tu lasciale parlare...mia madre fa sempre questi discorsi (una vecchia vipera anni 70) che gli uomini sono infantili, che sono incapaci, limitati....io e il suo compagno ce la ridiamo spesso in privato, ne parliamo e arriviamo alla solita conclusione. CE LA RIDIAMO!
Penso che siamo arrivati a questo punto proprio perchè molti uomini, sentendo certi discorsi, fanno spallucce, molti altri "se la ridono".
Se ci fosse stata una forte reazione iniziale, ben supportata dalle prove inoppugnabili che tutti ben conosciamo, il transatlantico avrebbe evitato l'iceberg.
Ora invece la nave affonda, e mentre quattro gatti cosiddetti quemmisti cercano di turare le falle, il resto dell'equipaggio (media, politicanti, giornalastri) ne apre di nuove.
Vedremo, quando lo scafo colerà a picco, chi avrà la forza di raggiungere a nuoto le poche scialuppe rimaste...
Leggo che la questione sia da ricondurre ad un fatto...generazionale.
Io, nel mio piccolo, vedo che a correre verso il formaggio delle opportunità create, sono pantegane di tutte le età, di tutte le estrazioni sociali, belle e brutte, intelligenti e stupide.
Non importa se fanno (o meno) discorsi femministi: tutte approfittano delle opportunità che la situazione attuale concede loro.
Ammetto che si comincia ad intravedere qualcosa di positivo, almeno a livello di...risveglio.
Ma, come fatto giustamente notare nei post precedenti, ad ogni azione quemmistica ne corrisponde una contraria ma
non uguale, bensì ancora enormemente superiore.
Siamo, più o meno, a St. Mere Eglise: Berlino è ancora lontana...