Maria Corbi: falsità e femminismo nei media

[Brutale]

Valentina, l’unica Misseri libera: «Temo che mi brucino casa»
MARIA CORBI
INVIATA AD AVETRANA (TA)

Chissà cosa hanno detto a quella ragazzina di otto anni portata ad esultare per l’arresto di Cosima. «Vieni andiamo a bruciare la strega». Un rito medievale che è tutt’altro che antico qui ad Avetrana, paesone stretto tra Lecce, Brindisi e Taranto, dove la morte della povera Sarah, l’orgia di telecamere, ha stravolto tutto e tutti. Il testimone chiave della procura di Taranto, colui che anticipa gli orari del delitto, è anche lui lì a vedere una donna vinta che si consegna ai carabinieri e che preferisce la solitudine di una cella alla libertà tra quella gente che la odia. Una polo arancione, il colletto alzato, il supertestimone sorride in mezzo agli altri. È un giorno di festa no?

La bambina inconsapevole applaude la strega che va via, come se invece che in via Deledda ad assistere a un dramma vero fosse al cinema per l’ultima puntata di Harry Potter. Tutti hanno un Mortimer da combattere, e tutti qui, tra queste strade arse dal sole e dal cemento, hanno scelto le donne Misseri. Certo non la ragazzina o quel neonato in braccio alla mamma che grida «schifose». Il sindaco aveva annunciato la costituzione parte civile per avere i danni dagli assassini. Chissà se adesso si costituirà anche contro i suoi concittadini esultanti (e sputanti) per una donna che va in galera. Perché quell’immagine rimarrà scolpita nell’enciclopedia delle inciviltà quotidiane.

Si parla solo di loro ad Avetrana, dive e demoni, e adesso anche di Ivano, «il movente» di Sabrina, «il Dio» che la faceva impazzire e che l’ha fatta, secondo la procura, diventare assassina. Lui ha negato che tra loro ci fosse qualcosa di più di un’amicizia, ma i messaggi impietosamente stampati nell’ordinanza cautelare parlano di altro. A lui Sabrina piaceva. «Sarò il tuo trombamico», scriveva aulico in una delle tante conversazioni via sms. E adesso il paese lo addita ridendo. E una delle sue ragazze che assicurava che mai il bell’Ivano, il Ridge di Avetrana, si sarebbe messo con «quel cesso», con «quella latrina», adesso ha qualcosa in meno da dire.

Valentina Misseri è l’unica della famiglia in libertà. Adesso scenderà da Roma, dove abita, al paese per non lasciare soli la villetta di via Deledda e il gatto rosso, Skinki, che si aggira incredulo e solitario nel giardino dove di solito trovava un piatto per lui. «Non posso lasciare la casa sola perché ho paura che la brucino, che facciano qualcosa, ci sono tante persone che vogliono vederci tutte morte. Solo noi donne però, perché qui la cultura maschilista è ancora vincente». Il falò delle streghe. E non importa se siano colpevoli o meno. E non importa se fino a poco tempo prima che Michele facesse trovare il telefonino le vicine assicuravano che Cosima e Sabrina erano brave e grandi lavoratrici, che avevano cresciuto Sarah come fosse una di loro. La sentenza è stata emessa e non ci può essere appello «a meno di non essere disposti a fare un doloroso viaggio nelle proprie coscienze», come spiega una signora che prega di non apparire. «Qui se dici una parola a favore delle Misseri sei finita». Qui si chiamano tutti Cosimo, Cosima, Cosimino, Mimino e Mimina. Parlano, ognuno sull’uscio della propria casa con una rabbia antica, come se cacciare quelle donne sia un po’ vincere il proprio Mortimer. «La gente qui non ha niente, nessuna prospettiva», cerca di spiegare un signore che si vergogna anche lui di quello che ha visto. «Dovete capirli, non sono cattivi...ma alla morte di Sarah va data giustizia». E non importa cosa significhi.

«Venghino, signori, venghino». Questa è la casa delle streghe. Un turismo morboso che continua ad affollare via Deledda e la gente si porta i sassi da casa per sfogare la rabbia contro le lampadine del cancello o la chiave per graffiare la macchina (prima che gli inquirenti la sequestrassero). Al bar Centrale i vecchi parlano tra loro di chi «è arrivato in città». Giacinto, Filomena, Francesca. I nomi degli inviati delle tv passano di bocca in bocca come quelli di nipotini affezionati che tornano dall’estero. L’orrore e i suoi protagonisti che soffocano come lo scirocco una città e chi la abita. «Arrivano dalla capitale come stormi di corvi, come stormi di morte. In Italia i linciaggi li fa la televisione», disse solo poco tempo fa a Francesco Merlo Francesco Nigro, un professore di italiano cha ha insegnato anche a Sarah. E i corvi volano basso sulle case di Avetrana illuminate dai fari delle telecamere.

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/404537/

articolo che si commenta da solo...
codesta Maria Corbi non è la prima volta che scrive in difesa delle donne Misseri...
e quante volte nei suoi articoli ha descritto Michele come un mostro, orco ecc...
ogni volta che escono nuovi indizi contro Sabrina e sua Madre alla Corbi gli comincia a prudere e parte subito l'arringa difensiva... soprattutto ora se ne è risentita perchè mentre arrestavano Cosima la gente applaudeva gridandogli contro "assassina"...

e poi come fa proprio lei a lamentarsi di telecamere e sciacallaggio mediatico se anche lei è una giornalista spedita apposta per trattare il caso di avetrana? 

