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A cosa mira il femminismo OGGI?

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Nemo90:

--- Citazione da: yamamax - Agosto 29, 2011, 23:01:37 pm ---L' intervento di nemo lo trovo anch' io interessante, io non ho la sua dialettica (non aspiro al giornalismo lavoro solo con i numeri ) perciò senza andarmi  a spericolare troppo provo a dire quello che penso con il mio pragmatismo terra terra. Credo che l' emancipazione femminile abbia avuto in origine buone e sane intenzioni, poi con il passare dei decenni è stata enormemente strumentalizzata per fini politici e sociali, con i risultati che tutti abbiamo davanti. La maggior parte delle attuali attiviste sono li a starnazzare solo per la voglia di salire sul carro dei vincitori e molti dei loro discorsi sono ormai cotti e stracotti, il problema come già sollevato,  è che ancora queste persone godono di una risonanza mediatica notevole e riescono a sollevare dei polveroni con i loro sterili discorsi ancora incredibili. il fatto che non abbiano una leader fa si che tutte si sentano dei capi carismatici anche quando si parlano semplicemente addosso alla riunione del condomio o all' asilo dei figli. Credo che purtroppo ci sia ancora un bel pò di strada da fare per rientrare dal caos, cmq se stiamo assistendo all' inizio di un sano cambiamento.... ben venga.
Io chiaramente queste considerazione le esterno per la realtà che vivo io a quasi 50 anni e quindi rapportandomi quotidianamente con le rappresentanti dell' altro sesso coetanee.
A proposito giovani del forum ma a voi cosa capita di incontrare fra le giovani "leve" ?


--- Termina citazione ---

Mah, poca, poca roba, niente di esaltante. Certo Lettere Moderne non è Scienze Politiche, e qui scarseggiamo di politicanti, ma c'è comunque da esserne piuttosto tristi.
Quello che più mi fa cadere le braccia è con quanta facilità riesco ad averne ragione. Mi ricordo quando ero bambino e dibattevo con mio nonno, che difendeva a spada tratta il fascismo.

Con le donne sta diventando troppo facile. Spiccioli quattro paroline, alludi a qualche dato, le fai cadere in contraddizione su qualche minuzia, ed hai vinto. E non solo sul femminismo, su tutto.
Iersera, ad un pranzo di famiglia, ho conosciuto una ragazza di II liceo scientifico, media dell'8.6 (io avevo il 7.9) che non ha mai letto un libro (cioè, è una cosa impossibile), è un'accanita fan di Uomini e donne e del Grande Fratello, lettrice di Chi e fedele adepta di Paolo Fox. E soprattuto, la cosa più orribile è che non sapeva, non sapeva in che mondo viveva: politica, attualità, cronaca... era come buttare pietre in un pozzo. Noi uomini parlavamo di politica, e lei esprimeva tutta la sua noia, voleva discutere di "argomenti più leggeri". L'anno scorso ha preso 10 in geografia, eppure non sapeva nemmeno che in Libia c'è il petrolio. Prende 10 in storia, ma non sa un cazzo della storia vera. Per dire, non sapeva chi era Matteotti perché "non l'ho ancora studiato", ma per l'amor del cielo, che bisogna studiare per sapere chi è Matteotti? Nessuna capacità di analisi indipendente, nessuna capacità di critica, niente idee proprie, niente dialettica, niente di niente. Spaventoso. Tremavo di orrore.
Bontà divina, dico io, come si fa a prendere 9 in tutte le materie se costei non sapeva nemmeno chi era Marco Travaglio o cos'è una manovra finanziaria? Mah.
Ora, io a 16 anni già leggevo la Repubblica ogni giorno ma io ero strano e quindi... ma almeno guardare i TG! Ma come, non provano costoro il desiderio di sapere, l'ansia metafisica d'informarsi, di vedere, di contribuire?

Mi dicono che "ripete la pappardella che i professori vogliono sentirsi dire", cioè ripete a pappagallo quello che c'è scritto sul libro. E questa ragazza vuole fare la dottoressa, e io so che ci riuscirà, ma sarà una cittadina instupidita, preda di ogni rapace politicante, in balia di movimenti astratti che non capisce e non vuole capire, desiderosa solo di lasciar fare ad altri, di non "complicarmi la vita con queste seghe mentali" (parole sue), di rimettersi all'arbitrio di qualche furbone, di credere a tutto ciò che le dà sicurezza senza scavare a fondo e farsi idee sue.
 
Il brutto è che è lo stesso, o quasi, con i maschi.
E non c'è classe sociale o censo che tenga, stiamo alimentando nuove leve di idioti.

E allora ecco che mi monta l'angoscia per le nuove generazioni, mi chiedo cosa succederà quando questi saranno al potere, quando la generazione del Grande Fratello soppianterà quella del '68. Io ho paura, ho paura di come finiremo. Ho paura di come saremo spazzati via.

