x bishma. L'ultimo manifesto è la nouvelle vague (più di 50 anni). Poi ci sono singoli film o autori di valore, ma con gli anni settanta finisce praticamente tutto. Il resto è nicchia. Dagli anni settanta ne sono passati una quarantina.
Insomma stiamo lì.
credo che dipenda dal filone culturale in cui uno è inserito.
nel senso che se hai un'impostazione "classica" allora consideri, giustamente dal tuo punto di vista, già superato da tempo l'acme della tua cultura ed ora sei in fase decadente... quando va bene.
del resto ogni cultura ha un ciclo ed una fine.
per altri, inseriti in altri filoni culturali, le cose possono stare in modo molto diverso.
per gli amanti di fantascienza/fantasy ,che è una subcultura moderna, invece gli anni che tu consideri decadenti sono considerati estramemente proficui ( Fahrenheit 451 , il pianeta delle scimmie, Zardoz, Blade Runner, Terminator, Matrix, ....).
quelli che saranno la cultura dominante nei prossimi decenni deciderà lo splendore o meno dei decenni precedenti.
del resto dopo Chaplin, Kazan, Hitchcok ... qualcuno poteva dire che era tutto già detto anche molti molti decenni fa.
sulla nicchia... è un discorso troppo complesso per le mie conoscenze.
nel senso che non penso che Mozart e Vivaldi si ascoltassero a livello popolare nel 900 e nell'800.
in occidente vi è una divisione tra cultura alta e cultura base.
parlando con un (giovane) studioso di islamistica , mi disse che dipendeva da alcune scelte della chiesa cattolica che decise di troncare con la cultura popolare (ereditata dalla notte dei tempi e passata attraverso il mondo greco-romano) bollandola come volgare, in senso dispregiativo. invece in oriente, la cultura popolare e quella alta sono rimaste più legate , la seconda è sostanzialmente un raffinamento della prima ma non ne è distaccata. Non so se sia vero ma è una costruzione che mi convince abbastanza.
io ho sentito un'intervista di Vittorio DeSica definire "la ciociara" , che oggi consideriamo un capolavoro di cultura alta, come un film ottimo ma commerciale che era andato incontro alle esigenze di vendita del produttore.
credo che l'unica differenza rispetto al passato, oltre alla americanizzazioen dei gusti, sia il fatto che una volta quei settori come il cinema erano monopolio delle elite e quindi di culture alte mentre ora sono massificate.
è successo qualcosa del genere persino per la tv. se andiamo a vedere chi faceva la tv nei decenni fondativi, quando era mezzo semi-sperimentale, vi troviamo fior fiore di nomi della cultura alta.