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Ciao Cosimo, Ho ricevuto, oltre al tuo un altro messaggio di benvenuto.Ti ringrazio per avermi risposto dalla tua mail personale. In questo periodo sono un po' sovraccarico peraltro non mi sembrerebbe il caso di inviare un contributo con l'ennesimo triste pianto di amare constatazioni. Non ritengo il mio caso originale ma perfettamente in linea con quello di tanti altri. Piuttosto vorrei riflettere sul fatto che allo stato attuale siamo sostanzialmente fermi ad una prima fase che è quela della presa di coscienza e quindi della denincia. Tutto questo va molto bene ma non basta.In questo periodo storico ovvero di questi tempi il limite più grande in generale è che le categorie di persone a vario titolo soffocate o penalizzate non sono in grado di organizzarsi e di opporre una resistenza fattiva perchè tutti sono immobili nel cercare alla fine di salvare il salvabile limitando nel proprio piccolo i danni. Facciamo un esempio: Se tutti gli uomini d'Italia coinvolti nello strozzinaggio incrociassero le braccia sarebbe una catastrofe sociale che, ob torto collo, costringerebbe ad una contrattazione ed ad una modifica sulpiano legislativo. Cioè lo spaurachio di argomenti giuridici di carattere repressivo si infrangerebbe di fronte ad un numero enorme di persone con una ricaduta economica sul piano nazionale di tipo catastrofico... E' il meccanismo degli scioperi e delle serrate per categoria. Peraltro riflettiamo sulla costituzione; sui diritti umani e civili... Sull'abuso dell'art. 570 e sull'art. 900 CP... (tutto su internet). Io vivo in Serbia dove la contribuzione è limitata da tetti % in modo tale da non mettere la persona nelle condizioni di non avere una vita decorosa e dove non esistono nella prassi molte delle storture Italiane. La cosa interessante è che sono le stesse donne a stupirsi definendo quello che accade in Italia una forma di schiavismo. Un altro tipo di rivolta organizzata, ma sicuramente più percorribile di quella prima prospettata potrebbe essere una campgna di sensibilizzazzione organizzata e capillare invitando i giovani a non sposarsi e a non fare figli... Questo tipo di argomento scatenerebbe un putiferio se portato avanti sistematicamente.. Ora, come dicevo la denuncia è una bella cosa ma non basta più. A mio avviso una associazione a livello nazionale dovrebbe agire nel concreto amministrando fondi ed agendo una attività di assistenza e di rivolta organizzata un po' come accade con le unioni dei consumatori. A presto,Saluti