Hai scritto un bel post, Guit, ma il finale non mi piace: troppo, perdonami, autoassolutorio e vittimista:
Semplice consumismo tecnocratico di cui siamo tutti vittime e schiavi.
Siamo (in generale) anche carnefici.
Siamo noi l'ultima brigata che ha avuto la possibilità di poter condividere coi vecchi la musica e non solo.
Il ponte tra noi e loro c'era, (fino più o meno alla meta degli anni '80).
Quando e' toccato a noi fare la parte dei vecchi, il collegamento si e' interrotto.
Perche' ?
Eppure il "consumismo tecnocratico" c'era già, seppure non esasperato come ora.
E c'erano già le avvisaglie del terremoto.
No, perche' pare che da una parte ci sia il Matrix della situazione che impone la sua visione della società, dall'altra ci sia un enorme gruppo di poveracci attratti dalle luci e dai colori della "società tecnocratica" e che si sono poi ritrovati con un pugno di mosche.
Io invece ho sempre avuto il sospetto che la corsa al nulla sia cominciata da parte nostra quando ci hanno tolto le assurde ma granitiche certezze pre-1989.
Il vuoto, il baratro che improvvisamente ci si e' aperto davanti, andava...riempito.
E' stato riempito di merda, d'accordo, ma noi forse potevamo farci qualcosa, potevamo ragionare.
Abbiamo lasciato correre.
Successivamente, tu dici:
E' meglio adesso? Possibile. E' una bilancia dei pro e dei contro. Io credo che ci hanno tolto molto ma molto di più di quello che ci hanno dato.
Ci hanno tolto le cose importanti della vita per darci in cambio un po' di benessere effimero USA e getta.
Aridaje col Matrix...
Chi, Guit, chi ci ha tolto queste cose ?
Siamo corresponsabili, abbiamo scelto la via più facile e ora ne paghiamo lo scotto.
E' colpa nostra, o meglio e' colpa di coloro che, tra noi, avevano intuito e hanno lasciato correre.
Si poteva facilmente intuire il fatto che il tutto ci avrebbe portato alla solitudine. Eppure...