Autore Topic: Questa è troppo forte  (Letto 1342 volte)

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Offline GIUSTIZIALISTA

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Questa è troppo forte
« il: Giugno 14, 2011, 18:53:41 pm »
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/06/14/visualizza_new.html_817533745.html

ASCOLI PICENO - Ancora alla ribalta della cronaca, nera, il 235/o Reggimento Piceno, dove presta servizio Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore dell'esercito vedovo di Melania Rea, la giovane donna originaria di Somma Vesuviana trovata uccisa ad aprile in un bosco del Teramano. Nella stessa caserma e' stata arrestata oggi la soldatessa 25enne Laura Titta, tra le 11 persone arrestate questa mattina dai carabinieri di Aversa (Caserta) con l'accusa di favoreggiamento nei confronti del boss Giuseppe Setola e del suo gruppo. La soldatessa prestava servizio al Rav da 10 giorni. Considerata un'insospettabile, avrebbe avuto un ruolo importante nella logistica del clan prestandosi a fare da autista nello spostamento dei latitanti e a consegnare loro i pasti.

Del Reggimento Piceno si era parlato, sempre in relazione al caso Rea, per via di una relazione extraconiugale di Parolisi con una soldatessa che era stata sua allieva, Ludovica P.. Insomma, non c'e' pace per il Rav. Giorni fa aveva spezzato una lancia in suo favore il sindaco di Ascoli Guido Castelli, incontrando nella caserma Clementi le 400 volontarie che hanno appena iniziato l'iter addestrativo. ''Le soldatesse del 235/o Rav - aveva detto - sono un vanto per la citta' di Ascoli perche' rappresentano un modello culturale e dei valori di riferimento cui ci sentiamo particolarmente vicini''. Il reggimento dell'Esercito e' stato il primo ad aver aperto le porte alle reclute femminili.

Presso il 235/o reggimento Piceno di Ascoli, la soldatessa Laura Titta aveva svolto l'addestramento tra il 2009 e il 2010, quando si era arruolata per la prima volta nell'esercito. Lo hanno accertato i carabinieri della stazione di Parete (Caserta), che questa mattina hanno prelevato la giovane nel capoluogo marchigiano per trasferirla al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Dopo l'addestramento, che si concluse nel marzo del 2010, Laura Titta fu trasferita in una caserma napoletana, dove rimase fino al congedo. Presento' quindi una domanda di riammissione, in seguito alla quale stava frequentando da una decina di giorni un corso nella stessa caserma.

'SI RIVOLGEVA A BOSS CASALESI PER PUNIRE I SUOI FIDANZATI - Si era fatta tatuare su una gamba la parola ''terrorista'' Laura Titta, la soldatessa arrestata oggi ad Ascoli Piceno per favoreggiamento nei confronti di latitanti vicini al pluriomicida Giuseppe Setola. Emerge - come il fatto che fosse una donna dal carattere violento, pronta a rivolgersi ai boss del clan dei casalesi per far punire i fidanzati che non si comportavano come lei avrebbe voluto - dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Dario Gallo su richiesta dei pm Catello Maresca, Cesare Sirignano e Giovanni Conzo. Il 2 luglio 2008 Laura convince il fidanzato del momento, Giovanni Mola, e l'altro affiliato al clan Paolo Gargiulo (che successivamente sara' arrestato con Setola nel covo di Mignano Montelungo) a picchiare ferocemente un suo ex, Giuseppe Madonia; la soldatessa attira Madonia in una trappola dandogli appuntamento vicino al cimitero di Giugliano (Napoli). Per evitare ritorsione da parte della famiglia Madonia, a sua volta vicina agli ambienti della criminalita' organizzata del Giuglianese, la soldatessa, accompagnata dalla madre, va a trovare il boss latitante Emilio Di Caterino, oggi collaboratore di giustizia: quest'ultimo convince gli amici del giovane picchiato a soprassedere in nome dell'alleanza con i casalesi. Poche settimane dopo, pero', il 25 luglio, Laura organizza una nuova spedizione punitiva, questa volta contro Giovanni Mola, ''colpevole'' di non volerle restituire l'auto da due giorni. Anche in questo caso la soldatessa cerca l'aiuto di Di Caterino, che pero' non frattempo ha cambiato covo. Per rintracciarlo, Laura si rivolge a una sua cara amica, Francesca Maisto, a sua volta arrestata oggi: Maisto, fidanzata con Stefano, un giovane estraneo agli ambienti della malavita, e' anche la compagna del boss detenuto Antonio Di Tella, sposato e con figli, ma oltre a cio' intrattiene una relazione con il latitante Emilio Di Caterino. Dalle carte dell'inchiesta emerge dunque un giro di conoscenze caratterizzato da grande promiscuita'; a Laura Titta, per esempio, Emilio Di Caterino si rivolge perche' accompagni da lui, durante l'assenza della moglie, la sua amica Angela.

