Autore Topic: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?  (Letto 7393 volte)

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Grifone.nero

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Chi è ateo, penso che abbia di sicuro in mente quel sito (anche qualche credente che va a leggere) . Come ho ribadito più volte , ci sono troppi maschi filofemministi, e infatti uno del forum è intervenuto lì, sono fanatici e aggressivi (un uomo ha detto "io porterei i maschi italiani nei paesi anglosassoni così imparano cosa significa rispettare la donna - sarebbe inginocchiarsi e chiedere scusa per essere nato uomo :D :D :D -. Insomma , dei veri estremisti anti-cattolici che però si proclamano aperti e tolleranti , da veri ipocriti progressisti. Infatti sono pro aborto, odiano ferrara proprio come le femministe, anzi quasi quasi sono collusi con le femministe . Un altro sito nella lista nera. Fortuna vuole che la maggioranza degli italiani ci tiene veramente al crocifisso, parlando di crocifisso.  Peccato perchè conosco degli atei che sono VERAMENTE aperti e tolleranti , e che fanno pure volontariato. Però leggendo quel sito, ne deduco che ci sono molti talebani lì in mezzo.
Se poi l'europa si islamizzerà (come qualcuno qui dentro si augura), loro saranno i primi a prenderselo in quel posto.

Aspetto opinioni.
« Ultima modifica: Novembre 12, 2009, 19:14:31 pm da Grifone.nero »

Wyk72

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #1 il: Novembre 13, 2009, 00:59:48 am »
Citazione
io porterei i maschi italiani nei paesi anglosassoni così imparano cosa significa rispettare la donna

Oh io ci sono stato molte volte.

Citazione
sarebbe inginocchiarsi e chiedere scusa per essere nato uomo

O piuttosto rimanere contriti di quanto l'uomo (in quanto tale, in quanto solamente nato maschio), in alcuni paesi,  sia appecorato a certe logiche insensate ed umilianti, spesso per ricatto (non fate arrabbiare le donne, altrimenti vi rendono la vita impossibile...)

Per quel che riguarda i crocifissi, io sono di fede cristiana, ma protestante e non cattolica, e per me hanno valore idolatrico (e negativo) - ma il mio è un giudizio puramente teologico (secondo comandamento).

Penso che la recente questione del crocefisso riguardi più una visione di potere, che di tradizione.

Il mio giudizio in merito è abbastanza neutrale, certo è che, se si vuole tenere fede al principio dello stato laico, andrebbero tolti, a rigor di logica.

Non per fare "un favore" alle altre confessioni religiose, chiaramente.

Ma la questione, a mio parere, rimane abbastanza secondaria - a che serve un crocefisso, se non ha altro significato che uno (strano) "mantenere una tradizione"?

Penso per esempio ad Halloween: tradizione paganissima, anglosassone, che quando ero ragazzino io non si festeggiava affatto. Sono bastati pochi anni ed è diventata una sorta di festività "tradizionale".

Indi le tradizioni sono un po' come dire, per loro natura, scricchiolanti.

Il crocifisso, e' una questione, a mio parere, solo formale, di "segnare il territorio".

Mi scuso se sono andato OT.


 
« Ultima modifica: Novembre 13, 2009, 01:23:16 am da Wyk72 »

Offline fabriziopiludu

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #2 il: Novembre 13, 2009, 11:26:08 am »
un uomo ha detto "io porterei i maschi italiani nei paesi anglosassoni così imparano cosa significa rispettare la donna
Il solito!
Si insegna a rispettare la donna.
NON si insegna a rispettare l'uomo!

Grifone.nero

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #3 il: Novembre 13, 2009, 16:53:13 pm »
Oh io ci sono stato molte volte.

O piuttosto rimanere contriti di quanto l'uomo (in quanto tale, in quanto solamente nato maschio), in alcuni paesi,  sia appecorato a certe logiche insensate ed umilianti, spesso per ricatto (non fate arrabbiare le donne, altrimenti vi rendono la vita impossibile...)

