Autore Topic: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.  (Letto 1706 volte)

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Offline Fazer

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Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« il: Luglio 14, 2011, 17:55:38 pm »
Dal blog "27esima ora".

http://27esimaora.corriere.it/articolo/emancipazione-e-discriminazionele-domande-dellonu-al-governo-italiano-sulle-donnein-diretta-col-palazzo-di-vetro-2/

Emancipazione e discriminazione
Le domande dell’Onu al Governo italiano sulle donne

Oggi, a New York il Comitato della Cedaw (Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, adottata nel 1979  dall’ Assemblea delle nazioni Unite ed entrata in vigore  dal 1981) esamina ilVI Rapporto periodico sull’implementazione della Convenzione che il Governo italiano ha presentato nel dicembre 2009.
Il Comitato è composto da 23 esperti sui diritti delle donne di varie nazionalità (qui l’elenco) che ponendo domande ai rappresentati del nostro Governo (leggete l’introduzione e i documenti nel post precedente)
 
Da questo momento seguiamo i lavori della sessione italiana .
 
Ore 16.29.
E’ iniziato il discorso apertura di Diego Brasioli, Presidente del Comitato interministeriale dei diritti umani (CIDU)Ore 16.53.
Sono iniziate le domande del Comitato sull’ art.1-3. Prendono in esame cosa ha fatto il governo rispetto agli articoli 1-3 della Convenzione.
Nonstante le tante pagine del rapporto presentate, mancano informazioni specifiche sull’implementazione della Convenzione, non sono sufficienti e manca un’adeguata consultazione della società civile femminile che è molto attiva in materia di diritti delle donne. La prima domanda l’ha fatta la svizzera Ms Patricia Schulz, la seconda la turca Ms Ayse Feride Acar
ore 17.17
Tutte le domande si riferiscono alla visibilità e alla diffusione della convenzione:
cosa ha fatto il governo per garantirla perché risulta che manca visibilità alla convenzione, al protocollo opzionale, alle raccomandazioni generali, e alle raccomandaizoni dell 2005Soprattutto perché vista la persistenza degli sterotipo di genere in Italia, la popolarizzazione della convenzione diventa essenziale
Le altre domande riguardano il coinvolgimento della società civile
 
Diego Brasioli risponde:
Abbiamo provato a seguire le linee guida del CEDAW. Rapporto al Parlamento del CIDU hanno incluso le raccomandazioni CEDAW.
Abbiamo solo concentrato l’attenzione sui temi che ci interessavano.
A dicembre ristampiamo il librettino sulla CEDAW del 2002.
A settembre verrà preparato un convegno e seguiremo i vostri suggerimenti .
Per il VI rapp abbiamo inziato a lavorare istituendo un gruppo di lavoro nel 2008
Abbiamo colto il vostro suggerimento di fare più conciso, compatto e leggibile e inserire più datiore 17.39
Sta ora rispondendo Cinzia Litti, consigliera di parità. Risposte molto legali sul Principio di non discriminazione nel nostro ordinamento legale e fa riferimento agli art. 3 e 51 della costituzione art. 1 e 3 del codice pari opportunità e al ruolo delle consigliere di parità. E suimeccanismi istituzionali e la legislazione per la tutela dei diritti delle donneLe domande sono state:
Esiste una procedura che controlla l’adesione delle legge al diritto internazionale?
Quando c’e’ una discriminazione sul lavoro o nei servizi, come funziona la prova in giudizio?
Avete una pletora di istituzioni che lavorano suelle Pari Opportunità,  ma non sono forti nel promuovere e garantire i diritti delle donne. Quali sono i fondi allocati per gli scopi di uguaglianza di genere?


L'articolo in questione viene costantemente aggiornato.
Pertanto il resto dell'articolo seguirà nei prossimi post.  :)

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #1 il: Luglio 14, 2011, 18:26:08 pm »
Si prosegue:

Siamo passati all’esame dell.art.5. Si ricorda che nel 2005 il Comitato aveva espresso grande preoccupazione sugli stereotipi di genere in Italia e sulla rappresentazione delle donne nei media. Ms Ayse Feride Acar si focalizza sulla presenza continua di stereotipi di genere. Riconosce gli sforzi per combatterli  ma, chiede, sono abbastanza efficaci, ci sono politiche coordinate e olistiche?
Considera molto buona la settimana contro la violenza nelle scuole, ma occorre un programma più generale che lavora sulle cause strutturali in modo sistematico e permanente

Gli Esperti del Comitatao chiedono ora  quale sarà l’impegno dell’Italia rispetto alla Convenzione Europea sulla lotta alla violenza di genere

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #2 il: Luglio 14, 2011, 20:24:17 pm »
E ancora:

