Autore Topic: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni  (Letto 1591 volte)

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Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« il: Maggio 18, 2011, 13:53:34 pm »
non solo in Italia... stanno diminuendo anche nel resto del mondo

Citazione
MATRIMONI: ISTAT, IN ITALIA E' CRISI; 30MILA IN MENO IN 2 ANNI
11:14 18 MAG 2011

(AGI) - Roma, 18 mag. - E vissero felici e contenti. Ma senza promessa sull'altare. Agli italiani il matrimonio piace sempre meno: nel 2009 sono state celebrate 230.613 nozze, l'anno successivo poco piu' di 217mila (oltre 13.500 in meno), pari a 3,6 matrimoni ogni mille abitanti e se si prende in considerazione anche il 2008, le cerimonie in meno sono state 30.000 (nel 2008 erano state 246.613, pari a 4,1 ogni mille abitanti).

Lo rivela il rapporto Istat 'Il matrimonio in Italia', con dati riferiti al 2009 e al 2010 (ancora provvisori), secondo cui a determinare il rinvio delle prime nozze e' soprattutto la sempre piu' prolungata permanenza dei giovani in famiglia, dovuta all'allungamento dei tempi formativi, alle difficolta' d'ingresso nel mondo del lavoro e nel comprare una casa. Cosi' chi convola a nozze lo fa spesso sopra i 35 anni d'eta, almeno dieci anni piu' tardi di quando convolarono a nozze i propri genitori.

La tendenza alla riduzione delle nozze e' in atto dal 1972, ma nel biennio 2009-2010 il calo e' stato "particolarmente accentuato": la variazione media annua ha raggiunto il -6%, valore decisamente al di sopra del -1,2 in media negli ultimi 20 anni. Inoltre la diminuzione ha interessato tutte le aree del Paese.

Tra le regioni, quelle in cui il calo e' stato piu' marcato sono Lazio (-9,4%), Lombardia (-8), Toscana (-6,7), Piemonte e Campania (-6,4 in entrambi i casi). A diminuire sono state soprattutto le prime nozze tra sposi entrambi italiani: 175.043 nel 2009, ovvero 10.706 in meno rispetto al 2008; "questa differenza - secondo l'Istat - spiega da sola il 67% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni tra i due anni (-16mila)".

La flessione dei matrimoni e' dovuta per due terzi al calo delle prime nozze, che costituiscono la quota piu' rilevante del totale delle celebrazioni (il 93,5% nel 1972 e l'85,7 nel 2009). I primi matrimoni, in valore assoluto, sono passati da quasi 392mila nel 1972 a 197.740 nel 2009; di questi, 175.043 si riferiscono a celebrazioni in cui entrambi gli sposi sono cittadini italiani. E' proprio la riduzione di questa tipologia di matrimoni che ha contribuito maggiormente (67%) al calo osservato tra il 2008 e il 2009. Sono soprattutto i giovani al di sotto dei 35 anni d'eta' ad aver mostrato nel 2009 una decisa riduzione della propensione a sposarsi. Attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33 anni e le spose 30, sei in piu' rispetto ai valori del 1975. Meno matrimoni, dunque e avanti con le unioni di fatto, che hanno superato il mezzo milione nel 2007. L'Istat conferma che l'incidenza di bambini nati al di fuori del matrimonio e' in continuo aumento e ha raggiunto il 21,7% del totale dei nati nel 2009. Inoltre sono in aumento le convivenze pre-matrimoniali, che possono avere un effetto sulla posticipazione delle prime nozze. Ma e' soprattutto la sempre piu' prolungata permanenza dei giovani in famiglia, ha rilevato l'Istat, a determinare il rinvio delle cerimonie nuziali. L'effetto di questi fattori e' stato amplificato nel biennio 2009-2010 da una congiuntura economica sfavorevole che, verosimilmente, ha contribuito ad accentuare un diffuso senso di precarieta' e d'incertezza. La peculiarita' del 2009 consiste, pertanto, nell'accentuarsi della tendenza alla diminuzione e alla posticipazione delle nozze: la propensione a sposarsi prima dei 35 anni e' diminuita in un solo anno di circa del 7% sia per i celibi sia per le nubili, valore piu' che triplicato rispetto a quello osservato tra 2008 e 2007. Il calo della nuzialita' osservato in Italia e' comunque in linea con quanto avviene in altri Stati sviluppati e, in particolare, in quelli in cui il matrimonio ha finora rappresentato un'opzione diffusa (come nei Paesi europei del Mediterraneo). Cosi' in Spagna, tra il 2009 e il 2008, si e' registrato un decremento di quasi 20.000 cerimonie (-11%), mentre quello rilevato nel decennio precedente si assestava intorno al -2. Nel 2009, il numero di matrimoni registrati in Gran Bretagna e Galles e' stato particolarmente esiguo, il livello piu' basso toccato dopo la flessione osservata nel 1985. Anche gli Stati Uniti sono stati colpiti dalla crisi dei matrimoni, diminuiti nel biennio 2008-2009 sia in termini assoluti sia considerando i tassi di nuzialita'; questi ultimi sono passati in soli due anni dal 7,3 per mille abitanti del 2007 al 6,8 del 2009.

