Autore Topic: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING  (Letto 6989 volte)

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Offline JAROD72

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IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« il: Novembre 09, 2009, 12:53:19 pm »
Stalking: il 21% delle milanesi ha subito molestie e minacce insistenti
pubblicato: lunedì 09 novembre 2009 da gabriele ferraresi in: Dei delitti e delle pene



http://www.crimeblog.it/post/3681/stalking-il-21-delle-milanesi-ha-subito-molestie-e-minacce-insistenti#show_comments





Lo Studio Legale Martinez & Novebaci di Milano ha una sezione dedicata interamente allo stalking, e una delle sue legali, Sonia Gaiola, è anche presidentessa del primo - e penso unico - sportello antistalking in Italia. I dati che ci propongono sono piuttosto interessanti: il 21% dei milanesi avrebbe avuto a che fare con episodi di stalking, gli uomini sarebbero il 70% in totale, a fronte di un 30% di gentil sesso che si dedica a molestie assortite. I dati a livello nazionale, risalgono al 2006,

c’è stato stalking su ben 2 milioni e 77 mila donne al momento della separazione, pari al 18,8% del totale. E’ inoltre emerso che il 48,8% delle donne vittime di violenza fisica o sessuale ad opera di un ex partner, ha subìto anche comportamenti persecutori”

Tornando ai dati recenti e su Milano, nella metà dei casi il persecutore è un ex partner, un convivente, un “ex” in generale, mentre nel 25% dei casi si tratta di un vicino di casa, e solo nel 5% dei casi di un parente. Se volete saperne di più c’è: il sito stalking.it.



Il 21% mi sambra una percentuale altissima, come l'accusa del 7% degli uomini che ne sarebbero gli autori.

Lo studio dice che nel caso di separazione l'uomo non accetterebbe la situazione e allora comincerebbe lo  stalking.

il sito stalking.it.


Questo e' il sito di denunce sull'argomento.


Offline nonmorto

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #1 il: Novembre 09, 2009, 21:59:06 pm »
Jarod tu sai cosa è lo stalking? È un termine per criminalizzare il corteggiamento, fenomeno presente in quasi tutte le specie animali, compreso l'uomo.

Quando la femmina è corteggiata da un uomo che le piace continua a chiamarsi corteggiamento, quando l'uomo non le piace si chiama stalking ed ovviamente è un reato.

L'unico problema è che è un po' difficile sapere a priori di piacere o no ad una donna prima del corteggiamento, ma vabbè, il legislatore non può prevedere proprio tutto.
« Ultima modifica: Novembre 09, 2009, 22:03:53 pm da nonmorto »

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #2 il: Novembre 09, 2009, 22:22:29 pm »
il 21%  ? solo?
ma è  l'80% in realtà !  :doh:
dai tempo di far capire anche alle più restie  quanto è di moda denunciare di aver subito violenze dal partner e tutti i litigi di coppia passerranno come aggressioni di luil
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #3 il: Novembre 10, 2009, 08:42:34 am »
Jarod tu sai cosa è lo stalking? È un termine per criminalizzare il corteggiamento, fenomeno presente in quasi tutte le specie animali, compreso l'uomo.

Quando la femmina è corteggiata da un uomo che le piace continua a chiamarsi corteggiamento, quando l'uomo non le piace si chiama stalking ed ovviamente è un reato.

L'unico problema è che è un po' difficile sapere a priori di piacere o no ad una donna prima del corteggiamento, ma vabbè, il legislatore non può prevedere proprio tutto.

Questa mi sembra una generalizzazione piuttosto azzardata

Offline Cassiodoro

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #4 il: Novembre 10, 2009, 09:32:44 am »
'Se lo stalker è donna'
Il ministro Carfagna ricorda che a compiere molti reati di molestie sono anche le donne, soprattutto al sud
FLAVIA AMABILE


http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=769&ID_sezione=&sezione=
_________________________________________________ ________________________________
'Ma la donna è meno violenta'
Dopo le parole del minisro Carfagna sullo stalking al femminile
FLAVIA AMABILE


