Autore Topic: Zapatero e Ministero pari opportunità: vietare annunci hot sui giornali  (Letto 1340 volte)

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tale proposta di legge dovrebbe estendersi non solo sulla carta stampata ma anche a internet:

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Spagna: Zapatero vuole vietare gli annunci sessuali sui quotidiani
 

16 luglio 2010

Il governo spagnolo si è messo in rotta di collisione con la stampa nazionale dichiarando di voler bannare la  pubblicità che offre prestazioni sessuali sulle pagine dedicate.

La pubblicità esplicita, che riempie almeno una pagina nella maggior parte dei quotidiani iberici ha un valore di  40 milioni di euro l’anno per l’industria editoriale in difficoltà. Il presidente José Luis Rodríguez Zapatero, scrive il Guardian ha annunciato durante il discorso sullo stato della nazione, questa settimana, di voler intraprendere una strategia per combattere la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale che è molto diffusa nel paese.

COME FAREBBE EL PAIS? - “Fino a quando queste pubblicità esistono, contribuiscono all’idea che si tratti di un’attività normale“, ha detto Zapatero. L’Associazione degli editori di giornali spagnoli ha risposto dicendo che la politica logica vorrebbe che il governo rendesse illegale la prostituzione. “Se fosse illegale, allora i giornali non potrebbero pubblicare quegli annunci“, ha affermato un portavoce dell’associazione. Se gli annunci saranno vietati, i giornali vorranno essere compensati economicamente e sarebbe preoccupante per Zapatero, El País, uno dei quotidiani  convinti sostenitori del suo Partito Socialista, è quello che guadagna il massimo da questa forma di pubblicità. Con la sua sensibilità liberale di sinistra e il profilo dei lettori, El País è il giornale spagnolo che più si avvicina al Guardian, ma guadagna 5 milioni di euro l’anno dalla pubblicità sulla prostituzione.

MEDIA COMPLICI DELLA SCHIAVITU’ - Yolanda Besteiro della Federazione delle Donne Progressiste parla di ipocrisia del giornale. “Nessun organo di stampa si può proclamare un difensore dei diritti umani quando si pubblica questo tipo di pubblicità, che li rende direttamente complici di questo tipo di schiavitù“, ha detto l’attivista. Anche il quotidiano più apertamente religioso, ABC, gestisce questo tipo di annunci. El Publico è l’unico, invece, a non avere questo tipo di politica. La Spagna è l’unico paese europeo in cui la  stampa di qualità pubblica annunci sessuali. Con la migrazione della pubblicità dedicata su Internet, la prostituzione rappresenta ormai il 60% del mercato spagnolo degli annunci.

IL BUSINESS DEL SESSO A PAGAMENTO - La prostituzione è un grande business in Spagna, con un valore stimato di 18 miliardi di euro l’anno. Ci sono circa 200.000 lavoratrici del sesso nel paese, quasi tutte immigrate, molte delle quali illegali. La maggior parte degli annunci sui giornali non sono posti da singole donne, ma dalle organizzazioni mafiose – in gran parte da Romania, Nigeria e diversi paesi dell’America Latina – che le sfruttano. Prova di ciò è emerso questo mese, quando la polizia ha spezzato una rete di prostituzione a Madrid dopo aver seguito gli annunci sui quotidiani. Le donne erano costrette a dare metà dei loro guadagni ai protettori e gran parte del resto serviva per pagare gli alloggi, lasciandole, a detta della polizia ”in uno stato di schiavitu" 

http://www.giornalettismo.com/archives/73038/spagna-zapatero-vuole-vietari/

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Spagna, giornalisti e prostitute
contro il divieto di annunci hot
Uniti contro la proposta di legge che vieta la pubblicazione di avvisi erotici sui quotidiani


MILANO - Via gli annunci hot dai quotidiani spagnoli. La proposta di legge presentata dal governo Zapatero che vieta la pubblicazione di avvisi erotici e di messaggi che promuovono la prostituzione sui giornali iberici ha scatenato una serie di malumori in Spagna. Gli scopi della legge sono chiari: proteggere le donne dallo sfruttamento e combattere la tratta degli esseri umani. Tuttavia sia i giornali, che da un paio di anni vivono una situazione economica molto difficile, sia le tante lucciole che affollano i quartieri a luci rosse delle città iberiche sono sul piede di guerra. Gli esperti annunciano che se la legge passasse, sarebbe un duro colpo per entrambe le categorie professionali provocando un grave danno economico sia alle finanze dei quotidiani sia a quelle delle prostitute.

