Infatti è vero, una società con pochi maschi è militarmente impreparata.
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Immaginiamo un attimo quale rapporto U/D dovrebbe esserci per abbattere il femminismo e quale occorrerebbe per far si che i poli sessuali si invertano (ovvero che siano le donne a inseguire di più gli uomini che il contrario).
Quante donne servono a un uomo per essere soddisfatto? Quante donne può frequentare contemporaneamente? Quante donne rimarrebbero escluse dalla selezione maschile?
Altra osservazione importante:
maggiore è il rapporto femmine/maschi e minore è la differenza di spartizione sessuale delle femmine fra maschi alfa e beta. Questo perché un uomo ha un limite fisiologico e psicologico di donne con cui può andare a letto o avere dei rapporti.
Quindi faccio un esempio: facciamo il confronto della spartizione delle femmine fra i maschi nella nostra società attuale, in una società con rapporto uomini/donne di 1:3 e uno con rapporto di 1:50:
Nella nostra società accade che per ogni uomo teoricamente vi corrisponde una donna.
Eppure, alcuni uomini, gli alfa, hanno a disposizione in media più di una donna mentre altri (gli "sfigati" o anche solo i beta) hanno un rapporto pratico inferiore a 1. Quindi, malgrado nella nostra società il rapporto sia di 1:1 in realtà alcuni beta rimangono spesso "a secco" mentre alcuni alfa hanno sempre fra le mani pretendenti (questo per il principio per cui la maggioranza delle donne agli occhi degli uomini è appetibile mentre la maggioranza degli uomini agli occhi delle donne è poco appetibile).
Nel secondo caso, gli alfa e i beta avrebbero a disposizione teoricamente 3 femmine a testa. Però nella pratica questo significherebbe comunque che, mentre un beta avrebbe comunque maggiore potere che ora, un alfa gli sottrarrebbe una parte delle femmine poiché il reale rapporto verrebbe sbilanciato dalla naturale differenza fra alfa e beta.
Sevi fosse un rapporto di 1:3, penso che OGNI uomo avrebbe almeno una donna sempre tra le mani. Difficilmente vi sarebbero uomini che passano lunghi periodi (a meno di scelta volontaria) senza poter ottenere degli appuntamenti e del sesso. Però, ad esempio, vi sarebbe ancora una buona differenza fra alfa e beta: per gli alfa il rapporto sarebbe più alto che per un beta, e un beta difficilmente potrebbe andare con una ragazza molto bella, perché quest'ultima si accalcherebbe comunque con le altre per gli alfa. 1:3 sarebbe un rapporto in cui i rapporti personali di tutti gli uomini si riequilibrerebbero un po', ma vi sarebbe comunque molta differenza fra alfa e beta.
Nel terzo caso, analizziamo i possibili equilibri fra i sessi con un rapporto maschi femmine abnorme, come 1:50. In questo caso, a causa dei sopracitati limiti fisici, gli alfa avrebbero certamente più successo, ma se lo si notasse, riguarderebbe solo il fatto che questi ultimi avrebbero a mano donne mediamente più attraenti. Con un rapporto tale, qualunque alfa e qualunque beta avrebbe già di per sé un pool di molte donne: anche gli alfa più assatanati difficilmente avrebbero bisogno di "rubare" (si fa per dire) dal pool di un beta, poiché la propria disponibilità andrebbe a riempire qualsiasi suo bisogno.
Con un rapporto molto alto, magari anche 1:100, si assisterebbe all'impossibile: uomini beta molto simili a uomini alfa in quanto a successo (per il semplice fatto di essere uomini), con a mano un mare di donne, fra cui anche molte bellissime.
Con un rapporto di 1:5 già credo che il femminismo diverrebbe un ricordo.
Con 1:10 e oltre si assisterebbe all'inversione dei sessi: sarebbero le donne a prendere più iniziativa rispetto che gli uomini.
Con 1:50 o oltre... paradiso.
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Io penso che un tempo, e mi riferisco a millenni fa, la vita e la competizione fosse così dura che in molte culture il rapporto fosse di almeno 1:2 o 1:3. Immaginate la mortalità degli uomini in battaglia: molto spesso vi erano intere generazioni in cui in determinate zone il rapporto uomini/donne aumentasse e che le donne dovessero spartirsi i pochi uomini superstiti.
In molte specie animali avviene una lotta serrata per le femmine e i pochi maschi superstiti si spartiscono un immenso bottino. E' quello che accade oggi in forma sociale, anche se in maniera molto meno drastica.