Un po' lo temevo. Dopo l'articolo di ieri sullo stalking che in alcuni casi è anche femminile, si è discusso un po'. Ecco, ad esempio, che cosa ha scritto il blog 'Femminismo a Sud':


http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=771&ID_sezione=274&sezione=
« Ultima modifica: Novembre 10, 2009, 09:43:12 am da Cassiodoro »
"Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante" - "Ah sì? E cosa ha capito?" - "Che vola solo chi osa farlo"

Offline nonmorto

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #5 il: Novembre 10, 2009, 11:04:08 am »
Questa mi sembra una generalizzazione piuttosto azzardata

Questa è la legge italiana
Citazione
Art. 612-bis Atti Persecutori

Salvo che il fatto costituisca più grave reato, e’ punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena e’ aumentata se il fatto e’ commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena e’ aumentata fino alla metà se il fatto e’ commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata. Il delitto e’ punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela e’ di sei mesi. Si procede tuttavia d’ufficio se il fatto e’ commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilità di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonche’ quando il fatto e’ connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.

La legge qui quasi spaventa, parla di armi, di minacce e di amenità varie, che sono tutte cavolate, poi parla di handicap e di altre categorie "deboli" per far dire alla gente che legge questa legge "che schifo, questi uomini schifosi pure gli handicappati e le donna in cinta vanno a stalkeggiare". "Grave stato di ansia e di paura", "timore per l'incolumità propria" fanno sembrare chissà che.

In pratica la legge, tolte le parti per far sembrare gli uomini esseri schifosi, significa che se c'è una che ti piace e fai finta di capitare proprio dove lavora lei per parlarle, se sei un ex marito che vuole riconquistare la moglie, se mandi un sms ma tu sei uno sfigato che non piace alla donna, commetti un reato, che si chiama stalking. Un reato serio perché mica ammazzi un uomo, fai ad una donna qualcosa di sessualmente sgratido, che COME INSEGNA LA CRONOCA È UNA COSA GRAVE  :doh: :doh: :doh:. Perchè uno che fa stalking poi uccide la donna, infatti i pochissimi omicidi di donne fatti da amanti, che finiscono tutti sulla cronaca nazionale talmente sono tanti  :doh: :doh: :doh:, a differenza dei pochissimi omicidi di mafia, che sono circa il triplo  :doh: e che non finiscono sulla cronoca nazionale  :doh:, ci insegnano che tutte le donne corteggiate (circa il 100%) poi finiscono uccise   :cry:. Non è una barzelletta, è il motivo per cui è stata fatta la legge, i numerosi episodi di cronaca di donne uccise e stuprate. Mica i numerosi episodi e basta, i numerosi episodi di cronaca, in pratica chi decide cosa va sulla cronaca decide le leggi.

In pratica il corteggiamento è chiamato "Atti Persecutori" nel titolo della legge e "condotte reiterate di molestia" nel corpo.

La wikipedia inglese lo dice chiaramente, almeno gli americani non sono ipocriti, come prima frase che introduce l'argomento
da http://en.wikipedia.org/wiki/Stalking
Citazione
Stalking is a term used to describe unwanted attention by individuals (and sometimes groups of people) to others.

Cioè se certi atteggiamenti sono stalking o no lo decide la donna. Se le piace l'uomo che la corteggia non è stalking, se non le piace è stalking.



Se c'è una cosa che non sopporto sui forum sulla questione maschile è che quando viene introdotta una legge per criminalizzare comportamenti maschili arriva qualcuno a dire "ma anche qualche donna lo fa".

È come se venisse fatta una legge per criminalizzare chi fa la pipì in piedi ed arriva l'uomo ossessionato dalle pari oppurtunità a spiegare "si ma anche qualche donna lo fa, ora inizia ad essere arrestata qualche donna, quando finiranno le discriminazioni contro le donne arresteranno il 50% di uomini ed il 50% di donne". Quello non è un difensore della questione maschile, è solo un cretino.
« Ultima modifica: Novembre 10, 2009, 11:54:57 am da nonmorto »

Offline nonmorto

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #6 il: Novembre 10, 2009, 11:33:41 am »
riporto per intero la legge che ha introdotto lo stalking


Legge 23 aprile 2009, n. 38
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonchè in tema di atti persecutori"

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09038l.htm

Citazione
Art. 7.

