Autore Topic: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?  (Letto 28972 volte)

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #60 il: Marzo 30, 2011, 11:16:41 am »
sganciamento emotivo=rapporto sereno con le donne?
sganciamento emotivo significa un sacco di roba, per capire bene cosa si intende è sufficiente leggersi qmdt.

Offline fabriziopiludu

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #61 il: Marzo 30, 2011, 11:19:03 am »
 :ohmy: :ohmy: :ohmy:

Offline ilmarmocchio

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #62 il: Marzo 30, 2011, 12:27:09 pm »
Il femminismo esiste non per colpa delle femministe.

Il femminismo esiste per colpa di quella fetta di uomini (oggi sempre maggiore) che lo appoggia.

Senza di essi, il femminismo non potrebbe esistere o sarebbe messo al bando.

Se ogni uomo si fosse comportato e si comportasse come ogni donna ha sempre fatto (ovvero avesse messo davanti i suoi bisogni prima di quelli dell'altro sesso) oggi non saremmo in questa situazione.

Ne consegue che:

Il femminismo è una semplice quanto impietosa conseguenza della "coglionaggine" di buona parte degli uomini.

Ovvero: il vero nemico non è il femminismo, il vero nemico è la natura coglionaggine del maschio.

Qualche domanda?

sulla intrinseca coglionaggine del maschio medio, sono d'accordissimo.
Mi sorge spontanea una domanda : sono io un maschio medio ? :w00t: :w00t: :w00t:

Offline Fazer

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #63 il: Marzo 30, 2011, 12:58:44 pm »
sulla intrinseca coglionaggine del maschio medio, sono d'accordissimo.

Ecco il primo pasto dei maiali, Marmocchio:
 :mad:
http://www.corriere.it/italians/

"27esima ora", donne, giornali (e non solo)
Caro Beppe,
ti scrivo di nuovo riguardo il mio quesito: a proposito di diritti delle donne... nell'arco di quest'ultimo anno ricordo un solo fondo del "Corriere" a firma femminile (Barbara Stefanelli, ndr), alla vigilia della manifestazione dello scorso febbraio. Ti chiedo ancora: non esistono brillanti politologhe, economiste, storiche degne della prima pagina del maggior quotidiano italiano?
Spero finalmente in una Tua illuminante opinione!
Con stima,
Stefania Rizzi , stefania_rizzi@fastwebnet.it

Ciao Stefania.
Ci sono, al Corriere, ottime firme femminili: basta guardare le 15 colleghe che hanno aperto "La 27esima ora" http://27esimaora.corriere.it/ . Un blog al femminile che racconta - copio dalla testata - "le storie e le idee di chi insegue un equilibrio tra lavoro (in ufficio/in casa), famiglia, se stesse". Il titolo nasce da uno studio secondo il quale la giornata delle donne in Italia dura 27ore, a causa di un confine pubblico-privato che diventa sempre più flessibile e incerto.

È Vero quello che tu hai intuito, Stefania: in tutti i media italiani le donne corrono in salita. Per le note questioni sociali, culturali, familiari; e per tradizione. Per lungo tempo c'è stata l'abitudine di identificare alcuni argomenti come maschili (politica, economia, finanza, affari esteri, sport) e altri come femminili (la scuola, la famiglia e i figli, i temi sociali e di costume, lo spettacolo). Se c'era un vertice internazionale, quasi sempre, era una donna che si occupava della moglie del leader. Quando sono arrivate Frau Merkel e Hillary segretario di Stato, però, non è stato chiesto a noi maschi di occuparci dei consorti.

Sull'oggettiva e illogica disparità non ci piove: lo dice un maschio. È bello ed è giusto perciò vedere le donne ai posti di comando (e di molte grane, aggiungo!): Barbara Stefanelli è la prima donna vicedirettrice del Corriere della Sera. Prima di lei Maria Luisa Agnese ha diretto "Sette", Fiorenza Vallino e Diamante D'Alessio "Io Donna". Maria Laurà Rodotà e Isabella Bossi Fedrigotti scrivono spesso commenti per il Corriere. Altre colleghe sono in prima linea in tutti i sensi: pensa a Maria Grazia Cutuli, che purtroppo non c'è più. O a tante brave colleghe che ogni giorno ci mostrano cosa sanno fare. Due nomi, ma ce ne sarebbero altri: Fiorenza Sarzanini e la mia amica Giusi Fasano, che ha seguito le tragedie in Giappone. Le cose si muovono, non solo in casa nostra, ma in tutti gruppi editoriali.