LA STAMPA IBERICA – Da diversi anni la prostituzione è legale in Spagna. Ogni giorno almeno una pagina dei più importanti quotidiani locali è dedicata agli annunci erotici e circa il 60% di tutte le inserzioni pubblicate sui giornali sono di natura hot. Secondo le stime degli esperti la nuova legge farebbe perdere ai quotidiani entrate pubblicitarie che superano i 40 milioni di euro. Troppo, in un momento in cui l'economia è ancora fiacca e la situazione dei media in generale appare catastrofica. Recentemente l'Aede, l'Associazione spagnola degli editori di quotidiani, ha annunciato che tra il 2008 e il 2009 la stampa spagnola ha licenziato l'11% dei i propri dipendenti. Nello stesso periodo i giornali hanno registrato 34,2 milioni di euro di perdite, con un calo del 41% delle vendite di spazi pubblicitari.

LA BATTAGLIA DELLE PROSTITUTE - Molti editori hanno bocciato la proposta di legge sostenendo che poiché in Spagna la prostituzione è legale, chi esercita questo lavoro deve avere la libertà di promuoverlo. D'accordo appaiono la maggior parte delle 200.000 lucciole che vivono in Spagna e che promettono battaglia attraverso le loro associazioni: «Le ricerche dimostrano che la maggior parte delle donne scelgono autonomamente di diventare prostitute - dichiara al network Russia Today Cristina Garaizabal, rappresentante di Hetaria, associazione che riunisce le lavoratrici sessuali spagnole - Vietare gli annunci non fermerà il traffico di essere umani».

IL GOVERNO E L’IPROCRISIA DEI QUOTIDIANI - Per adesso sembra che il governo non voglia tornare sui suoi passi: «Nella maggior parte dei casi - ha tagliato corto il ministro delle Pari Opportunità Isabel Martinez Lozano - questi annunci servono a coprire il lavoro di organizzazioni criminali». A sostenere la battaglia del governo vi sono varie associazioni femministe che ritengono la norma un buon antidoto per combattere i numerosi traffici della criminalità. Dure sono le critiche delle femministe nei confronti dei quotidiani di «qualità». Un giornale come El Pais - afferma Yolanda Besteiro, membro della Federazione delle donne progressiste – nonostante professi una sensibilità liberale e di sinistra, guadagna ogni anno circa 5 milioni di euro da questo tipo di pubblicità: «Nessun organo di stampa può definirsi un difensore dei diritti umani se poi promuove questo tipo di pubblicità – afferma Yolanda Besteiro - Chi sfrutta la prostituzione è in un certo senso complice delle organizzazioni criminali». 

http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_18/tortora-annunci-hot-stampa-spagna_58265852-2309-11e0-b943-00144f02aabc.shtml

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Re: Zapatero e Ministero pari opportunità: vietare annunci hot sui giornali
« Risposta #1 il: Luglio 23, 2011, 01:41:43 am »
se il problema è la mafia, allora si facciano un certificato antimafia per la pubblicità a tema sessuale. 

da quel che leggo, se passa la legge le femministe faranno fallire il maggior quotidiano socialista(cioè del loro partito di riferimento  :doh:  )
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
http://maschileindividuale.wordpress.com/

Online KasparHauser

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Re: Zapatero e Ministero pari opportunità: vietare annunci hot sui giornali
« Risposta #2 il: Luglio 23, 2011, 03:15:15 am »
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Prova di ciò è emerso questo mese, quando la polizia ha spezzato una rete di prostituzione a Madrid dopo aver seguito gli annunci sui quotidiani. Le donne erano costrette a dare metà dei loro guadagni ai protettori e gran parte del resto serviva per pagare gli alloggi, lasciandole, a detta della polizia ”in uno stato di schiavitu" 
Qui ancora continuano a fare confusione tra sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
Lo sfruttamento significa che qualcuno fa un sacco di soldi sulle tue prestazioni, ma non sei obbligato a esercitare, cosa che avviene praticamente in tutti i lavori dipendenti.
Schiavitù significa che sei obbligato a fare quel lavoro e non puoi rifiutarti.
Già l'espressione "essere lasciati in schiavitù" è piuttosto bizzarra ma indicativa su chi in ultima battuta davvero decide.
Più che ignoranza comunque è una maniera per buttarla in caciara e dire tutte schiave.
Vi lascio alla vostra schiavitù

Offline tuxedo

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Re: Zapatero e Ministero pari opportunità: vietare annunci hot sui giornali
« Risposta #3 il: Luglio 23, 2011, 07:46:24 am »
ogni volta che lo stato si mette a fare il "paladino" c'e` qualche sciagura in arrivo.

non voglio essere menagramo ma la storia ci insegna che gli stati che vogliono
fare i bacchettoni sono ad un passo dal totalitarismo
Nil admirari

Offline Ethans

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Re: Zapatero e Ministero pari opportunità: vietare annunci hot sui giornali
« Risposta #4 il: Luglio 23, 2011, 14:17:16 pm »
da quel che leggo, se passa la legge le femministe faranno fallire il maggior quotidiano socialista(cioè del loro partito di riferimento  :doh:  )

Proprio una mossa da imbecilli...