Io per quanto mi sforzi non riesco a capire come una donna italiana generica subisca un danno quando un uomo italiano generico guarda quel manifesto.
Se io una mattina passo per una strada di Roma e lo vedo, in che modo una generica Pina da Velletri insegnante delle elementari che in quel momento sta insegnando subisce un danno?
Peccato non ci sia una email o un nome a cui chiedere chiarimenti, posso fare delle ipotesi:
1) Una donna non molto attraente sposata con un uomo non vuole che il marito guardi le altre donne, per gelosia e per paura di perderlo. In questo caso si dovrebbe essere a favore del burqa.
2) Il corpo della donna è un'arma potente che quindi deve essere usata con parsimonia, altrimenti perde di potenza, non sono specificati quali sono gli scopi giusti, ma sappiamo che questo lo scopo di attirare l'attenzione per scopi elettorali non è uno scopo giusto.
Ma quello che mi lascia attonito è che la maggior parte delle donne lasciano che i telegiornali o i giornali parlino per loro. Io mi arrabbierei se vedessi un tg che mi dice come la penso in quanto uomo. Chi ha scritto l'articolo? in che modo è stato eletto? Quali donne lo hanno votato e perché?
Come si permette il comitato "se non ora quando" o un giornalista di parlare a nome delle donne?
L'articolo non dice assolutamente nulla di convincente sul perché quel manifesto sia sbagliato o in che modo danneggi le donne, secondo me è solo una dimostrazione di forza, ossia viene tolto giusto per far vedere che ciò che non piace "alle donne" non va bene. È una specie di giochino sadomaso.
"Io in quanto donna ti faccio togliere il manifesto perché POSSO, perché mi coalizzo con le altre ed insieme facciamo il bello ed il cattivo tempo". Mi sembra una cavolata da "branco".
Scrivo questo perché il 99% delle battaglie femministe sono semplicemente ridicole, anche i nomi dei tornado che con i nomi femminili sono sessisti, perché associano la catastrofe al femminile, con i nomi maschili sono sessisti, perché il femminile è escluso.
A volte quale che sia la situazione c'è comunque una battaglia da fare e qualcosa da cambiare solo per dimostrare che si può fare, solo per fare vedere chi ha il potere, lamentandosi di non averne.