Per quel che riguarda i crocifissi, io sono di fede cristiana, ma protestante e non cattolica, e per me hanno valore idolatrico (e negativo) - ma il mio è un giudizio puramente teologico (secondo comandamento).

Penso che la recente questione del crocefisso riguardi più una visione di potere, che di tradizione.

Il mio giudizio in merito è abbastanza neutrale, certo è che, se si vuole tenere fede al principio dello stato laico, andrebbero tolti, a rigor di logica.

Non per fare "un favore" alle altre confessioni religiose, chiaramente.

Ma la questione, a mio parere, rimane abbastanza secondaria - a che serve un crocefisso, se non ha altro significato che uno (strano) "mantenere una tradizione"?

Penso per esempio ad Halloween: tradizione paganissima, anglosassone, che quando ero ragazzino io non si festeggiava affatto. Sono bastati pochi anni ed è diventata una sorta di festività "tradizionale".

Indi le tradizioni sono un po' come dire, per loro natura, scricchiolanti.

Il crocifisso, e' una questione, a mio parere, solo formale, di "segnare il territorio".

Mi scuso se sono andato OT.


 

Wyx , ma se gli atei non credono a Dio, qual'è il problema se un "pezzo di legno" rimane appeso a una parete? Tanto sono atei, no?
Il fatto è che una scandinava ha voluto comandare a casa nostra, che proviene fra l'altro da una cultura femminista...

Offline XY

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #4 il: Novembre 13, 2009, 20:55:56 pm »
"GOD doesn't believe in atheists", DIO non crede negli atei come si dice in America.
UAAR? che cuociano nel loro brodo,alle donne possono fare comodo perchè invece di adorare il Signore adorano le "dee" in carne ed ossa scese in terra

Wyk72

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #5 il: Novembre 14, 2009, 02:57:51 am »
Citazione
Wyx , ma se gli atei non credono a Dio, qual'è il problema se un "pezzo di legno" rimane appeso a una parete? Tanto sono atei, no?

Infatti a me, che non sono ateo, la questione rimane piuttosto indifferente, ci vedo dietro più un potere che un qualcosa di religioso.

Citazione
Il fatto è che una scandinava ha voluto comandare a casa nostra, che proviene fra l'altro da una cultura femminista...

Beh, sai com'è o l'Europa la accettiamo oppure lasciamo stare e torniamo alle nazioni propriamente dette. E' un po' strano che rompano le balle su un dettaglio come il crocifisso, forse proprio per darci dei "trogloditi".

A me non piace il meltin' pot, e gli scandinavi, coi quali ho avuto a che fare per lavoro anni fa, mi sembrano un tantino "barbari" di indole: ottimi nelle premesse, seri fino all'esasperazione nel lavoro, correttissimi negli affari, ma un disastro nelle relazioni personali e con contraddizioni assurde (tutti supersalutisti, ma quasi tutti con enormi problemi di alcolismo). Premesso che le generalizzazioni hanno il loro limite, eh.

Il loro femminismo, cmq, lo trovo un po' meno pericoloso del nostro, da loro il confronto è più schietto, da noi è molto ma molto più odioso poiché le donne da noi pretendono tutti i diritti e quasi nessun dovere, in nome della patata, che è incriticabile e a cui tutto è dovuto a prescindere.

Almeno là le donne qualche responsabilità se la pigliano (sono anche meno "donne", a mio parere, eh - a volte sembrano delle formiche operaie, asessuate, anche se esteticamente molto belle magari).

A me è sembrato che in Svezia sono implicitamente un po' razzistelli, e credono di essere il miglior paese del mondo.

A titolo di aneddoto, riporto il consiglio che mi diede uno svedese sul come cominciare una relazione con una ragazza del luogo: "go to a party, get drunk, sleep together, and see what happens the next morning".

Altrimenti hai a che fare con dei frigoriferi marcati IKEA, senza la "spintarella" alcolica.
 