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IL GIALLO DI AVETRANA
Sarah, il verbale della supertestimone
La difesa lo smonta: "Non è credibile"
Sabrina Misseri e Sarah Scazzi: le protagoniste del giallo


MARIA CORBI, INVIATA A TARANTO Mentre i periti litigano sull'arma
ora spunta una cliente di Sabrina
Il Riesame decide sulla liberazione

In questa storia, nera, di morte, colori e dubbi ci sono solo due certezze: la morte di Sarah, una ragazzina che aveva tanti sogni e tanto cuore, e la responsabilità dello zio orco, Michele Misseri che oggi in tanti cercano di trasformare in santo, ma che ha confessato un omicidio per due volte, poi ha ritrattato in una maniera assai poco convincente con un interrogatorio lungo trecento pagine in cui raramente riesce a ripetere la cosa detta alla riga prima.

Ma comunque sia andata, anche se gli vogliamo credere, è comunque un mostro, che ha confessato di nuovo la violenza più orrenda, quella su un corpo ormai senza anima, senza occhi che guardano per ricordarti l’orrore di cui ti stai macchiando. E in questa storia che ancora non ha un finale in tanti parlano convinti di sapere, ( MA TU SENTI CHI PARLA!!! ) felici di far parte del plotone di esecuzione di Sabrina, ragazza scomposta, caciarona, rumorosa, amante delle telecamere, sempre una frase sbagliata al momento sbagliato, ma che ancora nessuno ha accertato essere colpevole di aver ucciso.

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/375632/

alla faccia delle gogna mediatica... e poi sarebbero gli altri che danno la caccia alle streghe eh?!?...

ah! vero.. lei da la caccia solo agli orchi 

[jorek]

il problema è che nelle indagini è venuto fuori che michele misseri tanto tanto orco non era, e che le sue donne di casa erano delle grandi stronze...
Mi verrebbe da chiedere alla giornalista in questione come mai all'inizio dell'inchiesta, con la confessione farlocca del misseri, tutti chiedevano a gran voce la testa sul suddetto (il tutto fomentato dai media), mentre ora non è giusto che venga chiesta la testa di mamma  e figlia misseri, che abbiamo la quasi certezza che siano state loro. oh sia chiaro: a me i linciaggi fanno ribrezzo, e io vorrei  vedere solamente un'indagine con il seguente processo e le seguenti giuste pene. Però vorrei fare un sentito appello alla maria corbi: NON DICIAMO CAZZATE PER FAVORE, UN PO' DI ONESTA INTELLETTUALE FA BENE

[Guit]

Onestà intellettuale Jorek? Impossibile. Stai chiedendo loro di trasformarsi in qualcosa che non sono. Loro, le donne liberate, sostengono il diritto alla slealtà.

Così come rimbalzano continuamente tra natura e cultura, così per pura convenienza, alternano accessi di garantismo ad accessi di giustizialismo.

Prima scendono in piazza prima dei processi per gridare "siamo tutte cameriere" e "se non ora quando", poi si scandalizzano dei forcaioli popolani.

E come si sbrodolavano, consumavano inchiostro e tastiere a profusione, per collegare senza alcuna pietas umana il Misseri allo stereotipo del maschio maschilista da abbattere, e ancora oggi, lì dove emerge una realtà nascosta fatta di soprusi all'unico uomo di quel nucleo famigliare, hanno la faccia tostissima di parlare di cultura maschilista persistente.

[GIUSTIZIALISTA]

Questo più per la mentalità femminista succede perchè nella testa di troppa gente c'è ancora l'idea (sbagliatissima) che una donna non sia in grado di compiere crimini efferati.

Ma lo sapete che qualche mese fa feci una litigatona con dei miei conoscenti su questa vicenda? la discussione andò pressapoco così: era il periodo in cui c'era l'ipotesi che ad uccidere sara era stata sabrina e la causa scatenante del raptus pare fosse stato il rifiuto di ivano alle sue avances: io espressi a quel punto le mie perplessità dicendo:" scusate ma a me sembra una cazzata: di due di picche la gente ne prende a milioni al giorno, se tutti dovessero uccidere per questo saremmo freschi!" apriti cielo!! sembrava che gli avessi recitato una formula di un libro di stregoneria: mi hanno attaccato verbalmente in 3 e subito dopo ci siamo messi ad urlare come ossessi ma in parola povere "l'eresia" che avrei fatto è aver messo sullo stesso piano un rifiuto femminile (che va benissimo è normale un uomo di due di picche ne può prendere a milioni è tutto ok  ) ed uno maschile (un uomo che rifiuta una donna provoca in essa uno shock immenso traumatico capace di scatenare l'imprevisto  ):naturalmente anche in questo caso art. 3 della costituzione.... cosa essere?
Certo che se tanta gente ragiona così ora ho capito perchè ci sono tante cose che non vanno....   

[fabriziopiludu]

Questo più per la mentalità femminista succede perchè nella testa di troppa gente c'è ancora l'idea (sbagliatissima) che una donna non sia in grado di compiere crimini efferati.  

Ma conoscono la Storia!!!!???

http://guide.supereva.it/cronaca_nera/interventi/2006/05/257292.shtml

E questo non è che UN esempio!!!!
 

[fabriziopiludu]

e il Pantheon Indiano?