Modifiche al codice penale

1. Dopo l'articolo 612 del codice penale e` inserito il seguente:
«Art. 612-bis (Atti persecutori). - Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato, e' punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumita' propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita. La pena e' aumentata se il fatto e' commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona che sia stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. La pena e' aumentata fino alla meta' se il fatto e' commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilita' di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero con armi o da persona travisata. Il delitto e' punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela e' di sei mesi. Si procede tuttavia d'ufficio se il fatto e' commesso nei confronti di un minore o di una persona con disabilita' di cui all'articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonche' quando il fatto e` connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d'ufficio.».

Art. 8.

Ammonimento

1. Fino a quando non e' proposta querela per il reato di cui all'articolo 612-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 7, la persona offesa puo' esporre i fatti all'autorita' di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. La richiesta e' trasmessa senza ritardo al questore.

2. Il questore, assunte se necessario informazioni dagli organi investigativi e sentite le persone informate dei fatti, ove ritenga fondata l'istanza, ammonisce oralmente il soggetto nei cui confronti e' stato richiesto il provvedimento, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge e redigendo processo verbale. Copia del processo verbale e' rilasciata al richiedente l'ammonimento e al soggetto ammonito. Il questore valuta l'eventuale adozione di provvedimenti in materia di armi e munizioni.

3. La pena per il delitto di cui all'articolo 612-bis del codice penale e' aumentata se il fatto e' commesso da soggetto gia' ammonito ai sensi del presente articolo.

4. Si procede d'ufficio per il delitto previsto dall'articolo 612-bis del codice penale quando il fatto e' commesso da soggetto ammonito ai sensi del presente articolo.

Art. 9.

Modifiche al codice di procedura penale

1. Al codice di procedura penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo l'articolo 282-bis sono inseriti i seguenti:
«Art. 282-ter (Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa). - 1. Con il provvedimento che dispone il divieto di avvicinamento il giudice prescrive all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa.

2. Qualora sussistano ulteriori esigenze di tutela, il giudice puo' prescrivere all'imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati da prossimi congiunti della persona offesa o da persone con questa conviventi o comunque legate da relazione affettiva ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o da tali persone.

3. Il giudice puo', inoltre, vietare all'imputato di comunicare, attraverso qualsiasi mezzo, con le persone di cui ai commi 1 e 2.

4. Quando la frequentazione dei luoghi di cui ai commi 1 e 2 sia necessaria per motivi di lavoro ovvero per esigenze abitative, il giudice prescrive le relative modalita' e puo' imporre limitazioni.».

«Art. 282-quater (Obblighi di comunicazione). - 1. I provvedimenti di cui agli articoli 282-bis e 282-ter sono comunicati all'autorita' di pubblica sicurezza competente, ai fini dell'eventuale adozione dei provvedimenti in materia di armi e munizioni. Essi sono altresi' comunicati alla parte offesa e ai servizi socio-assistenziali del territorio.»;
b) all'articolo 392, il comma 1-bis e' sostituito dal seguente:

«1-bis. Nei procedimenti per i delitti di cui agli articoli 572, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinquies, 609-octies, 612-bis, 600, 600-bis, 600-ter, anche se relativo al materiale pornografico di cui all'articolo 600-quater.1, 600-quinquies, 601 e 602 del codice penale il pubblico ministero, anche su richiesta della persona offesa, o la persona sottoposta alle indagini possono chiedere che si proceda con incidente probatorio all'assunzione della testimonianza di persona minorenne ovvero della persona offesa maggiorenne, anche al di fuori delle ipotesi previste dal comma 1.»;
c) al comma 5-bis dell'articolo 398:
1) le parole: «e 609-octies» sono sostituite dalle seguenti: «, 609-octies e 612-bis»;
2) le parole: «vi siano minori di anni sedici» sono sostituite dalle seguenti: «vi siano minorenni»;
3) le parole: «quando le esigenze del minore» sono sostituite dalle seguenti: «quando le esigenze di tutela delle persone»;
4) le parole: «l'abitazione dello stesso minore» sono sostituite dalle seguenti: «l'abitazione della persona interessata all'assunzione della prova»;
d) al comma 4-ter dell'articolo 498:
1) le parole: «e 609-octies» sono sostituite dalle seguenti: «, 609-octies e 612-bis»;
2) dopo le parole: «l'esame del minore vittima del reato» sono inserite le seguenti: «ovvero del maggiorenne infermo di mente vittima del reato».