Occhio e croce non mi sembra il massimo, ma può essere che sono io quello incontentabile.
« Ultima modifica: Novembre 14, 2009, 03:04:25 am da Wyk72 »

Offline Ethans

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #6 il: Novembre 14, 2009, 04:40:38 am »
Per inciso: io non sono religioso, non sono nemmeno ateo nel senso che non escludo che ci sia un principio divino che sottende alla Creazione. Diciamo che mi colloco su una posizione "junghiana". Cerco di collocare la mia esperienza quotidiana relativamente alla mia meditazione su Dio in una dimensione empirica. Rifletto incessantemente, tempo e obblighi permettendo sia chiaro. In questo senso mi sento di dire che sono più religioso di tantissime persone che vivono la loro fede solo ed esclusivamente come un atto liturgico, rituale, senza riflettere sui principi che sottendono il loro credo religioso. Ogni Dogma contiene delle grandi verità che devono continuamente essere inserite in un contesto dinamico relativamente alla singola esperienza di ogni individuo.

Questo per dire che non m'infastidisce il fatto che il crocifisso venga tolto dalle aule scolastiche. Posso anche capire la posizione della UAAR da un punto di vista laico e politico. Quello che mi infastidisce è che le persone non capiscono che il crocifisso è il simbolo per eccellenza della civiltà occidentale. Altro che "illuminismo", di cui tra l'altro non rinnego la sua innegabile utilità, le sue innegabili conquiste.

Perlomeno a livello simbolico è il crocifisso che ci ricorda quotidianamente la nostra identità culturale. A meno che alcuni non vedano nella mezzaluna la possibilità di un salto evolutivo finalizzato al raggiungimento di un nuovo gradino nella scala del progresso. In questo caso sono il primo a darmi del retrogrado.

A rileggerci
Ethans
« Ultima modifica: Novembre 14, 2009, 05:33:55 am da Ethans »

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #7 il: Novembre 14, 2009, 09:28:50 am »
...
« Ultima modifica: Maggio 03, 2011, 00:29:42 am da Jason »

Grifone.nero

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #8 il: Novembre 14, 2009, 13:13:41 pm »
Per inciso: io non sono religioso, non sono nemmeno ateo nel senso che non escludo che ci sia un principio divino che sottende alla Creazione. Diciamo che mi colloco su una posizione "junghiana". Cerco di collocare la mia esperienza quotidiana relativamente alla mia meditazione su Dio in una dimensione empirica. Rifletto incessantemente, tempo e obblighi permettendo sia chiaro. In questo senso mi sento di dire che sono più religioso di tantissime persone che vivono la loro fede solo ed esclusivamente come un atto liturgico, rituale, senza riflettere sui principi che sottendono il loro credo religioso. Ogni Dogma contiene delle grandi verità che devono continuamente essere inserite in un contesto dinamico relativamente alla singola esperienza di ogni individuo.

Questo per dire che non m'infastidisce il fatto che il crocifisso venga tolto dalle aule scolastiche. Posso anche capire la posizione della UAAR da un punto di vista laico e politico. Quello che mi infastidisce è che le persone non capiscono che il crocifisso è il simbolo per eccellenza della civiltà occidentale. Altro che "illuminismo", di cui tra l'altro non rinnego la sua innegabile utilità, le sue innegabili conquiste.

Perlomeno a livello simbolico è il crocifisso che ci ricorda quotidianamente la nostra identità culturale. A meno che alcuni non vedano nella mezzaluna la possibilità di un salto evolutivo finalizzato al raggiungimento di un nuovo gradino nella scala del progresso. In questo caso sono il primo a darmi del retrogrado.

