accantonando un attimo l'InZinna che rosica perchè gli hanno chiuso la pagina (in effetti stava rompendo il cazzo a tutto facebook con il suo giustizialismo a senso unico, lui e quella bugiarda frustrata della sua amichetta), vi segnalo
questo capolavoro in cui un certo Claudio Conte spiega perchè non debbano esistere carceri femminili
Personalmente anche io credo che il carcere attuale sia sbagliato per le donne. A dire il vero mi urta l’idea anche di una sola donna in carcere. Ma ci sono casi estremi direte. E’ vero.. ma anche per quelle un carcere “nettamente diverso” per il mondo femminile. Questo troverei più giusto. Qualcosa di più vicino a una comunità [...] Anche il carcere, naturalmente, è pensato al maschile. E da quando è stato esteso anche alle donne, non ha rappresentato il raggiungimento delle “pari opportunità”. L’affermazione del principio di uguaglianza. No! E’ l’ennesima violenza che subisce la donna in quanto tale. Un modo per riaffermare la subordinazione, una forma di silenziamento. Uno dei tanti.
Uno stato che arriva a imprigionare una donna, compie l’atto più vergognoso che possa commettere. Una società che non si ribella a tale ingiustizia diventa complice consapevole. Perchè non possiamo dimenticare che nel 90% dei casi si ricorre al carcere per le donne senza alcuna necessità. Perchè per i reati contro il patrimonio, ossia a protezione dell’onnipresente “proprietà”, non si può ammettere il carcere. Perché la donna in quanto tale ha diritto a un “risarcimento”, per tutto quello che da secoli subisce, che non basterebbero ad esaurirlo tutte le ricchezze di questo mondo.
insomma, dietro a tutti gli svolazzi dialettici il senso è questo: la donna ha subito da sempre l'oppressione dell'uomo, il carcere è una manifestazione di questa oppressione, quindi la donna non deve stare in carcere. Anche nei casi più gravi dovrebbe stare in una comunità. Poi siccome il carcere è "declinato al maschile", la donna in carcere paga più dell'uomo. Ecco il pensiero del maschiopentito, non si sa se corrispondente al vero oppure ostentato per far colpo sulle femministe. Interessanti poi i commenti all'articolo, provenienti da donne (eh si, devo ammetterlo, molte donne sono mille volte più razionali di certi uomini): ma perchè vorresti eliminare il carcere solo per le donne e non per tutti? Che c'entra il sesso, non lo capisco. Tra l'altro, le donne non sono mai condannate a pene lunghe come gli uomini, quindi in sostanza: cazzo volete?
Quanti italiani la pensano nello stesso modo? Parecchi direi, visto che un mese fa è passato a larga maggioranza (neanche un NO, per inciso, solo l'astensione dei radicali) un emendamento che permette alle detenute madri con figli al di sotto dei sei anni di scontare la pena a casa o in appositi hotel denominati Icam, mantenuti a spese nostre (ne è in progetto anche uno a Roma). Insomma, i nostri deputati uomini sono tutti maschiopentiti, non tollerano l'idea della donna in carcere, pure se questa è una criminale di prima categoria.