% di uomini favorevoli agli stessi privilegi femminili (come abbiamo addirittura avuto modo di leggere in questo forum), è facile capire come (democraticamente e praticamente parlando) la QM altro non è che l'espressione di una minoranza fallimentare di uomini che fanno gli interessi maschili (come dovrebbe essere giusto).
Finché non tutti gli uomini saranno accanitamente contro gli interessi femminili e a favore di quelli maschili, come invece accade per le donne, nessun ragionamento pro-QM avrà senso.

Finché ci saranno sempre quei 20-30-40% di uomini che si alzeranno orgogliosamente in coro con le donne a dire: "ma poverine, hanno diritto ad essere tutelate in fase di divorzio" allora nessuna legge pro-QM passerà mai... siamo in democrazia signori!

La mia teoria viene confermata anche in questo thread.

Chi vuol capire capisca.  :sleep:
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.