Ma dobbiamo ricordare come funziona il famoso "soffitto di vetro". Voi donne siete svantaggiate quando noi uomini possiamo ricorrere alla cooptazione (direzioni, consigli di amministrazione), come descritto nel libro "Fatti più in là" di Monica D'Ascenzo (Edizioni Gruppo 24 Ore). Vi affermate quando le carriere passano attraverso giudizi oggettivi, esami e concorsi (dall'università alla magistratura al notariato). Ecco perché le quote rosa sono necessarie: per forzare un cambiamento che sta già avvenendo, ma è troppo lento.

PS Auguri a mia moglie Ortensia, che oggi compie 49 anni (di cui 25 sposata con un tipo impegnativo
)!



Offline Motociclista

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #64 il: Marzo 30, 2011, 14:02:39 pm »
Concordo con la tecnica dello sganciamento emotivo.
Sono contrario invece nello sperare che nuove tecnologie ci sgancino dal bisogno di una donna.
Già oggi la vita è grama.. se poi ci si toglie anche la possibilità di trovare una persona con cui costruire qualcosa assieme, tanto vale che ci buttiamo in massa dalle scogliere come i lemming T_T
Non credo mi sentirei felice se tornato a casa da una giornata di lavoro, mi sdraiassi sul letto per farmi una bambola di plastica.

Citazione da: Zoltan
Se ogni uomo si fosse comportato e si comportasse come ogni donna ha sempre fatto (ovvero avesse messo davanti i suoi bisogni prima di quelli dell'altro sesso) oggi non saremmo in questa situazione.

Assolutamente d'accordo.
Anzi, se andiamo a vedere, buona parte della civiltà s'è sviluppata proprio per questa caratteristica maschile.
Almeno una volta le donne erano grate, oggi è un motivo per venire disprezzati.

Offline Italiano

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #65 il: Marzo 30, 2011, 14:03:53 pm »
Ecco il primo pasto dei maiali, Marmocchio:
 :mad:
http://www.corriere.it/italians/

"27esima ora", donne, giornali (e non solo)
Caro Beppe,
ti scrivo di nuovo riguardo il mio quesito: a proposito di diritti delle donne... nell'arco di quest'ultimo anno ricordo un solo fondo del "Corriere" a firma femminile (Barbara Stefanelli, ndr), alla vigilia della manifestazione dello scorso febbraio. Ti chiedo ancora: non esistono brillanti politologhe, economiste, storiche degne della prima pagina del maggior quotidiano italiano?
Spero finalmente in una Tua illuminante opinione!
Con stima,
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Ciao Stefania.
Ci sono, al Corriere, ottime firme femminili: basta guardare le 15 colleghe che hanno aperto "La 27esima ora" http://27esimaora.corriere.it/ . Un blog al femminile che racconta - copio dalla testata - "le storie e le idee di chi insegue un equilibrio tra lavoro (in ufficio/in casa), famiglia, se stesse". Il titolo nasce da uno studio secondo il quale la giornata delle donne in Italia dura 27ore, a causa di un confine pubblico-privato che diventa sempre più flessibile e incerto.

È Vero quello che tu hai intuito, Stefania: in tutti i media italiani le donne corrono in salita. Per le note questioni sociali, culturali, familiari; e per tradizione. Per lungo tempo c'è stata l'abitudine di identificare alcuni argomenti come maschili (politica, economia, finanza, affari esteri, sport) e altri come femminili (la scuola, la famiglia e i figli, i temi sociali e di costume, lo spettacolo). Se c'era un vertice internazionale, quasi sempre, era una donna che si occupava della moglie del leader. Quando sono arrivate Frau Merkel e Hillary segretario di Stato, però, non è stato chiesto a noi maschi di occuparci dei consorti.