Seguono alcune domande su art.5 e 6: stereotipi, tratta e prostituzione
Secondo la CEDAW  lo Stato ha obbligo di trasformare  la cultura patriarcale e deve eliminare gli stereotipi anche nel pubblico. Anche i politici trasmettono stereotipi sessisti sulle donne come oggetti sessuali. Le omande poste sono:
Cosa fa lo stato per eliminare questi stereotipi?
Cosa fa lo stato per combattere gli stereotipi nei confronti delle donne rom?
Sappiamo dalle NGO che ci sono abusi verbali e violenze sessuali sulle donne rom, anche da parte di forze dell’ordine, cosa viene fatto in merito?
Rispeto alla Violenza sulle donne, il comitatao chiede:
Numero di femmicidi
Numero di donne uccise dall’ ex partner
Numero di case rifugio. Sono finanziate da parte dello stato? Sono facilmente accessibili dalla donne?
Cosa si fa nell’ambito del sistema educativo per eradicare gli stereotipi?
Si ribadisce e si riconosce gli sforzi in ambito educativo con l’introduzione dei corsi Donne Politica e Istituzioni, e con la settimana contro la violenza sulle donne nelle scuole, ma sono azioni specifiche. E si chiede:
Esiste un coordinamento tra queste azioni?
E’ previsto un follow-up?
Sono previste politiche integrate e di lungo termine?
Che misure sono state adottate per proteggere le categorie più vulnerabili, come disabili, rom, migranti, anziane?
Che cosa fa lo Stato per la protezione dell’identità culturale delle donne migranti, per la protezione delle vittime di tratta? Esiste un piano nazionale antitratta. Non ci sono dati e statistiche sulle vittime di tratta.
Quali misure e quanti fondi sono stati stanziati per la protezione delle vittime di tratta.
Come influisce il Pacchetto Sicurezza sul fenomeno della tratta e l’accesso ai servizi per le donne migranti?
Si chiedono maggiori informazioni sul permesso di soggiorno per le vittime di tratta?


Offline ilmarmocchio

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #3 il: Luglio 14, 2011, 21:14:11 pm »
Avevamo dubbi sul fatto che l' onu è la fonte di tutta la cacca femminista ?

Offline Jason

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #4 il: Luglio 14, 2011, 22:17:00 pm »
ONU = cancro femminista . Ulteriore conferma
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #5 il: Luglio 14, 2011, 22:29:08 pm »
Ore 21.20
Le sessione è ricomiciata. Ill Comitato della Cedaw pone domande rispetto all’art. 7: la partecipazione politicaOre 21.59
Il Comitato si dichiara preoccupato per la scarsa presenza delle donne nella politicae chiede in che modo il governo italiano intende incentivare la partecipazione delle donne alla politica per implementare l’art.51 della Cost. che garantisce pari acesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive, considerato anche che le donne costituiscono la maggiranza della popolazione italiana, sono più del 53% della popolazione ( e sono le più istruite e conseguono  migliori risultati)
Esprime inoltre la propria preoccupazione anche per la scarsa presenza femminile nel settore della giustizia, dove il criterio di anzianità risulta discriminatorio per il sistema di promozione
Domanda: Nel governo c’è una concentrazione di uomini anziani: come pensate di includere le donne nelle posizioni che contano?
Avete un consiglio nel governo dove le femministe e le associazioni femminili possono essere regolarmente consultate sulla vostra agenda governativa?
Domanda di Madame Soledad Murillo
Cosa succede nella vostra nazione? Eravate un punto di riferimento..
Dovete inserirete le quote? Cosa intendete fare?
Ms. Meriem Belmihoub-Zerdani
La delegazione è numerosa, ma avrei voluto vedere piu donne nella delegazione

Ore 22

Si affronta l’ art. 10Le bambine rom hanno difficoltà nell’accesso all’educazione, l’opera nomadi ha detto che esistono molte bambine sotto i 12 anni che non terminano la scuola dell’obbligo. Le cause principali sono non solo nel nomadismo ma nelle grandi difficoltà economiche delle famiglie e nella società che sembra essere ostile alla loro integrazione.
La relatrice Neubauer interviene sulle educazione delle donne rom: What are very concrete activities you have taken in order to ensure roma girls to continue education? Quali azioni concrete sono state adottate perché le bambine rom possano continuare gli studi e non abbandonare la scuola dell’obbligo e per permettere alle famiglia di far studiare i propri figli?

Sull’art. 11

Mr. Brum affronta l’ articolo 11
Avevamo fatto delle raccomandaizoni e non ci stati significati progressi da allora. C’e’ ancora un grande gender gap tra nord e sud, sulla maternita’, molestie sessuali sul luogo di lavoro.

