Chiesto il carcere per Pato
"Non ha pagato gli alimenti"
MILANO, 28 luglio 2011
L'avvocato di Sthefany Brito, ex moglie del milanista: "Non ha mai scucito un centesimo per lei, proporremo la prigione per inadempienza". Ma un tribunale di Rio dà ragione al giocatore sull'assegno di mantenimento
Alexandre Pato, 21 anni, al Milan dal 2007. Afp
"Stiamo studiando il modo migliore per chiedere il carcere per Alexandre Pato". L'annuncio è di Gisela Pazini, avvocato di Sthefany Brito, moglie dell'attaccante del Milan dal luglio 2009 all'aprile 2010. L'annuncio arriva poco dopo che la quarta camera civile del tribunale di Rio de Janeiro ha accolto il ricorso del giocatore, che chiedeva una sospensione del pagamento di 50mila reais (circa 22mila euro), che Pato doveva pagare come alimenti. Ma ora la legale dell'ex attrice è pronta a dare battaglia.
Sthefany e Pato il 7 luglio 2009, il giorno delle nozze. Epa
Sthefany e Pato il 7 luglio 2009, il giorno delle nozze. Epa
l'accordo — Al quotidiano La Folha di San Paolo, la Pazini svela un accordo tra Pato e l'ex moglie: "Quando si sono sposati, nel luglio 2009, lui le ha detto che avrebbe dovuto smettere di lavorare, e in cambio lui avrebbe depositato 50mila reais ogni mese sul suo conto corrente. Il pagamento è andato avanti fino a quando i due sono rimasti sposati, poi si è interrotto. Dopo il divorzio, lui le ha offerto 5mila reais al mese fino alla fine dell'anno, somma che la mia cliente ha giudicato insufficiente". In febbraio un tribunale di Rio aveva stabilito che Pato doveva pagare alla ex moglie 50mila reais di alimenti, somma che il giocatore del Milan non ha versato. E che ora non intende versare, forte della sospensione appena incassata che impedisce alla Brito anche di chiedere gli arretrati. Ma per il legale dell'ex attrice non è ancora finita. "La verità è che Pato non ha mai pagato un centesimo per la mia cliente - ha spiegato la Pazini -. Sono sicura che riusciremo a far annullare questa sospensione. Stiamo studiando la forma migliore per chiedere il carcere per Pato per inadempienza.
la difesa — João Paulo Lins e Silva, l'avvocato di Pato, ha però spiegato che la prigione per il suo assistito è un'ipotesi non più praticabile dopo questa ultima sentenza. "Questa sospensione è come se annullasse la decisione del giudice a febbraio, quindi il mio cliente non deve nulla all'ex moglie. E poi lui le ha già pagato 5mila reais al mese da quando si sono separati alla fine del 2010".
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