Sull'oggettiva e illogica disparità non ci piove: lo dice un maschio. È bello ed è giusto perciò vedere le donne ai posti di comando (e di molte grane, aggiungo!): Barbara Stefanelli è la prima donna vicedirettrice del Corriere della Sera. Prima di lei Maria Luisa Agnese ha diretto "Sette", Fiorenza Vallino e Diamante D'Alessio "Io Donna". Maria Laurà Rodotà e Isabella Bossi Fedrigotti scrivono spesso commenti per il Corriere. Altre colleghe sono in prima linea in tutti i sensi: pensa a Maria Grazia Cutuli, che purtroppo non c'è più. O a tante brave colleghe che ogni giorno ci mostrano cosa sanno fare. Due nomi, ma ce ne sarebbero altri: Fiorenza Sarzanini e la mia amica Giusi Fasano, che ha seguito le tragedie in Giappone. Le cose si muovono, non solo in casa nostra, ma in tutti gruppi editoriali.

Ma dobbiamo ricordare come funziona il famoso "soffitto di vetro". Voi donne siete svantaggiate quando noi uomini possiamo ricorrere alla cooptazione (direzioni, consigli di amministrazione), come descritto nel libro "Fatti più in là" di Monica D'Ascenzo (Edizioni Gruppo 24 Ore). Vi affermate quando le carriere passano attraverso giudizi oggettivi, esami e concorsi (dall'università alla magistratura al notariato). Ecco perché le quote rosa sono necessarie: per forzare un cambiamento che sta già avvenendo, ma è troppo lento.

PS Auguri a mia moglie Ortensia, che oggi compie 49 anni (di cui 25 sposata con un tipo impegnativo
)!




No no ragazzi ma insomma,non va bene! Queste donne che non comandano mai,che sono bistrattate dalla società,dalle leggi,dalla natura... Ma insomma! Dobbiamo assolutamente fare qualcosa e alla svelta,non vogliamo mica essere gli ultimi nella classifica mondiale ad essere dominati dalle donne? No,dobbiamo essere i primi!
Innanzitutto si lasciano i pochi diritti che già hanno e ne aggiungiamo di altri:

- se ti fidanzi con una donna,quando ti sfidanzi dovrai pagarle un vitalizio a seconda della tua busta paga,perchè se una donna
  dedica del tempo ad un uomo,si fanno dei progetti d'amore eccetera,ma poi viene delusa,è giusto che venga pagata!
- lo stato pagherà le imprese create dalle donne,in modo da agevolare l'imprenditoria femminile.
- i CDA dovranno essere totalmente femminili,in modo da non far morire altre donne sul lavoro con lavori usuranti e pericolosi.
- Si agevoleranno le aziende composte per la maggior parte da donne,più donne ci saranno,più sarà agevolata!
- Alla prima denuncia di stupro,il maschio stupratore verrà incarcerato a vita natural durante e butteremo via la chiave!
- Se si osserva una donna e lei sarà infastidita dallo sguardo di un maschio,1000 euro di multa al secondo + danni morali per la donna violata!
Ovviamente i secondi verranno dichiarati dalle donne!
- Quando si sposa una donna,l'uomo dovrà necessariamente rimanere a casa ad accudire la prole e a fare i servizi domestici,in modo da
  agevolare il lavoro femminile!
- Pene pecuniarie per chi in un'azienda sceglie un uomo al posto di una donna!

Queste sono solo alcune promesse del nostro partito "Futuro Donna".Saremo i primi in Europa e nel mondo ad essere il paese più libero ed emancipato,oltre che governato dalle grandi doti ed intelligenze femminili!
Se avete altre proposte per promuovere la donna in questo mondo maschilista,siete i benvenuti!
EVVIVA LE DONNE!

Online Jason

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #66 il: Marzo 30, 2011, 14:08:34 pm »
Citazione
Concordo con la tecnica dello sganciamento emotivo.
Sono contrario invece nello sperare che nuove tecnologie ci sgancino dal bisogno di una donna.
Già oggi la vita è grama.. se poi ci si toglie anche la possibilità di trovare una persona con cui costruire qualcosa assieme, tanto vale che ci buttiamo in massa dalle scogliere come i lemming T_T
Non credo mi sentirei felice se tornato a casa da una giornata di lavoro, mi sdraiassi sul letto per farmi una bambola di plastica.

In mancanza di alternative ( e se nel futuro continua a comandare il femminismo temo proprio che di alternative non se ne troveranno) , tu cosa faresti ?
Se ci saranno uomini con bambole di plastica ringraziamo chi non ha voluto cambiare le cose.

Non sto invitando tutti gli uomini a farsi una bambola, ma neanche vanno criminalizzati.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #67 il: Marzo 30, 2011, 14:12:07 pm »
Considerato che oggi sposarsi è pericoloso, tu cosa faresti ?
Se ci saranno uomini con bambole di plastica ringraziamo chi non ha voluto cambiare le cose.

