http://www.radiocivetta.eu/index.php/archivio-mainmenu-44/615-violenza-contro-gli-uomini-da-parte-delle-donne-intervenga-il-capo-dello-stato.htmlCONTROCORRENTE. SEPARAZIONI:VIOLENZA CONTRO GLI UOMINI DA PARTE DELLE DONNE. INTERVENGA IL CAPO DELLO STATO
Mercoledì 28 Luglio 2010 18:45 Scritto da Ernesta Adele Marando e Pino Falvelli
medea_thGiunge alla nostra redazione una lettera firmata. Lettera dai contenuti drammatici che pubblichiamo. Il tema è la violenza agita sugli uomini da parte delle loro ex-mogli. Bisogna sfatare una volta per tutte il dogma "del sesso debole" e con questo si identifica il genere femminile. Stiamo assistendo in questi ultimi anni ad una recrudescenza di crudeltà mentale e vendetta trasversale delle "deboli donne" contro il macho. Che più che essere macho è un derelitto perseguitato con metodiche "politicamente corrette", ridotto ad andare "per cartoni".
Nel senso che trova riparo a ridosso di essi lungo i marciapiedi per essere stato spogliato di ogni suo avere. Dignità calpestata, colpevole a prescindere, per il sol fatto di appartenere al genere maschile, al "sesso" forte e per questo deve mantenere "il sesso debole" essendo evidentemente le appartenenti a questa categorie donne inette ed endicappate. Perchè così si debbono ritenere quelle donne che si fanno mantenere a prescindere. Nonostante siano nell'età in cui la vigoria e gli ormoni siano alle stelle. Mentalità da gheise.
la-sultanaOggi assistiamo ad un ritorno e rivolta del matriarcato che porterà all'azzeramento della famiglia. All'insorgere di gruppi "sinciziali" dove le donne, in un rigurgito di lesbismo camuffato da solidarietà, espellono il corpo estraneo, quel maschio servito per ingravidarle e renderle potenti. Come si espelle la placenta quando la sua funzione vivificatrice è terminata. Non madri, ma sultane.
La maternità vera è un'altra cosa. E' amore, accoglienza, comprensione. Unione. Invece assistiamo ad un eccitamento orgastico quando le suocere, madri delle figlie femmine, possono entrare nel nido della figlia maritata per demolirlo e riportare a casa propia la figliol prodiga. In genere si tratta di figlie schiacciate dalla personalità della madre. Dipendenti da esse. Al guinzaglio. Queste madri virago ritornano nel loro nido vuoto portando il bottino: figlie inebetite e nipoti sconvolti. Ma ci penserà lei a sistemare le cose. Le ritorna una vitalità eccezionale. Sistema tutti dettando ordini camuffata da povera vittima della situazione che " è stata costretta" a prendere in mano . In questi casi il di lei marito è una figura satellitare, assente. Forse anche vedova, ritorna a rivivere espropriando la vita della figlia facendola propria. Il genero? Si butta via. E' servito per procreare. Poi non serve più. Si scaccia come un cane rognoso.
Questo che scrivo è uno spaccato della mia esperienza professionale quasi ventennale come CTU nel Tribunale ordinario di Roma, chiamata dal giudice a valutare le personalità delle coppie separate, dei loro figli, del loro entourage familiare allargato, per indicare al giudice quale possa essere il regime di affido dei figli minori ai genitori. Le condizioni. In tre casi su cinque circa ho potuto osservare come le ingerenze delle madri su figlie loro dipendenti psicologicamente portassero allo sfacelo di famiglie che sarebbero potute essere felici. Passando sopra i cadaveri dei figli e dei padri. Non una parola per mediare. Per mettere pace. Ma acido versato scientificamente per corrodere legami.
