Tiberio Timperi, conduttore televisivo e protagonista di battaglie sui padri separati, finisce a giudizio per aver diffamato l’ex moglie. La storia la racconta il Messaggero:
"Nel mirino degli inquirenti, una serie di articoli pubblicati sui maggiori quotidiani, in cui il giornalista avrebbe diffamato l’ex consorte. Al centro dell’inchiesta che è costata allo showman il rinvio a giudizio, c’è, però, una pubblicazione del settembre 2010, su Panorama. Un articolo «confessione», in cui Timperi raccontava di come spesso, incasi di separazioni, la madre, quasi sempre affidataria, «può facilmente ostacolare il rapporto padre- figlio». Erano i giorni in cui la Cassazione, continua il giornalista, «aveva riconosciuto i danni morali di un padre il cui rapporto con il figlio era ostacolato dalla madre affidataria». Poi, il conduttore si lasciava andare al racconto di cinque anni di vita scanditi dalle udienze del Tribunale: sono stato dipinto, a suon di denunce, «praticamente come un mostro», diceva e sottolineava come, in realtà, fosse tutto «frutto di una strategia processuale: ogni accusa, vera o falsa che sia, è lecita»."