Voci su un patto prenuziale
Se c'è divorzio i figli al padre
Lei perderebbe il titolo reale e non avrebbe un soldo
La sposa potrebbe vedere la prole senza alcuna limitazioneLONDRA - «Ultime notizie sull'accordo prenuziale: Kate insiste sulla clausola della non decapitazione. Ma William dice: "Non cediamo. Deve guadagnarsi la sua testa"». Va bene, l'ultima Kate (nata Howard) fatta decapitare da un marito re d'Inghilterra risale al 1542 e lui era il recidivo Enrico VIII. Va bene, è una finta notizia, data dall'inviato a Londra del programma satirico americano Daily Show. Va bene, ma non sembra troppo diversa da alcune notizie forse vere.
Perché domani Kate Middleton, ragazza media sia pure in versione cinque stelle lusso, si sposerà e diventerà Princess Catherine, il nome completo è più fine. Dopo di che, se si dovesse stufare del suo principe o se il suo principe si dovesse stufare di lei, la carrozza si trasformerà in zucca e il titolo di principessa sparirà e lei tornerà la solita Kate. È quel che riferisce il quotidiano tedesco Bild; secondo il quale un «prenup», un accordo prematrimoniale, è stato firmato davvero, presso lo studio legale Spears di Londra. E non sarebbe ispirato alle pari opportunità tra i due coniugi. Riferisce la Bild: se i due finissero per divorziare, Middleton perderebbe l'affidamento degli eventuali figli; dovrebbe rinunciare al titolo di altezza reale; non potrebbe più vivere in nessuna delle dimore reali; non otterrebbe un penny del patrimonio di William (attualmente sui 13 milioni di sterline, che salirebbero a 325 in caso di decesso della nonna); e non potrebbe rivelare nulla della sua vita coniugale e della famiglia reale, pena una multa «a sette cifre». Praticamente un contratto capestro. O un contratto mannaia, visti i precedenti.
Con un'unica finestra umanitaria, pare ottenuta causa ostinazione della sposa: una clausola che le salva non la testa ma il diritto a vedere i figli senza limitazioni; ed estende la possibilità anche ai suoi genitori. Per il resto, in caso, finirebbe come una qualsiasi benestante divorziata alla quale il ricco marito aveva fatto firmare un contratto: a vivere degli alimenti. Senza incassare liquidazioni monstre come i 17 milioni di sterline ottenuti da Diana Spencer nel 1996; senza poter rilasciare interviste terrificanti sul suo matrimonio come fece la stessa Lady Di; senza potersi infilare in imbrogli vari come ha fatto per anni Sarah Ferguson, ex moglie del principe Andrew. Il prenup cattivo imposto dalla famiglia Windsor sembra scritto pensando a loro; provando a prevenire eventuali futuri danni alla casa reale. Anche se alcune presunte condizioni, come la rinuncia ai figli in caso di separazione, tolgono un po' di aura fiabesca al Royal Wedding. E danno un po' di fiato a quei commentatori progressisti che lo vedono come un «sacrificio umano». E mostrano come siano profeticamente accurate certe parodie. Ieri mattina, poco prima che arrivasse la notizia del prenup forse vero, il Guardian ne aveva pubblicato uno falso. Recitava così: «Io, William Arthur Philip Louis Wales... stabilisco che, nel caso mi annoi di Catherine Elizabeth Middleton (d'ora in poi qui nota come la Commoner) o se la Commoner guardasse un altro o se diventasse come sua madre... la Commoner non avrà assolutamente nulla eccetto un'orrenda casupola se mia nonna si sentirà generosa... Io, Catherine Elizabeth Middleton, prometto di chiudere un occhio se mio marito si comporterà da bastardo e andrà a letto con altre, prometto di sorridere con aria inespressiva ai paparazzi, prendo atto che se in qualunque maniera non soddisferò le aspettative dell'Uomo Nato per essere re, tornerò al mio mondo modesto». Fa ridere ma anche no.
Comunque, viva gli sposi.
http://www.corriere.it/esteri/speciali/2011/nozze-william-e-kate/notizie/rodota-voci-su-un-patto-prenuziale_50957e20-715f-11e0-9f4e-c2e6495f1ddd.shtml