Giuseppe ha scritto secondo me due cose ben distinte:
1. <<"Si vedono ragazzi giovani ma anche uomini adulti che vengono "schiacciati" da una continua ricerca delle ragazze, e quando essi riescono a trovare quella storia che tanto agognavano, essi fanno di tutto, anche strisciare, per mantenerla. Coppie dove quasi sempre è lui quello che deve cedere a compromessi, è sempre lui quello che vuole non dire mai di no, è lui che ha il continuo timore di perdere ciò che ha così faticosamente "conquistato">>
C'è uno sbilanciamento.
2. <<Perchè allora non cominciare a soddisfare il bisogno sessuale con la forza? Siamo più forti: possiamo farlo! Sfruttiamo anche il pro del nostro sistema ormonale! Tanto più che quella forza finisce comunque con l'esplodere, come dice Jorek (non si ribellano è vero.... esplodono). Sarebbe la soluzione di tutti i problemi!>>
Secondo il mio pensiero la soluzione proposta, che sia o meno provocatoria, è sbagliata. Del resto in potenza possiamo uccidere, noi umani non solo i maschi, possiamo farlo; ciò non è sufficiente per sdoganare l'idea che in un paese civile si possa ricorrere all'omicidio per disfarsi dell'avversario politico, solo per fare un esempio.
E' vero che l'attrazione sessuale femminile è un muscolo, ma è anche vero che noi stiamo qui per contrastare l'abuso di quella forza e non per fornire la soluzione in termini di diritto a operare un abuso speculare.
Noi credo che siamo qui perché non accettiamo la svalorizzazione del maschile, cioè in altri termini, per contrastare quella dinamica di coppia dove lei non teme di perdere lui, evidentemente non riconoscendo in lui un valore che perdere sarebbe un danno a sé stessa, e dove lui teme invece di perdere lei, evidentemente attribuendole un super-valore.
Un iper-valore femminile che si costruisce esclusivamente sull'ipo-valore maschile, essendo quella tra i sessi una misurazione duale e relativa, impossibile da fare senza che M o F esistano.
La donna, fidanzata o moglie che sia, la compagna di letto e di vita, non ha un valore assoluto superiore rispetto al passato, sono gli uomini che, attribuendosi un auto-valore inferiore come specchio del giudizio sociale, si leggono e vengono da essa letti al ribasso.
Ma questo con gli ormoni non ha nulla a che vedere. E' un problema squisitamente culturale.
La soluzione al problema posto da Giuseppe non sta nel diritto all'uso della forza bensì nella rivendicazione di una bellezza maschile che ci appartiene. Necessaria, insostituibile e senza diritto di copia.
Per prendere una donna con la forza non si fa grande fatica. Per lottare in favore di una reale dignità dell'essere umano, in tutte le sue direzioni, lì sì che c'è da sudare. E lì secondo me escono i "veri uomini".