EX FIDANZATO SOLDATESSA, MINACCIO' DI UCCIDERMI - La soldatessa Laura Titta, arrestata oggi con l'accusa di favoreggiamento nei confronti di alcuni latitanti del clan dei casalesi, aveva minacciato di uccidere l'ex fidanzato Giovanni Mola, oggi collaboratore di giustizia, se questi avesse parlato di lei agli investigatori: e' lo stesso Mola a riferirlo in alcuni interrogatori. ''Ho saputo da mia mamma, venuta a colloquio a luglio 2009, che sono state fatte delle minacce contestualmente da Laura Titta e da Salvatore Laiso, detto Chicchinos. In particolare Laura ando' a casa di mia mamma minacciandola che avrebbe ucciso me o altri componenti della famiglia se l'avessi accusata''. Gli investigatori non escludono che Titta progettasse di servirsi delle armi di ordinanza.
 
ARRESTATA, ERA VITTIMA RAPTUS GELOSIA - Era vittima di raptus di gelosia Laura Titta, la soldatessa arrestata oggi - nella caserma di Ascoli Piceno, la stessa dove presta servizio Salvatore Parolisi, il vedovo di Melania Rea - con l'accusa di favoreggiamento di boss latitanti del clan dei casalesi. L'elemento della gelosia si evince dall'ordinanza di custodia cautelare che le hanno notificato i carabinieri. Questo tratto del suo carattere emerge, in particolare, quando uno dei suoi fidanzati, Giovanni Mola, ora collaboratore di giustizia, le riferisce che ha intenzione di andare da solo a far visita al killer latitante Emilio Di Caterino nel suo nascondiglio; il boss ha chiesto di incontrare Angela, un'amica di Laura, e bisogna accompagnare la giovane da lui. ''Nel corso della conversazione - e' scritto nel provvedimento - Laura Titta e' presa da un raptus di gelosia in quanto Giovanni Mola esternava la volonta' di procedere autonomamente in tal senso''.

Questa l'intercettazione del colloquio tra i due fidanzati, che tra l'altro ha consentito agli investigatori di comprendere che il ''Marco'' di cui parlavano non era altri che Emilio Di Caterino: nella foga della conversazione, infatti, la soldatessa si lascia scappare il vero nome.

Laura: Ma fammi capire, che cazzo ci vai a fare da Angela?

Giovanni: Come, ci devo dire il fatto di Marco.

Laura: Ma non mi interessa, glielo vieni a dire insieme a me, quando stai con me, no solo tu. (omissis). Giovanni, devi andare da Angela, fammi capire?

Giovanni: Ma tu non mi ci vuoi portare, sono due settimane.

Laura: Ti porto io, ti porto, adesso tu non ti permettere proprio.

Giovanni: L'anno prossimo... L'anno prossimo mi ci porti.

Laura: Perche' se tu ti permetti, dopo te lo faccio vedere io.

Giovanni: L'anno prossimo mi ci porti.

Laura: Ma qual e' il problema, mo Emilio... eh ... mo Marco sta con la moglie, quindi non puoi lo stesso portarla la'.

Giovanni: Umhh.

Laura: La moglie domani se ne va e domani andiamo la' con Angela, va bene? Hai capito?.
Sic transit gloria mundi.

Offline jorek

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Re: Questa è troppo forte
« Risposta #1 il: Giugno 14, 2011, 19:01:06 pm »
si bella giustizialista...ma quella che ho postato io sulla mantide di vienna è molto piu divertente :ohmy: :doh:

Offline fabriziopiludu

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Re: Questa è troppo forte
« Risposta #2 il: Giugno 15, 2011, 08:00:57 am »
Quale temperamento può avere una soldatessa, se non violento ed aggressivo!!!!!!!!???

E' un?indecenza l'esistenza di Istituzioni in cui le donne possano sfogare i propri istinti bestiali!
Queste MANIACHE della violenza, invece di essere curate coi farmani, sono arruolate nell'Esercito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L'ho detto da subito che codeste soldatesse fossero solo un grattacapo per Ascoli Piceno!!!!!
QUESTA CASERMA E' UN FOCOLAIO!!!!!

