Autore Topic: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....  (Letto 8475 volte)

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Offline ilmarmocchio

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #15 il: Agosto 16, 2011, 20:15:12 pm »
Cosa che il Cavaliere e Tremonti avrebbero fatto ma che Bossi e Sacconi hanno stoppato per paura di perdere voti femminili.

Infatti io sono convinto che , con tutti i suoi difetti, Berlusconi l'intelligenza e le idee le ha.
Purtroppo è frenato da una massa di m. all'interno del suo stesso schieramento, che vive di politica e intrallazzi.
Bossi, come tutti i machisti da operetta, in realtà è pronto a tutto per salvare l'orticello.
Del resto, non dico cosa sconosciuta affermando che la Lega, forcaiola e ipocrita, è il partito delle pensioni di anzianità, che sono moltissime nella padania, al contrario di quelle di invalidità che prosperano al sud.
anche sperperi tipo Malpensa sono stati appoggiati dalla lega, che da del ladrone a Roma, ma ppena può, zuppa il biscotto.
la leccata di Bossi alle femministe rende il personaggio: viscido e oramai schifoso

Offline ilvaccaro

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #16 il: Agosto 16, 2011, 20:19:36 pm »
Infatti solo per raccattare voti femminili; quel "Guarda che le donne sono più importanti degli uomini" si riferiva proprio a questo aspetto. Cioè, tradotto: "Ma vuoi perdere i voti delle femmine?"
Ti ricordo che oltre Bossi, anche Sacconi si è messo di traverso; anzi lui si mise di traverso due anni or sono dopo la Sentenza della Corte Europea che condannò l'Italia per discriminazione di Genere. Fece di tutto per rimandare gli effetti della Sentenza e poi, obbligato, riuscì a farla valere solo per le dipendenti pubbliche che sono una minoranza del settore lavorativo femminile.

Due maschi-pentiti da Guinness !!!  Grazie a loro in particolare saremo gli ultimi in Europa, dopo il 2030, ad aver parificato il tetto dell'età pensionabile !!! VERGOGNA !!!

A me viene ancora da ridere pensando a quanti su questo stesso sito appena 2-3 anni fa dicevano che la destra era "migliore" per la Q.M. della sinistra, e che la destra esprimeva politici meno zerbini nei confronti delle femmine. :D :D

La realtà dei fatti  è che in una società piramidale fatta di uomini ossessionati dalla figa, dal favore femminile e di donne che badano solo a se stesse, gli uomini che stanno sotto la piramide quindi il 95 per cento della popolazione maschile, non possono che prenderselo nel culo in eterno.
A tutto vantaggio di chi sta sopra la piramide, e dei loro Harem.

E non importa se al governo c'è la destra o la sinistra, cambia solo l'orchestra ma la musica è sempre la stessa.

Certo ormai la situazione economica sta diventando insostenibile e i privilegi pensionistici delle donne verranno eliminati per forza ma le continue resistenze in questo senso fanno capire bene il livello di totale sottomissione in cui versa ormai la coscienza maschile tutta.

Se si volesse strisciare ancora più in basso  ci mancherebbe solo che spostino più il là di altri 10 anni il limite pensionistico per gli uomini lasciando invariato quello delle donne, e se non temessero pericolosissime prese di coscienza collettiva da parte degli uomini capace che lo avrebbero anche già proposto.

Da anni si discute di questo anche sui media, e devo ancora sentire un singolo politico far notare che è profondamente ingiusto mandare in pensione più tardi gli uomini che campano di meno e fanno lavori ben peggiori delle donne.

E' ingiusto da un punto di vista umano, non solo economico.

Eppure nessuno lo fa notare, neppure gli uomini in massa se ne lamentano mai, e se i soldi bastassero le cose resterebbero cosi per sempre. :cry:

Sono gli uomini che sono bacati nella testa, sono gli uomini che devono "emanciparsi" altro che le donne,  prima ci riescono e meglio sarà...

Ma il punto è un altro:

" Perché tutte queste resistenze?

"Perché i politici hanno cosi paura di eliminare con un semplice colpo di penna questa odiosa ingiustizia sociale cosi evidente, e sotto gli occhi di tutti"?

