per essere credibili non possiamo (a meno di non stravolgere tutto il
sistema riproduttivo) ignorare le ultime scoperte
in campo neurologico.
La figura d'attaccamento primaria e` la madre. Punto.
La famiglia monogenitoriale maschile non ha senso e non
sarebbe credibile, se non altro nel primo anno di vita.
Le esperienze in-utero sono altrettanto importanti di quelle
fuori dall'utero, forse anche di piu`. Prenderesti come "tuo"
un bimbo venuto da un utero in affitto... ma tu non sai
quella donna che ha fatto in quei nove mesi che ha portato
tuo figlio in grembo.
Se vuoi che quel figlio sia tuo, non solo di dna, e` bene
che anche durante quei nove mesi di affitto tu stia
molto, molto vicino a quella donna.
L'utero non e` mica un contenitore! Quella donna plasma il
cervello di tuo figlio con il suo stile di vita, con le sue
emozioni, con tutta una comunicazione madre-feto di enorme,
primaria importanza.
Il che non vuol dire, pero`, che ogni donna e` madre, tutt'altro.
Ci sono in giro tante donne che poi si dimostrano mamme disastrose.
E questo non vuol dire che, in estreme circostanze (metti una
donna morta di parto), l'uomo non possa fare il mammo. Ma
sono casi eccezionali.
Ma mentre ogni donna (tranne proprio le incapaci) puo` diventare
"madre" (intesa in senso materno, quindi
anche adottiva, affidataria, ecc...), nessun uomo lo puo`.
E` da questo punto fisso che partiva il mio dibattito di...
come incastrare (e se) il matrimonio...
certo... se cambiamo il punto fisso... la tua soluzione e` valida.