Questa la mia interpretazione del genesi(mi sa che solo Animus leggerà quest'articolo
),non pretendo che sia giusta,non pretendo che sia unica, anche perchè la natura dei testi antichi e quella di essere ''zippati'',''compressi'',in poche parole semplici,essenziali,ma profonde e dense di significato,e contenti più significati per la stessa ''parabola''(esattamente il contrario dei testi moderni che sono vaniloquio,ovvero sovrabbondanza di parole,spesso ricercatema che non significano nulla).
Nel genesi si narra di come Adamo abbia mangiato dall'albero del bene e del male,che Dio gli aveva proibito e di come per ciò sia stato maledetto,insieme alla sua compagna tentatrice,storia che non ripeto,perchè conosciamo tutti
Questo oscuro passaggio del Genesi,trascurato da tutti gli psicoanalisti,che pur essendo in maggioranza ebrei hanno tralasciato i miti del mondo semitico,per analizzare invece quelli del mondo classico,non consiste affatto nella presunta maledizione dovuta al ''peccato sessuale in sè e per sè''.
Questo non lo dico solo io,anzi oramai lo sanno tutti,compresi i teologi,soprattutto i teologi che sanno benissimo che Dio aveva creato la donna ''perchè l'uomo si sentiva solo''...e non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro, si dice infatti a buon intenditore POCHE PAROLE E NELLO STRINGATO GENESI C'E' PIU' PSICOLOGIA CHE IN UN LOGORROICO TRATTATO DI FREUD,ma credo di dover aggiungere altro perchè il testo antico è adatto a una sensibilità diversa e per noi moderni è troppo ''compattato'' per essere facilmente compreso(io stesso non lo capisco pienamente):
Provo ad intepratare:
la solitudine è la precondizione al desiderio sessuale nell'uomo,E SECONDO IL GENESI(anche se visto in un'ottica moderna può sembrare strano) LA SOLITUDINE E' CIO' CHE PRECEDE IL DESIDERIO SESSUALE,NONCHE' LA RICERCA DA PARTE DELL'UOMO DELLA DONNA.
L'amore si dice,è ricerca spasmodica di evitare la morte,ma qual è il momento di maggior solitudine dell'uomo:la morte.
A quanto pare,la civiltà,ovvero il vivere nella ''civitas'',dunque l'aggregazione sociale di esseri umani,più che con la necessità di ''collaborazione'' come viene scritto nei testi di antropologia,nasce con questo oscuro senso di solitudine che l'uomo tenta in qualche modo di compensare,e il primo tentativo di compensazione,dunque la prima forma di civiltà sta nella coppia uomo-donna.
Questa solitudine,non è il peccato originale,ma la precondizione del peccato originale.
Non sentendosi sola,Eva non cerca Adamo alla stessa maniera in cui viene cercata da Adamo(essa non è stata creata di per sè stessa,ma per Adamo,dunque non si sente ''sola'',alla stessa maniera di lui),dunque sfrutta questa debolezza di lui per condizionarlo,ovvero per esercitare su di lui un potere,e il potere,il vero potere consiste sempre come dice giustamente Nietsche,nello stabilire il bene e il male.
Il peccato originale,banalmente,secondo questa mia interpretazione,non sta nel sesso in sè e per sè,ma nella creazione della ''civiltà'',ovvero nella trasformazione del maschio in ''uomo'',e della femmina in ''donna'',ovvero nella desessualizzazione del sesso animale,nella sua umanizzazione e trasformazione in un eros indistinto che è gioco di maschere,più che impulso alla vita(dunque finzione,e si sa che la finzione è più femminile che maschile).
Il primo atto in cui l'essere umano,in primis Eva poi solo in seconda battuta Adamo,tenta di stabilire il bene e il male,laddove vi è solo pulsione incosciente,e dunque di sostituirsi a Dio,avviene durante il sesso,solo allora si accorgono di ''essere nudi''e dunque di necessitare di un vestito,di una maschera con cui coprirsi.
Questo meccanismo di voler moralizzare ciò che è naturale trova pieno compimento nell'era moderna,in cui la sessualità fine a sè stessa,in particolare dell'uomo viene continuamente stigmatizzata e criticata,IN SPECIAL MODO DALLE DONNE.