Perché temono toccando le pensioni femminili una grossa emorragia di voti.

Perché Il ridurre i PRIVILEGI femminili si traduce in una perdita di voti e di consenso superiore a quella che si avrebbe riducendo ulteriormente i DIRITTI maschili oppure aumentando solo per questi ultimi gli oneri e i pesi sociali per uscire dalla crisi.

E i politici ben consapevoli di questo le donne cercano di non toccarle mai.

Guai a toccare le donne eh?.... Apriti cielo!! :doh: :sick:
L'elettorato femminile non perdona e non gli frega un cazzo se anche la barca affonda.

I politici sanno e "sentono" molto bene che invece l'uomo in fondo è una bestia da soma e un chilo in più o uno in meno sul groppone fa poca differenza.

Del resto basti guardare quanto lavoro sacrifici e denaro gli uomini hanno sempre speso in favore delle donne e per le donne....... Rivestendo di beati sogni, speranze e illusioni, un semplice buco  pieno di muco e batteri spesso maleodorante. :cry: :cry:







 
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #17 il: Agosto 16, 2011, 20:59:44 pm »
A me viene ancora da ridere pensando a quanti su questo stesso sito appena 2-3 anni fa dicevano che la destra era "migliore" per la Q.M. della sinistra, e che la destra esprimeva politici meno zerbini nei confronti delle femmine. :D :D

La realtà dei fatti  è che in una società piramidale fatta di uomini ossessionati dalla figa, dal favore femminile e di donne che badano solo a se stesse, gli uomini che stanno sotto la piramide quindi il 95 per cento della popolazione maschile, non possono che prenderselo nel culo in eterno.
A tutto vantaggio di chi sta sopra la piramide, e dei loro Harem.

E non importa se al governo c'è la destra o la sinistra, cambia solo l'orchestra ma la musica è sempre la stessa.

Certo ormai la situazione economica sta diventando insostenibile e i privilegi pensionistici delle donne verranno eliminati per forza ma le continue resistenze in questo senso fanno capire bene il livello di totale sottomissione in cui versa ormai la coscienza maschile tutta.

Se si volesse strisciare ancora più in basso  ci mancherebbe solo che spostino più il là di altri 10 anni il limite pensionistico per gli uomini lasciando invariato quello delle donne, e se non temessero pericolosissime prese di coscienza collettiva da parte degli uomini capace che lo avrebbero anche già proposto.

Da anni si discute di questo anche sui media, e devo ancora sentire un singolo politico far notare che è profondamente ingiusto mandare in pensione più tardi gli uomini che campano di meno e fanno lavori ben peggiori delle donne.

E' ingiusto da un punto di vista umano, non solo economico.

Eppure nessuno lo fa notare, neppure gli uomini in massa se ne lamentano mai, e se i soldi bastassero le cose resterebbero cosi per sempre. :cry:

Sono gli uomini che sono bacati nella testa, sono gli uomini che devono "emanciparsi" altro che le donne,  prima ci riescono e meglio sarà...

Ma il punto è un altro:

" Perché tutte queste resistenze?

"Perché i politici hanno cosi paura di eliminare con un semplice colpo di penna questa odiosa ingiustizia sociale cosi evidente, e sotto gli occhi di tutti"?

Perché temono toccando le pensioni femminili una grossa emorragia di voti.

Perché Il ridurre i PRIVILEGI femminili si traduce in una perdita di voti e di consenso superiore a quella che si avrebbe riducendo ulteriormente i DIRITTI maschili oppure aumentando solo per questi ultimi gli oneri e i pesi sociali per uscire dalla crisi.

E i politici ben consapevoli di questo le donne cercano di non toccarle mai.

Guai a toccare le donne eh?.... Apriti cielo!! :doh: :sick:
L'elettorato femminile non perdona e non gli frega un cazzo se anche la barca affonda.

I politici sanno e "sentono" molto bene che invece l'uomo in fondo è una bestia da soma e un chilo in più o uno in meno sul groppone fa poca differenza.

