Prima di sposarsi, dovrebbero far leggere agli uomini un documento con tutte le clausole vessatorie belle in grassetto, e richiedere che leggano, e dimostrino di aver capito, cosa c'è scritto in ogni paragrafo, con autenticazione del notaio e accertamento della totale capacità di intendere e volere.
Detto questo, al momento del fatidico "Sì" può anche essere che i due si amino alla follia, ma chi ce lo garantisce che la cosa durerà dieci, venti, trenta, quarant'anni? Nessuno, appunto. Dipenderà tutto da loro: io credo che sia possibile morire ad età avanzata pur continuandosi ad amare come il primo giorno, è raro ma è possibile.
Anche nei cosiddetti no-fault divorce, cioè in quelli dove non c'è colpa, si separano solo "perché sì", al marito è imposto questo giogo. Figuriamoci in quelli in cui la moglie odia profondamente il marito, a torto o a ragione, e vuole solamente ferirlo, strappargli tutto quello che ha, punirlo. E i figli sono solo altre armi da usare contro di lui. Conosco poveri bambini cresciuti fra aule di tribunale, psico-cose, assistenti sociali, trattati come il fazzoletto del gioco del tiro alla fune. Che il padre sia necessario alla crescita è ovvio, ma non riconosciuto.
Quindi.
1. Ridurre grandemente l'assegno di mantenimento e solo nei casi di vera indigenza da parte femminile e agiatezza da parte maschile.
2. Potenziare il sistema di asili infantili e altri istituti.
3. Levarsi dalla testa una volta per tutte la stronzata che le madri vogliono solo il meglio per i figli e in quanto donne sono buone, generose e remissive di natura.
Ma soprattutto il punto 3.