L'eros che è gioco di maschere,ovvero nascondimento della propria vera natura,uccide il sesso,gli uomini e le donne,anche quando in teoria stanno copulando non sono nudi,ma indossano una maschera,da ciò derivano tutte le loro nevrosi,la loro frustrazione,(specialmente quella femminile)non possono più essere ciò che sono,o forse,non lo sanno nemmeno più.
L'eros acuisce la nevrosi e non la scarica,solo il sesso scarica le nevrosi,ma chi è inserito in una qualsiasi cultura,ancorchè ''controcultura'' non è in grado di vivere il sesso puro,animale e dunque di denevrotizzarsi.
L'uomo ha smesso di fare sesso,per addentrarsi nel gioco di specchi deformanti dell'eros,mica da quando la pornografia viene decantata dalle ''poetesse'',ma da circa centomila anni,ovvero da quando l'uomo ha incominciato a seppellire i morti,OVVERO DA QUANDO SI E' SENTITO PER LA PRIMA VOLTA ''SOLO''.
Il mitico ''giardino dell'eden'' si riferisce a quella condizione che precede la fase ''culturale'',dove l'uomo acquista cognizione della solitudine e della morte.
Il femminismo,come del resto tutte le ideologie che si propongono di ''civilizzare l'uomo'',sono l'attacco più profondo all'ordine delle cose disposto da Dio,e sono la continuazione del peccato originale,ovvero della tentazione a sostituirsi a Dio e a voler dettare ciò che è bene,e ciò che è male.
Questa tentazione di sostituirsi a Dio,è più di Eva che non di Adamo,giacchè essa nella nostra cultura è ''donna'',ovvero ''domina'',''signora'',ovvero colei che vuole comandare(e sostituirsi al Dominus vero,ovvero Dio),ed in ragione delle conseguenze moderne di quell'antico gesto della tentazione ad Adamo,possiamo anche capirne il fine,ovvero l'essenza malcompresa del peccato originale,che sta nella pretesa del potere,che è attributo di DIO,IN RAGIONE DI CIO',SECONDO LA BEN NOTA LOGICA DEL CONTRAPPASSO DIO L'HA PUNITA CONDANNANDOLA,LEI CHE VOLEVA ESSERE ''SIGNORA'',AD ESSERE SOTTOMESSA ALL'UOMO,CHE INVECE PUR AVENDO CONDIVISO IL PECCATO CON LEI,SI E' MANTENUTO PIU' UMILE,OVVERO NON HA DIMENTICATO LA SUA ORIGINE:L'HUMUS,OVVERO IL FANGO,E IN RAGIONE DI CIO' NON SI FA CHIAMARE ''DONNO'',OVVERO DOMINUS,SIGNORE,BENSI' UOMO,OVVERO L'UMILE.
La dimenticanza di questa antica storia,o la sua cattiva interpretazione,hanno portato molti uomini,anche persino dei preti,a sentirsi in colpa per le sofferenze di Eva.
Ma ora la storia si ripete Eva immemore della lezione vuole tornare a essere ''signora'' e a porsi al centro dell'etica,per disporre il bene e il male,nuovamente Dio,tornerà sulla terra,i popoli che stanno venendo qui lo chiamano Allah,ed egli ricorderà nuovamente a Eva di essere nuda,ma questa volta la sua vergogna sarà più grande insieme alla sua colpa,e non basterà più la foglia di fico a nasconderla,ci vorrà il burqa,giacchè Allah commina pene più severe del Dio dei cristiani,e non fornisce redenzioni.
Invano le femministe controargomenteranno che dunque ''la Bibbia'',è maschilista,proprio nell'atto di pretendere di definirla in termini negativi,senza nemmeno prendersi la briga di controanalizzarla(la logica a Dio non serve,egli ne è al di sopra),proprio in quell'atto,esse ne sanciranno la veridicità,giacchè esse pretendono di stabilire cos'è bene e cos'è male,IN BASE AL PROPRIO SENTIRE,ponendosi al di sopra di qualsiasi logica,ovvero del logos,e dunque della parola,che per gli uomini è invece sacra,con ovvia facilità,quasi fossero dee,quando la logica le mette fuori gioco,esse sanciscono che la logica è maschilista,e pretendono dunque di sostituirsi a Dio,il creatore del logos,Colui dal quale esso emana,e che dunque è l'unico che può permettersi di andarvi contro e dunque sospenderne le regole che esso stesso ha creato.
ps devo fare un secondo post,ancora più importante del primo,aspettate che abbia finito il secondo prima di commentare