Non sto invitando tutti gli uomini a farsi una bambola, ma neanche vanno criminalizzati.

L'unico modo per salvarsi e non vedersi la vita distrutta da una donna è quella di vivere delle storie,ma ognuno a casa propria,senza matrimonio e senza figli.Eternamente fidanzati.Se non sta bene alla donna di turno,si cambia e se ne trova un'altra.
Purtroppo è troppo rischioso un matrimonio o anche una semplice convivenza,io preferisco avere una vita agiata in solitudine,uscendo con gli amici,invece di essere felice per qualche anno ma poi ritrovarmi a 40 o 50 anni a dover dormire sotto i ponti!
La libertà e l'indipendenza sono la cosa più bella...Non facciamocele soffiare via per un'illusione!

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #68 il: Marzo 30, 2011, 14:32:57 pm »
L'unico modo per salvarsi e non vedersi la vita distrutta da una donna è quella di vivere delle storie,ma ognuno a casa propria,senza matrimonio e senza figli.Eternamente fidanzati.Se non sta bene alla donna di turno,si cambia e se ne trova un'altra.
Purtroppo è troppo rischioso un matrimonio o anche una semplice convivenza,io preferisco avere una vita agiata in solitudine,uscendo con gli amici,invece di essere felice per qualche anno ma poi ritrovarmi a 40 o 50 anni a dover dormire sotto i ponti!
La libertà e l'indipendenza sono la cosa più bella...Non facciamocele soffiare via per un'illusione!
questo ragionamento presto, lo potrebbero fare in tanti, sarà l'avanzamento stesso del femminismo a fornire agli uomini gli strumenti per ragionare allo stesso tuo modo. (oltre al nostro contributo). ora imagina di essere una donna e di avere un desiderio di maternita.....e di incontrare solo uomini consapevoli......chi ha bisogno di chi? lo sganciamento emotivo è l'unico strumento praticabile per spostare gli equilibri di potere.

Offline Italiano

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #69 il: Marzo 30, 2011, 14:52:13 pm »
questo ragionamento presto, lo potrebbero fare in tanti, sarà l'avanzamento stesso del femminismo a fornire agli uomini gli strumenti per ragionare allo stesso tuo modo. (oltre al nostro contributo). ora imagina di essere una donna e di avere un desiderio di maternita.....e di incontrare solo uomini consapevoli......chi ha bisogno di chi? lo sganciamento emotivo è l'unico strumento praticabile per spostare gli equilibri di potere.

Si,sono d'accordo al 100%! Speriamo che presto ce ne renderemo conto e che le leggi cambino RADICALMENTE!

Offline ilmarmocchio

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #70 il: Marzo 30, 2011, 15:08:26 pm »
questo ragionamento presto, lo potrebbero fare in tanti, sarà l'avanzamento stesso del femminismo a fornire agli uomini gli strumenti per ragionare allo stesso tuo modo. (oltre al nostro contributo). ora imagina di essere una donna e di avere un desiderio di maternita.....e di incontrare solo uomini consapevoli......chi ha bisogno di chi? lo sganciamento emotivo è l'unico strumento praticabile per spostare gli equilibri di potere.

Quoto al 100%. Non solo sposta i rapporti di forza, ma getta il " cerino acceso " in mano al mondo femminista, che dovrà così affrontare le proprie assurdità e i propri errori.
Si troveranno tra le mani una pistola scarica

Offline ilmarmocchio

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #71 il: Marzo 30, 2011, 15:09:49 pm »
@ Fazer : l'articolo che hai postato è un pasto completo per i " nostri maiali".
Che schifoso ( e interessato ) esempio di maschiopentitismo )

Offline Fazer

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #72 il: Marzo 30, 2011, 16:21:43 pm »
Un altro punto a favore della Realdoll: dopo il sesso, non ci scassa i coglioni:
 :P
http://www.corriere.it/salute/11_marzo_30/tristezza-post-sesso-perasso_95c114fe-5ab3-11e0-9f1f-2edbd1a49bbb.shtml

