Grazie al bias femminista non abbiamo come cittadini la possibilità di un'informazione equilibrata sul rapporto tra MM e FF.
Nessuno sa come stanno veramente le cose, c'è grande confusione, voluta, per poter ripetere liberamente il credo sessista anti-uomo, cioè usare le scuse più svariate per sostenere la sua inferiorità connaturata.
Da ciò che ricordo l'aspettativa di vita è una semplice divisione tra il numero di soggetti e il numero di anni di vita "erogati", in maniera cumulativa, tale per cui sull'aspettativa maschile incide negativamente la mortalità prima dei quarant'anni, sfavorevole in un rapporto di quattro a uno circa.
Se è così, e credo proprio che sia così, non si può parlare di influenza protettiva ormonale come causa della differenza, perché prima dei quarant'anni la morte per ischemia è poco incidente e la quasi totalità dei decessi è di origine traumatica.
In sostanza, quello che è un vero e proprio martirio di genere in giovane età, di cui beneficia tutta la società e in primis, come genere, le donne, viene ritorto dalla propaganda donnista contro l'uomo, come evidenza sedicente della sua inferiorità.
Vigliaccheria allo stato puro.
La stessa identica dinamica è osservabile nel rendimento scolastico, dove una condizione di svantaggio ambientale per i ragazzi, da cui consegue la scarsa integrazione con ovvii problemi di rendimento, viene usata come sedicente prova della loro minore intelligenza nei confronti delle ragazze.