Offline Brutale

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Re: Questa è troppo forte
« Risposta #3 il: Giugno 15, 2011, 21:12:37 pm »
arrestata un'altra donna oltre alla Titta

Citazione
Laura Titta, la soldatessa arrestata: camice stirate al boss e fidanzati puniti

Laura Titta, la soldatessa arrestata con l’accusa di favoreggiamento ai latitanti del clan dei Casalesi stirava le camice all’allora boss, oggi collaboratore di giustizia, Emilio Di Caterino:

«Quando ero latitante - racconta Di Caterino - i vestiti venivano lavati e stirati direttamente da Francesca Maisto e da Laura Titta. In una sola occasione, nel passaggio da Trentola a Lusciano, mi vennero recapitati dei vestiti puliti lasciati presso il Bar Stadio di casale di mio cugino Massimo Cangiano e ritirati sempre dalla Maisto e dalla Titta».

Anche Francesca Maisto è stata arrestata ieri. Nell’ordinanza di custodia cautelare a carico degli 11 presunti fiancheggiatori dei latitanti dei Casalesi si accenna anche a vicende sentimentali della soldatessa 25enne.

Quando aveva dei problemi, o riteneva che qualcuno ne avesse procurati a lei o alla madre, Titta si rivolgeva al boss ex braccio destro di Setola secondo le intercettazioni e la ricostruzione dei magistrati. Dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno è sempre Di Caterino a parlare.

«Nella foto n 4 riconosco una ragazza che si chiama Laura, fidanzata di Mola Giovanni. Mi è venuta a trovare insieme al fidanzato sia a Lusciano che a Trentola nelle case dove trascorrevo la latitanza. Tornando alla Laura, sono stato anche a casa sua a Parete, in una traversa dove si trova Tamburrino Motors, per risolvere su sua richiesta un problema alla madre. Costei, che conviveva con un signore di Marano da 18 anni lo aveva lasciato per mettersi con il cognato di Emilio Chianese che aveva deciso poi di lasciare. Costui, però, non accettava questa situazione e la minacciava telefonicamente. Mandai, quindi, Granato Davide e Tartarone Luigi (due affiliati al clan, ndr) da questo signore a raccomandargli di interrompere queste azioni intimidatorie».

Nell’ordinanza si legge anche che Laura Titta ha tatuata la parola “terrorista” su una gamba. Scrive Prima da Noi:

Secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Dario Gallo su richiesta dei pm Catello Maresca, Cesare Sirignano e Giovanni Conzo il 2 luglio 2008 la donna avrebbe convinto il fidanzato del momento, Giovanni Mola, e l’altro affiliato al clan Paolo Gargiulo (che successivamente sarà arrestato con Setola nel covo di Mignano Montelungo) a picchiare ferocemente un suo ex, Giuseppe Madonia; la soldatessa attira Madonia in una trappola dandogli appuntamento vicino al cimitero di Giugliano (Napoli).Per evitare ritorsione da parte della famiglia Madonia, a sua volta vicina agli ambienti della criminalità organizzata del Giuglianese, la soldatessa, accompagnata dalla madre, va a trovare il boss latitante Emilio Di Caterino, oggi collaboratore di giustizia: quest’ultimo convince gli amici del giovane picchiato a soprassedere in nome dell’alleanza con i casalesi.

Laura Titta da 10 giorni prestava servizio nella caserma di Ascoli Piceno, qui sono venuti a prenderla i carabinieri due notti fa. La caserma, sede del 235° Reggimento Piceno, è la stessa dove lavora Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, la donna uccisa a coltellate e poi trovata cadavere il 20 aprile nel bosco della casermette di Ripe di Civitella. La procura ascolana valuterà “con attenzione” possibili collegamenti tra l’omicidio Rea e l’arresto della soldatessa, ma allo stato gli investigatori parlano di due vicende non intrecciate tra loro.

http://www.crimeblog.it/post/6931/laura-titta-la-soldatessa-arrestata-camice-stirate-al-boss-e-fidanzati-puniti#continua

Offline fabriziopiludu

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Re: Questa è troppo forte
« Risposta #4 il: Giugno 15, 2011, 21:47:27 pm »
Quale temperamento può avere una soldatessa, se non violento ed aggressivo!!!!!!!!???

E' un'indecenza l'esistenza di Istituzioni in cui le donne possano sfogare i propri istinti bestiali!
Queste MANIACHE della violenza, invece di essere curate coi farmaci, sono arruolate nell'Esercito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L'ho detto da subito che codeste soldatesse fossero solo un grattacapo per Ascoli Piceno!!!!!
QUESTA CASERMA E' UN FOCOLAIO!!!!!

Avevo detto a "Striscia la Notizia" di teneere d'occhio codesta Caserma!
E' un vero e proprio covo di SICK BRAINS!!!!!!!!!!!!!!!