http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201105181114-cro-rt10047-matrimoni_istat_in_italia_e_crisi_30_000_in_meno_in_2_anni

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #1 il: Maggio 18, 2011, 14:51:40 pm »
Ho letto la stessa notizia da più parti in Rete; una cosa mi ha colpito in particolare. Nessun accenno al fatto che il calo è dovuto non tanto al "costo" in se e per se della cerimonia (uno non è obbligato a celebrare feste nuziali tipo Kate e Principe) che può essere limitato a poche centinaia di euro, ma soprattutto al costo che comporta un fallimento dello stesso che è il vero motivo della flessione percentuale. NON SI DEVE SCRIVERE LA VERITA' !!!

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #2 il: Maggio 18, 2011, 15:17:21 pm »
Visto che non ci sono poi così tanti allocchi come si pensa?  :D :D
Sic transit gloria mundi.

Offline jorek

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #3 il: Maggio 18, 2011, 16:14:53 pm »
bah secondo me il discorso del lavoro vale in alcuni casi, in altri no.....il fatto è che il matrimonio, in se, non vuol dire piu un cazzo...

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #4 il: Maggio 18, 2011, 17:30:03 pm »
Ahahahhahaha il bello è che si parla di PRIME nozze,come se ce ne dovessero essere pure di seconde,di terze... HAHAHAHAHAHHAHA!
Cioè uno deve essere già deficiente per sposarsi,poi dopo che il primo matrimonio è fallito,persevera nella sua deficienza sposandosi più volte!
Che pena,che pena!
Ragazzi,non bisogna stipulare alcun contratto sociale perchè l'essere umano è in continuo cambiamento e chi oggi ti ama,domani magari ti odia! Nessun contratto sociale,nemmeno le unioni di fatto,nulla! E' assurdo stipulare contratti economici basati sui sentimenti,se 2 persone si vogliono bene,stanno insieme e basta,se si lasciano,ognuno fa la sua vita con ciò che si è costruito DA SOLO!

Offline jorek

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #5 il: Maggio 18, 2011, 17:51:59 pm »
Ahahahhahaha il bello è che si parla di PRIME nozze,come se ce ne dovessero essere pure di seconde,di terze... HAHAHAHAHAHHAHA!
Cioè uno deve essere già deficiente per sposarsi,poi dopo che il primo matrimonio è fallito,persevera nella sua deficienza sposandosi più volte!
Che pena,che pena!
Ragazzi,non bisogna stipulare alcun contratto sociale perchè l'essere umano è in continuo cambiamento e chi oggi ti ama,domani magari ti odia! Nessun contratto sociale,nemmeno le unioni di fatto,nulla! E' assurdo stipulare contratti economici basati sui sentimenti,se 2 persone si vogliono bene,stanno insieme e basta,se si lasciano,ognuno fa la sua vita con ciò che si è costruito DA SOLO!

in un certo senso concordo

Offline Zoltan2

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #6 il: Maggio 18, 2011, 18:53:14 pm »
Un tempo il matrimonio aveva almeno una qualche valenza, che fosse religiosa e socioeconomica, oggi è semplicemente una follia.

Al di là delle leggi anti-maschili che già conosciamo, vi sono altri freni ai matrimoni.

La mentalità è molto più libertina e ateista.

Se non vi fossero le leggi anti-maschili che rendono il matrimonio un affare per le donne, nemmeno queste ultime spingerebbero per il matrimonio.

Perché a parte come truffa aggravata ai danni degli uomini, che senso ha il matrimonio? Creare vane aspettative? Complicare con aspetti legali i rapporti di due innamorati una volta che l'amore svanisce?
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline jorek

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #7 il: Maggio 18, 2011, 19:00:45 pm »
il fatto è che in tempi piu duri, con condizioni materiali piu difficili, il matrimonio poteva servire a fare squadra...oggi con ognuno ch erema per i fatti propri....la vedo dura. Senza contare che ormai è completamente svuotato legalmente...

Online Massimo

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #8 il: Maggio 18, 2011, 19:39:07 pm »
Il matrimonio oggi per un maschio è puro suicidio esistenziale. Un proverbio dice: "Se il matrimonio
fosse una buona cosa i preti si sposerebbero!". Oggi però riscontriamo un fenomeno strano: preti
che vogliono sposarsi, laici che non si sposano. Follie contemporanee!