Ore 22.20

Maternity related issues
Ammettete che la maternita’ è un problema. Che le le donne hanno difficoltà a restare nel mercato nel lavoro. E’ stupefacente che poi il governo abbia ritirato la legge sulle discriminazioni in bianco fatta da governo Prodi



Online Massimo

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #6 il: Luglio 14, 2011, 22:56:45 pm »
L' ONU non ha naturalmente nulla da ridire sul fatto che in Italia le donne in pensione ci vanno
cinque anni prima e che, vivendo di più, la prendono molto più a lungo. Naturalmente.

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #7 il: Luglio 15, 2011, 08:26:30 am »
Andiamo avanti:

Il comitato ricorda all’Italia che sta violando l’art. 11
(quello in cui gli stati si impegnano a eliminare discriminazioni nel campo dell’impiego e prevede di usufruire delle stesse medesimi opportunità, il diritto alla scelta e all’impiego, il diritto a parità di remunerazione e tra i diversi punti: la tutela della funzione risproduttiva)

No coherent policies in place regarding reconciliation of parentohhod and work.
Sappiamo dalla comparazione internazionale su quali misure devono essere prese. Come fanno le donne pagate poco per la cura dei figli? Avete delle misure in tal proposito?

Maternity allowances for women in irregular contract, gliele date?
Led onne aumentano nei lavori atipici in italia, voi avete pianificato delle facilitazioni per passare al tempo pieno dal part time?

Cosa fate per le molestie sessuali sul luogo di lavoro? E’ un crimine o ci sono  azioni speciali?  Che rimedi sono previsti? Ci sono dati statistici sul fenomeno

Il Comitato esprime la sua preoccupazione per la segregazione nel mondo del lavoro, soprattutto delle donne rom e migranti e in particolare nel settore agricolo, nel Sud Italia e per le lavoratrici domestiche.

Esistono dati e indagini questo?

Esiste una legislazione specifica per le lavoratrici migranti?

Secondo la Convenzione lo Stato ha l’obbligo di affrontare la discriminazione nel settore privato, in relazione a ciò si chiede quali siano gli sforzi per regolare il settore privato per implementare la legislazione sull’assunzione, la remunerazione, la mobilità verticale delle donne, l’accesso delle donne e uomini alle posizioni decisionali nelle strutture economiche.

Donne rom svantaggiate.  Fate dei training per  favorirne l’occupazione? Ci sono delle strategie ?

Women migrants in domestic works
Ci sono delle misure per prevenire la discriminazione e i problemi subiti? Sono coperte dal sistema sociale previdenziale? Quando aderite alla convenzione sui lavoratori migranti? Obbligo di eliminare la discriminazione fatta anche dai privati

La situazione sul mercato del lavoro delle donne disabili
Come viene affrontata la questione delle donne disabili nel mondo del lavoro, le misure prese finora sono insoddisfacenti, la legge 68 è stata solo parzialmente implementata, ci sono misure speciali per facilitare il loro accesso al lavoro?

Ore 22.33
Nel 2005 il Comitato aveva sollevato diversi punti critici e leggendo il VI rapporto governativo è difficile individuare cambiamenti rilevanti dal 2005 a oggi
Tra queste: gap salariale, differenze occupazionali tra nord e sud, maternità, molestie sessuali.

Ore 23.06

Continuano le domande su lavoro e maternità:

è evidente che la maternità blocca l’accesso delle donne al mercato del lavoro e le costringe a lasciare il lavoro dopo la gravidanza.
E il Comitato chiede pertando ai rappresentanti del governo italiano se è stato revocata la legislazione che vieta la pratica delle dimissioni in bianco E puntualizzache non c’è una politica coerente per la conciliazione, ci sono contraddizioni nelle azioni programmatiche riguardanti l’aumento dei servizi alla prima infanzia.

Si chiede pertanto se ci sono misure previste per fornire asilo nido a donne con basso reddito, per incentivare il congedo parentale, per garantire assegni per la maternità per forme di lavoro atipiche e contratti irregolari.

Ore 23.22

Art.12: riguarda la  salute
Sono state sollevate 2 questioni : L’accesso alla salute fondamentale e il Federalismo regionale

Si chiede se viene garantita l’assistenza sanitaria gratis a tutti i cittadini? soprattutto per quel che riguarda le donne nel sud e nelle isole, donne rom, sinte, donne migranti: Difficoltà per donne nel sud e nelle isole, per donne rom, sinte, donne migranti come vengonoaffrontati i divari sociali?

Qual è l’impatto del pacchetto sicurezza sull’accesso ai servizi sanitari su donne migranti e rom?

Risulta che l’incidenza dell’HIV/AIDS cresce soprattutto tra le donne migranti, che misure sono state adottate in merito, in particolare per le donne gravide?