Stiamo crescendo una generazione di pecoroni privi di critica che seguiranno il primo Grillo di turno, per la felicità della buonanima di Guglielmo Giannini e del suo Uomo Qualunque.
Chiunque dia a questi microcefali la sicurezza di non dover pensare avrà vinto.

E hai ragione, yamamax. Le femministe odierne sono persone che, per arroganza o altro, si elevano un millimetro sopra le altre donne: non in seguito ad un dibattito o ad una riconosciuta superiorità, ma solo perché le altre sono così abuliche da non essere capaci di controbattere.
Manca il "leader" perché non c'è nessuno disposto a prendersi la gran fatica di eleggerlo.

Ho paura di quando avrò io cinquant'anni.

Ethans:
Alla tua età, quando mi intrattenevo con certe studentelle tettone e bravissime a scuola, provavo le tue stesse identiche sensazioni. Poi queste sensazioni sono diventate realtà...

L'orrore...

 ;)

 

Animus:

--- Citazione da: Nemo90 - Agosto 30, 2011, 00:57:52 am ---Il femminismo, storicamente, è stato diviso in tre grandi correnti, o "ondate" (waves): la prima ondata (primi anni del XX secolo), la seconda ondata (dal Sessantotto fino ai primi Ottanta) e la terza ondata (che sarebbe quella che stiamo vivendo oggigiorno).

--- Termina citazione ---

Non è così.
Forse lo è da un punto di vista politico, ma la politica, così come i movimenti e i fenomeni di costume/culturali non fanno altro che incanalare e inglobare delle spinte collettive, delle forze che arrivano dal basso.

Di fatto, uno dei paesi meno sinistroidi al mondo, almeno del mondo occidentale, gli USA, sono uno dei paesi più femministi.
Entra , entra tête-à-tête in ascensore con una collega arrivista che vuole farti le scarpe a New York, e vedi se ti salvi dalle eventuali accuse di molestie...

La tua parola varrebbe zero, nella terra del capitalismo sfrenato così come nella più socialista delle democrazie nordiche.

Il contesto sociale e politico è dunque diverso - e pare irrilevante - il sentimento collettivo invece è/ [è stato] lo stesso:

http://www.metromaschile.it/forum/dialoghi-sulla-qm/aphorismen/msg40036/#msg40036
[nota 2]

Solov'ëv lo diceva nella seconda metà dell'ottocento, ma ad es. Schopenhauer ne aveva visto i prodromi ancora mezzo secolo prima, prima di qualunque movimento femminista, perché prima si origina il sentimento collettivo, poi, si tramuta in cultura, politica, arte, costume, giurisprudenza, e bla bla bla..

Animus

yamamax:
grazie nemo per aver descritto una tua esperienza con una "degna" rappresentante delle giovani leve. Agghiacciante, semplicemente agghiacciante, purtroppo anche perchè mi sembra di capire che il problema si estende un  pò a tutti. tu affermi che è abbastanza facile azzerare queste menti vuote, forse .... però posso dirti che quando affronti una persona di qualche anno di più ti trovi difronte ad un muro di orgoglio spesso invalicabile costruito per difendersi da tutti i suoi fallimenti, quando lavorerai prova a criticare un lavoro completamente sbagliato ad una collega facendogli capire che occupa una poltrona immeritatamente... ti salta alla gola !
La mia domanda su come sieti voi giovani di fatto nascondeva la mia più grande paura attuale, cioè quella di un padre che fra poco avrà suo figlio che dovrà combattere questa realtà appena descritta ..... io ho imparato a difendermi negli anni anche perchè ho armi affilate, ma a lui devo trovare il modo di spiegargli ciò a cui potenzialmente andrà incontro .... è un impegno che ho con me stesso. sarà tutt' altro che facile ma non devo lasciare nulla di intentato.
P.S. accetto consigli.

beta:

--- Citazione da: beta - Agosto 29, 2011, 15:03:18 pm ---va bene nemo, le femministe militanti sono alla frutta.
tu prevedi che in breve tempo le leggi torneranno ad essere eque? prevedi che in breve tempo gli uomini riacquisteranno il loro valore?.
a mio parere no.
anche su tutta l'attivita femminista cessasse di colpo oggi, compresa quella mediatica..hai idea di quanto tempo ci vorrebbe per ripristinare il valore degli uomini?

--- Termina citazione ---

"la folla grida contro misseri" leggo oggi sul giornale. il problema non è nelle femministe ma nella testa delle persone. non siano in un cartone animato dove quando muore la strega cattiva tutte le persone vittime del suo incantesimo ritornano di colpo alla normalita e non si ricordano piu nulla.

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