Autore Topic: La morte di Marco Simoncelli.  (Letto 5731 volte)

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Offline fabriziopiludu

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Re: La morte di Marco Simoncelli.
« Risposta #15 il: Ottobre 25, 2011, 22:12:42 pm »
Anche se si resta a casa,...

http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/La-disastrosa-frana-di-Via-Digione-a-Genova-il-21-marzo-del-1968/4841/

Dopo questo, non hanno evacuato gli edifici! No!
Dopo 43 anni, la parete è nuovamente a rischio frana, nonostate sia stata inchiavardata.

Offline Fazer

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Re: La morte di Marco Simoncelli.
« Risposta #16 il: Ottobre 26, 2011, 12:23:46 pm »
Partecipare a competizioni è molto rischioso ma tutto è direttamente proporzionale alle emozioni indescrivibili che si vivono. Io dall' ultima gara che ho fatto in moto sono passati molti anni .... ma i ricordi di quei giorni sono indelebili.  Le passioni sono il sale della vita qualunque esse siano.

 :ok:

Quello che mi fa arrabbiare è il fatto che un sacco di gente pensa al motociclista come ad uno che rischia la vita per dimostrare qualcosa a qualcuno, o peggio per far colpo sulle donne.
In realtà, bimbiminkia con lo scooter a parte, io la domenica incrocio solamente motociclisti rigorosamente soli, che si sparano 200 Km. per il solo gusto di guidare.
Customisti con l'Harley, a 20 Km/h col sorrisone stampato in faccia.
Smanettoni con la Ninja o la GSX, in tuta da 2000 euro e casco race-replica, che si fanno gli stessi 10 Km. di tornanti su e giù per 5 o 6 volte, alla ricerca delle traiettorie migliori.
Mentecatti come il sottoscritto, con valige laterali, bauletto e borsa da serbatoio come se stessero andando a capo nord, che a mezzogiorno si fermano sul prato più vicino per pranzare.
Insomma, gente che vive la sua passione, e se ne frega di dover dimostrare qualcosa a chicchessia... ;)
Nella maggior parte dei casi il rischio non è voluto, è solo qualcosa che purtroppo fà parte del gioco, e che accettiamo a malincuore.