Molti avvocati, psicologi, assistenti sociali anzicchè mediare costruiscono le loro fortune aizzando gli animi e attizzando i fuochi. Quando basterebbe tanta pazienza e il classico buon senso della casalinga intelligente. In genere gli uomini hanno una forza bruta ma non sono velenosi. Le donne sanno essere vendicative oltre ogni ragionevole limite e velenose come uno scorpione quando non sono illuminate dall'amore e da una intelligenza costruttiva. In genere. Con le dovute eccezioni.
Quanto è importante un ambiente sereno per crescere in maniera equilibrata . Un ambiente rispettoso e accogliente. I figli di famiglie distrutte sono ad altissimo rischio di psicopatologie. E di continuare la catena di disgregazione della loro personalità e del loro futuro. Poniamo riparo a questi fallimenti annunciati. Tutti gli esseri umani, uomini e donne hanno uguali doveri e uguali diriti. Non c'è bisogno di scomodare la Costituzione per comprendere questa elementare verità.
Ci si può e ci si deve separare quando sussistano gravi motivi che minacciano la vita psicofisica delle persone, ma questo non significa spogliare il marito di ogni bene. Sia materiale, scippandogli la casa e pretendendo assegni spropositati, che affettivo quale la sottrazione dei figli. Allora ci troviamo non davanti a povere mogli costrette a separarsi perchè subiscono gravi torti. Ma davanti a donne che al posto del cuore hanno un registro di cassa. E queste donne sono state mai capaci di amare? Si sono sposate per amore o per vendetta cieca contro gli uomini? Per avere lo stato di mogli e di madri che da potere? E quando si stancano del gioco, finito il viaggio di nozze tirano fuori la clava e fanno morti e feriti. Quando due persone si sposano dovrebbero sapere che il bene supremo da salvaguardare sono i figli, innocenti di avere quei genitori. Figli da amare e proteggere sopra ogni cosa.
Sarebbe meglio davanti a conflitti insanabili dei coniugi lasciare la casa ai figli e trovarsi ognuno un proprio alloggio. A turno accudire i figli che restano nella casa dove sono nati. Nel loro habitat. E gli adulti si cercassero una sistemzazione tale da poter vivere dignitosamente e in maniera adulta senza farsi mantenere da "papà". Il divorzio è un lusso e se non ce lo si può permettere si rinuncia. Finchè non arriva il momento opportuno. Per amore della propria dignità e del dovere verso i propri figli. Bisogna impare a vivere da persone libere non da guappi che pretendono il pizzo. O da prostitute che si fanno pagare per essere mantenute con la scusa dei figli di cui in realtà non sanno che farsene.
Quasi tutte le coppie che ho visionato si sono separate per apparenti banali motivi. Il motivo vero era affondato nel loro inconscio e non emerso alla coscienza ed era un motivo legato al proprio vissuto prima del matrimonio e agito nel matrimonio.
Se ci si può permettere il lusso di separarsi bisogna farlo tenendo presente che quando un genitore distrugge l'immagine dell'altro genitore agli occhi dei figli, quando sottrae il mondo affettivo dell'altro, nonni, zii, amici, ambiente familiare, compie un crimine prima di tutto contro i propri figli. Si uccide la loro fiducia. La loro voglia di vivere. Medea docet. Non bisogna schiacciare la dignità delle persone. E' un boomerang che colpirà alle spalle quando meno lo si aspetta.
Penso che la furia omicida che si scatena da parte di uomini lasciati contro le donne che lasciano nasca da frustazioni profonde. Un odio verso le donne nato da odio contro la madre. Quella figura femminile che non li ha saputi capire ed amare. Che li ha schiacciati da bambini. E da adulti questi uomini agiscono vendette. Parimenti si può dire delle donne che puniscono i mariti. Che esempi hanno avuto in casa propria da bambine? Sono state abusate? Petanto non focalizziamo lo sguardo sull'ultimo anello pezzato della catena. Si rompe l'anello il più fragile, quello che non sopporta una lunga tensione. Volgiamo uno sguardo al passato e cerchiamo la cura. Il rimedio. Senza nè vincitori nè vinti.
