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Notizia 12 giugno 2009 0:00 Ci puo' essere violenza di genere tra uomini sposati tra loro o tra due donne? La Ley Integral de Violencia contra la Mujer dice di no, che vale solo tra un uomo e una donna. Ma la seconda sezione del tribunale penale di Santander ha condannato a sette mesi di carcere una donna che aveva aggredito e insultato la sua sposa, dalla quale si stava separando, quale autrice di reato di violenza di genere e punito con l'articolo 153.1 del Codice Penale. L'articolo e' stato modificato dalla Ley Organica contra la Violencia de Genero del 2004, che ha aggravato le condanne di alcune aggressioni quando le commetteva un uomo e a subirle era una donna unita con lui in matrimonio, o fidanzata o comunque legata a lui sentimentalmente. Vari giudici hanno sollevato quesiti d'incostituzionalita' (127) dell'articolo, sostenendo che viola il principio d'uguaglianza. La Corte costituzionale ha pero' sempre avallato la riforma. Il testo letterale dell'articolo puo' apparire confuso quando esige che "l'offesa sia o sia stata la sposa". E, in un matrimonio tra due donne l'offesa e', in effetti, la sposa. Il problema sta nel fatto se sia possibile che l'aggressore sia un'altra donna, come ha inteso il giudice di Santander. Il Codice Penale parla al maschile, che e' pero' il genere utilizzato per tutti i reati."Non c'e' alcun dubbio su come si debba applicare l'articolo", dice Miguel Lorente, delegato del Governo in materia. "I termini della Ley de Violencia contra la Mujer sono chiarissimi. Un'aggressione tra due donne non puo' essere violenza di genere. In un matrimonio formato da due donne puo' esserci un rapporto di potere, come in tanti ambiti della vita, ma non si tratta di una situazione di disuguaglianza storica che genera violenza e che tanto gli uomini come le donne smettono di considerare normali. La differenza sta nell'origine. Cio' che intendiamo combattere con la legge e' la normalizzazione della superiorita' di un sesso sull'altro".