due domande:
- se fosse stata la madre ad ucciderlo, l'avrebbero processata come un'adulta, o l'avrebbero trattata come una bimba incapace di intendere e di volere?
- e se al posto di un fratello maschio fosse stata una sorella ad ucciderlo, l'avrebbero processata con le stesse modalità?
Ascolta Brutale, non volermene, ma la storia non si fa con i "se" e con i "ma". La storia si fa con grandi eventi di massa.
E' inutile fare ipotesi del tipo "Immaginate se fosse stato...", ma è inutile anche citare i dati singoli del tipo "Un uomo ammazza una donna e finisce sulla sedia eslettrica; una donna ammazza un uomo ed è condannata a 4 anni di libertà vigilata" e via dicendo.
Se vogliamo fare le cose per bene dovremo andare a pescare le STATISTCHE riguardanti i vari casi. Statistiche fatte da studi e ricerche attendibili.
Quali sono le casistiche di maschi che hanno ucciso delle femmine e viceversa? Che condanne hanno avuto nei vari casi? E da qui ricavarne la tendenza prevalente e trarne le opportune conclusioni.
Ma mi pare che alcuni e altri agiscano spinti da una carica emotiva ma con poco utilizzo di raziocinio.
Le battaglie non si fanno solo con la carica emotiva ma con un buon uso di raziocinio. Quando scendi nel campo di battaglia devi mirare bene e sparare, se spari a cazzo sta certo che entro cinque minuti verrai accoppato.