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Non ha diritto al rimborso di metà della parcella del dentista del figlio la mamma separata che non ha consultato l’ex marito. A stabilirlo è la Corte di Cassazione che con una sentenza del 27 aprile scorso ha respinto il ricorso di una mamma napoletana che aveva fatto curare il figlio da un dentista senza aver chiesto il consenso al ex marito in quanto prima della separazione avevano stabilito che per effettuare delle spese straordinarie vi doveva essere un accordo tra loro.</P><P>La vicenda nasce dal fatto che la signora aveva chiesto ed ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti del marito per il pagamento delle spese sostenute per le cure odontoiatriche del figlio alla quale l’ex marito si era opposto perdendo il giudizio di primo grado. A seguito del ricorso alla Corte d’Appello di Napoli e poi il conseguente dell’ex- moglie alla Suprema Corte viene invece stabilito che la decisione sulle spese per le cure del figlio deve essere presa da entrambi i coniugi. </P><P>In particolare la Cassazione ha ritenuto che anche per quanto attiene alle spese straordinarie, “la concertazione deve essere alla base del rapporto dei due genitori anche dopo la separazione per le decisioni maggiormente corrispondenti alle esigenze del minore nell’ambito di una funzionalizzazione dell’esercizio della potestà”.
Occhio agli entusiasmi eccessivi ed esagerati: purtroppo una rondine non faprimavera!