Del resto basti guardare quanto lavoro sacrifici e denaro gli uomini hanno sempre speso in favore delle donne e per le donne....... Rivestendo di beati sogni, speranze e illusioni, un semplice buco  pieno di muco e batteri spesso maleodorante. :cry: :cry:

Cavolo vaccaro, mi hai fatto molto molto molto riflettere con questo post. Complimenti.
Sic transit gloria mundi.

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #18 il: Agosto 16, 2011, 21:47:12 pm »
Da anni si discute di questo anche sui media, e devo ancora sentire un singolo politico far notare che è profondamente ingiusto mandare in pensione più tardi gli uomini che campano di meno e fanno lavori ben peggiori delle donne.E' ingiusto da un punto di vista umano, non solo economico.
Eppure nessuno lo fa notare, neppure gli uomini in massa se ne lamentano mai, e se i soldi bastassero le cose resterebbero cosi per sempre. :cry:

http://affaritaliani.libero.it/politica/la_contromanovra_dei_ribelli_pdl_modifica160811.html

Citazione
Stracquadanio anticipa le proposte del gruppo: "Portare l'età pensionabile per tutti a 67 anni o si punti su soluzioni che ci allineino all'Europa come anticipare la norma che porta a 65 anni l'età pensionabile delle donne a partire dal 2028. Si possono studiare soluzioni intermedie ma dato che la questione previdenziale è quella che pesa di più e che più incide sulla nostra non credibilità bisogna incidere su questo tema.

Non dice a chiare lettere che è profondamente ingiusto, ma siamo lì. Adeguamento all'Europa significa tutti in pensione a 65 anni dal 2020 massimo.
Purtroppo si tratta soltanto di un manipolo di deputati del PDL che si ribellano alla linea Sacconi-Bossi.

Alberto86

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #19 il: Agosto 17, 2011, 00:18:47 am »
E' incredibile che nonostante siamo con le pezze al  :censored: per colpa delle banche e della finanza internazionale, non si sia deciso subito di parificare l'età pensionabile delle donne, oppure, come hanno detto alcuni di voi, di parificarle e portarle a 67 anni da subito( o dall'anno prossimo)!...Solo in un paese ultra-femminista, di pseudo "maschi" senza spina dorsale e di bigotti come l'italia si assiste a questi incredibili privilegi...E se già tutto ciò non fosse incredibile di suo, abbiamo leggi come le quote rosa che rendono il quadretto ancora più squallido.....Se mi dovessi trovare davanti una femmina che mi dicesse che viviamo in un paese maschilista penso non risponderei più delle mie azioni!   

Offline tuxedo

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #20 il: Agosto 17, 2011, 10:08:47 am »
Se mi dovessi trovare davanti una femmina che mi dicesse che viviamo in un paese maschilista penso non risponderei più delle mie azioni!   

non e` questione di maschilismo, e` che non ti senti abbastanza in colpa.

In teoria quello a cui tenderebbero le donne (ed in certi casi e` raggiunto) e` lo stipendio
senza lavoro sotto forma o di mantenimento dall'ex o dallo stato sotto forma di pensione
anticipata magari a 40 anni, altro che a 67!

Nil admirari

Offline ilmarmocchio

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #21 il: Agosto 17, 2011, 17:39:22 pm »
Tutto il panorama politico italiano è inflluenzato dal femminismo, però , a fronte del nulla a sinistra ( escluso il sito di U.B. ) , a destra qualche critica, qualche segnale , come quello postato da Uomo Innocente, c'è.
Quindi, in senso relativo, una differenza c'è.
Sul piano assoluto , siamo ancora gravemente indietro

Offline TheDarkSider

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #22 il: Agosto 18, 2011, 12:53:15 pm »
Intanto per l'eliminazione ( molto graduale ed eventuale ) di questo privilegio quelle di "se non ora quando?" chiedono qualcosa in cambio:
In pensione a 65 anni. E niente in cambio?