Offline Brutale

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #9 il: Maggio 19, 2011, 02:56:47 am »
Ho letto la stessa notizia da più parti in Rete; una cosa mi ha colpito in particolare. Nessun accenno al fatto che il calo è dovuto non tanto al "costo" in se e per se della cerimonia (uno non è obbligato a celebrare feste nuziali tipo Kate e Principe) che può essere limitato a poche centinaia di euro, ma soprattutto al costo che comporta un fallimento dello stesso che è il vero motivo della flessione percentuale. NON SI DEVE SCRIVERE LA VERITA' !!!

stessa sensazione che ho avuto anch'io quando ho letto vari articoli; difficilmente qualcuno avrà il coraggio e l'onesta intellettuale da attribuire al fallimento del matrimonio quelle che sono le vere motivazioni che ne stanno decretando la fine: cioè la paura di dover affrontare tutti i problemi che ne derivano da un'altissima probabilità di incappare in un divorzio, che comporta problemi di natura sia economica che psicologica... di sicuro non è l'unica causa, ma certamente è quella più determinante...
oltre che ai costi iniziali del matrimonio, che nella stramaggioranza dei casi gravano su di lui, ciò che si teme ancora di più sono le spese che si dovranno affrontare soprattutto dopo... e anche in tal caso sarà sempre lui a dover pagare la parcella più cara...

guarda caso diminuiscono i matrimoni in totale, ma aumentano quelli civili - di solito chi sceglie il rito civile risulta più propenso a considerare l'aspetto economico di tutta la cerimonia - o sanciti in regime di separazione dei beni:

Citazione
Matrimonio: meglio con separazione dei beni

I matrimoni durano sempre meno e le cause di divorzio sono talmente tante che ormai è difficile, nel momento del sì, non guardarsi in prospettiva e vedersi in tribunale a litigare per un unico motivo: i soldi.

Secondo i dati Istat il regime patrimoniale maggiormente scelto dagli sposi è la separazione dei beni. Nel 2008% l’ha preferito il 62,7% delle coppie contro il 56% nel 2004.
Il fenomeno riguarda soprattutto le coppie che vivono al Nord, dove in Piemonte e in Valle d’Aosta le punte superano il 70%, mentre al Sud è un fenomeno più recente ma che comincia a prendere piede.

In un Paese in cui non sono consentiti gli accordi prematrimoniali tipici delle star hollywoodiane, di fronte al giudice si litiga per l’assegnazione della casa, della macchina, del cane e per la quota dell’assegno di mantenimento da elargire al coniuge, come dimostra anche la recente faida tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario.

Eppure non dovrebbe essere troppo difficile una suddivisione dei beni ragionevole: a lei vanno stoviglie, biancheria, cyclette ecc; a lui microonde, tv, Wii e la scorta di birra conservata in cantina.
E si separarono tutti felici e contenti.

http://www.relazionecomplicata.it/matrimonio/matrimonio-meglio-con-separazione-dei-beni/

Offline Guit

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #10 il: Maggio 19, 2011, 03:09:56 am »
Credo che esista una matrice epocale che oggi abbiamo difficoltà a interpretare bene, con la nostra tendenza naturale, nostra di noi umani, a scindere il fenomeno in componenti e a cercare di capire quale di queste componenti sia quella prevalente sulle altre.

Il matrimonio sta fallendo perché non ci sono i soldi per sposarsi, perché la casa costa troppo, perché il lavoro è precario, perché non c'è più il senso di sacralità che c'era prima, perché siamo istigati alla promiscuità sessuale e vogliamo restare un minimo onesti senza dichiarare davanti a un altare eterna fedeltà, perché sappiamo che in caso di separazione subiremo noi come maschi i danni maggiori, perché esiste una valida alternativa nella convivenza senza essere additati come "strani", e per tutte le ragioni del mondo che non ho citato.

Il fatto è che tutte queste cose sono collegate.

La discriminazione maschile in fase di separazione è collegata all'economia, e l'economia è collegata alla discriminazione.

Per il semplice fatto che succedono nello stesso tempo e nello stesso luogo.

Take the red pill

Offline ilmarmocchio

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #11 il: Maggio 19, 2011, 08:15:59 am »
Ho letto la stessa notizia da più parti in Rete; una cosa mi ha colpito in particolare. Nessun accenno al fatto che il calo è dovuto non tanto al "costo" in se e per se della cerimonia (uno non è obbligato a celebrare feste nuziali tipo Kate e Principe) che può essere limitato a poche centinaia di euro, ma soprattutto al costo che comporta un fallimento dello stesso che è il vero motivo della flessione percentuale. NON SI DEVE SCRIVERE LA VERITA' !!!

è vero. uno può sposarsi anche senza spendere una fortuna, mentre è il fallimento del matrimonio che espone a dei disastri.
In ogni caso, la notizia è positiva

Offline ilmarmocchio

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Re: Matrimoni: è crisi; in Italia 30 mila in meno in 2 anni
« Risposta #12 il: Maggio 19, 2011, 08:25:46 am »
Quoto tutti voi : la Chiesa proponeva un contratto per la vita, nel bene e nel male .
Cosa ci propone lo Stato oggi ? Una trappoola legale.