Tristezza post-sesso,
ne soffre una donna su tre
Un terzo delle donne patisce il «sex blues», mestizia alla fine del rapporto. Nessun legame con la prestazione
RICERCA USA-AUSTRALIA
MILANO – Freud e altri studiosi e psicologi hanno provato a definirne le ragioni dell'inconscio nei loro scritti, ma le cause neuronali restano ancora sconosciute. È la tristezza post-rapporto, o la depressione post-coitum, anche se parlare di depressione è errato. La prova una donna su tre alla fine del rapporto sessuale: una sensazione di ansia, malinconia, tristezza, spesso accompagnata da un irresistibile desiderio di piangere. Che non ha nulla a che vedere con l'esito della prestazione, perché colpisce a prescindere dalla soddisfazione sessuale o dal raggiungimento dell'orgasmo.
CRISI DIFFUSA – Secondo i dati dei ricercatori dell'università australiana del Queensland e di quella dello Utah negli Stati Uniti, che hanno condotto lo studio su oltre 200 giovani donne, il 32,9 per cento del campione intervistato ha dichiarato di aver sofferto nella vita sessuale adulta di sex blues, una o più volte. La crisi si risolve spesso in pochi minuti, a differenza di tristezze più conosciute e studiate, come il baby blues, in arrivo dopo la nascita di un figlio dal perdurare più lungo. Si esprime solitamente a orgasmo avvenuto, attraverso la sensazione di ansia, irritabilità, malinconia, attacchi di pianto. Proprio nel momento in cui, dunque, il fisico femminile dovrebbe rilassarsi ed essere invaso da un diffuso benessere fisico e psichico.
PROSSIMI PASSI – Se il legame tra chi ha subito un trauma o una violenza sessuale e questo blues da dopo rapporto sono più semplici da spiegare, ancora non è chiaro però il perché questa sensazione colpisca indifferentemente anche donne equilibrate con una vita sessuale e sentimentale felice. La ricerca, pubblicata sul Journal of Sex Health, è solo al suo primo stadio. Il professore australiano Schweitzer che ha guidato lo studio è ora pronto per la seconda parte: indagare quanto il senso di sé delle donne che dichiarano di soffrire di blues post-rapporto incida sulla tristezza provata. Così come c'è un filone ancora da iniziare a scoprire, quello della predisposizione biologica a questa lieve depressione
.


E così, probabilmente, dopo il sesso il 50% vuole "le coccoline", l'altro 50% comincia a piangere... :blink:
Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll, Realdoll (mi devo convincere)  :lol:

Offline Red-

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #73 il: Marzo 30, 2011, 22:04:08 pm »
Citazione
Sei un kamikaze senza cariche esplosive, ti fai ammazzare senza fare alcun danno, contento te......
ahahah
...che splendida sintesi per il sommo e i suoi sostenitori. Da incorniciare!  :lol:
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Zoltan2

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Re: Che cosa ci stiamo a fare ancora qui?
« Risposta #74 il: Marzo 30, 2011, 23:25:50 pm »
ora immagina di essere una donna e di avere un desiderio di maternita.....e di incontrare solo uomini consapevoli......chi ha bisogno di chi?

Ora non vorrei sembrare antipatico, ma posso svegliarvi dal vostro sogno di un "riequilibrio dei poteri"??

Vi rendete conto che le donne possono già (e potranno sempre meglio) fare a meno dell'uomo ANCHE per la riproduzione (affidamento - utero in affitto - inseminazione artificiale - etc...) ?!?!????

E poi non vi rendete conto che ci stiamo avviando verso la legalizzazione e l'esaltazione morale delle doppie unisex??!?!

Non pensate che piano piano le famiglie monogenitore donna e bigenitoriale lesbo verranno sempre più elogiate come il "nuovo modello famigliare ideale"??!?!

Credete che un giorno non vedrete un mare di donne single o coppie lesbo con figli adottati o da donatore o ancora meglio partoriti senza sperma?!?!?

Pensate che lo strisciante femminismo, nel suo delirante elogio della donna, non sdoganerà l'inutilità del maschio perfino come genitore??! (perché.... non è già successo!?!??)

A me sembra che sia già quasi tutto scritto... con calma si vedranno sempre più bimbi partoriti da donatore di sperma e cresciuti da donne single, poi ci saranno le coppie di donne che utilizzeranno le ultime scoperte scientifiche per avere figli senza nemmeno bisogno di quello (esiste già una tecnica per prelevare il dna dal midollo e procreare senza bisogno di sperma e un genitore maschio).

Continuate a sognare... dopotutto la speranza è l'ultima a morire...  :doh:
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.