A rileggerci
Ethans


Si, ma se senti molti esponenti dell'uaar ce l'hanno solo col cristianesimo, ed è una contraddizione. Inoltre l'ateo non ce l'ha con Dio, semplicemente non riconosce l'esistenza di Dio.
L'anticristianità è ormai un grosso problema...ecco perchè sono sempre stato ostile all'ingresso dell'italia in UE
Chiaramente non tutti quelli dell'UAAR sono così, anzi alcuni sono pure migliori di altri cristiani che si proclamano tali (che non hanno proprio nulla di cristiano). Però mi da fastidio l'ipocrisia degli esponenti progressisti: "noi il dialogo non lo abbiamo mai rifiutato"...ma cazzo, se sono loro i primi a insultare chiunque non la pensa come loro!

Grifone.nero

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #9 il: Novembre 14, 2009, 13:15:40 pm »
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Offline uomoantico

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #10 il: Novembre 18, 2009, 11:38:36 am »
Il solito!
Si insegna a rispettare la donna.
NON si insegna a rispettare l'uomo!
Io non sono mai stato nei paesi anglo-sassoni perchè c'è un femminismo vomitevole sia a livello maschile che femminile, basta guardare quei filmacci schifosi inglesi o americani. A me invece piace molto la Romania, io guardo spesso la TV Romena, ci sono belle fighe poco vestite. Le rumene sono più docili e femminili delle italiane, anche se sono meno pudiche, per lo meno in spiaggia

Offline Rita

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #11 il: Novembre 18, 2009, 13:07:54 pm »

A me è sembrato che in Svezia sono implicitamente un po' razzistelli, e credono di essere il miglior paese del mondo.



Tempo fa, quando tutto il mondo elogiò la legge contro la prostituzione svedese che puniva i clienti come esempio da seguire, vidi su internet un documentario.
In sostanza si contestavano i risultati eccellenti che si sarebbero ottenuti e una antropologa svedese intervistata nel merito disse  che gli svedesi, anche se non lo vogliono ammettere, soffrono del complesso dei primi della classe. Si sono sempre sentiti moralmente superiori, come in dovere di essere una specie di faro della civiltà. Anche la legge contro la prostituzione viene ricondotta a quest'esigenza psicologica inconscia: ora che il mondo è globalizzato che la tolleranza si diffonde ovunque, gli svedesi avrebbero, secondo la sua teoria, trovato nuove strade per essere elogiati, per essere ancora una volta i "primi della classe".
Tale complesso deriva, secondo quest'antropologa, dal periodo in cui i nazisti andarono in Svezia per creare la "razza ideale". Gli svedesi ebbero una stretta collaborazione coi nazisti. E questo ha creato una sorta di senso di colpa.
Questo in sintesi e detto con parole mie  :)

L'intervista la trovate dal minuto 17.00 in poi di questo filmato (che peraltro è anche interessante dall'inizio, perchè tratta della legge prostituzione che colpevolizza solo i clienti)

http://www.progettosteadycam.it/pagine/ita/dettaglio_streaming.lasso?id=43037#
« Ultima modifica: Novembre 18, 2009, 13:12:59 pm da Rita »
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

Offline Rita

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #12 il: Novembre 18, 2009, 13:09:28 pm »
scusate ho postato due volte lo stesso messaggio e non so come cancellarlo  :P
L'esperienza è un pettine che la vita ti dà dopo che hai perso i capelli

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #13 il: Novembre 18, 2009, 13:15:56 pm »
C'è il tasto canc in alto a dx del post.
 :)
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline XY

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Re: L' UAAR e la caterva di maschiopentiti filofemministi: solo una sensazione?
« Risposta #14 il: Novembre 18, 2009, 15:10:03 pm »
Io non sono mai stato nei paesi anglo-sassoni perchè c'è un femminismo vomitevole sia a livello maschile che femminile, basta guardare quei filmacci schifosi inglesi o americani. A me invece piace molto la Romania, io guardo spesso la TV Romena, ci sono belle fighe poco vestite. Le rumene sono più docili e femminili delle italiane, anche se sono meno pudiche, per lo meno in spiaggia
Forse ma nei paesi anglosassoni le donne vengono messe meno sul piedistallo. Colpa di retaggi culturali italiani che attribuiscono troppo POTERE alla figura femminile,sia con che in assenza di femminismo.