Queste hanno pure la faccia tosta di pretendere qualcosa in cambio per rinunciare a un privilegio :doh:
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Online Massimo

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #23 il: Agosto 18, 2011, 14:27:45 pm »
Capito il messaggio intimidatorio? Non si può governare senza di noi. Anzi, non si può governare
contro di noi. Giù le mani dunque dai privilegi femminili. Se poi le donne dovranno andare davvero
in pensione a 65 anni come gli uomini, per accudirli (ma chi lo dice che vorranno accudirli?) allora
il risparmio previdenziale che l'INPS ricaverà dovrà andare ad esclusivo vantaggio delle donne.
Ovvio. i soldi delle donne sono delle donne (e devono restare delle donne). I soldi degli uomini
sono di tutti.

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #24 il: Agosto 18, 2011, 14:59:50 pm »
Tutto il panorama politico italiano è inflluenzato dal femminismo, però , a fronte del nulla a sinistra ( escluso il sito di U.B. ) , a destra qualche critica, qualche segnale , come quello postato da Uomo Innocente, c'è.
Quindi, in senso relativo, una differenza c'è.
Sul piano assoluto , siamo ancora gravemente indietro

Anche Calderoli però si allinea a Bossi e Sacconi; leggete qui cosa esce di bocca a questo pseudo-politico da quattro soldi!! Non si sogna nemmeno di parlare di equità, pari opportunità discriminazione di Genere. Per Calderoli l'età pensionabile delle donne NON DEVE essere toccata. Deve rimanere un diritto ACQUISITO !!!!!  SEMPLICEMENTE PAZZESCO !!!

http://www.libero-news.it/news/804704/Manovra-Calderoli-eta--pensione-donne-nel-privato-e--diritto-acquisito.html

Citazione
Calalzo di Cadore (Belluno), 18 ago. - (Adnkronos) - ''Siamo intervenuti troppe volte sulle pensioni e l'unica cosa che non si puo' fare e' mettere in discussione un diritto acquisito''. Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione chiude la porta all'ipotesi di un innalzamento dell'eta' della pensione per le donne nel settore privato. A Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno, per due giorni di ferie, Calderoli spiega che ''non si possono cambiare le carte in tavola quando i giochi sono gia' fatti''.

Il ministro della Semplificazione lascia pero' aperto un piccolo spiraglio. ''Se c'e' questa esigenza -dice sull'ipotesi di alzare l'eta' della pensione per le donne nel privato- bene, lo si faccia, ma lo si faccia con uno scivolo di una durata sufficiente, perche' sono diritti acquisiti''.

Replicando ad un intervento del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sul 'Sole 24 Ore', sul tema delle pensioni, Calderoli ricorda che ''c'e' una differenza di trattamento fra pubblico e privato. L'adeguamento del settore pubblico era sulla base di un pronunciamento europeo e quindi non si sarebbe potuto fare diversamente''.

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #25 il: Agosto 18, 2011, 15:14:03 pm »
A me viene ancora da ridere pensando a quanti su questo stesso sito appena 2-3 anni fa dicevano che la destra era "migliore" per la Q.M. della sinistra, e che la destra esprimeva politici meno zerbini nei confronti delle femmine. :D :D

E non importa se al governo c'è la destra o la sinistra, cambia solo l'orchestra ma la musica è sempre la stessa.

Eppure nessuno lo fa notare, neppure gli uomini in massa se ne lamentano mai, e se i soldi bastassero le cose resterebbero cosi per sempre. :cry:

Perché Il ridurre i PRIVILEGI femminili si traduce in una perdita di voti e di consenso superiore a quella che si avrebbe riducendo ulteriormente i DIRITTI maschili oppure aumentando solo per questi ultimi gli oneri e i pesi sociali per uscire dalla crisi.

E i politici ben consapevoli di questo le donne cercano di non toccarle mai.

Guai a toccare le donne eh?.... Apriti cielo!! :doh: :sick:
L'elettorato femminile non perdona e non gli frega un cazzo se anche la barca affonda.

I politici sanno e "sentono" molto bene che invece l'uomo in fondo è una bestia da soma e un chilo in più o uno in meno sul groppone fa poca differenza.


Ecco perchè il "nano" Brunetta sta sulle palle ai leghisti.