Sappiamo dai rapporti che ci sono pervenuti, che le donne in carcere e tossicodipendenti non hanno accesso a servizi specializzati in questo settore.

Si chiedono informazioni sul piano di attuazione per la prevenzione dei tumori, soprattutto nel meridione dove il 70% delle donne non ha accesso alla mammografia.

Nel rapporto governativo ci sono solo info su miglioramento delle infrastrutture degli ospedali, ma mancano info specifiche sull’accesso ai servizi delle donne, che misure si stanno prendendo in merito? Inoltre, ci sono solo info sulle donne tra i 50 e 69 anni, quali info sulle donne tra 40 e 50 anni?

Come vengono trattate le donne con tossicodipendenza, visto nel rapporto si dice che era una priorità del 2005-2009. Le ultime info a riguardo risalgono al 2002, ci sono info più aggiornate  e disaggregate per sesso?

Quale percentuale del budget viene dedicata alla salute femminile?

Ore 22.35
Si affronta l’art. 13 diritti economici e socialiSi chiedono info sull’accesso delle donne rurali al credito
Esiste un divario enorme tra le pensioni di donne e uomini e donne: si chiede se ci siano indagini sul fenomeno. Quali misure sono previste per aumentare la pensione delle donne e ridurre il divario rispetto agli uomini?
Quali misure sono previste per aiutare le donne anziane delle famiglie più povere? Per far fronte al crescente rischio di povertà delle donne?
Si sottolinea la gravità di mancanza di dati, soprattutto sulla situazione delle donne rurali. E si chidede
come coinvolgere le donne delle zone rurali nella presa delle decisioni che le riguardano.
Ore 23.39
Le domande riguardano gli articoli  15-16
Il Comitato si informa su tempi di divorzio
Sui rischi aggravati di violenza sulle donne. quali misure si ritiene di adottare sul punto?
La  mediazione e’ obbligatoria anche nei casi di violenza nella coppia?
In finale si affronta il concetto di custodia modificato dalla l. 54/2006.
Quali sono le regole adesso? cosa significa affido condiviso? Nei tribunali viene utilizzato il concetto di PAS?  Ci sono  delle ricerce in italia sulla sua applicaizone dai giudici?
La separazione dei beni discrimina le donne perche’ rafforza il ruolo tradizionale della donna. Ci sono delle forme di pensione se le donne si separano e hanno la divisione dei beni? Quali altre forme di protezione sono previste?
Sono riconosciute le unioni di fatto? Quali diritti garantisce lo stato alle donne straniere che hanno una famiglia di fatto? E i diritti di proprieta’ vengono riconosciuti?
E i figli delle coppie lesbiche di fatto vengono riconosciuti?
La sessione è terminata. i flash ci sono arrivati da alcuni membri della socetà civile.
IL COMITATO DELLA CEDAW PUBBLICHERA’ IL 29 LUGLIO LE RACCOMANDAZIONI PER L’ITALIA

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #8 il: Luglio 15, 2011, 08:39:18 am »
Tutto questo è semplicemente vergognoso.
Una frase a caso:

"La separazione dei beni discrimina le donne perche’ rafforza il ruolo tradizionale della donna. Ci sono delle forme di pensione se le donne si separano e hanno la divisione dei beni?"

 :doh:
Ma ci rendiamo conto?

Online fabriziopiludu

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #9 il: Luglio 15, 2011, 09:41:07 am »
ONU = cancro femminista . Ulteriore conferma

L'O.N.U. ha chiesto l'ablizione delle Case di Tolleranza! Non dimentichiamolo!!!!

Offline Stealth

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #10 il: Luglio 15, 2011, 10:50:29 am »
Ma di quante cose inutili deve sorbarcarsi lo stato, invece di andare appresso ai delinquenti...

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #11 il: Luglio 15, 2011, 13:19:52 pm »
Certo che sarebbe bello se un governo dicesse: "I nostri stereotipi ce li teniamo volentieri e ne andiamo fieri, quindi andate affanculo!".

Ma poi se ci tengono al fatto che le donne devono lavorare (con tutta questa "abbondanza" di richiesta di manodopera che c'è...) allora si dovrebbe parlare anche di eliminare gli assegni di mantenimento per le mogli divorziate...

Offline Fazer

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Re: Le domande dell'ONU all'Italia sulle donne.
« Risposta #12 il: Luglio 15, 2011, 13:48:46 pm »
Avrei dovuto evidenziare anche questo:

In finale si affronta il concetto di custodia modificato dalla l. 54/2006.
Quali sono le regole adesso? cosa significa affido condiviso? Nei tribunali viene utilizzato il concetto di PAS?


 :doh: