Autore Topic: Parte di un problema più grande  (Letto 1199 volte)

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Offline Giuseppe83

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Parte di un problema più grande
« il: Maggio 14, 2011, 20:17:52 pm »
Molte volte si è detto come il femminismo sia parte di un problema più grande, di cui le donne non sono responsabili direttamente.
Questo è un contributo di uno dei pochi veri economisti che spiega in modo eccellente e sintetico il problema.
http://www.eugeniobenetazzo.com/so-things-they-are.htm

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #1 il: Maggio 14, 2011, 20:47:06 pm »
Ottima e lucida analisi.

Offline Rita

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #2 il: Maggio 14, 2011, 21:07:45 pm »
Citazione
Abbiamo abbandonato la vita sana e gratificante all'aria aperta per fare l'interinale che fa il pendolare tra l'ufficio e un monolocale in cemento a Baranzate di Bollate oppure lo sportellista sfigato e depresso della grande banca d'affari che vende prodotti porcheria a pensionati e coppie neosposate

In parte è vero.

ecco qui tanto d'accordo non sarei.. questa è un'estremizzazione non molto corretta: a me pare che se i nostri vecchi hanno abbandonato la campagna attratti dal miraggio della vita comoda  significa che la vita del contadino e dell'agricoltore sarà pure stata sana ma magari non tanto gratificante.

La terra è  bassa.. diceva mio padre.
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #3 il: Maggio 14, 2011, 21:18:05 pm »
In parte è vero.

ecco qui tanto d'accordo non sarei.. questa è un'estremizzazione non molto corretta: a me pare che se i nostri vecchi hanno abbandonato la campagna attratti dal miraggio della vita comoda  significa che la vita del contadino e dell'agricoltore sarà pure stata sana ma magari non tanto gratificante.

La terra è  bassa.. diceva mio padre.

Mi hai battuto sul tempo a rispondere. in realtà quello che penso è che tutto 'sto paradiso del passato non è mai esistito: è vero: noi occidentali di oggi per aver conquistato il benessere materiale siamo stressati, nervosi, a volte menefreghisti ed apatici però non mi cambierei a vivere come fino alla fine dell'800 (ma anche direi fino agli anni '40 in molte zone d'italia) con la miseria la sporcizia le malattie dove ne nascevano 10 e ne arrivavano adulti 2 ed anche ai ricchi non andava tanto meglio poichè la mancanza di progresso tecnico/scientifico faceva sì che il loro tenore di vita nonostante i soldi fosse comunque molto basso (malattie oggi banali allora non curabili viaggi lunghi con carrozze scomodissime ecc).
Sic transit gloria mundi.

Offline ilmarmocchio

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #4 il: Maggio 14, 2011, 22:24:11 pm »
l'analisi è ottima, anche se anche io non condivido la nostalgia verso il passato.
C'è da dire però che se le cose andassero veramente in quel verso, allora il passato, anche non recente, sarebbe da rimpiangere amaramente

Offline jorek

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #5 il: Maggio 14, 2011, 23:03:45 pm »
come discorso sembra un mix di massimo fini e tyler durden di fight club.....io al contrario di lui penso che questi grandi stregoni delle lobby abbiano perso il controllo della loro creatura già da molto tempo

Offline Giulia

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Re: Parte di un problema più grande
« Risposta #6 il: Maggio 14, 2011, 23:32:09 pm »
In parte è vero.

ecco qui tanto d'accordo non sarei.. questa è un'estremizzazione non molto corretta: a me pare che se i nostri vecchi hanno abbandonato la campagna attratti dal miraggio della vita comoda  significa che la vita del contadino e dell'agricoltore sarà pure stata sana ma magari non tanto gratificante.

La terra è  bassa.. diceva mio padre.

è vero poi noi se non l'abbiamo fatto cosa cacchio ne sappiamo?
il fatto è che quando si scopre il paradosso che c'è nell'essere umano , quasi sempre tutti sono illuminati della semplicità della vita e come siamo noi a complicarcela da soli.
e puo' darsi anche che la vita del contadino era più sana. io però vedo una netta differenza tra un povero sfigato che lavora alle poste con uno fortunato che lavora ancora la terra oggi...il primo è verso è un po' triste...ma sembra averci almeno 20 anni di meno dell'altro...e non è poco.