Mi rivolgo alle Istituzioni. Ai politici, ai legislatori. Più scuole, più asili, più posti di lavoro. Più case. Più attenzione. La famiglia è la cellula della società. Curiamola per avere una società sana e costruttiva.
Ernesta Adele Marando
pino-falvelliEcco la lettera del Tenente Colonnello Pino Falvelli:
"Prego cortesemente pubblicare il seguente articolo e PROTESTARE per quanto riportato in data odierna sul portale "tiscali: ultimora" dal Telefono rosa :
OCCORRE UNA DECISA PROTESTA E CHIEDERE L'INTERVENTO DEL CAPO DELLO STATO IN DIFESA DELLA DIGNITA' DELL' UOMO ITALIANO.
" Come uomo sono davvero indignato e sconcertato per quanto riportato sul portale tiscali in data 28.07.2010 .( articolo dal titolo " Telefono rosa, 4 violenze su 5 in casa ". Trovo i dati riportati nel citato articolo strumentali, assurdi e sicuramente poco credibili. Non è possibile che tanti uomini italiani siano così violenti. Se davvero la realtà dei fatti fosse questa viene da domandarsi : " Perchè le donne continuano a sposarsi ??? " .
Da separato che sta subendo ogni forma di abuso e sopruso ( e.....posso benissimo documentarlo !!! ) sostengo ed affermo che oggi le vere vittime delle violenze sono gli uomini che, spesso loro malgrado e senza aver fatto nulla di male, si ritrovano a dover vivere il dramma della separazione. Puntualmente le donne, spesso furbe e/o addirittura in evidente malafede, ottengono figli, intera casa coniugale e gran parte dello stipendio dell' ex consorte . Gli uomini vengono ridotti in miseria ed "in schiavitù" perchè costretti a dover lavorare per il resto dei loro giorni per assicurarte alla donna una vera e propria "rendita vitalizia" ; persino quando quest' ultima non intende lavorare pur avendone tutte le possibilità.
Sono tantissimi gli uomini che , "estorti" del proprio stipendio e dei loro sacrifici, sono costretti a rivolgersi alla CARITAS e che vengono persino privati dell' affetto dei propri figli . Forse questa non è violenza da parte delle donne nei confronti degli uomini ??? E' una vergogna !!! Le Istituzioni devono intervenire urgentemente per far cambiare la legislazione esistente in materia di separazioni e divorzi. Ritengo che debbano essere eliminati urgentemente tutti gli interessi economici-patrimoniali che ruotano intorno alle separazioni, specialmente quelli che inducono le donne a chiedere le separazioni ( casa e mantenimenti, con l' assurda "scusa" di tutelare i figli ; perchè questi sono pure del padre ! ).
E' una vera indecenza ed occorre che il Capo dello Stato ammonisca adeguatamente chi continua a fare "vittimismo sfrenato" a favore delle donne. La stragrande maggioranza degli uomini non sono e non possono essere tacciati di attitudini violente !!! Come uomo che non ha mai usato violenza ( per ammissione della stessa ex ) e che ha sempre cercato di essere un buon padre ed un buon marito ( e....non spetta a me dire se poi sono riuscito nell' intento ) mi sento umiliato ed offeso e mi aspetto che il Capo dello Stato intervenga in maniera opportuna affinchè vengano rispettati i principi costituzionali (parità tra i sessi) e le leggi (54/2006). Le violenze vanno combattute sempre anche quando sono gli uomini a subirle ( e sono tantissimi, forse anche più delle donne che continuano con il loro "femminismo" a tenersi ben stretti i loro assurdi "privilegi" !!!! ) . Chi ne ha il potere e la facoltà, faccia rettificare quei dati con le dovute, pubbliche scuse per gli uomini "violentati" , umiliati ed offesi.
Pino FALVELLI