Art. 10.

Modifica all'articolo 342-ter del codice civile

1. All'articolo 342-ter, terzo comma, del codice civile, le parole: « sei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «un anno».

Art. 11.

Misure a sostegno delle vittime del reato di atti persecutori

1. Le forze dell'ordine, i presıdi sanitari e le istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia del reato di atti persecutori, di cui all'articolo 612-bis del codice penale, introdotto dall'articolo 7, hanno l'obbligo di fornire alla vittima stessa tutte le informazioni relative ai centri antiviolenza presenti sul territorio e, in particolare, nella zona di residenza della vittima. Le forze dell'ordine, i presidi sanitari e le istituzioni pubbliche provvedono a mettere in contatto la vittima con i centri antiviolenza, qualora ne faccia espressamente richiesta.

Art. 12.

Numero verde

1. Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunita e' istituito un numero verde nazionale a favore delle vittime degli atti persecutori, attivo ventiquattro ore su ventiquattro, con la finalita' di fornire, nei limiti di spesa di cui al comma 3 dell'articolo 13, un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica da parte di personale dotato delle adeguate competenze, nonche' di comunicare prontamente, nei casi di urgenza e su richiesta della persona offesa, alle forze dell'ordine competenti gli atti persecutori segnalati.
« Ultima modifica: Novembre 10, 2009, 11:40:27 am da nonmorto »

Offline Animus

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #7 il: Novembre 10, 2009, 13:12:07 pm »
Stalking: il 21% delle milanesi ha subito molestie e minacce insistenti

E' falso.
Il numero di donne vittima di Stalking, è pari al numero della donna vittima, cioè l'80%-90%.


Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline uomoantico

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #8 il: Novembre 10, 2009, 13:29:13 pm »
Jarod tu sai cosa è lo stalking? È un termine per criminalizzare il corteggiamento, fenomeno presente in quasi tutte le specie animali, compreso l'uomo.

Quando la femmina è corteggiata da un uomo che le piace continua a chiamarsi corteggiamento, quando l'uomo non le piace si chiama stalking ed ovviamente è un reato.

L'unico problema è che è un po' difficile sapere a priori di piacere o no ad una donna prima del corteggiamento, ma vabbè, il legislatore non può prevedere proprio tutto.
Parole sante nnmorto. Mi piace come parli, non tutti parlano bene in questo forum

Offline Red-

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #9 il: Novembre 10, 2009, 13:54:00 pm »
Per me fanno stalking anche i siti femministi che spalano merda a iosa sugli uomini in generale.
Mi sento profondamente offeso e molestato da quei siti.
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Warlordmaniac

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #10 il: Novembre 24, 2009, 15:35:42 pm »
Martedì 24 Novembre 2009    
   
Preso stalker

PADOVA - «La mia ragazza non risponde al citofono, ho paura che stia male», ma quando sono arrivati i vigili del fuoco si è scoperta la verità e per un 31enne tunisino, Valid Jelassi, sono scattate le manette per stalking. La ragazza, la ex, una greca 45enne stava benissimo e non apriva la porta perchè di lui non voleva più saperne nulla. Sarà giudicato questa mattina con rito direttissimo.


http://www.leggo.it/view.php?data=20091124&ediz=PADOVA&npag=19&file=I_1344.xml&type=STANDARD

Offline ilmarmocchio

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #11 il: Novembre 24, 2009, 18:59:29 pm »
Complimenti Nonmorto. Quoto al 100% quanto scrivi

in pratica chi decide cosa va sulla cronaca decide le leggi.

