Autore Topic: AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia  (Letto 1006 volte)

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Offline Guit

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AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia
« il: Giugno 10, 2011, 01:52:32 am »
AIAF e un insostenibile gradimento del falso condiviso. Una questione di genere ? - di Fabio Nestola (**)

06/06/2011 - 14.37

L'organigramma dell'AIAF è curioso. Compaiono rari nomi maschili: Luigi, Marcello, Paolo, Nicolino, Giovanni (2), Giacomo, Massimo, Alberto, Maurizio, Fabio, Cristiano, Andrea, Vittorio (2), Francesco, Salvatore, Corrado, Marco, Alessandro.

Sarà solo un’impressione, ma questo elenco di uomini sembra quasi un corpo estraneo all’interno di un gruppo che si fonda su una larga preponderanza rosa, oltre il 90%.

Tabella (*)

Sintesi - 205 componenti dell’organigramma pubblicato: 20 uomini, 185 donne. Non è dato di sapere la ripartizione di genere fra le iscritte/i che non compaiono nell’organigramma.

L’AIAF si accanisce a sostenere che le riforme a loro non gradite vengano promosse e sostenute dai padri separati, come pure i padri separati siano coloro che tramano “attacchi contro la magistratura” e progetti di “destabilizzazione istituzionale”.

Insomma i padri separati sarebbero il Male Assoluto, una minoranza strisciante che mina le basi stesse della democrazia, della Repubblica, della Costituzione.

Tali accuse non suscitano altro che un benevolo sorriso, lo stesso che si ha quando un bimbo racconta alla mamma: “la maestra è cattiva, ieri si è tolta la maschera e ci ha fatto vedere che è una marziana verde”.

Possiamo dimostrare in ogni momento ed in ogni sede - anche giudiziaria - che le accuse AIAF sono falsità, ma la domanda è: perché tanto accanimento?

Il movimento trasversale degli Stati Generali è composto da padri ma anche da madri, sorelle, nonne, nonni, nuove compagne e persino figli ormai maggiorenni; e poi psicologhe, criminologhe, sociologhe, mediatori familiari ed avvocati - tanti avvocati - uniti in associazioni forensi che con l’AIAF non hanno nulla da condividere.

Inoltre un particolare sfugge a chi costruisce accuse infondate: la setta della “destabilizzazione istituzionale” non è affatto schierata politicamente, come ai denigratori piacerebbe far credere: rappresenta invece l’esatto spaccato sociale italiano, c’è chi vota a destra, a sinistra, al centro, e una larga fetta che non vota affatto.

Torna la domanda di sempre: perché tanto accanimento, anche attraverso la falsità?

Oppure, per chi preferisce: perché la demonizzazione del padre, anche contro ogni evidenza?

E’ una filosofia AIAF quella di vedere il padre come “nemico”?

E’ un’ossessione insopprimibile, quella di vedere “il nemico” anche dove non c’è?

Inutile attendere dall’AIAF risposte che non arriveranno mai.

Tuttavia serpeggia un dubbio sul perchè l'AIAF abbia tanto il dente avvelenato con la figura maschile in generale e quella paterna in particolare. Potrebbe trattarsi di pregiudizi?

Non sono pregiudizi quelli che emergono dall'organigramma "rosa", nel quale la figura maschile è fortemente messa ai margini? 

Curioso, ma le percentuali maschili all'interno dell'AIAF riflettono le percentuali di padri che riescono a vedere i figli secondo un reale affido condiviso.

E non si dica che le percentuali di condiviso sono in aumento, queste banalità le lasciamo volentieri a chi non conosce affatto la materia. L’ISTAT parla della forma, noi della sostanza.

Sul contenitore può anche esservi scritto “condiviso” in percentuali sempre maggiori, resta il fatto che i contenuti sono fotocopiati dall’affido esclusivo, con un genitore prevalente ed uno marginale.

Quello stesso affido esclusivo che una legge avrebbe dovuto mandare in pensione da oltre 5 anni, ma che continua a godere del favor di alcuni nostalgici e la prassi giudiziaria rinnova ogni giorno.

Fonte: Redazione - Fabio Nestola
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(*) Tabella leggibile nell'articolo originale (fonte)
(**) Fonte: http://www.adiantum.it/public/2513-aiaf-e-un-insostenibile-gradimento-del-falso-condiviso.-una-questione-di-genere-----di-fabio-nestola.asp?nuovo=true
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Online Jason

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Re: AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia
« Risposta #1 il: Giugno 10, 2011, 08:05:21 am »
Una sola spiegazione: è composta da femministe. E quindi è contro i padri separati quindi sessista.

Il bello è che si chiedono perchè il termine femminismo viene usato come espressione negativa. Semplice: perchè il femminismo E' NEGATIVO. E come tale è un dovere di tutti contrastarlo.
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America