Volevo raccontare questa storia che a me è sembrata fantascientifica (pare inventata ma non lo è!). Due sere fa, partita di pallavolo coi colleghi a cinque minuti dalla fine salto per un muro a rete ma atterro male su un piede e mi prendo una storta clamorosa. Completamente azzoppato e con un bozzo alla caviglia grande come un'arancia, appena arrivo a casa (per fortuna sono riuscito a guidare e non ho avuto bisogno che i colleghi mi accompagnassero) il mio convivente mi convince ad andare all'ospedale a farmi una lastra.
C'era un po' di gente in attesa tra i quali una signora sui 40 accompagnata dal marito e un amico casualmente conoscenti del mio convivente, la tizia era come me sulla sedia a rotelle e con una caviglia fasciata, ci siamo messi a parlare facendo battute e a un certo punto ho chiesto alla signora (una donna dalla faccia dolce e simpatica, anche il marito era simpatico ma aveva la faccia di uno con cui non si avrebbe voglia di litigare) se il medico le avesse girato la caviglia per sondare il trauma - lei era già passata io no e avevo paura che mi muovesse la caviglia perchè mi faceva un male della madonna - e il marito, che deve aver capito male, mi fa: "no è che l'ho spinta e l'ho fatta cadere dalle scale", io pensando scherzasse ho iniziato a ridere.
Dopo un po' mi chiamano nello studio del medico ed entro insieme al marito della signora azzoppata al quale doveva solo dare il foglio di dimissioni. Il medico compilando il foglio a un certo punto gli chiede di ripetergli com'è successo l'incidente (c'è una riga "Anamnesi" dove indicano la modalità della lesione, nel mio foglio ha scritto: "riferisce trauma sportivo durante un incontro di volley con lesione della caviglia dx") lui gli fa "mio figlio ha preso una nota e gliele ho iniziate a dare (a questo punto non ho ben capito cos'ha detto e poi:) così le ho dato una spinta e lei è caduta dalle scale". Io avevo una faccia riassumibile così:
Mi ha colpito l'assoluta nonchalance con cui ha raccontato l'incidente, come se stesse dicendo di aver preso una birra coi colleghi dopo il lavoro, come se non ci fosse stato il femminismo, le pari opportunità, l'inviolabilità del corpo delle donne, come se non sapesse di rischiare una denuncia per violenza domestica nel racconare una cosa del genere a uno sconosciuto. Il medico non ha detto nulla chissà che ha scritto nel foglio (trauma da caduta per colpa di una spinta del marito?), gli ha stampato il foglio di dimissioni e se n'è andato.
Fine della storia (oh ma ci sono rimasto veramente quando il tizio se n'è uscito con sta storia).
