Il silenzio maschile è il risultato dell'influenza di due ideologie che criminalizzano i padri separati:
quella patriarcale, per la quale sono dei falliti incapaci di mantenere la loro famiglia unita e quella
femminista per la quale sono dei colpevoli che hanno "in qualche modo" deluso le aspettative
femminili che sono legittime per definizione e che quindi "una qualche riflessione sulle loro colpe e
responsabilità" devono comunque farsela. Ed è per questo che, come i mendicanti, devono solo
accontentarsi della semplice sopravvivenza fisica, ma senza pretendere alcunchè. Inoltre le varie
associazioni di padri separati sono tollerate solo se fanno assistenza per gli associati in difficoltà.
Nel mondo politico, chi osasse prenderne le difese sarebbe tacciato di "maschilismo" dalle varie
associazioni femministe e dai partiti (quasi tutti di sinistra) a rimorchio dell'ideologia femminista.
Oppure se più marcatamente di destra, si vergognerebbe di difendere dei falliti o comunque dei
ritenuti tali e trattati tali. Questo è il motivo, caro Dragonetti, del silenzio degli uomini. Sarebbe ora che, riconosciutane la causa, cioè il senso di vergogna, gli uomini se la strappassero di dosso
Se le donne non si vergognano di prostituirsi noi ci dobbiamo vergognare di farci i nostri interessi?