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/la-richiesta-di-brunetta-riformare-le-pensioni-940756/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blitzquotidiano+%28Blitzquotidiano%29

Citazione
La richiesta di Brunetta: "Riformare le pensioni"
ROMA – Riformare il sistema pensionistico per dare equita', intervento sull'anzianita' ed equiparando l'eta' di vecchiaia delle donne a quella degli uomini anche nel privato. A chiederlo il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta che, in un intervento sulle pagine del Sole 24 Ore, parla di ''grande occasione da non perdere'' da individuare anche con ''una maggioranza piu' ampia di quella che sostiene il governo''.

Il sistema previdenziale – afferma Brunetta – gia' riformato diverse volte da maggioranze politiche di diverso colore, richiede ''ancora d'essere messo in equilibrio e sicurezza, e cio' lo si deve fare anche per ragioni di giustizia sociale''. Secondo il ministro ''rimangono almeno due anomalie da correggere per portare il nostro sistema a essere piu' equo e sostenibile'', quelle che l'Europa ha evidenziato nella lettera inviata di recente oltre a essere quelle che ''consolidano disparita' e iniquita'''.
E' la ''la possibilita' di pensionarsi prima di raggiungere l'eta per la vecchiaia'' e del fatto che alle donne del privato si applica un requisito per la vecchiaia piu' basso di quello applicato nel pubblico. Per Brunetta – che afferma che non ci si occupa ''mai di chi s'accinge a entrare nel mondo del lavoro'' oppure che ''ci sono lavoratori la cui principale aspirazione e' quella di smettere di lavorare'' – correggere queste due anomalie ''non solo e' salutare dal punto di vista dei conti, dal cui equilibrio discende la sicurezza futura dei lavoratori, ma risponde ad evidentissime domande di giustizia ed equita'''.
Il ministro spiega poi – glissando su giudizi espressi su di lui, definiti come ''ingenerosi o fuori tema'' – che non c'e' ''nulla della macelleria sociale'' ma si cerca di evitare che siano ''squartati i legittimi interessi di chi e' piu' giovane''. Il miglior coronamento del ''nostro welfare pensionistico'' – osserva Brunetta – si avrebbe se ''l'equilibrio finale venisse individuato, in Parlamento, con una maggioranza piu' ampia di quella che attualmente sostiene il governo'', dimostrando ''responsabilita', lungimiranza e coesione sociale. Una grande occasione da non perdere''.


Sempre giustizia ed equità però tra pubblico e privato....  "femminile" attenzione bene, mai per i contenuti della Sentenza europea che parla di discriminazione di Genere !!!
Quanto abbiamo da lavorare per questa QM !!! Tantissimo.

Offline Ethans

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #26 il: Agosto 18, 2011, 15:31:14 pm »
Quanto abbiamo da lavorare per questa QM !!! Tantissimo.

Siamo alla preistoria infatti...

 :)


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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #28 il: Agosto 30, 2011, 10:34:28 am »
PAGANO GLI UOMINI !!!!!!!!!!  Tanto per cambiare, se ci fossero stati dei dubbi !!! In questo caso anche la Lega è d'accordo !!! Leviamo il contributo del Servizio Militare.
Dopo 7 ore ad Arcore si è deciso di massacrare chi, già discriminato per aver dovuto fare il militare in quanto nato maschio, deve subire la beffa di non vedersi più riconosciuto questo periodo come riscatto pensionistico. Bossi ha vinto !!! Le donne non si devono toccare perchè le donne sono più importanti degli uomini. Bravo Bossi !!! Bravo Governo !!! L'importante è massacrare l'uomo in quanto tale. Con conseguente compiacimento delle femmine. Ecco un articolo entusiasta della soluzione governativa.