Centro. Noi , e spesso anche i giornalisti,  CREDIAMO, di leggere quello che succede. Infatti Berlusconi,  per giustificare una legge vergognosa, disse che i crimini violenti ( ed e' vero), erano diminuiti, ma la PERCEZIONE della gente era di allarme. E chi crea la percezione ? Chi fornisce le notizie a chi le diffonde ( i media). Nella stragrande maggioranza dei casi sono le istituzioni ( politici, portavoci, istituzioni, forze dell'ordine ). Se vi fuole far passare una certa legge si crea la percezione , cioe' quanto di piu' labile e fumoso ci possa essere. E ci sono gli esperti del ramo, gli  spin doctors, che addomesticano la realta', o talvolta la creano. Ecco che una nazione con indici reali di delinquenza piuttosto bassi, diventa una nazione di stupratori. poi ci sono associazioni, onlus, coop , tutta una nebulosa oscura e abbarbicata ai FINANZIAMENTI PUBBLICI che prospera e fornisce le statistiche, strumento quanto mai malleabile. E il cittadino medio, la ggeeete, o peggio, l'opinione pubblica (la peggiore umanita’ che la storia abbia mai conosciuto. Si tratta di un branco di nullita’ velleitarie che intendono sfogare la propria frustrazione (che deriva dal non aver raggiunto nella vita degli obiettivi paragonabili all’idea che hanno di se’)  giudicando gli altri. Pur di avere per dieci minuti una poltrona da giudice, questa “opinione pubblica” e’ disposta a qualsiasi cosa ), che pensa a immagini perche' non riesce a ragionare correttamente che fa ? Dagli aalo stupratore, castriamoli tutti, ergastolo, morte... Ma , non sappiamo , potrebbe essere innocente ...  castriamoli lo stesso. Ah se toccano la mia bambina ( che magari fa le agre di pompini a scuola ) , io mi scateno, spezzo le gambe, estirpo i cuori. Ecco come funziona.

Offline ilmarmocchio

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #12 il: Novembre 24, 2009, 19:15:14 pm »
Se c'è una cosa che non sopporto sui forum sulla questione maschile è che quando viene introdotta una legge per criminalizzare comportamenti maschili arriva qualcuno a dire "ma anche qualche donna lo fa".

È come se venisse fatta una legge per criminalizzare chi fa la pipì in piedi ed arriva l'uomo ossessionato dalle pari oppurtunità a spiegare "si ma anche qualche donna lo fa, ora inizia ad essere arrestata qualche donna, quando finiranno le discriminazioni contro le donne arresteranno il 50% di uomini ed il 50% di donne". Quello non è un difensore della questione maschile, è solo un cretino.

Giustissimo .  E' che l'uomo oggi e' SUCCUBE.

Offline uomoantico

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #13 il: Novembre 25, 2009, 10:12:57 am »
Nei telegiornali spagnoli e rumeni, che ogni tanto seguo col satellite, parlano quasi esclusivamente di OMICIDI, che da quelle parti sono giustamente considerati REATI BEN PIU' GRAVI di reati di altro tipo, ma purtroppo l'Italia è diventato un paese femminista e sta dando la precedenza a reati infinitamente meno gravi degli OMICIDI o delle LESIONI GRAVISSIME!! Sveglia UOMINI!!! RIBELLIAMOCI!!

Offline JAROD72

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Re: IL 21% DELLE MILANESI E' VITTIMA DI STALKING
« Risposta #14 il: Novembre 25, 2009, 22:53:17 pm »
la ex moglie di un mio amico che era una romena, mi diceva che nei paesi dell'europa orientale il femminismo non è ai livelli del disprezzo e odio che c'e' oggi qui da noi, in occidente.

Riguardo alla romania, mi diceva che si festeggia si la festa delle donne, ma anche quella degli uomini. Io però non le ho mai chiesto nulla di più dettagliato.  Comunque in quei paesi i problemi sono altri, tipo la piaga dei rom che per loro è un grosso problema, e vi sono tanti altri problemi, ma non di tipo inerente il femminismo come qui da noi.


Però la situazione in paesi come l'inghilterra, francia, scandinavia è di gran lunga peggiore rispetto la nostra. Non so ancora per quanto.