A volte si sentono discorsi sui divorzi, tra amici, conoscenti. La conclusione è sempre la stessa "Eh le donne hanno le leggi dalla loro".
Lo dicono uomini e donne. Gli uomini però lo dicono come se le leggi fossero leggi divine, contro le quali nulla si può e si deve: è la natura delle cose, è normale che le leggi avvantaggino le donne. Non c'è rabbia, non c'è neanche rassegnazione, è una pura constatazione, così serenamente.
Qui però vorrei precisare una cosa; dal 1975 anno dell'Istituzione del divorzio, tante cose sono cambiate a favore delle donne e a sfavore degli uomini conseguenzialmente.
Accanto a Leggi che "formalmente" dovrebbero valere in modo paritario per entrambi i coniugi, ma che di fatto avvantaggiano solo le donne (vedi il discorso del "coniuge più debole economicamente" che non sta nè in cielo nè in terra, o, peggio ancora, "garantire il tenore di vita precedente la separazione" che è un assurdo logico/etico, oltre che giuridico) la vera mannaia che si abbatte sui poveri mariti separati è l'applicazione delle stesse a senso unico.
Mi spiego: in caso di separazione, consensuale o giudiziale i parametri che vengono unilateralmente applicati dai Giudici senza motivazione alcuna e SEMPRE senso unico sono i seguenti:
1) Affidamento della prole; nel 93% dei casi SEMPRE alla madre. Qui nessuno si domanda perchè..... Il perchè viene dopo.
2) Il genitore affidatario (adesso si sono inventati il nomignolo "collocatario" perchè si parla di affido condiviso, così con il nuovo termine "giustificano" l'affidamento alla madre) ha SEMPRE il diritto di tenere la casa familiare finchè.... (e qui si è spostato il limite negli anni dai 18 ai 26 ai......) la prole non è autosufficiente, in teoria ..A VITA !!
3) Quindi a questo punto sbattono fuori di casa l'ex-marito nel 93% dei casi e lo sbattono fuori di casa praticamente per sempre.
Non basta.
4) Il coniuge non collocatario DEVE, pena la prigione, assicurare il mantenimento alla ex-moglie ed ai figli.
E qui altra mazzata inconcepibile; fino a 10 - 15 anni fa vi era il limite del 25% degli introiti del genitore obbligato a versare l'assegno di mantenimento.
Come d'incanto I GIUDICI E SOLO LORO, ed è qui dove voglio arrivare, oltre a umiliare il marito sempre e comunque (vi ricordo che anche se la ex-moglie ha la cosiddetta "colpa" nella separazione non si sa come mai ha l'affidamento della prole, mentre invece, dovrebbe perderlo di default in quanto colpevole) buttando sempre lui fuori di casa, non tengono assolutamente conto del fatto che il poveraccio di turno deve pagarsi l'affitto anche se proprietario della casa familiare, ma gli impongono di versare fino all'80% dei propri introiti alla ex-moglie che è assolutamente libera di usare quel denaro come vuole. In casi limite alcuni Giudici hanno imposto ad un oparaio un assegno di 1200€/mese a fronte di uno stipendio di 1050€; roba da denuncia al CSM e da radiazione immediata di quel Giudice!! Tutto questo perchè?
Perchè, e qui entra in ballo il male-basching, la linea portata avanti dai togati dice questo, anche se non è scritto da nessuna parte : "Nel caso che sia l'uomo a dover mantenere (il 93% dei casi appunto) questi può morire di fame e gli può essere pignorato tutto lo stipendio a favore della ex e della prole"
E questo secondo i media è giusto! Sacrosanto ! Rappresenta uno degli aspetti più avanzati di uno Stato di Diritto !!! Poi vanno in Afghanistan a lamentarsi perchè la Legge di quel Paese impone l'affidamento sempre e comunque ai padri. Che coraggio !!!!!!
Quindi, concludendo, negli anni, non tanto il Legislatore, quanto la Casta femminista dei Giudici e tra questi purtroppo più Giudici uomini maschi-pentiti rispetto alle Giudici donne è la responsabile principale del fenomeno sociale dei padri-barboni.
Non da meno, a mio parere, il male-basching che prograssivamente negli anni ha portato avanti la Grande Menzogna.
P.S. Non vedo degli uomini che constatano soltanto la disparità delle Leggi; ultimamente vedo uomini che si sono "svegliati" e si stanno parando il di-dietro (era ora..).