Citazione
http://www.corriere.it/politica/11_agosto_29/manovra-arcore-si-cerca-intesa_e428d2e6-d23e-11e0-a205-8c1e98b416f7.shtml

MANOVRA, accordo ad arcore: via le province con modifica costituzionale
Manovra, interventi sulle pensioni
L'Iva non si tocca, via il super-prelievo
Pagano gli uomini nati prima del 1985 (non vale più il recupero del servizio militare) e i laureati: per l'età pensionabile non contano gli anni di università

PENSIONI: LAUREA E MILITARE - L'intervento principale per i risparmi immediati da ottenere arriva dalle pensioni. Senza introiti da aumenti dell'Iva, senza contributi di solidarietà e senza modifiche sull'età pensionabile delle donne rispetto alle recenti novità (progressivo innalzamento dell'età pensionabile in tempi lunghi) pagano invece gli uomini nati prima del 1985, che da oggi (se passerà l'emendamento) devono lavorare un anno o anche un anno e mezzo in più per arrivare all'età pensionabile. Non vale più, infatti, il recupero del servizio militare. La leva obbligatoria è terminata nel 2005 e l'utima chiamata ha riguardato i nati nell'85. Va detto tra l'atro che per i più anziani l'annulla mento del recupero pesa per ben 18 mesi, non un anno, visto che il servizio di leva era in precedenza di un anno e mezzo. Pagano anche i laureati (donne e uomini, in questo caso): per l'età pensionabile non contano più gli anni di università, che sono stati finora recuperabili attraverso un versamento, spesso anche sostanzioso, a copertura dei contributi. Il calcolo infatti sarà effettuato soltanto in base agli «effettivi anni di lavoro». Il raggiungimento degli anni di anzianità non terrà più conto quindi degli anni di servizi militare prestato e degli anni universitari che «verranno scorporati» mantenendo immutato l'attuale regime previdenziale. Gli anni in questione, quindi, verranno computati per il calcolo dell'ammontare della pensione, mano non hanno più alcun valore per il calcolo dell'età pensionabile.

Citazione
L’economista Elsa Fornero, tra le maggiori esperte di previdenza in Italia, parla di una norma «meschina e estemporanea» che introduce un principio di «penalizzazione nei confronti degli uomini» per il riferimento alla leva militare. «È un’ulteriore occasione mancata per una riforma, quello del contributivo pro rata per tutti, davvero equa», ha concluso.

« Ultima modifica: Agosto 30, 2011, 10:46:35 am da Uomoinnocente »

Offline Giuseppe83

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Re: Età pensionabile parificata tra uomini e donne: nel 2038 !!!!! Forse.....
« Risposta #29 il: Settembre 07, 2011, 07:30:26 am »
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=162095&sez=ECONOMIA

Pensione donne, 334mila lavoratrici bloccate al lavoro. L'equiparazione dell'età per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne a 65 anni porterà a regime risparmi per quasi 4 miliardi di euro l'anno. L'anticipo al 2014 porterà l'andata a regime della misura dal 2028 al 2026 con un risparmio per quell'anno valutato in 3,9 miliardi e 334 mila donne in più al lavoro rispetto alla normativa attuale. La manovra prevedeva un incremento di un mese per accedere alla pensione nel 2016 per poi crescere negli anni successivi (due mesi nel 2017 con un cumulato di tre mesi, tre mesi nel 2018 con un cumulato di 6 mesi ecc). Con l'anticipo alla misura deciso oggi l'aumento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia partirà nel 2014 con la stessa velocità (si aggiungeranno 6 mesi l'anno a partire dal 2019 invece che dal 2021). Naturalmente all'aumento dell'età necessaria per la pensione di vecchiaia va poi aggiunto quello previsto per il miglioramento delle aspettative di vita già previsto nella manovra del 2010. Nei primi quattro anni, secondo i calcoli dei tecnici i risparmi dovrebbero essere crescenti ma comunque scarsi (circa 700 milioni complessivamente tra il 2015 e il 2017) per poi superare un miliardo l'anno dal 2018 e crescere rapidamente negli anni successivi. Nel 2021, sempre secondo i calcoli dei tecnici supereranno i 2,3 miliardi, per salire nel 2022 a 2,7 miliardi e nel 2023 a 3,1 miliardi. Se nel primo anno della misura (2014) non sono previsti risparmi nè riduzione delle uscite a regime (nel 2026) l'incremento dell'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia delle donne dovrebbe bloccare al lavoro 334.000 persone. Nel 2015 è previsto un calo di uscite di 9.000 unità mentre nel 2016 dovrebbero essere circa 23.000. Si supereranno le 100.000 unità bloccate nel 2019 per poi crescere rapidamente e superare le 300.000 unità nel 2024.